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Martedì, 18 Giugno 2019 16:53

Da Nonantola verso "Mister Italia"

Federico Pinizzotto, 27enne di Nonantola (MO) si classifica al primo posto alla selezione di Mister Italia tenutasi nei giorni scorsi al "Playa Loca Beach Club" di Castelfranco Veneto (TV) ed organizzata da Antonella Marcon, agente di Miss Mondo e di Mister Italia per il Veneto e Trentino Alto Adige.

Federico è alto 1.90, occhi marroni capelli castani, laureato in scienze dell'alimentazione e lavora come nutrizionista e modello nel settore fitness.

Mister Eleganza è stato eletto Diego Rossetto, 23enne di Castelfranco Veneto (TV), alto 191, occhi azzurri e capelli castani, modello e calciatore. Mister Cinema abita a Borgo Veneto (PD) e si chiama Carlo Berton. Alto 1.85, capelli e occhi castani, Carlo che è laureato lavora come infermiere e aspira ad un ruolo nel mondo della moda.

Il titolo di Mister Fitness è andato a Carlo Pollam di Sen Jan di Fassa (TN). Il 22 trentino è alto 1.82, occhi grigi e capelli neri, di professione cameriere ha studiato oreficeria all'istituto artistico. Ad Alessandro Candeago 33enne di Moena (TN) è andata la fascia di Mister Boy Italia. Alessandro è alto 1.81, capelli biondi, occhi grigio/azzurri, è laureato in farmacia e lavora come farmacista. Oscar Negrar, 23 enne di Verona ha vinto il titolo Mister #Millennial. Alto 1.76, capelli e occhi castani, Oscar lavora come impiegato alle Poste Italiane. I suoi hobby sono i viaggi e il fitness. Oltre a Mister #Millennial nella serata del Beach Club di Castelfranco V.to è stata assegnata anche l'altra fascia "neonata" Mister New Italy, titolo riservato ai primi classificati di origini non italiane ma residenti regolarmente in Italia. A vincere questo titolo il 20enne Simran Singh di origini indiane residente a Merano (BZ). Simran è alto 1.83, occhi marroni e capelli neri. La manifestazione è stata presentata da Jessica Zuanetto e da Riccardo Pagan ex concorrente di Mister Italia.

Ospite della serata Filippo Melloni, recentemente protagonista al programma "Ciao Darwin" e detentore del titolo "Padre Natura 2019". I primi classificati accederanno alle finali regionali. La prossima selezione in Veneto si terrà sabato 22 al Rist. La Nuova Meridiana presso la Darsena Marina del Sole di Chioggia (VE).

Per iscriversi i concorrenti possono contattare l'agenzia al n° +39.327.3720348, oppure andare sul profilo Facebook di Mister Italia Veneto.

https://www.facebook.com/misteritaliaveneto/ 

 

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Cantine Aperte 2019, la Cantina Museo Giacobazzi di Nonantola apre a visitatori e appassionati di enologia. Domenica 26 maggio, nell’ambito dell’evento Cantine Aperte, la Cantina Museo Giacobazzi sarà lieta di accogliere tutti gli appassionati di enologia o semplici curiosi che vorranno fare visita alla storica azienda, per accompagnarli in un viaggio nella tradizione all’insegna del buon vino, della cucina modenese e di un intrattenimento di qualità. 

Nonantola (MO)

Giacobazzi, storica azienda vinicola del modenese, rinnova la propria presenza a “Cantine Aperte”, evento promosso dal Movimento Turismo del Vino in tutta Italia, e apre le porte a tutti i visitatori domenica 26 maggio dalle ore 11.00 alle 20.00.

Al costo di 5 euro per l’ingresso, che saranno devoluti in beneficenza, i visitatori avranno l’occasione di degustare i tanti prodotti enologici della Cantina accompagnati dalle proposte gastronomiche del territorio.

La giornata sarà inoltre vivacizzata con spettacoli di musica dal vivo a cura dei November, performance artistiche e, novità 2019, il Vintage Market, un angolo dedicato allo shopping curato dallo staff di Open Wardrobe, che ha selezionato originali proposte di capi vintage e accessori per un viaggio alla scoperta dell’eleganza senza tempo.

Non mancheranno l’animazione e le attività di intrattenimento per i più piccoli, per una giornata all’insegna del divertimento e della buona tavola per tutta la famiglia.

Per l’occasione sarà possibile visitare il Museo della Cantina, una vera eccellenza del territorio che trova la propria espressione nel Museo del Vino e della Civiltà Contadina, un percorso espositivo che racchiude pezzi antichi e pregevoli della memoria contadina e del saper fare delle campagne italiane ed europee.

All’interno del Museo trovano spazio preziosi cimeli sportivi che testimoniano le imprese agonistiche di campioni assoluti della Formula 1 e del ciclismo, frutto delle storiche sponsorizzazioni sportive della famiglia Giacobazzi che ha legato il proprio nome a grandi interpreti dello sport come Gilles Villeneuve, Marco Pantani e Walter Villa. Si possono trovare le scocche delle auto guidate da alcuni piloti di Formula 1, come Clay Regazzoni, e la Ferrari monoposto di Gilles Villeneuve, insieme alla bicicletta e a numerose maglie di Marco Pantani e alcune moto d’epoca. A ciò si aggiunge la collaborazione con il Museo Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, che ha permesso di esporre la Lotus 102 Lamborghini di Formula 1 del 1990 e la GT Gallardo Super Trofeo 2011 (di proprietà del Museo Lamborghini). Una collezione che sarà sicuramente apprezzata da tutti gli appassionati di sport.

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La tragedia ieri attorno alle 13, quando la piccola si è allontanata dalla mamma ed è finita in strada, proprio nel momento in cui una Fiat Multipla usciva da un parcheggio. Inutili i soccorsi, la piccola è morta sul colpo.

MODENA –

Una domenica come tante, con la partecipazione alla messa presso la Chiesa Evangelica di via Bembo, una laterale di Via Nazionale per Carpi, nella zona di San Cataldo, si è trasformata in tragedia per una famiglia di origini ghanesi, da tempo residente a Camposanto. 

Erano circa le 13 quando, all’uscita dalla funzione, la piccola Rebecca Amadu, 5 anni, si è allontanata dalla mamma, forse per raggiungere uno zio o un amichetto. Il destino, però, era in agguato, la bimba, infatti, è finita in strada proprio quando dal parcheggio stava uscendo una Fiat Multipla, condotta da una 46 enne di Nonantola. L’auto ha travolto in pieno Rebecca, che è morta sul colpo, sotto gli occhi della mamma e di una sorella. Inutile l’intervento del 118, che ha solo potuto constatare il decesso della bimba. La mamma e la conducente della Multipla, che si è regolarmente fermata per prestare soccorso, hanno avuto un malore.

Rebecca, che era nata a Modena, lascia la mamma, il papà, che lavora alla New Holland, e quattro fratellini. La famiglia risiede a Camposanto, nella Bassa modenese. Sono in corso ulteriori indagini per stabilire l’esatta dinamica dei fatti. 

 

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FoodAddiction in Store porta la pasticceria creativa in Emilia Romagna. Bis di dolci e laboratorio di cucina con Luca Perego presso lo Scavolini Store di Modena.

Scavolini Store Modena
Via Nonantolana 660, 41122 Modena (MO)
Domenica 16 settembre – dalle 17:00 alle 18:30
Aperto al pubblico, ingresso gratuito

FoodAddiction in Store è il tour di eventi dedicati alle bontà gastronomiche del Bel Paese, organizzato da iFood, Dissapore e BBQ4All in collaborazione con Scavolini, che quest'anno spalanca le porte dei suoi showroom a tutti gli amanti della buona cucina. Didattica, laboratori, degustazioni e show-cooking: ogni evento è un'esperienza culinaria raffinata, perfezionata dalle sapienti mani di food blogger, food coach e artigiani del cibo, per conoscere e apprendere tutti i segreti della cucina italiana.

L'appuntamento

Il tour gastronomico che sta attraversando lo stivale torna in Emilia Romagna con una tappa interamente dedicata alla pasticceria. L'appuntamento gratuito e aperto al pubblico è in programma domenica 16 settembre a partire dalle 17:00 presso lo Scavolini Store Modena. Per l'occasione il giovane pasticcere Luca Perego preparerà con l'aiuto del pubblico un bis di dessert al cucchiaio proponendo varianti con e senza cottura, per soddisfare tutte le esigenze. Si inizierà con un classico della cucina francese, la crème brûlé cotta nel forno a vapore, e una cheesecake con frutta e yogurt servita nel classico barattolo delle conserve. Dopo aver preso nota delle ricette, il pubblico potrà gustare i dolci preparati.

L'ospite speciale

Luca Perego ha 22 anni e lavora come pasticcere e food blogger, inseguendo la sua passione per la cucina. Attraverso i suoi scatti, nel blog LuCake condivide con il grande pubblico il suo amore per i dolci, che sono diventati per lui uno stile di vita. Creare ricette alla portata di tutti è il suo punto forte. In tutte le ricette delle torte, anche quelle più classiche e comuni, inserisce consigli e trucchetti professionali del suo mestiere, necessari per ottenere ottimi risultati, per far diventare tutti dei pasticceri provetti anche a casa propria.

Il tema e la ricetta

Freddi o caldi, con o senza cottura, serviti nel bicchiere o nel piattino, nessuno resiste ai dolci. Il pasticcere Luca Perego porterà gli ospiti nel suo mondo di dolcezza realizzando un bis di dolci proposti in una versione creativa. Un grande classico della cucina francese è la crema cosiddetta bruciata, crème brûlé; la cottura non è affatto semplice e deve essere seguita passo dopo passo. Perché non utilizzare un forno a vapore? Luca illustrerà questo metodo di cottura capace di esaltare le proprietà del piatto mantenendo intatti il delicato sapore di vaniglia e la consistenza della crema. Passando alla seconda ricetta e al sapore inconfondibile dello yogurt greco, il giovane cuoco realizzerà una cheesecake senza cottura alle fragole, personalizzabile con frutta a piacere a seconda del gusto. Perfetta come fine pasto, per una presentazione di tendenza scenografica, potrà essere gustata al cucchiaio dentro i graziosi barattolini tipici delle conserve; non solo scena ma una grande comodità: basterà avvitare il tappo per portare la cheesecake ovunque, anche al lavoro!

La location
Location dell'evento è lo Scavolini Store Modena, showroom monomarca con un'esposizione di 300mq dedicati alle ultime novità delle collezioni Scavolini per cucina e living tra cui Diesel Open Workshop, Carattere, Foodshelf, Motus, Sax e arredo bagno tra cui Qi, Aquo, Idro e Rivo. Lo showroom è un punto di riferimento per tutti gli amanti del design, nato dalla consolidata esperienza nel settore della famiglia Bonaccini, da anni al fianco di Scavolini.

La mappa del tour
https://www.foodaddiction.it/public/mappa/index.php 

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Scavolini
Scavolini nasce a Pesaro nel 1961 grazie all'intraprendenza dei fratelli Valter ed Elvino Scavolini e in pochi anni si trasforma da piccola azienda per la produzione artigianale di cucine in una delle più importanti realtà industriali italiane. Nel 1984 Scavolini conquista la leadership del settore in Italia, che tutt'ora detiene.
In poco tempo, ha raggiunto dimensioni considerevoli e oggi dispone di un insediamento industriale che, a livello di Gruppo, raggiunge i 240.000 mq (di cui 110.000 coperti) dove lavorano oltre 660 dipendenti. Il risultato dell'impegno aziendale è dimostrato dal fatturato di Gruppo, che ha raggiunto nel 2017 i 215 milioni di euro. Inoltre, l'indotto costituito dai fornitori di parti componibili, che negli anni è cresciuto attorno all'Azienda, è oggi una realtà importante per il territorio locale.

Dissapore – Niente di sacro tranne il cibo
Oggi in Italia Dissapore.com è tra le voci del web più autorevoli nel mondo dell'informazione gastronomica, letto e navigato sia dai professionisti del settore alimentare e che dai "gastrofissati", sempre più numerosi in Italia. Ha rivoluzionato il modo di scrivere di cibo, andando oltre le apparenze, smitizzando i luoghi comuni, con il vantaggio di rimanere indipendenti. Con 19 milioni di visite annue, 31 milioni di pagine visite e 1 milione e mezzo di letture al mese, Dissapore.com è un potente web influencer, con un intuito eccellente nel riconoscere i fenomeni emergenti o le tendenze e le abitudini in grado di affermarsi. Con l'ingresso in società dell'editore NetAddiction, Dissapore.com intraprende una nuova sfida, confermando l'attitudine al cambiamento e all'innovazione nel modo di raccontare il cibo: più notizie quotidiane, liste approfondimenti e inchieste in un flusso continuo di articoli, immagini e video vivacizzato da un mix di approfondimenti, scandali, intrattenimento e ironia supportato da un investimento corposo in comunicazione sui social media.

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Si tratta di Enrico Manfredini, 61 anni, di Nonantola, appassionato di viaggi e membro di un'associazione che organizza traversate nel Sahara. I dodici turisti, 7 svizzeri e 5 italiani, sono stati liberati dai militari lunedì con un blitz.

MODENA – C'è anche un modenese tra i dodici turisti, sette svizzeri e cinque italiani, presi in ostaggio da una banda di separatisti in Camerun. Si tratta di Enrico Manfredini, 61 anni, di Nonantola, ex insegnante, grande appassionato di viaggi ed esperto viaggiatore. Manfredini, infatti, fa parte di un'associazione che organizza traversate del Sahara ed è stato in Africa un centinaio di volte.

I turisti europei facevano parte di un gruppo che era partito alla volta del Camerun con l'organizzazione African Adventure Group e stava effettuando un'escursione ai Twin Lakes quando è stato fermato e preso in ostaggio nei pressi di Moungo-Ndor da un gruppo di separatisti armati.

Una nota arrivata dal Ministero della Comunicazione del Camerun ha fatto definito i sequestratori "una banda di terroristi armati", da tempo attiva nella zona di Nguti, nel sud ovest del paese. I turisti sarebbero stati liberati lunedì, insieme a sei consiglieri municipali, grazie a un'operazione militare, durante la quale, continua la nota governativa, "decine di miliziani sono stati neutralizzati e sono state sequestrate grandi quantità di armi, munizioni e droga". I dodici turisti stanno bene e, a parte la grande paura, nessuno ha riportato danni fisici.

La zona occidentale del Camerun è anglofona, a differenza del resto del paese, ed è attualmente area di scontri tra i separatisti, che vogliono l'indipendenza, e il governo centrale. La situazione è peggiorata ulteriormente dopo che, lo scorso 1° ottobre, con atto di sfida, i ribelli hanno proclamato la nascita dello "Stato di Ambazonia", che ha fatto aumentare il numero di sequestri, di attacchi e di interventi militari, che oltre a raid e restrizioni sugli spostamenti, hanno imposto anche il coprifuoco.

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Martedì, 26 Settembre 2017 16:14

Infilza il nipote con un forchettone da cucina

Un cittadino marocchino di 37 anni è stato arrestato questa notte per avere ferito il nipote di 24 con l'attrezzo da cucina dopo una lite degenerata nel tentato omicidio.

NONANTOLA (MO) – Proprio non riusciva a digerire lo stile di vita del nipote ventiquattrenne, non gli piacevano gli amici che frequentava e nemmeno le sue abitudini. Così, dopo l'ennesima lite scoppiata per futili motivi, un marocchino di 37 anni ha prima aggredito il parente con un coccio di bottiglia, poi ha preso un forchettone da cucina e lo ha infilzato nel petto del ragazzo.
Alle grida del giovane, qualcuno ha chiamato i Carabinieri che sono intervenuti all'altezza di Piazza Guido Rossa e hanno tratto in arresto l'uomo con l'accusa di tentato omicidio. Il nipote, invece, è stato ricoverato al Policlinico con lesioni al torace, ma non sarebbe in pericolo di vita.

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Anche la cooperativa La Tradizione di Ponte Alto (Modena) aderisce ad "Acetaie aperte", l'evento in programma dopodomani - domenica 24 settembre - a Modena e provincia per far vedere come viene prodotto l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
Sarà possibile visitare una delle venti acetaie che hanno dato vita alla cooperativa. Si tratta dell'acetaia di Mirco Casari, che si trova a Nonantola in via Provinciale Ovest 30.
Durante la visita si potrà degustare Aceto Balsamico Tradizionale di Modena in purezza abbinato a Parmigiano Reggiano di montagna stagionato 24-36 mesi, prodotto dal caseificio Casello di Acquaria di Montecreto e offerto da Tipico e Cooperativo, una cooperativa di Pavullo che valorizza e distribuisce le eccellenze enogastronomiche modenesi.

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È l'unica cooperativa sociale di Finale Emilia. Nel 2015 ha fatturato 442 mila euro ma soprattutto è divenuta, attraverso il Consorzio EcoBi, assegnataria di parte dei servizi pubblici ambientali erogati da Geovest, la società mista pubblico-privata con sede a Crevalcore che offre servizi ambientali in otto Comuni bolognesi e tre modenesi.

Modena, 9 giugno 2016

Continua la crescita di Albatros, l'unica cooperativa sociale attiva a Finale Emilia. Nata nel 1999, è specializzata nell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate attraverso la gestione di servizi ambientali nell'Area Nord. Nel 2015 ha fatturato 442 mila euro (+10 per cento rispetto al 2014), ma soprattutto è divenuta, attraverso il Consorzio EcoBi, assegnataria di parte dei servizi pubblici ambientali erogati da Geovest, la società mista pubblico-privata con sede a Crevalcore che offre servizi ambientali in otto Comuni bolognesi e tre modenesi (Finale Emilia, Nonantola e Ravarino).

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«L'ingresso nella compagine azionaria di Geovest è la diretta conseguenza dell'aggiudicazione della gara indetta dal Comune di Crevalcore, che ha comportato per la nostra cooperativa un investimento di oltre 200 mila euro – spiega il presidente di Albastros Nicola Busi – Si è trattato di un grosso sforzo sia finanziario che organizzativo, grazie al quale, però, potremo gestire per i prossimi 15 anni una parte dei servizi ambientali erogati da Geovest. Questa commessa ci consente di consolidare il nostro scopo sociale, cioè offrire opportunità lavorative ai nostri soci e lavoratori, con particolare attenzione alle persone svantaggiate.
Tra gli investimenti – continua Busi – una tappa fondamentale dell'esercizio 2015 è stato il conseguimento della certificazione di conformità alle norme ISO 9001:2008 e OHSAS 18001:2007 per la raccolta e trasporto di rifiuti urbani e assimilati, gestione centri di raccolta, manutenzione verde pubblico, servizio di pulizia caditoie e ambienti civili».

Oltre a questi ambiti, Albatros si occupa della manutenzione del verde per clienti pubblici e privati.
L'anno scorso la cooperativa sociale finalese ha trasformato a tempo indeterminato il contratto di due giovani e avviato due progetti di inserimento lavorativo. Il primo ha visto la cooperativa impiegare tre persone nei servizi di decoro e micro riqualificazione urbana presso il Comune di Finale Emilia, piccola manutenzione edile e aggiustaggio presso il Comune di Concordia, supporto alla lotta alla zanzara presso tutti i Comuni dell'Area Nord; il secondo progetto vede un operatore impegnato in un'azienda meccanica di Concordia.

«L'attuale compagine sociale è composta da quindici soci, di cui undici soci cooperatori e quattro soci volontari. Il coinvolgimento degli operatori, per complessivi quindici lavoratori, è frutto di un costante rapporto con le istituzioni del territorio a testimonianza – conclude Busi - del radicamento della cooperativa e del capitale umano che mette in gioco con successo».
Per questo Busi ringrazia gli enti con cui Albatros ha rapporti associativi e di partnership: da Geovest ad Aimag, da Confcooperative Modena al Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena e al Consorzio EcoBi di Pieve di Cento.

(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

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Giovedì, 05 Maggio 2016 16:53

Sabato i funerali di Monsignor Benito Cocchi

Monsignor Cocchi ha guidato la diocesi di Modena – Nonantola dal 1996 al 2009. Le esequie sono previste alle ore 10 nella Cattedrale di Modena. Lunedì sera è prevista una veglia di preghiera anche nel Duomo di Parma. 

di Manuela Fiorini

Modena, 5 maggio 2016

Si svolgeranno sabato 7 maggio, alle ore 10, i funerali di Monsignor Benito Cocchi, arcivescovo emerito di Modena-Nonantola, scomparso questa mattina presso la Casa del Clero di Bologna, dove viveva dopo il suo ritiro, all'età di 81 anni.
Monsignor Cocchi ha guidato la diocesi di Modena – Nonantola dal 1996 al 2009. In precedenza, dal 1982 al 1996 era stato anche vescovo di Parma. Lunedì 9 maggio è prevista una veglia di preghiera nel Duomo di Parma, presieduta da Mons. Enrico Solmi, vescovo della diocesi parmense, modenese di origine e ordinato proprio da Monsignor Cocchi nel marzo del 2008.

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Si è spento a Bologna a 81 anni, dove viveva nella Casa del Clero dopo aver lasciato la Diocesi nel 2010 per raggiunti limiti di età. Era nato a Minerbio il 5 novembre 1934. Nel 1982 era stato nominato Vescovo di Parma e nel 1996 arcivescovo abate di Modena-Nonantola.

Di Manuela Fiorini

BOLOGNA - E' tornato alla Casa del Padre, all'età di 81 anni, Monsignor Benito Cocchi, arcivescovo emerito di Modena-Nonantola. Lo ha annunciato con una nota l'agenzia Sir ale 11.47. Poco dopo le 12, anche le campane della Ghirlandina, la torre campanaria di Modena, hanno dato l'annuncio della scomparsa di Monsignor Cocchi alla città.

Era nato a San Giovanni Triariom nel Comune di Minerbio, nel bolognese, il 5 novembre 1934. Compie gli studi religiosi prima nel Seminario Arcivescovile poi al Seminario Regionale di Bologna. Dopo la laurea in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense viene ordinato sacerdote a Bologna il 14 marzo 1959. Comincia a esercitare il suo ministro nel 1963 prima presso le parrocchie dei SS Francesco Saverio e Mamolo di Bologna e di San Severino di Corticello, dove si occupa della Casa della Carità. In quell'anno diventa anche assistente diocesano della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana); dal 1965 al 1970 è assistente delle Guide Italiane e docente del Seminario Regionale. Si dedica poi, in particolare, alle problematiche della famiglia come consulente del Consultorio Matrimoniale.

Viene ordinato vescovo il 6 gennaio 1975 dal Cardinale Antonio Poma, a Bologna. Il 22 maggio 1982 viene nominato vescovo di Parma. Dal dicembre 1994 al settembre 1995 ricopre anche il ruolo di amministratore apostolico di Piacenza –Bobbio. Nel giugno del 1995 entra nella presidenza della Caritas Italiana, di cui diventa presidente il 12 dicembre 1996 fino al maggio del 2003.
Il 12 aprile 1996 viene nominato da Giovanni Paolo II arcivescovo abate di Modena-Nonantola e fa il suo ingresso in diocesi il 9 giugno 1996, subentrando a Monsignor Bartolomeo Sant Quadri. Dell'espiscopato modenese si ricorda la visita pastorale alle parrocchie (1997-2002) e quella alle Unità Pastorali (2003-2005), il Convegno della Montagna (2002-2003) e il terzo Convegno della Chiesa di Modena-Nonantola (2007). Nel 2007, l'8 settembre, celebra in Duomo i funerali del tenore Luciano Pavarotti, mentre, nel 2009, a Parma, quelli del suo successore in quella diocesi, Silvio Cesare Bonicelli.

Il 27 gennaio 2010, papa Benedetto XVI accetta la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi per raggiunti limiti di età. Gli succede Antonio Lanfranchi, poi deceduto il 17 febbraio 2015.
Nel suo saluto alla città, Monsignor Cocchi ha sottolineato i valori importanti come la famiglia, la formazione nella fede e l'attenzione al tema del lavoro, soprattutto in tempi di crisi. "Tutti i cittadini di Modena sono splendidi, sempre capaci di essere aperti a tutti, capaci di accogliere quello che incontrano nel mondo". Si ritira a vivere presso la Casa del Clero di Bologna, dove è venuto a mancare questa mattina. La data delle esequie non è ancora stata resa nota.

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