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Editoriale: - I I moderni iracondi, social e radical chic. -Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia. - Cereali e dintorni. All'improvviso un sussulto - Un caso di Malaria a Firenze  -

SOMMARIO Anno 17 - n° 42 21 ottobre 2018
1.1 editoriale
I I moderni iracondi, social e radical chic.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Rallenta il latte spot estero mentre Crolla il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. All'improvviso un sussulto.
4.1 sicurezza alimentare Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia.
4.2 biodiversità Rural premiato dal GIST "Travel Food Award"
5.1 parmigiano reggiano La Nazionale Parmigiano Reggiano vola in Norvegia
5.2 salute e benessere Un caso di Malaria a Firenze
6.1 bonifica Summit anti-siccità e nuovo progetti per il tavolo sulla crisi idrica
7.1 zucchero made in italy Zucchero made in Italy. Confcooperative non è più sola
7.2 bonifica centrale Reggio E. Emilia Centrale: un progetto da 20 milioni di euro approvato dal Governo
8.1 Eventi - Marsala "Marsala Magic Tour": parte dal locale Arte & Gusto Parma
8.2 dissesto idrogeologico Innovazione e prevenzione del dissesto idrogeologico
9.1 zootecnia Fiere zootecnica internazionali di Cremona. Dal 24 al 27 ottobre torna la più grade manifestazione zootecnica italiana.
10.1 eventi SIAL Mulino Alimentare sarà al SIAL di Parigi dal 21 al 25 ottobre 2018.
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia. Se mangiate crude si rischiano conseguenze anche gravi. Avrebbero già raggiunto supermercati e banchi delle pescherie. Il Rasff, il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare, ha lanciato l'allerta per la possibile presenza del pericoloso batterio della Salmonella nelle cozze vive greche
Cozze vive contaminate da Salmonella, che sarebbero state già immesse sull'intero mercato nazionale. E' delle ultime ore la notizia di un nuovo allerta alimentare che, questa volta, non riguarda il temibile batterio Escherichia Coli.

Non si conoscono i lotti con cozze vive contaminate anche perché riguardano non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati. Ad allertare le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei ed esteri circa la presenza di salmonella è stata proprio l'Italia che ha prontamente avvisato le autorità sanitarie della UE (Dettagli di notifica - 2018.2889 del 12.10.2018). Rasff, il sistema di allerta rapido dell'Unione Europea, invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.

Le cozze sono organismi "filtratori", cioè filtrano tutto ciò che è contenuto nei mari nei quali vivono. Di conseguenza, se provengono da acque non perfettamente pulite, possono essere fonte di contaminazione batterica. Per questo motivo sarebbe sempre meglio evitare di mangiarle crude, sia a casa sia al ristorante dove spesso vengono servite sotto forma di "Crudités".

Solo con l'abbattimento (che non sappiamo se è stato fatto accuratamente) e la cottura i batteri vengono inibiti e si evitano spiacevoli disturbi intestinali. Con l'occasione ricordiamo che la salmonella è l'agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più frequentemente diffusi nell'uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare, sono S. enteritidis e S. typhimurium.

Le infezioni provocate da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l'uomo rappresenta l'unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica. Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni da Salmonella spp. possono verificarsi nell'uomo e negli animali domestici e da cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi i rettili domestici (iguane e tartarughe d'acqua).

I principali serbatoi dell'infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l'ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli di infezione. La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario). I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall'ingestione di alimenti contaminati (ma più comunemente si manifestano dopo 12-36 ore) e si protraggono per 4-7 giorni.

Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l'ospedalizzazione, ma talvolta l'infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero.Le salmonellosi nell'uomo possono anche causare lo stato di portatore asintomatico.

Il Sistema di allerta invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale. Il rischio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello"Sportello dei Diritti", rilanciando le raccomandazioni del Servizio di Igiene degli Allevamenti e delle produzioni zootecniche, è che i mitili interessati dal richiamo possano esser commercializzati al di fuori dei canali legali, mettendo a grave rischio la salute dei consumatori. Mentre i molluschi acquistati esclusivamente attraverso "canali autorizzati all'interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza, possono essere acquistati in sicurezza".

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(14 ottobre 2018)

Editoriale: - I risultati che non ti aspetti - . Lattiero caseari. Arresto per il Parmigiano Reggiano. - Collisione tra navi al largo della Corsica - E' allarme ambientale - Pomodoro, calo del 13% - "CHEF-ALL". Per amici o per colleghi, una bella e buona "cena con sorpresa" - Cereali e dintorni. Nessuna novità dall'USDA - E' Nicola Bertinelli il nuovo presidente regionale di Coldiretti Emilia Romagna -

SOMMARIO Anno 17 - n° 41 14 ottobre 2018
1.1 editoriale - I risultati che non ti aspetti
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Arresto per il Parmigiano Reggiano.
4.1 ambiente Collisione tra navi al largo della Corsica - E' allarme ambientale
4.2 difesa del suolo Interventi di difesa del suolo in comune di Alta Val Tidone
5.1 pomodoro Pomodoro, calo del 13%
5.2 sicurezza ambientale Langhirano-Strognano: strada riaperta, versante in sicurezza
6.1 eventi educazione "CHEF-ALL". Per amici o per colleghi, una bella e buona "cena con sorpresa"
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nessuna novità dall'USDA
8.1 sicurezza alimentare Fitofarmaco clormequat in eccesso nei pomodorini in scatola
8.2 eventi parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano Night
9.1 eventi SIAL Mulino Alimentare sarà al SIAL di Parigi dal 21 al 25 ottobre 2018.
10.1 eventi SIMA Parigi SIMA 2019 - Uno sguardo a 360 gradi sulle sfide del mondo agricolo
11.1 Nomine coldiretti E' Nicola Bertinelli il nuovo presidente regionale di Coldiretti Emilia Romagna
12.1 zootecnia Torna la fiera di Cremona dal 24 al 28 ottobre
13.1promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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Ministero della salute segnala richiamo prodotto a marchio Decò: "Rischio chimico"

Il Ministero della salute ha pubblicato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", il richiamo dei pomodorini in scatola a marchio Decò per la presenza del fitofarmaco clormequat oltre i limiti stabiliti dal Regolamento (CE) 396/2005.

Il prodotto interessato è venduto in latte da 400 grammi, con il numero di lotto LA213 e il termine minimo di conservazione 31/12/2020. I pomodorini in scatola sono stati prodotti per Multicedi Srl da Conserve Alimentari Futuragri nello stabilimento sito nella zona industriale ASI, di località Incoronata, a Foggia. Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", raccomanda ai clienti di non consumare i pomodorini in scatola con il numero di lotto segnalato e di riconsegnarli al punto vendita d'acquisto. Il clormequat è un fitofarmaco, noto per il suo effetto sulla regolazione della crescita delle piante, che rende la pianta più bassa e resistente agli agenti atmosferici e ai parassiti.

 (10 ottobre 2018)

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16 OTTOBRE: INCONTRO "SICUREZZA ALIMENTARE E I MILLENIALS DI PARMA" - Nell'Aula K12 del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell'Università di Parma, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione

Parma, 12 ottobre 2018 – Martedì 16 ottobre, dalle ore 9 alle ore 11 nell'Aula K12 (plesso universitario di via Kennedy), si svolgerà l'incontro "Sicurezza alimentare e i Millenials di Parma", in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione - World Food Day.

Filippo Arfini, docente di Economia Agroalimentare e di Economia della Food Security del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell'Università di Parma, e Nadia Monacelli, Direttore del CUCI-Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale, si rivolgeranno agli studenti del corso "Food System" dell'Ateneo di Parma e agli studenti dell'Istituto Tecnico Agrario "Bocchialini" per discutere delle problematiche della sicurezza alimentare e di quanto essa venga percepita da chi è nato tra i primi anni Ottanta e l'anno 2000.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

La catena Naturasì ha pubblicato il richiamo di un lotto Cioccobì fondente con riso soffiato a marchio Baule Volante per la possibile presenza di frammenti di plastica dura.

Il prodotto coinvolto è venduto in confezioni da 25 grammi con termine minimo di conservazione 12/01/2020. Lo snack è stato prodotto per Baule Volante da Eco-Bio Alimentare di Mihai Vasile, nello stabilimento di via dell'Artigianato 2B a San Giorgio in Bosco, in provincia di Padova. A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto con le caratteristiche segnalate, di NON consumarlo!

(11 ottobre 2018)

Editoriale: - Lo stupidario ambientale si arricchisce di una nuova chicca - Lattiero caseari. Parmigiano e Grana, prezzi sempre in risalita -Richiesta di precisazione replica ad articolo : "Bonifica , ritarda la proclamazione degli eletti : perché? " - Mortadella con pistacchio ritirata per presenza di batterio Listeria. RASFF lancia l'allerta: rischio grave per la salute - Mortadella con pistacchio ritirata per presenza di batterio Cereali e dintorni. Mercato monotono.

SOMMARIO Anno 17 - n° 40 7 ottobre 2018
1.1 editoriale
Lo stupidario ambientale si arricchisce di una nuova chicca
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Parmigiano e Grana, prezzi sempre in risalita
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I dati USDA delle giacenze. La reazione dei mercati.
4.1 bonifica Richiesta di precisazione replica ad articolo : "Bonifica , ritarda la proclamazione degli eletti : perché? "
4.2 educazione Trasferta Del Bocchialini-Galilei Ad "Acqua Campus": A Scuola Di Risparmio Idrico In Agricoltura
5.1 bonifica e eventi Incontro con il pubblico e musica alla scoperta del nuovo Nodo Idraulico di Mondine sabato pomeriggio a Moglia
5.2 sicurezza alimentare Mortadella con pistacchio ritirata per presenza di batterio Listeria. RASFF lancia l'allerta: rischio grave per la salute
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato monotono.
7.1 ambiente Diesel euro 4 vietati. E un imprenditore va al lavoro col trattore
8.1promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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Mortadella con pistacchio ritirata per presenza di batterio Listeria. RASFF lancia l'allerta: rischio grave per la salute.

Una mortadella con pistacchio proveniente dal nostro paese e distribuita nei vari mercati alimentari europei è stata prontamente ritirata dal commercio dopo che è stata scoperta una contaminazione pericolosa. In particolare il salume ritirato dai mercati francesi, ha provocato un'allerta sanitaria per la presenza del batterio Listeria monocytogenes, che può dare pericolosi disturbi gastrointestinali e può sfociare, per i soggetti a rischio, in malattie sistemiche ben più gravi come la meningite.

La Francia ha prontamente attivato il RASFF, il Sistema rapido di allerta europeo, avvisando le autorità sanitarie italiane (Dettagli di notifica – 2018.2795 del 05.10.2018 data di campionamento 24.09.2018), circa la presenza di Listeria monocytogenes nella mortadella prodotta in Italia e venduta solitamente anche all'estero. Attualmente le informazioni sulla distribuzione, cioè quantità interessate e destinazioni specifiche, sono ancora coperte dall'attività investigativa. Si sa però che il motivo del ritiro è una contaminazione da Listeria monocytogenes, responsabile della patologia detta listeriosi. Tale malattia è particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse, malati di cancro, diabete, Aids, persone anziane, neonati e donne in gravidanza. La listeriosi può assumere sostanzialmente due forme: quella diarroica, più tipica delle intossicazioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall'ingestione; quella invasiva o sistemica, che attraverso i tessuti intestinali e il flusso sanguigno si diffonde sviluppando forme più acute di sepsi, encefaliti e meningiti. Nel secondo caso, quello più grave, tra l'ingestione del cibo a rischio e la manifestazione dei sintomi possono passare anche periodi di tempo lunghi, talvolta fino a tre mesi.

Ecco perché l'allarme è comparso immediatamente. Non si sa ancora se effettivamente il lotto sia stato venduto anche in Italia, questo il Ministero della Salute francese non lo riporta,fa presente Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Ma perché allora l'Italia, come tutti gli altri Paesi Europei, è stata comunque allertata? Lo prevedono le direttive europee. La vicenda si è svolta così: oggi 05 ottobre il Ministero della Salute francese ha inviato una comunicazione al sistema di allerta rapido europeo (RASFF), segnalando il ritiro dal mercato francese di un marca di mortadella con pistacchio proveniente dall'Italia per la presenza di Listeria monocytogenes.

La segnalazione a tutti gli altri Paesi europei è dovuta perché il salame è stato esportato da uno Stato all'altro (Italia-Francia) e in questi casi la norma europea prevede l'obbligo di informare il Rasff. Nelle prossime ore il Ministero della Salute dovrebbe indicare sul suo sito web, nella sezione "Avvisi di sicurezza", i lotti, il produttore e il nome di vendita della mortadella con pistacchio interessata da questo richiamo a livello europeo.
( 5 ottobre 2018 )

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Allarme mondiale dal Regno Unito: "illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo". RASFF lancia l'allarme, in Italia il Ministero ha lanciato allerta tre anni fa. Ma la vendita in rete continua

Una sostanza pericolosa per la salute è stata scoperta in alcuni alimenti dietetici e integratori alimentari. L'annuncio arriva dal Regno Unito attraverso ben 4 notifiche diverse del Rasff (2018.2666 - 2668 - 2674 e 2676 del 25-09-2018), ovvero il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare.

Il composto incriminato è il 2,4 (Dnp), a lungo utilizzato dai bodybuilder agonisti e da consumatori in cerca di soluzioni miracolose per un dimagrimento facile e rapido.

Nei giorni scorsi, il Department of health inglese ha segnalato la presenza del Dnp in alcuni prodotti messi in commercio come brucia-grassi e come integratori alimentari per il dimagrimento attraverso i canali di vendita on line di internet e ha diffuso l'allarme rivolgendosi a tutti i professionisti del settore sanitario.

Oggi il 2,4 dinitrofenolo è illegale, ma non è difficile procurarselo, per esempio attraverso siti Internet che ne omettono o minimizzano la pericolosità.

Oltre ai pericoli legati alla sostanza, i rischi sono amplificati dalla produzione illegale, in laboratori clandestini che espongono i consumatori al rischio di sovradosaggio e contaminazioni. Il dinitrofenolo, utilizzato per aumentare il metabolismo e favorire la perdita di peso, è stato ritirato a causa di diverse incidenti mortali. In rete però si può acquistare tranquillamente anche se viene mascherato con nomi di fantasia.

Dal 2007 si sono registrati 24 casi di tossicità del Dnp e cinque di essi hanno avuto esito fatale: è quanto riporta David Walker, responsabile medico del dipartimento inglese della Salute in una lettera rivolta ai medici di base e ai professionisti che operano nei reparti di emergenza.

«Nonostante tutti gli sforzi che sono stati fatti per rimuoverli dal commercio, questi prodotti sono tuttora disponibili», scrive Walker «e possono essere utilizzati da body builder e da coloro che cercano di perdere peso.

In Italia il DNP non è notificato come integratore e non può essere venduto, ma in rete si compra tranquillamente.

La sostanza inoltre dà luogo ad accumulo nell'organismo e non esistono antidoti in grado di salvare la vita del paziente dopo intossicazione con una dose letale.

Ma il problema è nella rete visto che secondo MarkMonitor, azienda specializzata nella protezione del brand online, ci sono 165 che vendono "pillola dimagranti" a base di Dinitrofenolo (DNP). Molti di questi siti hanno sede in paesi stranieri, e questo complica molto l'azione delle autorità sanitarie.

Gli esperti del Department of health ricordano tutti i possibili sintomi dell'avvelenamento acuto da Dnp, che nei casi più gravi possono portare al decesso: febbre, disidratazione, nausea, vomito, agitazione, arrossamento della pelle, sudore, vertigini, mal di testa, respiro affannoso e battito cardiaco accelerato o irregolare.

Anche il consumo prolungato di piccole quantità di 2,4 dinitrofenolo si associa a numerosi effetti avversi al sistema nervoso e cardiocircolatorio, oltre a cataratta e lesioni cutanee. Gli esperti raccomandano di disporre un ricovero ospedaliero per i pazienti che manifestano sintomi di questo tipo.

In Italia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", come in molti altri paesi Europei, è illegale vendere DNP come prodotto per la perdita di peso, ed è vietato per il consumo umano. Si raccomanda ai medici che dovessero entrare in contatto con individui sospettati di assumere questa sostanza, di informarli dei pericoli e consigliare loro di interromperne immediatamente l'assunzione.

La segnalazione diffusa ieri dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti, farmaci e presidi medici (RASFF) è stata inviata dal Ministero della salute italiano. Nonostante l'allerta, questa sostanza pericolosa è ancora ampiamente venduta illegalmente online.

Allarme mondiale dal Regno Unito: "illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo". RASFF lancia l'allarme, in Italia il Ministero ha lanciato allerta tre anni fa. Ma la vendita in rete continua

26 settembre 2018 - Una sostanza pericolosa per la salute è stata scoperta in alcuni alimenti dietetici e integratori alimentari. L'annuncio arriva dal Regno Unito attraverso ben 4 notifiche diverse del Rasff (2018.2666 - 2668 - 2674 e 2676 del 25-09-2018), ovvero il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare.

Il composto incriminato è il 2,4 (Dnp), a lungo utilizzato dai bodybuilder agonisti e da consumatori in cerca di soluzioni miracolose per un dimagrimento facile e rapido.

Nei giorni scorsi, il Department of health inglese ha segnalato la presenza del Dnp in alcuni prodotti messi in commercio come brucia-grassi e come integratori alimentari per il dimagrimento attraverso i canali di vendita on line di internet e ha diffuso l'allarme rivolgendosi a tutti i professionisti del settore sanitario.

Oggi il 2,4 dinitrofenolo è illegale, ma non è difficile procurarselo, per esempio attraverso siti Internet che ne omettono o minimizzano la pericolosità.

Oltre ai pericoli legati alla sostanza, i rischi sono amplificati dalla produzione illegale, in laboratori clandestini che espongono i consumatori al rischio di sovradosaggio e contaminazioni. Il dinitrofenolo, utilizzato per aumentare il metabolismo e favorire la perdita di peso, è stato ritirato a causa di diverse incidenti mortali.

In rete però si può acquistare tranquillamente anche se viene mascherato con nomi di fantasia. Dal 2007 si sono registrati 24 casi di tossicità del Dnp e cinque di essi hanno avuto esito fatale: è quanto riporta David Walker, responsabile medico del dipartimento inglese della Salute in una lettera rivolta ai medici di base e ai professionisti che operano nei reparti di emergenza.

«Nonostante tutti gli sforzi che sono stati fatti per rimuoverli dal commercio, questi prodotti sono tuttora disponibili», scrive Walker «e possono essere utilizzati da body builder e da coloro che cercano di perdere peso.»

In Italia il DNP non è notificato come integratore e non può essere venduto, ma in rete si compra tranquillamente.

La sostanza inoltre dà luogo ad accumulo nell'organismo e non esistono antidoti in grado di salvare la vita del paziente dopo intossicazione con una dose letale.

Ma il problema è nella rete visto che secondo MarkMonitor, azienda specializzata nella protezione del brand online, ci sono 165 che vendono "pillola dimagranti" a base di Dinitrofenolo (DNP). Molti di questi siti hanno sede in paesi stranieri, e questo complica molto l'azione delle autorità sanitarie.

Gli esperti del Department of health ricordano tutti i possibili sintomi dell'avvelenamento acuto da Dnp, che nei casi più gravi possono portare al decesso: febbre, disidratazione, nausea, vomito, agitazione, arrossamento della pelle, sudore, vertigini, mal di testa, respiro affannoso e battito cardiaco accelerato o irregolare.

Anche il consumo prolungato di piccole quantità di 2,4 dinitrofenolo si associa a numerosi effetti avversi al sistema nervoso e cardiocircolatorio, oltre a cataratta e lesioni cutanee. Gli esperti raccomandano di disporre un ricovero ospedaliero per i pazienti che manifestano sintomi di questo tipo.

In Italia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", come in molti altri paesi Europei, è illegale vendere DNP come prodotto per la perdita di peso, ed è vietato per il consumo umano.

Si raccomanda ai medici che dovessero entrare in contatto con individui sospettati di assumere questa sostanza, di informarli dei pericoli e consigliare loro di interromperne immediatamente l'assunzione. La segnalazione diffusa ieri dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti, farmaci e presidi medici (RASFF) è stata inviata dal Ministero della salute italiano.Nonostante l'allerta, questa sostanza pericolosa è ancora ampiamente venduta illegalmente online.