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L’ASSOCIAZIONE “PARMA FUTURA PABLO” CHIEDE A GRAN VOCE LA NOMINA URGENTE DI UN NUOVO ASSISTENTE SOCIALE PER I CITTADINI DEL QUARTIERE

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 24 Settembre 2019 11:17

L'altra metà dell'alzheimer 

600.000 mila le persone colpite dalla malattia in Italia. E molto spesso sono i familiari a occuparsi in prima persona dell’assistenza. Sono loro, i caregiver, l’altro “volto” del fenomeno. Un’attività gravosa la loro, che per oltre un parmense su tre (40%) ha l’impatto maggiore sul piano psicologico ed emotivo.

Torino, 23 settembre 2019 – In Italia sono 600.000 le persone che soffrono di Alzheimer e che si trovano a confrontarsi, ogni giorno, con un progressivo declino della memoria e delle capacità cognitive, fino all’impossibilità di portare a termine persino i compiti più semplici.

Numeri importanti di un fenomeno che però ha anche un altro volto: quello dei familiari che, in molti casi, si fanno carico in prima persona dell'assistenza al loro parente. Un'attività spesso svolta in maniera informale, che per oltre un abitante di Parma su tre (40%) ha il suo impatto più forte, provante, e complesso da gestire, sulla sfera psicologica ed emotiva.

Lo rileva l'ultima ricerca dell'Osservatorio di Reale Mutua sul welfare1 che, in occasione del mese dell'Alzheimer, ha accesso un faro sui caregiver e su come i parmensi percepiscano l'assistenza da loro prestata, tra ruoli, difficoltà e bisogni di fronte alla patologia.

Oltre agli impatti psicologici, un parmense su tre (33%) menziona le ripercussioni sulle disponibilità economiche derivanti dai costi di cura e assistenza. Dati che trovano conferma in una ricerca Censis-Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer), che ha quantificato a livello nazionale i costi diretti dell'assistenza in oltre 11 miliardi di euro, di cui il 73% a carico delle famiglie. Un costo annuo medio, per paziente, di oltre 70.000 euro, comprensivo dei costi a carico del SSN, di quelli che ricadono sulle famiglie e di quelli indiretti, come i mancati redditi da lavoro percepiti dai pazienti o gli oneri di assistenza dei caregiver.

L'aspetto più difficile da gestire assistendo un familiare affetto da Alzheimer è il cambiamento irrevocabile nella persona e nella relazione (38%), seguito dalla sua regressione psichica (20%) e dal rischio che il paziente possa far male a se stesso o agli altri (13%).

Ma quali sono, nella percezione degli abitanti di Parma, i campanelli d'allarme del manifestarsi della malattia? I più caratteristici sono il disorientamento spazio-temporale, che si manifesta ad esempio con lo smarrirsi per strada (27%) e la dimenticanza dei nomi dei familiari (22%). Seguono l'incapacità di svolgere azioni abituali (18%) e quella di ricordare posizioni di oggetti dentro casa (18%).

Quali sono le realtà e i soggetti che i parmensi, in generale, percepiscono come più attivi sul fronte dell'Alzheimer? In primo luogo, le associazioni nazionali o territoriali (36%), seguite dalle strutture e le cliniche private (24%) e dai servizi del Sistema Sanitario Nazionale (11%). Quanto a specifiche attività sul territorio dedicate all'assistenza ai malati di Alzheimer, l’80% dei parmensi afferma di non conoscere progetti a riguardo.

Per sostenere l’attività dei caregiver, oltre un parmense su due opterebbe per attività presso centri diurni (58%) e per servizi di assistenza domiciliare (36%), magari integrati da attività dedicate durante il giorno (29%). Un parmense su tre vede inoltre una soluzione efficace nella flessibilità oraria (31%), che permette di conciliare la cura del proprio caro con l'attività lavorativa, senza dovervi rinunciare.

Per affrontare e gestire con efficacia gli impatti psicologici, il 67% dei parmensi si rivolgerebbe infine a uno psicologo o psicoterapeuta, magari ricorrendo ad associazioni dedicate. Il 18% cercherebbe sostegno in famiglia e un ulteriore 13% andrebbe dal medico di base.

“L'Alzheimer ha un forte impatto sulle famiglie in termini di costi, oneri di assistenza e cura e anche, come confermato dal nostro Osservatorio, carichi psicologici ed emotivi.” - commenta Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand di Gruppo – “Se guardiamo ai trend demografici, i dati ci dicono che in Italia ci sono 13,8 milioni di ultra 65enni, il 23% della popolazione, ed è in corso un continuo fenomeno di invecchiamento. È quindi importante affiancare le famiglie, che in gran parte fanno fronte da sé ai compiti di assistenza, con soluzioni di welfare dedicate. Noi di Reale Mutua mettiamo a disposizione strumenti specifici che offrono un supporto concreto per gestire le diverse necessità e urgenze che possono verificarsi nella vita quotidiana: a partire dai prodotti Long Term Care che proteggono dal rischio di non autosufficienza, passando per i servizi di tutoring medico personalizzato per fornire informazioni e consigli utili, al supporto psicoterapeutico, alle sedute di orientamento e counseling, fino a servizi pratici come la consegna della spesa a domicilio e alle diverse prestazioni di assistenza domiciliare, che possono sostenere e affiancare l’operato del caregiver.”

1 Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.



Fondata a Torino nel 1828, la Società Reale Mutua di Assicurazioni è la più importante Compagnia di assicurazioni italiana in forma di mutua. È capofila di Reale Group, un Gruppo internazionale nel quale operano oltre 3.700 dipendenti per tutelare circa 5 milioni di Clienti. Reale Mutua offre una gamma molto ampia di prodotti, sia nei rami Danni sia nei rami Vita. I suoi Soci/assicurati sono quasi 1,4 milioni, facenti capo a 355 agenzie presenti su tutto il territorio italiano. La Società evidenzia un’elevata solidità, testimoniata da un indice di solvibilità (Solvency II), calcolato con il Modello interno Parziale, che si attesta al 370,7% (Year End 2018).

Genova: Autostrade per l'Italia, versati i primi contributi alle famiglie. Cordoglio per le famiglie delle vittime e illustrazione del piano per Genova.

Roma, agosto 2018 - Autostrade per l'Italia comunica che questa mattina (23 agosto 2018 ndr) sono stati versati dalla società i contributi economici alle prime 25 famiglie coinvolte nell'emergenza causata dal crollo del viadotto Polcevera. A beneficio di queste famiglie, che si erano rivolte nelle giornate di ieri e dell'altro ieri ai due Punti di contatto allestiti da Autostrade per l'Italia presso il Centro Civico Buranello e la Scuola Caffaro, sono stati disposti stamane dalla società bonifici con valuta 24 agosto. Nelle due giornate di ieri e l'altro ieri, sono state in totale 59 le richieste pervenute ai Punti di Contatto: se per 25 famiglie è stato già versato il contributo, per le altre 34 famiglie sono in corso accertamenti per poter procedere al pagamento da parte di Autostrade per l'Italia tra stasera e domattina. Nella giornata di oggi, fino alle ore 13, si sono presentate ai Punti contatto altre 41 famiglie, per le quali sono in corso accertamenti per poter disporre il pagamento.
Autostrade per l'Italia prosegue - in collaborazione con il Comune di Genova e la Regione Liguria - a raccogliere le dichiarazioni dei nuclei famigliari nei due Punti di contatto, per soddisfare le prime necessità dei familiari delle vittime della tragedia di Genova e delle famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Fino alle ore 13 di oggi, in due giornate e mezzo di attività si sono rivolti ai due Punti di contatto circa 100 famiglie colpite dalla tragedia.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: CORDOGLIO DEI CONSIGLIERI PER LE FAMIGLIE DELLE VITTIME E ILLUSTRAZIONE DEL PIANO PER GENOVA

Roma, 21 agosto 2018 – Nella consapevolezza della immane tragedia, del dolore delle famiglie delle vittime e dei feriti e dell'intera comunità genovese e italiana, il Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l'Italia si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Fabio Cerchiai, in seduta straordinaria per un aggiornamento sul drammatico evento del 14 agosto.

Il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime e ha espresso sentito cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime, alle istituzioni e all'intera comunità di Genova.

Il CdA ha ascoltato i responsabili tecnici in merito alle attività svolte dalla concessionaria relativamente all'opera e alle azioni messe in atto sin dai primi minuti, con i mezzi e il personale disponibile.
Più di 150 uomini e mezzi della società Autostrade per l'Italia hanno collaborato con le Istituzioni locali, la Protezione civile, i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia nei drammatici momenti.
L'ing. Giovanni Castellucci ha informato il Consiglio sul piano immediato di supporto alla città di Genova, già operativo, nelle more dell'accertamento delle cause che hanno determinato l'evento, e sui numerosi incontri con le istituzioni avvenuti fin dalle prime ore ed ha illustrato il piano di interventi a favore delle famiglie delle vittime e delle famiglie costrette a trasferirsi dalle loro abitazioni, il piano di ricostruzione del ponte crollato e un piano di viabilità alternativa nella città di Genova.
Il CdA è stato informato dell'attività svolta dall'Amministratore Delegato, e del suo personale coinvolgimento fin dai primi minuti nella collaborazione con le istituzioni locali e nella gestione di tutte le attività che consentiranno di affrontare l'emergenza.

In tale contesto, in attesa degli esiti degli accertamenti in corso, il Consiglio ha condiviso una prima lista di iniziative (per una stima preliminare di 500 milioni di euro – finanziati con mezzi propri) già annunciata nel corso della conferenza stampa di sabato a Genova. In particolare:

-Supporto alle famiglie colpite dalla tragedia: Per quanto riguarda le famiglie delle vittime e tutti coloro i quali sono stati costretti a lasciare la propria casa, Autostrade per l'Italia ha risposto all'appello lanciato sulla piattaforma social Change.org, istituendo un nuovo fondo per soddisfare le prime esigenze delle famiglie colpite dalla tragedia ed i bisogni degli sfollati. Le richieste sono raccolte presso i due Point istituiti insieme al Comune all'interno del centro civico Buranello e presso la scuola Caffaro, nonché attraverso una mail dedicata (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
La società ha proposto, inoltre, al Comune di Genova l'istituzione di un Fondo sociale di alcuni milioni di euro – che sarebbe gestito dal Comune stesso - da destinare in aiuto alle famiglie delle vittime, indipendentemente da eve tuali indennizzi o risarcimenti futuri.

-Ricostruzione del ponte: Autostrade per l'Italia sta proseguendo le attività di progettazione per la ricostruzione del ponte Morandi. Il progetto – per il quale Autostrade sta coordinando a Genova un gruppo di imprese, esecutori e progettisti anche di livello internazionale - prevede la demolizione delle attuali strutture rimaste del ponte sul Polcevera e la ricostruzione del ponte in acciaio secondo le più moderne tecnologie ad oggi disponibili in un periodo stimato di 8 mesi, a decorrere dall'ottenimento delle necessarie autorizzazioni.

-Viabilità di Genova: La società ha studiato insieme al Comune di Genova e con la collaborazione tecnica di Sviluppo Genova, società partecipata dal Comune, interventi urgenti per il ripristino della viabilità e l'attivazione di viabilità alternative. In particolare un asse viario sul lato destro del torrente Polcevera, una rotonda per facilitare l'ingresso al porto, la messa in sicurezza di un viadotto di proprietà demaniale di accesso al casello di Genova Aeroporto, un percorso riservato ai mezzi pesanti sulle aree Ilva. Per quest'ultimo intervento sono già iniziate le operazioni.
Sempre in tema di viabilità cittadina, Autostrade per l'Italia ha manifestato la disponibilità a supportare altre iniziative utili ad agevolare la mobilità dei cittadini genovesi.

-Sospensione del pedaggio: Per tutti gli utenti è stato sospeso il pagamento del pedaggio autostradale sulla rete genovese, con effetto retroattivo a partire dal 14 agosto e fino alla completa ricostruzione del ponte sul Polcevera. Il transito in autostrada diventa gratuito per chi viaggia sulle seguenti tratte: Genova Bolzaneto-Genova Ovest-Genova Est e Genova Pra'-Genova Pegli-Genova Aeroporto.

Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, preso atto della lettera di contestazioni ricevuta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e verrà riconvocato in tempo utile per fornire e deliberare un adeguato riscontro alle stesse.

Pubblicato in Cronaca Emilia