Visualizza articoli per tag: EnCor

La nota del Comune di Correggio in seguito all'udienza che si è tenuta ieri, lunedì 14 aprile 2014, al Tribunale di Reggio Emilia circa l'ammissione dei creditori allo stato passivo di EnCor srl.

 

Correggio, 15 aprile 2014 -

Nella mattina di lunedì 14 aprile 2014 si è svolta, presso il Tribunale di Reggio Emilia, l’udienza di verifica dello stato passivo del Fallimento EnCor s.r.l.

Il Giudice Delegato, Dott. Luciano Varotti, ha ritenuto di escludere la domanda di insinuazione avanzata dal Comune di Correggio e avente ad oggetto un credito, al netto di compensazioni, di circa 60.000 euro. Rispetto a tale decisione il Comune si riserva di adottare ogni più opportuna iniziativa.

Quanto invece alle residue (e più significative) ragioni di credito del Comune, quest’ultimo, allo stato, ha deciso di non insistere nella propria richiesta di insinuazione, al fine di riproporla allorché si sarà meglio chiarito, in sede giudiziale, il quadro di fatto inerente i titoli da cui potrebbe discendere una sua eventuale responsabilità nei confronti delle banche creditrici di EnCor s.r.l.

 

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

 

 

Dapprima era un progetto innovativo e all'avanguardia nazionale poi, col passare del tempo e meno dei ricavi, un progetto passivo.

di Lamberto Colla - Correggio, 16 settembre 2013 -

E' la storia di molte attività, a onor del vero sia di diritto pubblico sia di diritto provato, che hanno dato vita a interessanti progetti e conseguenti investimenti negli anni immediatamente precedenti la crisi economica, sociale e finanziaria che stiamo vivendo ormai da sei anni. Quel 2007 che rimarrà nella storia mondiale come la pietra miliare della più profonda e lunga crisi economica.
In questo caso, a lasciarci sotto le dita, è il progetto energetico di Correggio che pose le fondamenta nel 2006.
Sulla spinta di ciò che, a metà degli anni 2000, sembrava essere il nuovo filone d'oro, ovvero l'energia pulita, l'amministrazione di Correggio diede vita, nel 2006, ad un progetto energetico complesso e combinato tra fotovoltaico, gassificazione, cogenerazione e annesso impianto di teleriscaldamento. La costruzione di diverse centrali E.V.A. (Energia per la Valorizzazione dell'Ambiente) avrebbe dovuto garantire una solida rete di produzione e distribuzione energetica.

"Localizzata in via Pio la Torre, EVA , recita il comunicato sul sito internet del Comune, unirà tecnologie già affermate e mature a esperienze di carattere più sperimentale. Per produrre energia EVA sfrutterà il sole, la terra e le biomasse. L'energia elettrica prodotta sarà immessa nella rete ENEL. L'energia termica, invece, in una rete di teleriscaldamento che andrà a riscaldare case, negozi, uffici, scuole, senza necessità di utilizzare altri combustibili fossili.
 EVA, in sostanza, produrrà energia a "bilancio serra" positivo, utilizzando pannelli fotovoltaici per energia elettrica, pannelli solari termici per acqua calda, geotermia per acqua calda e refrigerata. Per quanto riguarda le biomasse, EVA le sfrutterà tramite due impianti per cogeneratori a syngas da sostanze legnose, un primo cogeneratore a olio vegetale di produzione locale, un secondo a olio da reperire sul mercato e un terzo a biogas da fermentazione a secco di sostanze vegetali."

En.cor. centrale EVA gdeEn.Cor. schema impianto gassificazione gde


L'intenzione nobile dell'amministrazione si è trasformata in una sequenza di insuccessi dovuti a varie ragioni - ritardi autorizzativi, continue modifica delle normative, il cambio del regime tariffario, oltre alle più consuete e comuni problematiche connesse alle relazioni con i fornitori e gli installatori - che hanno condotto l'amministrazione a cedere, nella scorsa primavera, la società costituita ad hoc (En. Cor.) a Amtrade Italia srl, società del gruppo Svizero Amtrade Holding Ag.


Una cessione giustificata dalla necessità di rispetto delle norme, "per assolvere - si legge nella nota del Sindaco - ad uno specifico - cogente e privo di alternative - obbligo di legge, posto che l'articolo 14 comma 32 del decreto legislativo 78/2010, nel testo vigente, impone ai Comuni con popolazione inferiore a 30.000 abitanti di mettere in liquidazione le proprie società partecipate, già costituite alla data di entrata in vigore del decreto, ovvero di cederne le partecipazioni se le società stesse abbiano riportato perdite in due esercizi."
E' da questo preciso istante che un velo di sospetti inizia a serpeggiare nel correggese e un comitato cittadino inizia a raccogliere voci sulla reale situazione della Società appena ceduta, cominciano a interrogarsi e infine ad accusare di mancanza di trasparenza l'amministrazione comunale.
Il comitato "via la nebbia" inizia a raccogliere documentazioni e informazioni e a sua volta, anche attraverso il sito internet http://www.vialanebbia.it, a raccogliere firme per richiedere chiarezza e trasparenza, ma soprattutto documenti e scritti, al sindaco Marzio Iotti.

Correggio sindaco Marzio Iotti

Una battaglia sulla trasparenza dei movimenti En.Cor ma anche di tutte le altre società come So.Er, ItalSenegal ed Encor-Senegal e per conoscere meglio i piani, gli impegni e le attività del Comune attinenti alla produzione di energia.

La prima testa a capitolare fu proprio quella del Direttore Generale del Comune e Amministratore Unico di En.cor., Luciano Pellegrini, annunciate a fine agosto e sospese per ragioni di opportunità sino a fine legislatura (primavera 2014).

Da quel momento la pressione si fa sempre più pesante e la voce dei cittadini sempre più forte.
Così, anche il Sindaco, piuttosto che rischiare la credibilità politica e personale ha avviato una fase informativa sul sito internet dell'amministrazione e dandone informazione alla stampa.
Un atto solo parzialmente apprezzato dal comitato "via la nebbia" poichè, scrive il comitato, " Risposte che non arrivano certo dal lungo documento (diviso in tre parti) pubblicato sempre nel sito del comune, ispirato più alla volontà di giustificare che di informare".
Il solco comunque è tracciato. Che la comunicazione abbia il suo flusso ordinario e che gli interessi politici convergano nell'interesse comune: la comunità di Correggio.
Staremo a vedere, ad ascoltare e a informare.


(In allegato alcuni dei documenti principali)

Pubblicato in Cronaca Emilia