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Sul tavolo 6 proposte per traghettare il settore fuori dalla tempesta. Campagne di informazione, regolamentazione della produzione e una azione combinata e immediata che potrebbe essere affidata a una figura "straordinaria" con deleghe sul settore.

Roma, 24 maggio 2016. - Deleghe e organismo interprofessionale, riduzione della produzione, campagne d'informazione sui media, nelle scuole e presso i punti vendita: Alleanza delle Cooperative, che rappresenta il 70% del prodotto made in Italy, ha incontrato oggi il ministro Martina e si è candidata a mettere in sicurezza il latte italiano attraverso una serie di azioni combinate, ora all'esame del Mipaaf.

"Serve fermare la tempesta che da tempo si è accanita sul nostro latte, di questo abbiamo discusso oggi con il ministro in sede di coordinamento del settore lattiero caseario – ha detto il coordinatore del settore lattiero-caseario dell'Alleanza delle Cooperative, Giampiero Calzolari -. Con una disponibilità di materia prima italiana a prezzi prossimi ai 20 centesimi al litro, una produzione annua superiore a quella ottimale di almeno 6mln di quintali e infine con ripetute quanto interessate campagne di disinformazione in favore di prodotti alternativi, le condizioni di mercato sono ormai divenute insostenibili. Per questo serve un'azione forte sul fronte del controllo sulle dinamiche dei prezzi e del dialogo lungo alla filiera ma è anche necessario agire sulla comunicazione, con un coordinamento sul fronte promozionale.
Serve, ad esempio – ha continuato Calzolari - che nella campagna realizzata dal Mipaaf con la Gdo per il consumo di 'Latte 100% italiano' venga introdotto un elemento di salvaguardia della equa remunerazione del lavoro degli allevatori, perché quanto pagato oggi per il latte italiano è sotto ogni immaginabile soglia. Un'equa remunerazione che la cooperazione si è sempre preoccupata di assicurare. Serve ancora la rete della cooperazione - sia sociale che lattiero casearia – per approntare una capillare azione di supporto al programma 'Latte nelle scuole'; così come nelle campagne di educazione alimentare sarà importante predisporre azioni didattiche su larga scala presso le cooperative di trasformazione, anche per contrastare fenomeni distorsivi sempre più dannosi.
La cooperazione, che è attualmente l'unico baluardo di concreta italianità delle produzioni, è infine in grado di trovare strumenti che incentivino la riduzione della produzione e si candida in prima linea nell'ipotesi, già consigliata a fine 2015, di avviare un organismo interprofessionale in grado di gestire in trasparenza le fasi cruciali del mercato, a partire dal sottocosto. Un'azione combinata e immediata – ha concluso il coordinatore del settore lattiero-caseario dell'Alleanza delle Cooperative – il cui coordinamento potrebbe essere affidato a una figura 'straordinaria' con deleghe sul settore, che possa garantire maggiore organicità nelle risposte".

(Fonte Alleanza Cooperative)

Domenica, 17 Aprile 2016 09:53

Vino e cooperazione

Mercuri (Alleanza cooperative): Ringraziamo il Presidente Mattarella per avere ricordato il ruolo della cooperazione

Vinitaly - Verona, 10 aprile 2016. "Non si può che apprezzare quanto detto dal Presidente della Repubblica nel suo intervento dedicato al vino in occasione dell'inaugurazione del 50° Vinitaly. E agli apprezzamenti si aggiungono i ringraziamenti per aver ricordato come 'le strutture cooperative realizzino oltre la metà del prodotto enologico italiano'". Lo ha detto al Vinitaly il presidente di Alleanza delle Cooperative – settore agroalimentare, Giorgio Mercuri. "Il Presidente Mattarella – ha proseguito Mercuri - ha ricordato che la storia del vino 'dimostra l'interdipendenza positiva tra produzioni e rafforzamento delle reti sociali'. Paradigmi, questi, che rappresentano i capisaldi della cooperazione"..

CALZOLARI (Alleanza Cooperative): Servono nuove misure, intervenire con ritiri a favore degli indigenti. Le nostre cooperative rischiano di non poter più tutelare la filiera senza il pronto intervento della Commissione europea.

"L'intera struttura della filiera del settore lattiero caseario è a rischio e con essa gli allevamenti. Nei prossimi giorni sarà necessario intervenire con forza per poter assorbire ancor più latte di quello previsto, per questo, oggi in una lettera, abbiamo informato il commissario Phil Hogan della necessità di attuare ulteriori misure straordinarie e urgenti, a partire dall'attivazione già nei prossimi giorni dei ritiri delle produzioni non collocate sul mercato, da finanziare con il fondo anti crisi previsto dall'OCM unica". Lo ha annunciato oggi Gianpiero Calzolari, coordinatore del settore lattiero caseario dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, che rappresenta e raccoglie circa il 70% della materia prima nazionale.

Per Calzolari: "Si potrebbero utilizzare tali ritiri per produrre formaggi e latte per la distribuzione agli indigenti, considerando anche l'enorme richiesta proveniente dall'emergenza immigrazione. Apprezziamo l'impegno dimostrato sino ad ora, ma in questo particolare momento – che consideriamo essere il più difficile della storia del comparto – c'è bisogno di un cambio di passo. Perché anche le nostre cooperative rischiano di non poter più tutelare la filiera senza il pronto intervento della Commissione europea".

(Alleanza delle Cooperative Roma 25 marzo 2016)

Domenica, 03 Aprile 2016 09:44

Emil Banca: positivo il bilancio d'esercizio 2015

Crescono i principali indicatori: Cet1 al 14,06%, utile sopra i 2 milioni euro. È un bilancio positivo quello che sarà sottoposto domenica 3 aprile alla valutazione dei soci di Emil Banca, la banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara.

Emil Banca chiude il 2015 con un utile netto di 2,1 milioni di euro, nonostante un contesto economico che stenta a ripartire, il proseguimento del piano di accantonamento (47 milioni di euro nel 2015) per far fronte a possibili insolvenze future e le risorse devolute al sistema bancario nazionale non cooperativo per il cosiddetto "decreto Salvabanche" (circa 3 milioni di euro). Il 70% cento dell'utile andrà ad aumentare il patrimonio della banca, il 3% verrà girato al fondo mutualistico per la promozione della cooperazione, mentre il resto andrà a remunerare il capitale sociale.

Nel 2015 Emil Banca ha visto crescere tutti i principali indicatori: 1.460 nuovi clienti hanno portato il totale dei clienti a 94.453; grazie all'ingresso di 1.149 nuovi soci, la base sociale ha raggiunto quota 23.627; il capitale sociale è arrivato a 57,9 milioni di euro (+ 1,35%); la raccolta totale a 2,8 miliardi di euro (+3,2%) e gli impieghi hanno superato i 1,6 miliardi di euro (+0,8%).

Al 31 dicembre 2015 il totale dei mezzi amministrati superava i 4.454 milioni di euro, il 2,1% in più dell'anno precedente. Il patrimonio netto è di 220,4 milioni di euro. Sono numeri positivi che si riflettono sul Cet 1 (Core Equity Tier 1), il parametro che misura la solidità dell'istituto: al 31 dicembre 2015 era pari al 14,06%, oltre il doppio di quello richiesto.

Sul versante dell'economia locale, nel 2015 Emil Banca ha erogato 3.433 mutui (425 in più del 2014) per un importo complessivo di 225 milioni di euro, di cui 354 per acquisto prima casa per un valore superiore ai 40 milioni di euro (+63,8% sul 2014). Altro dato importante quello sulle sofferenze nette che, nonostante il contesto economico, si sono ridotte dell'8,80% sul 2014. Il rapporto sofferenze nette impieghi passa dal 6,82% del 2014 al 6,31% di fine 2015.

Emil Banca ha realizzato anche il bilancio sociale, lo strumento che misura l'azione sul territorio di competenza. Nel 2015 la banca ha destinato ai sui soci 2,2 milioni di euro. Tra questi circa 270 mila euro sono serviti per i servizi extrabancari, come le 290 visite salvavita effettuate con Fondazione Ant e Istituto Ramazzini, i 57 premi allo studio ai figli di soci meritevoli e le circa 500 dichiarazioni dei redditi a prezzi scontati del 50% offerte ai clienti pensionati.

Nel triennio 2013-2015 il progetto di microcredito, attivato anche grazie all'ottenimento di fondi FEI, si è chiuso con l'erogazione di 3,6 milioni di euro a 193 aziende locali. Sono state sostenute 135 start up, per un totale di 4,5 milioni di euro di credito erogato. 125 famiglie in difficoltà sono state aiutate grazie a programmi di microcredito sociale in partnership con la diocesi di Modena e i servizi sociali del Comune di Bologna. È stata anticipata la cassa integrazione a tasso zero a 544 lavoratori di otto aziende in crisi. Nel 2015 sono stati, infine, erogati 530 mila euro di contributi liberali e sponsorizzazioni sociali a sostegno di circa 500 iniziative sul territorio.

Emil Banca, i commenti al bilancio
Magagni: «L'adesione al nuovo gruppo cooperativo nazionale avrà effetti positivi sia su Emil Banca che sul territorio»
Ravaglia: «Siamo una banca che produce ricchezza e continua a incassare la fiducia delle comunità in cui opera»

«Tra i successi del 2015 ricordiamo l'ottenimento del Rating Sociale: un indicatore in più per dimostrare ai nostri clienti che possono sentirsi protetti». 
È il commento del presidente di Emil Banca Giulio Magagni al bilancio d'esercizio 2015. «Un ente esterno autorizzato (certificato per la Client Protection) ha recentemente rilasciato a Emil Banca (unica banca in Italia) un Rating Sociale di A- in una scala che va da un minimo di "D" a un massimo di "AA". Le valutazioni positive su di noi – continua Magagni - si riferiscono in particolare alla governance, alla trasparenza, al servizio alla clientela e alla sua protezione, ambiti nei quali tutte le banche in crisi e oggetto del recente salvataggio hanno evidenziato seri problemi». 
Quanto all'assetto definitivo della riforma che porterà alla creazione di un grande gruppo bancario cooperativo, il presidente di Emil Banca sottolinea che sarà il più importante gruppo per capitale italiano e il terzo in Italia per volumi complessivi. «Già oggi il coefficiente patrimoniale (Total Capital Ratio) delle bcc è mediamente pari al 16,6%, significativamente superiore a quanto rilevato nella media dell'industria bancaria (12%). La nostra adesione al nuovo gruppo bancario cooperativo avrà, in futuro, effetti positivi sia per la nostra banca che, di conseguenza, - conclude Magagni - per l'intero nostro territorio di competenza».

«Nel 2015 Emil Banca ha dimostrato di essere un'azienda sana, in grado di produrre ricchezza e con le spalle abbastanza larghe per affrontare anche i problemi e le emergenze degli altri». 
Lo afferma il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia, aggiungendo che l'anno scorso il Margine operativo lordo (Mol) si è attestato oltre i 55 milioni di euro. 
«Un dato davvero buono – dice Ravaglia - che ci ha permesso di chiudere con un utile superiore ai due milioni di euro, nonostante l'ingente cifra accantonata per coprire possibili svalutazioni future e i tre milioni di euro dati al sistema bancario nazionale per sistemare problemi nati al di fuori del nostro sistema. La soddisfazione più grande – conclude il direttore generale di Emil Banca - è venuta dalla fiducia che ci hanno accordato i 1.460 nuovi clienti, in particolare i 1.149 nuovi soci».

(Fonte Confcooperative MO 31 marzo 2016)

Andrea Bonati alla guida di Confcooperative Parma per ulteriori quattro anni. Questo l'esito dell'Assemblea provinciale di sabato 27 febbraio che ha visto eletti anche i 30 consiglieri che sono: Cristina Bazzini, Alberto Boscoli, Giordano Bricoli, Stefano Cacchioli, Eugenio Caggiati, Daniela Castellari, Mauro Concari, Paolo Corsi, Luca Cotti, Fabio Delpogetto, Roberto Gelfi, Matteo Ghillani, Patrizia Grossi, Tamara Jalambou, Roberta Lasagna, Marco Lepore, Luciano Maggiali, Ermanno Mora, Marina Morelli, Antonio Pezzani, Giovanni Poletti, Giacomo Ramelli, Gianfranco Rampini, Pierino Rosi, Valerio Rosi, Giuseppe Saglia, Laura Stanghellini, Maria Stefania Tavani, Monica Venturini e Luca Ziveri.

L'Assemblea, che si è tenuta all'hotel Parma Congressi, ha visto la presenza di numerose autorità. Dopo il pensiero sul movimento cooperativo espresso dal Vescovo Mons. Enrico Solmi, si sono susseguiti nei saluti i parlamentari parmensi onorevoli Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini ed il senatore Giorgio Pagliari, i consiglieri regionali Barbara Lori, Alessandro Cardinali e Massimo Iotti, il presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli e il presidente del Consiglio comunale di Parma Marco Vagnozzi.

Numerosi gli interventi dei cooperatori che si sono conclusi con l'intervento del direttore regionale Pierlorenzo Rossi che, dopo aver svolto anche la funzione di presidente dell'Assemblea, ha portato i saluti regionali.

La giornata si è conclusa con un buffet durante il quale si è potuto apprezzare il vino offerto dalla cooperativa aderente Azzurra.
Andrea Bonati, 62 anni, legale rappresentante di una cooperativa lattiero – casearia nelle vicinanze di Parma, ricopre il ruolo di presidente provinciale dal marzo 2012.

(In allegato la Galleria Immagini - in fondo pagina)

Bonati-Mons-Solmi

I 30 consiglieri eletti:

Cristina Bazzini,

Alberto Boscoli,

Giordano Bricoli,

Stefano Cacchioli,

Eugenio Caggiati,

Daniela Castellari,

Mauro Concari,

Paolo Corsi,

Luca Cotti,

Fabio Delpogetto,

Roberto Gelfi,

Matteo Ghillani,

Patrizia Grossi,

Tamara Jalambou,

Roberta Lasagna,

Marco Lepore,

Luciano Maggiali,

Ermanno Mora,

Marina Morelli,

Antonio Pezzani,

Giovanni Poletti,

Giacomo Ramelli,

Gianfranco Rampini,

Pierino Rosi,

Valerio Rosi,

Giuseppe Saglia,

Laura Stanghellini,

Maria Stefania Tavani,

Monica Venturini 

Luca Ziveri.

 

(Confcooperative Parma 2 marzo 2016)

 

 

Si parla di approcci smart e digital per la gestione, innovazione e promozione della propria impresa nel quarto seminario formativo riservato ai partecipanti di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da

Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Il seminario si svolge dopodomani – mercoledì 9 dicembre – alle 17 presso la Casa della Gioia e del Sole, la struttura per anziani che si trova alla Crocetta ed è gestita dall'omonima cooperativa sociale. Sono un'ottantina gli iscritti alla seconda edizione di Imprendocoop. Hanno presentato 28 idee d'impresa che spaziano dalle nuove tecnologie ai servizi alla persona, dalla promozione turistica del territorio ai prodotti biologici e solidali. I partecipanti hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti.

Al termine del percorso formativo avverrà la selezione di tre progetti d'impresa che saranno premiati con 2.500, 1.500 e mille euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

Gran finale con il settore del Turismo. Oltre 30 cooperative allo stand di Confcooperative e centinaia di partecipanti alle diverse iniziative proposte. -

Parma, 12 ottobre 2015 - tutte le foto in galleria in fondo al testo -

Si è chiusa, ieri, la settimana da protagonista in Expo di FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Sette giorni che hanno dato la possibilità a decine di cooperative di presentarsi, grazie a momenti di intrattenimento e di approfondimento, spettacoli ed eventi.

A seguire le testimonianze del settore Sport, sabato, la giornata è stata dedicata alle cooperative scolastiche. Sono circa 200, gestiscono scuole paritarie di ogni ordine e grado, enti di formazione professionale e sono attive in vari settori educativi. Nello stand di Confcooperative hanno dato vita ad un momento di confronto sui grandi temi dell'Expo spiegati ai ragazzi.

"L'EXPO e' stata un'esperienza unica per le cooperative scolastiche che l'hanno visitata - ha dichiarato Giuseppe Negro, responsabile del settore scuole e formazione della Federazione -. La possibilità' per i ragazzi di conoscere mondi e culture diverse ha suscitato in loro il desiderio di approfondire questo incontro con l'altro. Si favorisce cosi' anche l'attivita' scolastica che si basa sullo stupore e sul desiderio di conoscenza. La fatica delle code e ' stata ampiamente ripagata da quello che hanno visto."
"Ci preme rammentare - ha proseguito Negro- come le scuole gestite in forma cooperativa rappresentino un valido percorso educativo e costituiscano un'assunzione di responsabilità' per quelle famiglie ed insegnanti che le hanno create e che ogni giorno si impegnano con passione per la crescita del nostro capitale umano".

Sabato pomeriggio, CO.PA.T., cooperativa del settore culturale che svolge anche attivita' di didattica museale, ha dato vita ad un laboratorio sul tema "Chiare, fresche e dolci acque", per i piccoli dai 4 ai 10 anni. L'acqua come soggetto dell'attività: dal colore alla sensazione.

Ieri, domenica 11 ottobre, Cascina Triulza è stata la sede del gran finale, con il settore del Turismo. Una giornata conclusiva con oltre 30 cooperative allo stand di Confcooperative e centinaia di partecipanti alle diverse iniziative proposte.

 La cooperativa FASE ha presentato il progetto "Firenze è Experience", un progetto turistico che guarda alla sostenibilità delle attività proposte: "Insieme ad altri soggetti del territorio - ha spiegato Marco Tortora - vogliamo proporre delle iniziative e dei nuovi percorsi che abbiano al centro la sostenibilità e la responsabilità sociale".
 Ancora protagonista anche la musica, con la Banda della Cooperativa Verde Azzurra di Galliate. "Siamo una cooperativa storica - ha spiegato il Presidente Italo Fonio - nata nel 1945, oggi siamo impegnati nella formazione musicale e vogliamo far crescere giovani con valori e principi sani".

Nel pomeriggio un simbolico viaggio in Liguria con la cooperativa Costa Balenae. "Proponiamo laboratori di educazione ambientale alle scuole - ha commentato Barbara Nani -. La cooperativa nasce dalla passione di alcuni biologi e naturalisti che hanno cercato di raccontare la bellezza del Mar Ligure. Oggi guardiamo a un nuovo progetto con una barca green per attività alla scoperta delle bellezze naturalistiche del nostro mare".
 Nel pomeriggio, le esperienze di Contrada 34, un esempio di workers buyour, una cooperativa al femminile che ha presentato la propria attività nel settore dei viaggi, con una particolare attenzione al turismo responsabile e sostenibile.
 Sempre nel settore turistico, la cooperativa Fo.b.a.p: "Abbiamo un nuovo importante progetto - ha spiegato il responsabile Valter Chiari - con l'Ostello Villa dalla Rosa del Garda. Un ostello per persone con disagio psichico che vuole promuovere una bella esperienza di inclusione sociale". 
Ci si sposta poi nell'Alto Adige, con la cooperativa Frazlab. "Abbiamo voluto presentare una nuova guida ai luoghi più cool e interessanti del nostro territorio. Una guida per un turista curioso, che va alla ricerca di posti non ancora così conosciuti".




A conclusione della settimana, il commento del Presidente Nazionale FederCultura Turismo Sport, Andrea Ferraris -. Molte cooperative hanno potuto presentare i propri progetti e farsi conoscere attraverso spettacoli ed eventi. Il risultato è stato sorprendente: un quadro davvero variegato di iniziative che ha mostrato la ricchezza di idee e la creatività delle cooperative di FederCultura, la qualità e la passione nel lavoro di ciascuno, i valori e i principi della buona cooperazione. Questo ci porta a confermare l'impegno per la crescita delle nostre cooperative, a stretto contatto con i propri territori. Noi continueremo in questo percorso di scoperta delle nostre cooperative che meritano di essere valorizzate sempre di più".




Dai prossimi giorni, sul canale youtube FederCultura Turismo Sport saranno disponibili tutte le clip con gli approfondimenti della settimana in Expo.

Pubblicato in Lavoro Emilia

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 17 26 aprile 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 17 26 aprile 2015

(In allegato la news letter in formato pdf scaricabile)
SOMMARIO

1.1 editoriale La Festa della Liberazione 70 anni dopo. Meglio non dimenticare.
2.1 cereali Mercati, tutto pare normale ma, tra alti e bassi le previsioni sono incerte.
3.1 Lattiero caseario Deboli segnali di ripresa per il Grana Padano di 15 mesi.
4.1 vino Gutturnio: la vittoria della semplicità
4.2 Expo2015 Ospitalità espositiva per le piccole imprese agroalimentari.
4.3 consumi Crescono i consumi alimentari e crescono i discount ( +3,6%)
5.1 expo2015 Prenotabile il 60% degli alberghi. Partenza a rilento per expo2015
5.2 cooperazione alimentare I negozi cooperativi "Qui da Noi" fanno rete.
6.1 terremoto Via Libera alla proroga per le imprese agricole e agroindustriali.
7.1 mais e soia Dati previsionali aprile 2015
8.1 concorso enologico Terre della Baronia vince il "Gran Vinitaly 2015"
10.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 17 COP

Altieri: "Il 2015 anno decisivo per proseguire il percorso verso la centrale unica"

Roma, 29 gennaio 2015 – È Rosario Altieri il nuovo presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane per il mandato 2015. Lo ha eletto all'unanimità l'assemblea dei delegati svolta al Palazzo della Cooperazione di Roma. Mauro Lusetti e Maurizio Gardini sono i copresidenti.

"Con l'Assemblea di oggi – ha detto il neo presidente Altieri – l'Alleanza delle Cooperative Italiane conferma la piena determinazione a proseguire speditamente sulla strada dell'unione organica del movimento cooperativo italiano rappresentato da Agci, Confcooperative e Legacoop, ribadendo la data del gennaio 2017 quale termine per la costituzione della Centrale unica".

La decisione assunta oggi dall'Assemblea di eleggere a presidente dell'Alleanza Rosario Altieri, numero uno di Agci "non deve e non può essere considerata un atto dovuto, ma la dimostrazione della coerenza e della lealtà dei rapporti tra le tre Associazioni di rappresentanza della cooperazione, a prescindere dalla loro consistenza quantitativa. La mia presidenza – ha proseguito Altieri – sarà caratterizzata da un ancora più forte livello di collegialità, indispensabile per assicurare il notevole e prezioso apporto che le due componenti maggiori dell'Alleanza si impegnano a non far mancare".
"L'Alleanza si impegna a fare la sua parte – ha concluso Altieri – affinché la Cooperazione diventi uno strumento efficace per la crescita e lo sviluppo, forte del contributo notevole che è in grado di assicurare e dell'altrettanto apprezzabile funzione sociale e di inclusione di cui questa forma di impresa è capace".
Il copresidente Mauro Lusetti nella relazione ha tracciato i punti del futuro prossimo dell'Alleanza. "Dobbiamo avere la capacitá di abbattere i muri che rimangono. Il 2015 è l'anno in cui l'Alleanza deve assumere un protagonismo maggiore: verso la politica, verso le altre organizzazioni, verso i cittadini. È necessario affermare un pensiero cooperativo importante perché dobbiamo essere interlocutori forti e credibili con la politica e con quelli che debbono essere i nostri alleati. Se non avremo la capacitá di stare al passo col cambiamento saranno altri che lo faranno. Dobbiamo essere orientati al nuovo".

Il copresidente Maurizio Gardini intervenendo ha detto "I fatti di cronaca che riguardano alcune cooperative ci pongono, in termini forti, la necessità di tenere alta l'attenzione sulla buona cooperazione che é l'assoluta maggioranza laboriosa del movimento. Una foresta di cooperatori laboriosi da difendere con rigore. Rispetto alle sfide del paese la cooperazione non si arrocca, é pronta al confronto è a proporre modelli di risposta ai bisogni del territorio dal quale non abbiamo mai delocalizzato".
In particolare parlando della delicata situazione politica ed economica del Paese, Altieri ha auspicato una elezione rapida del Presidente della Repubblica e ha espresso la certezza che il Parlamento saprà scegliere, tra le tante figure di prestigio del nostro Paese, una personalità in grado di garantire l'alto valore etico e sociale da sempre caratteristica dei Presidenti che si sono succeduti. Fa inoltre voti affinché il Governo continui nella sua opera di riforma delle Istituzioni e delle regole del gioco, in modo da determinare le condizioni per garantire, insieme alla diminuzione del peso della burocrazia, una maggiore competitività del sistema Italia.

(Fonte Alleanza Cooperative 29 gennaio 2015)

Anche se il gruppo è ormai sulla strada di casa, durante il viaggio in Uganda con Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo i ragazzi del progetto Kamlalaf hanno scritto con intensità le loro riflessioni. Quello che segue è il racconto di Ilaria Platè.

Piacenza 8 agosto 2014 --
Sono trascorsi circa dieci giorni dal nostro arrivo in Uganda, ma sembrano molti di più: tanti sono stati gli incontri, le nuove amicizie, i suoni, le musiche, i colori, gli odori, i momenti e gli sguardi che rimarranno indelebili nella memoria, che mi risulta difficile avere la giusta percezione del tempo che passa.
Soprattutto qui a Moroto, dove la vita quotidiana delle persone scorre lenta, come le alte figure dei Karimojong che camminano solenni, avvolti in stoffe colorate, reggendo un lungo bastone o trasportando fagotti, fascine di legna, taniche d'acqua sulla testa.
Una cosa che sto imparando qui è proprio un modo diverso di vivere il tempo: liberata dai ritmi incalzanti delle nostre città, imparo ad assaporare ogni momento. Anche quando non c'è nulla da fare, da produrre, quando occorre semplicemente aspettare, quando si sta insieme la sera senza televisione o computer, chiacchierando, cantando, giocando, o si sta in silenzio ad ammirare la bellezza del tramonto sulla savana o il cielo trapunto di stelle, scoprendomi grata di essere qui e piena di domande sulla vita.
Ho scoperto che vale la pena "perdere" del tempo così, che questi momenti sono preziosi, così come le persone che sono qui con me: non le ho scelte io, eppure mi sembrano un regalo, per l'amicizia che sta nascendo, e per la compagnia che ci facciamo. Penso anche a chi ci accompagna, e a chi ci ha accolto da subito come parte di una famiglia: Giorgio e Cristina, per me testimoni di una fede autentica e vissuta con semplicità.
La semplicità: un'altra cosa che l'Africa mi sta insegnando. Mi vengono in mente le giornate dai Missionaries of the Poor, il modo in cui essi ogni giorno si mettono a servizio dei bimbi e degli anziani che vivono nella loro struttura, facendo ciò che bisogna fare, con una gioia che li fa canticchiare durante il lavoro; gli stessi bambini, orfani o abbandonati dalle famiglie perché disabili e portatori di handicap: basta fare loro un sorriso, e subito ti permettono di raggiungerli, stabiliscono un rapporto con te. Così come gli alunni della Great Valley School, nello slum di Makindye, a Kampala: basta uno sguardo o un piccolo gesto per avvicinarli: ti vengono incontro, vogliono sapere di te, ti prendono per mano o ti abbracciano, dicono "I wanna be your friend". Certi incontri, certi sguardi, sono sempre con me: un ragazzino di quinta elementare, Musa, conosciuto alla scuola, che mi scrive una mail dall'internet point dello slum; Matilda, bimba disabile alla quale mi sono affezionata durante i giorni trascorsi con i Missionaries of the Poor, che riesce ad articolare appena qualche suono, ma sono i suoi occhi a parlare e i suoi sorrisi; i ragazzi del centro giovanile "Don Vittorione" di Moroto, tra cui Olivia, che mi ha donato un anello, come segno della sua amicizia, lei che di "cose" ne possiede così poche..., o Lazaro e i suoi amici che si divertono ad insegnarmi a parlare un po' in Karimojong; le Charity Sisters, che scelgono di vivere in assoluta povertà, accudendo bimbi orfani che hanno da pochi giorni di vita a due anni; e tanti altri che mi testimoniano la gioia che viene dallo spendere la propria vita così, insieme, mettendosi a servizio del prossimo.
E' un riscoprire la bellezza dell'incontro e del rapporto con chi è "altro" da te, il valore di ciascuno, lo stare insieme con semplicità e curiosità: la ricchezza più grande di questo viaggio sta tutta qui.
Negli ultimi giorni, è stato per me molto emozionante partecipare al coro dei giovani durante la S. Messa: per la prima volta non mi sono sentita un'intrusa, una Muzungu (bianca, straniera) di passaggio che si introduce per un po' in un mondo diverso, ma mi sono anche sentita a casa, accolta dai ragazzi, che, dapprima divertiti dal mio voler imparare a cantare in Karimojong, si sono prestati ad insegnarmi un po' di pronuncia e la melodia delle loro canzoni, che ora non riesco più a togliermi dalla testa. E' stato un momento di comunione bellissimo, e mi è stato finalmente chiaro che, al di là di tutto, siamo davvero tutti uguali, pur nella diversità di costumi, tradizioni, condizioni...e colore della pelle.
Ilaria Platè
(Fonte Comune di Piacenza)

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