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Mercoledì, 28 Ottobre 2015 15:27

Parma - Smog, 5° giorno consecutivo sopra al limite

Smog oltre i limiti a Parma. Ieri si è registrato il quinto giorno consecutivo di sforamento del limite di 50 microgrammi di polveri per metro cubo di aria.. La nota stampa di Aldo Caffagnini: "La nube è servita. Si riempiono i pronto soccorso e si grida al lupo". -

Parma, 28 ottobre 2015 -

"Puntuale come l'ora solare ritorna lo smog nelle città padane.
Ieri a Parma 5° giorno consecutivo di sforamento del limite di 50 microgrammi di polveri per metro cubo di aria.
Tutta la regione da 2 giorni è coperta da una fitta coltre nera e naturalmente l'unico rimedio possibile "pret a porter" è la pioggia, benedetta come non mai in queste condizioni disperate.
Le polveri sottili uccidono.
Ogni anno in Italia circa 30mila decessi per il PM 2.5, rispetto limiti legge salverebbe 11.000 vite all'anno, scrive Legambiente all'Europa.
Il mix di inquinanti è sempre lo stesso: impianti industriali (come il nostro beneamato inceneritore di Ugozzolo), automobili vecchie ma anche quelle a gasolio e i mezzi pesanti antiquati, impianti di riscaldamento, polveri generate dal trascinamento, come freni e pneumatici, polveri da attività umane.
Quando questa ricetta viene preparata in un ambiente costipato come la Pianura Padana, affetta da inversione termica e bassissima ventilazione, il veleno diventa raffinato e micidiale.

tabella smog rid

E si riempiono i pronto soccorso e si grida al lupo.
Specialmente a Parma, che ancora una volta svetta su tutti i capoluogo regionali.
La soluzione?
Togliere il traffico dai centri storici, dotando i parcheggi scambiatori di navette elettriche frequenti e puntuali, spegnere impianti facilmente sostituibili (vedi l'inceneritore che non trovando più rifiuti sul territorio dovrò importarne da fuori), favorire la circolazione delle biciclette in città e s-favorire quella delle auto, riducendo il limite di velocità, riducendo le carreggiate per ingrandire le strade riservate alle due ruote, chiudere le porte dei negozi a impianto di riscaldamento acceso, incentivare i pannelli fotovoltaici sui tetti pubblici, ridurre le temperature negli appartamenti, riservare il centro solo a mezzi elettrici, ridurre le merci che arrivano da lontano preferendo l'economia locale sulla falsariga dei gruppi di acquisto solidali.
Eccetera eccetera eccetera.
Perché la salute viene prima di ogni altro interesse."

Aldo Caffagnini

Pubblicato in Cronaca Parma

Alcune modifiche introdotte dall'Amministrazione comunale all'ordinanza che disciplina le limitazioni al traffico nel rispetto del Piano Aria regionale. In particolare, è stata eliminata dal calendario delle giornate ecologiche – che prevedono gli stessi divieti di circolazione attivi dal lunedì al venerdì – la prima domenica di dicembre. -

Piacenza, 28 ottobre 2015

L'Amministrazione comunale, nel rispetto del Piano Aria regionale e in linea con le integrazioni già apportate da altre municipalità, ha adottato alcune modifiche all'ordinanza che disciplina le limitazioni al traffico per il contenimento delle emissioni inquinanti, entrate in vigore il 1° ottobre scorso.
In particolare, è stata eliminata dal calendario delle giornate ecologiche – che prevedono gli stessi divieti di circolazione attivi dal lunedì al venerdì – la prima domenica di dicembre, non solo per il 2015 ma anche per gli anni successivi di validità del Piano.
Sono state inoltre inserite tre deroghe, valide fino al 31 marzo 2016, per altrettante categorie professionali che hanno necessità lavorative legate a urgenze e contingenze non sempre prevedibili: veicoli in servizio pubblico, appartenenti ad aziende che effettuano interventi urgenti e di manutenzione essenziali (ad esempio su reti e impianti idrici, gas, energia elettrica, telefonia); mezzi attrezzati per il pronto intervento e la manutenzione di impianti elettrici, idraulici, termici, di sicurezza e tecnologici in genere; veicoli che trasportano attrezzature e merci per il rifornimento di ospedali e strutture di assistenza socio-sanitaria, scuole, mense e cantieri.
Approvate anche le misure emergenziali che, dal 1° ottobre al 31 marzo, saranno attuate in caso di superamento, per sette giorni consecutivi, del valore limite per le Pm10 rilevato da Arpa: lo stop ai mezzi più inquinanti – gli stessi interessati dalle limitazioni nei giorni feriali – nella prima domenica successiva al giorno di controllo (il martedì) e, qualora l'eccesso perduri per altri sette giorni, l'estensione a tutti i Comuni capoluogo e alle città con oltre 50 mila abitanti del territorio regionale, indipendentemente dalla località in cui si è registrato lo sforamento, nonché l'abbassamento del riscaldamento di un grado centigrado negli ambienti interni.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Una serata di approfondimento sull' inquinamento ambientale e le ripercussioni che questo ha sui bambini e sulle future generazioni. L'incontro è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza. -

Parma, 23 settembre 2015 -

Giovedì 24 Settembre alle 20:30 presso il Teatro al Parco si terrà una serata di approfondimento su alcuni argomenti legati all'inquinamento ambientale e alle ripercussioni che questo ha sui bambini e sulle future generazioni.
L'incontro vuole essere un'appendice della giornata che si svolge a Roma all'Istituto Superiore di Sanità in memoria di Lorenzo Tomatis, in cui i massimi esperti nazionali si confronteranno sullo stato di salute dell'ambiente e su come questo condizionerà le nuove generazioni in Italia.
Aria, acqua, terra, i beni essenziali per la vita che già 30 anni fa Lorenzo Tomatis vedeva compromessi a causa di uno sviluppo miope e dissennato da parte dell'uomo, sono l'oggetto di studio e riflessione di questa VI giornata a Lui dedicata.
Le centinaia di migliaia di sostanze chimiche immesse nel corso dell'ultimo secolo nell'ambiente sono ormai sistematicamente presenti in quasi tutte le matrici ambientali e non solo ne risulta compromessa la qualità di aria, acqua, suolo, ma la stessa salute umana ne è potenzialmente minacciata.

Sarebbe importante che questi temi divenissero di dominio pubblico interessando non solo i luminari della scienza, ma anche tutti i componenti della società civile e politica che, con le loro scelte e con le loro delibere, preservano o deteriorano il territorio in cui vivono.
Per questo motivo la Giostra dei Diritti, associazione di promozione sociale di Parma che organizza la serata, ha chiesto e ottenuto il patrocinio di Provincia e Comune ed estenderà l'invito a tutte le componenti sociali della città, dall'Arpa all'Ausl, dai medici ai pediatri, dall'Università all'Unione Industriali, nonchè Diocesi, Associazioni, Partiti e Movimenti.
L'intento è quello di promuovere un dibattito scientifico in grado di condurre gli interlocutori ad un confronto aperto attorno a temi che coinvolgono tutta la cittadinanza.

E' sempre più urgente l'adozione di politiche e stili di vita in grado di tutelare i beni primari quali terra, acqua, aria e salute. Anche la nostra pianura padana, purtroppo, è un territorio soggetto ad inquinamento.
Relatori dell'incontro al Teatro al Parco saranno due figure di livello internazionale in grado di dare ampio respiro al dibattito: il Dr. Ernesto Burgio, direttore del comitato scientifico ISDE, che arriverà direttamente da Roma dopo aver avuto l'onore di aprire i lavori all'Istituto Superiore di Sanità al mattino e la Prof. Lucia Migliore, docente all'Università di Pisa, una delle più importanti genetiste d'Italia di fama internazionale.

L'incontro è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza.
E' gradita la prenotazione tramite mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

24 settembre inquinamento salute locandina

(Fonte: ufficio stampa Giostra dei Diritti)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Martedì, 24 Febbraio 2015 13:18

Parma - Smog, scatta il blocco del traffico

La conta dei giorni di sforamento del limite di PM10 nell'aria ha fatto scattare il blocco del traffico per la giornata di mercoledì 25 febbraio. Le limitazioni riguardano l'area interna alle tangenziali - 

Parma, 24 febbraio 2015 -

Il provvedimento adottato a partire da domani anticipa a Parma quella che sarà una delle misure della legge regionale in Emilia-Romagna dall'ottobre 2015 con il PAIR 2020, il piano integrato per la qualità dell'aria con l'obiettivo di ridurre della metà le emissioni di PM10 nella nostra regione. L'Amministrazione ha deciso introdurre da subito questa misura a causa dell'elevato numero di sforamenti che si sono registrati nelle centraline ARPA cittadine nel mese di gennaio proseguite poi anche a febbraio (32 sforamenti dei limiti su 49 giorni).

Orari ed area interessata

Le limitazioni riguardano l'area interna alle tangenziali con possibilità di accesso ai principali parcheggi scambiatori (incluso parcheggio Toschi) con le modalità abituali del blocco della domenica e fascia oraria dalle 8.30 alle 18.30

Principali deroghe

Autoveicoli ad alimentazione elettrica o ibrida, autoveicoli ad alimentazione a gas metano o GPL, autoveicoli alimentati a benzina omologati Euro 4 o superiori, diesel Euro 5 o superiori, autoveicoli con almeno tre persone a bordo (car pooling), auto condivisa (car sharing), autoveicoli condotti da persone con più di 70 anni, mezzi privati con a bordo portatori di handicap muniti di apposito contrassegno, veicoli di lavoratori il cui orario di lavoro abbia inizio o fine in periodi non coperti dal trasporto pubblico o in pronta reperibilità, veicoli di privati diretti presso l'abitazione di familiari che necessitino di assistenza domiciliare, veicoli utilizzati per il trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili ed indifferibili per la cura di malattie gravi e non o per visite o trattamenti sanitari programmati, veicoli di venditori ambulanti accreditati durante i giorni di mercato per i percorsi di entrata ed uscita dalle aree mercatali, veicoli per il trasporto dei bambini da/per gli asili nido, le scuole materne, le scuole elementari, mezz'ora prima e mezz'ora dopo l'orario di ingresso e di uscita degli alunni, veicoli trasporto merci per operazioni di carico/scarico dalle 08:30 alle 10:30 e dalle 14:30 alle 16:30.

La nota del Comune di ieri -

Perchè i 4 sforamenti consecutivi registrati la settimana scorsa fanno partire il blocco mercoledì?

I dati medi rilevati da ARPA vengono comunicati entro le ore 12 del giorno successivo con un procedimento che ne richiede la validazione da parte dei tecnici e non viene rilasciato automaticamente dagli strumenti di rilevamento. Attualmente la struttura di ARPA non prevede la presenza dei tecnici preposti alla validazione dei dati nei giorni festivi ed è per questo che i dati di venerdì e sabato vengono comunicati il lunedì. Abbiamo chiesto alla Regione Emilia-Romagna che in previsione dell'applicazione del PAIR 2020 venga garantita la comunicazione dei dati tutti i giorni della settimana, festività comprese, al fine di permettere una pronta risposta del meccanismo anche nel caso che il 4° giorno cada in un giorno festivo.

Necessità di comunicazione ai media

Il blocco parte nei 2 giorni successivi alla comunicazione di ARPA per permettere ai tv, carta stampata e media online di darne diffusa comunicazione alla cittadinanza ed alla struttura tecnica del Comune di predisporre cartellonistica e transennature sulle strade di accesso. Anche la revoca del blocco viene determinata 2 giorni dopo la comunicazione ARPA del rientro nei limiti. Nel caso particolare dei 4 giorni di sforamento della settimana scorsa (in realtà i giorni di superamento si sono protratti da martedì 17/02 a sabato 21/02), la comunicazione ARPA è giunta in Comune questa mattina e ciò fa scattare il blocco per mercoledì 25/02. Nella stessa mattina è arrivata anche la comunicazione ARPA del rientro nei limiti di Legge di ieri (domenica 22/02), per questa ragione già da giovedì 26/02 il provvedimento sarà revocato, mentre mercoledì 25/02 viene comunque effettuata la chiusura, indipendentemente dal rientro di domenica, in linea con la disciplina contenuta nel PAIR.

Casi in cui si revoca il blocco

Nell'ordinanza emessa l'amministrazione si riserva la facoltà di revocare le limitazioni alla circolazione in condizioni climatiche particolari come forti piogge o nevicate previste nei giorni di blocco che limitino la mobilità alternativa al mezzo privato.

Perchè ha senso fare il blocco anche se i limiti si sono abbassati

Nella stagione invernale le condizioni sono favorevoli ad un incremento delle medie giornaliere e ridurre il numero di auto che circolano è comunque utile ad allentare il carico emissivo anche se le piogge dei giorni scorsi hanno abbassato i livelli sotto i limiti di legge. Ricordiamo che le PM10 sono comunque nocive per la salute anche a livelli bassi e che ad incremento di 10 microgrammi/metro cubo corrispondono incrementi di malattie respiratorie, cardiovascolari e ricoveri ospedalieri.

(Fonte: Comune di Parma)

Pubblicato in Cronaca Parma

Smog, continui sforamenti al livello di pm10 consentito: 32simo risultato fuorilegge del 2015, ma in un anno ne sono consentiti 35 -

Parma, 18 febbraio 2015 -

Non migliorano i dati preoccupanti per l'alto tasso di inquinamento che flagella la nostra città. Gli sforamenti continui, oltre il livello di Pm10 consentito per legge, sembrano non dare tregua a Parma. Con le nuove misure adottate dal Comune - l'ordinanza è entrata in vigore lunedì - inizia la conta dei giorni di sforamento, a seguito dei quali - dopo quattro consecutivi - verrà attivato il blocco del traffico entro le tangenziali.

Di seguito riportiamo la nota di Aldo Caffagnini, di Gestione Corretta dei Rifiuti -

Ieri ha ripreso a mordere lo smogIl "sollievo" è durato due giorni, domenica e lunedì, che avevano però registrato valori oltre la soglia di attenzione, quindi l'aria era semplicemente accettabile, mediocre, entro i limiti.
Ieri invece l'asticella ha superato di netto la soglia dei 50 microgrammi, fermandosi a 61, 32simo risultato fuorilegge del 2015 (in un anno ne sono consentiti 35).
Ieri sera a Teleducato la conferma del blocco del traffico dopo 4 giorni consecutivi di sforamenti.
Dai dati di previsione meteo, oggi, domani e venerdì saranno stabili ed è praticamente certo lo sforamento consecutivo di 4 giornate, limite oltre il quale scatta il blocco del traffico alle tangenziali.
Anzi, la giornata di venerdì 20 febbraio sarà particolarmente "nera", con previsioni da brivido sull'incremento delle polveri sottili su tutta la regione, ma in particolare ovviamente in pianura.
L'immagine allegata è evidente.
La qualità dell'aria è prevista "pessima", il livello peggiore.
Ci si attende quindi un picco che porterà i livelli di polvere a superare la soglia dei 100 microgrammi per metro cubo di aria.
Non si sa cosa respirare.
La settimana prossima inizierà il blocco del traffico entro l'anello delle tangenziali, che si protrarrà fino al rientro dei valori nei limiti di legge.

Pubblicato in Cronaca Parma

L'ordinanza antismog anticipa a Parma fino alla fine di marzo, il provvedimento che entrerà in vigore dal 1 ottobre 2015 nell'ambito del Piano 2020 Regionale in tutte le città emiliano-romagnole -

Parma, 16 febbraio 2015 -

La lotta all'inquinamento che ha portato alla sanzione di negozi del centro che tenevano le porte aperte con accesso il riscaldamento, da oggi prevede anche l'entrata in vigore dell'ordinanza comunale per limitare il traffico dopo quattro giorni consecutivi di sforamenti oltre il limite previsto dalla legge.

Inizia quindi la conta - sospesa a causa della grande nevicata - che prevede dopo quattro giornate consecutive di sforamento del Pm 10, il blocco dei veicoli all'interno delle tangenziali (con le eccezioni consentite per raggiungere i parcheggi scambiatori), secondo le stesse modalità utilizzate per le prime domeniche dei mesi invernali.

In questo caso l'eventuale blocco del traffico, fino al ritorno dei valori nei limiti di legge, prevede però una serie di deroghe aggiuntive rispetto a quelle delle ordinanze finora in vigore: fra queste la possibilità di circolare per i veicoli Euro 4 alimentati a benzina.
L'ordinanza - si legge nella nota del Comune - in sostanza, anticipa a Parma, fino alla fine di marzo, il provvedimento che entrerà in vigore dal 1 ottobre 2015 nell'ambito del Piano 2020 Regionale (PAIR2020) in tutte le città emiliano-romagnole.

(Fonte: Comune di Parma)

Pubblicato in Cronaca Parma
Mercoledì, 04 Febbraio 2015 09:24

Smog: nuovi provvedimenti dal Comune di Parma

Nuovi provvedimenti contro l'inquinamento dal 9 febbraio: dopo quattro giorni consecutivi di superamento dei limiti verranno istituite limitazione al traffico all'interno dell'anello delle tangenziali -

Parma, 4 Febbraio 2015 -

I livelli di smog superano i limiti previsti ed il Comune mette in atto nuovi provvedimenti contro l'inquinamento. Le misure anticipano quelle previste nel Piano regionale per l'aria che partirà dal primo ottobre, e saranno attuate in via sperimentale dal 9 febbraio al 31 marzo.
In sintesi, le nuove direttive indicano che dopo quattro giorni consecutivi di superamento dei limiti, Arpa, ovvero l'ente che si occupa di segnalare inconvenienti ambientali, invierà una comunicazione al Comune così che, entro due giorni, possa provvedere ad istituire la limitazione al traffico all'interno dell'anello delle tangenziali, che scatterà quindi al terzo giorno successivo ai quattro di superamento.
Gli orari rimangono gli stessi attivi dei blocchi del giovedì e della domenica, dalle 8.30 alle 18.30, e la durata potrà essere variabile, ma lo scenario prevede un minimo di una giornata. Sarà infatti Arpa a comunicare il rientro dei valori nei limiti tollerati ed il Comune avrà due giorni per riattivare la normale apertura della viabilità.
Dalle nuove misure sono esclusi i veicoli a benzina euro quattro, che potranno liberamente circolare anche il giovedì e la domenica, mentre sono confermati i limiti per i diesel euro 4.

Pubblicato in Cronaca Parma

Incontro tra l'amministrazione comunale, le associazioni di categoria Ascom e Confesercenti Parma, Arpa, Ordine dei Medici, associazioni ambientaliste, GCR (Gestione Corretta Rifiuti) e Vigili per discutere sul problema inquinamento e restrizioni del traffico. Confesercenti: "Bloccare il centro storico non è sostenibile per la qualità dell'aria e il commercio di Parma" -

Parma, 30 gennaio 2015 -

Mercoledì 28 gennaio, si è svolto un incontro tra l'amministrazione comunale, le associazioni di categoria Ascom e Confesercenti Parma, Arpa, Ordine dei Medici, associazioni ambientaliste, GCR (Gestione Corretta Rifiuti) e Vigili per discutere sul problema inquinamento e restrizioni del traffico. L'emergenza annota 25 sforamenti, oltre il limite consentito del PM, nei primi 30 giorni del nuovo anno e l'Assessore Gabriele Folli ha proposto di attuare misure di contrasto come targhe alterne e restrizioni del traffico nel centro storico che in parte anticipano le misure restrittive previste dal nuovo piano regionale PAIR 2020.

Una soluzione che Confesercenti respinge da tempo in quanto non risolutiva per la questione ambientale e di poco profitto per i negozianti del centro che già vivono un periodo pesante dal punto di vista economico.
Sono oltre 10 anni che si risponde al problema ambientale con i giorni di blocco del traffico, ma sono altrettanti anni che il problema non si risolve «al giorno d'oggi vorremmo vedere una svolta nella politica ambientale più coscienziosa e consapevole - ha dichiarato Ernesto Monteverdi di Confesercenti - Il blocco del traffico all'interno dell'arco delle tangenziali o del solo centro storico ha già ampiamente dimostrato la sua inefficacia sul lungo periodo e un insufficiente effetto in termini di riduzione degli inquinanti nel breve periodo, causando inoltre effetti negativi su tutta la rete di vendita del centro storico».

Dopo tanti anni di insuccessi dal punto di vista ambientale la proposta sarebbe quella di spostare l'attenzione non tanto sui blocchi saltuari e temporanei, quanto piuttosto di creare in collaborazione un piano ambientale capace di includere iniziative culturali e di sensibilizzazione della cittadinanza, percorsi di formazione nelle scuole, attività di sostegno a quelle iniziative già in essere come il "piedibus" o il "biciBus" attualmente abbandonate alla buona volontà dei cittadini. Confesercenti ha inoltre proposto il riordino del servizio di trasporto pubblico, una maggiore efficienza nei collegamenti e un parco mezzi non inquinante e con prezzi ridotti del 50% per pendolari e studenti e convenzioni vantaggiose per incentivare l'utilizzo del mezzo pubblico. Altro punto su cui lavorare potrebbe essere quello di aggredire il 60% delle emissioni in atmosfera non derivanti da traffico attraverso l'efficientismo dei riscaldamenti domestici ed industriali e l'obbligo di utilizzo di nuove tecnologie di filtraggio dei fumi con incentivi per chi utilizza nuove tecnologie ad impatto zero.
Maggiore attenzione si potrebbe porre anche sul parco mezzi privato e sul parco mezzi pubblico o sui mezzi per la raccolta rifiuti o mezzi di pulizia strada a spazzole che non utilizzano acqua sollevando enormi nubi di polvere.
«Ci aspettiamo una politica di svolta sui temi ambientali che non colpisca per l'ennesima volta solo chi opera e lavora in centro storico o solo i residenti del centro oppure solo i cittadini che non hanno una targa dispari e una pari. Ci aspettiamo una politica ambientale che pensi all'aria pulita in tutta la città, non solo all'aria del centro storico!» ha concluso Ernesto Monteverdi.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

Dati allarmanti quelli evidenziati nel corso del convegno scientifico tenutosi a Rubbiano sulla situazione ambientale e sanitaria. Secondo i dati epidemiologici presentati da Ausl infatti, la mortalità complessiva è superiore del 30% nel comune di Solignano rispetto alla media regionale nel periodo 2003-2007. Gli esperti hanno evidenziato la necessità di affiancare analisi più puntuali sulle gravi "anomalie epidemiologiche" -

Parma, 11 dicembre 2014 -

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa -

Al contrario di quanto titolato dalla Gazzetta di Parma in data 3 dicembre (di cui in allegato), il convegno scientifico tenutosi a Rubbiano lunedì 1 dicembre sulla situazione ambientale e sanitaria di Rubbiano e zone limitrofe (Ramiola, Fornovo) ha evidenziato risultati tutt'altro che rassicuranti. I dati epidemiologici presentati da Ausl hanno mostrato una mortalità complessiva superiore del 30% nel comune di Solignano rispetto alla media regionale nel periodo 2003-2007. Dato in aumento rispetto al periodo precedente 1998-2002. Gli esperti indipendenti presenti alla giornata di studio e al successivo incontro pubblico (prof. Valerio Gennaro, prof. Federico Valerio, prof Fabrizio Oleari, prof. Fabrizio Bianchi, ed altri) hanno esortato i Sindaci dei comuni (Fornovo, Medesano, Varano e Solignano) e gli organi di controllo (Ausl e Arpa, Procura) a proseguire, aggiornare ed approfondire le indagini ambientali ed epidemiologiche per individuare le cause dell'inquinamento ambientale e degli eccessi di mortalità al fine di adottare le conseguenti decisioni migliorative. I dati ad oggi raccolti (limitati prevalentemente al comune di Solignano) sono del tutto insufficienti a comprendere i motivi di queste gravi "anomalie epidemiologiche" che nessuno ha potuto negare. Gli esperti hanno suggerito di raccogliere e analizzare i dati relativi non soltanto alle morti ed all'incidenza di alcuni tumori selezionati, ma anche quelli riguardanti i ricoveri, le malformazioni infantili e le patologie respiratorie e cardiocircolatorie. Senza tralasciare l'importante complesso delle patologie, assai più numerose dei tumori.

Il Prof. Valerio Gennaro, medico epidemiologo (IRCCS, Genova), ha definito urgente, in un contesto di emergenza sanitaria come quella evidenziatasi, richiedere urgentemente ai Sindaci dei comuni coinvolti, di affiancare analisi più puntuali (come la georeferenziazione degli inquinamenti e dei deceduti) aggiornando i tassi di mortalità complessivi, stimando i decessi attribuibili, valutando il trend temporale almeno nelle donne e nei bambini. Tutte queste analisi non comportano spese eccessive perché analizzano dati già presenti. Il Prof. Fabrizio Bianchi (CNR Pisa) ha affermato che i dati sanitari raccolti sono solo descrittivi, manca l'analisi dei ricoveri e dell'utilizzo di farmaci e che i dati sulla popolazione esposta vanno confrontati con quelli relativi ad un'area della provincia non sottoposta alle emissioni del co-inceneritore. Il Prof. Federico Valerio ha esordito comunicando a cittadini e amministratori che "c'è un problema ambientale, la concentrazione di PM10 è oltre le soglie di legge, il maggior produttore puntuale di questi inquinanti è Laterlite. Inoltre, è preoccupante la mutagenicità rinvenuta sulle acque di condensa del camino. Nelson Marmiroli, professore ordinario all'Università di Parma, ha esortato i sindaci a definire una road map per approfondire le questioni e rispondere alle esigenze dei cittadini che chiedono la tutela della salute, concetto ribadito anche da Fabrizio Oleari dell'Istituto Superiore di Sanità.

I filmati integrali dell'incontro pubblico sono disponibili sul sito www.comitatorubbiano.it

Inoltre l'Osservatorio ambientale, rinato 2 anni fa dopo un lungo periodo di torpore, ha il dovere di capire quale sia l'impatto ambientale e sanitario dell'attività di co-incenerimento di olii esusti (rifiuti pericolosi) della ditta Laterlite, che è autorizzata a bruciare ogni anno 60 mila tonnellate di rifiuti in sostituzione al gas metano. Gli esperti hanno affermato in modo concorde che è possibile individuare l'impatto di questa azienda compiendo analisi sugli inquinanti tipici del suo processo di co-incenerimento, i quali non sono prodotti né dal traffico autostradale né dalle altre attività produttive del territorio. Attendiamo a breve che le autorità politiche e sanitarie si interessino in modo prioritario al tema della salute e della tutela ambientale. Salvaguardare territorio e salute dei cittadini può aiutare anche quei profitti privati che li rispettino adeguatamente.
E' importante inoltre che i mezzi di informazione riportino correttamente i dati e le prove, evitando di mistificare i fatti e di confondere la popolazione.

(Fonte: Il Comitato Rubbiano per la Vita)

Pubblicato in Cronaca Parma

La nota stampa di Aldo Caffagnini sul nuovo sversamento nel Rio Sant'Ilario presso lo stabilimento Citterio di Felino che ha colorato l'acqua di una sostanza biancastra -

Parma, 7 ottobre 2014 -

Ieri mattina nuovo sversamento nel rio Sant'Ilario, presso lo stabilimento Citterio di Felino.
Sul posto Arpa, il sindaco di Felino, il vicesindaco, un autospurgo (chissà perché), maestranze della stessa Citterio.
Nonostante la diffida della Provincia contro la ditta di salumi, le acque del rio sono tornate bianco latte per l'immissione di non si sa quali sostanze.
Ovviamente ci sono stati prelievi e l'organo di controllo ambientale farà le sue analisi.
Rimane inequivocabile l'ennesimo episodio di inquinamento dell'acqua.
Un rio sempre secco senza le piogge, dall'estate è costantemente alimentato dalle acque, proprio in corrispondenza dello stabilimento.
Ad intervalli regolari il rio si è colorato di una sostanza biancastra, poi rilevatasi grasso ed altre sostanze chimiche non precisate.
Le segnalazioni dei cittadini hanno portato all'intervento di Arpa.
Le analisi hanno fatto emergere risultati eclatanti come l'indice di inquinamento di 33 mila volte superiore alla norma ambientale.
Da qui la diffida della Provincia contro Citterio, datata 15 settembre, che dava un tempo di 30 giorni per le spiegazioni e i chiarimento del caso.
Ieri il nuovo sversamento nel rio.
Chi pagherà la bonifica?
Quali sostanze sono state rilasciate e dove sono andate a finire?
Il rio è affluente del Baganza, che poi è affluente della Parma e quindi del Po.
Una lunga scia di inquinamento che è partita da un punto ben preciso.
I cittadini di Felino sono sconcertati da questa situazione e chiedono giustizia.
E' stata chiesta una riunione straordinaria del consiglio comunale e una assemblea pubblica per spiegare ai residenti cosa stia succedendo al Poggio Sant'Ilario.
Il diritto di sapere.
Il diritto di non farsi calpestare.

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(Fonte: Aldo Caffagnini, Gestione Corretta dei Rifiuti Parma)

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