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Il 29 settembre, a Modena, seconda giornata di sperimentazione della pedonalizzazione di largo Sant’Agostino, si possono visitare gratuitamente le esposizioni in corso e la Gispoteca.
Modena -

Domenica 29 settembre, seconda giornata di sperimentazione per la pedonalizzazione di largo Sant’Agostino, a Palazzo dei Musei si potranno visitare gratuitamente i Musei civici, la Gipsoteca "Graziosi" e le mostre in corso dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Dalla piazza senza auto parcheggiate si potrà accedere al complesso che ospita i Musei, le Gallerie Estensi e altri istituti culturali, quindi, salendo al terzo piano, si potrà accedere a “Storie d’Egitto. La riscoperta della raccolta egiziana del Museo Civico”, che racconta tante piccole storie, emerse dal progetto di ricerca che ha portato alla mostra in corso: storie collezionistiche di Duchi, illustri modenesi e oscuri antiquari; storie di furti e restituzioni; storie di viaggi in Egitto e di sbendamenti di mummie reali trasformati in eventi pubblici; storie emerse dalla diagnostica che ha determinato sesso, età e, dove possibile, informazioni sulle patologie e le cause di morte dei resti mummificati. In mostra anche l’installazione “Faccia a faccia con la mummia”, realizzata in occasione del Festivalfilosofia sul tema “persona”. Da indagini Tac e Rx, analisi antropologiche e paleopatologiche dei maggiori esperti del settore, unitamente alle tecnologie digitali del designer 3D Cicero Moraes, è stata creata un’ipotesi di ricostruzione del volto della mummia di bambino esposta nella mostra, restituendole così una piccola parte di identità.

Sempre ai Musei civici al terzo piano è invece in corso la mostra “Oscar Sorgato. Tenera è la luce. Un protagonista del chiarismo”, che fino al 10 novembre racconta la vicenda artistica e umana del pittore di origini modenesi Oscar Sorgato, la cui breve carriera si svolse quasi interamente a Milano negli anni trenta. L’artista è testimone del passaggio che porta al superamento dei canoni plastici del Novecento italiano a favore di un rinnovato approccio pittorico, caratterizzato da una pennellata tenue e sciolta di matrice neoimpressionista che si organizzò nel movimento del chiarismo. In mostra i racconti sonori scritti per l'occasione da Roberto Barbolini e Andrea Vitali ispirati a due opere dell'artista.

Lungo il percorso che porta alle due mostre se ne incontra una terza, che valorizza l’importante collezione che la ospita. Si intitola "Fiori vintage. Abiti e accessori 1920-1980" e declina il tema dei fiori attraverso la moda del Novecento. Abiti da cocktail, da sera e giorno, rendono testimonianza dell'intramontabile successo del motivo floreale che ha attraversato i secoli senza perdere attualità. Gli abiti sono esposti nella grande sala della prestigiosa collezione tessile Gandini, tra le più importanti d'Italia, che annovera esemplari di antichi tessuti dal Medioevo all'Ottocento, fino alle creazioni delle sartorie di Modena e Bologna e alle prestigiose firme della moda italiana.

Sarà inoltre aperta a ingresso gratuito, a piano terra con accesso dal Lapidario Romano, la Gipsoteca “Giuseppe Graziosi” che consente di ripercorrere le fasi salienti della carriera del poliedrico artista modenese (Savignano sul Panaro, 25 gennaio 1879 - Firenze, 2 luglio 1942) riconosciuto a livello nazionale.

I Musei civici di Modena hanno sede al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino. Informazioni on line (www.museicivici.modena.it).

Sono state 423 le donne che lo scorso anno si sono rivolte al Centro antiviolenza di Modena, ben 124 più del 2017 quando furono 299. Quasi raddoppiate quelle ospitate nelle Case rifugio con i loro bambini per sottrarle alle violenze di mariti o compagni: nel 2017 furono sei e vi trovarono accoglienza insieme ai loro nove bambini; nel 2018 sono state ospitate 11 donne con i loro 14 bambini.

L’attività di accoglienza svolta a favore delle vittime di violenza è frutto della collaborazione tra l’associazione Casa delle Donne contro la violenza e il settore Politiche sociali del Comune di Modena e rientra tra i progetti atti a garantire misure di prevenzione e di contrasto alla violenza sulle donne regolati da una convenzione che la Giunta ha recentemente deciso di rinnovare per ulteriori 18 mesi, fino a febbraio 2021. La spesa impegnata a rimborso delle spese che saranno effettivamente sostenute e rendicontate dall’associazione, come da delibera approvata, è complessivamente di 270 mila euro.

L’incremento di richieste e di accessi che si continua a registrare al Centro antiviolenza – afferma l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli - contestualmente alle verifiche periodicamente svolte insieme ai Servizi sociali, confermano il valore del progetto e il suo positivo andamento, anche per quanto  riguarda l’attività di prima accoglienza nei confronti delle donne che chiedono informazioni, hanno bisogno di ascolto e consiglio per fare chiarezza in se stesse e capire se ciò che subiscono, magari da anni, è una forma di violenza. Il mantenimento e il consolidamento dei servizi a supporto delle vittime di violenza, così come il rafforzamento della rete antiviolenza che comprende il Centro antiviolenza oltre a Servizi sociali, presidi ospedalieri e Forze dell’ordine, è tra le azioni previste nel Piano di Zona approvato dal Consiglio comunale lo scorso anno.

Inoltre al fenomeno della violenza di genere e del femminicidio – continua l’assessora - viene dedicata particolare attenzione negli indirizzi di governo del sindaco che pongono quali obiettivi di mandato il potenziamento del sistema di protezione e tutela delle donne maltrattate e dei figli minori e il potenziamento del centro antiviolenza”.

Analizzato il sistema di 852 amministrazioni pubbliche sui principali aspetti gestionali: dalla regolarità amministrativa e contabile ai equilibri finanziari.
 
Modena 
 

Il Comune di Modena guida la classifica stilata nei giorni scorsi dalla sezione Autonomie della Corte dei Conti nella Relazione 2019 sull'analisi del sistema dei controlli interni degli enti locali. La graduatoria è relativa all’esame delle relazioni annuali riferite al 2017 di 852 amministrazioni pubbliche con 747 Comuni sopra i 15 mila abitanti e 105 enti di area vasta, tra Province e Città metropolitane.

In particolare, a Modena viene attribuito un indice dello 0,66 in una scala dove l’ultimo degli enti locali è a 100 (per il secondo in classifica, il Comune di Mirano, l’indice è del 3,42 per cento) sulla base dell’analisi dei diversi aspetti che caratterizzano i controlli interni sugli aspetti salienti della gestione: dalla regolarità amministrativa e contabile agli equilibri finanziari, fino agli organismi partecipati. Sulla base di queste analisi, la Corte dei Conti ha stimato il “rischio di controllo” risultante dalla capacità di ciascuna delle Amministrazioni locali di prevenire, individuare e correggere le irregolarità gestionali e gli errori contabili più significativi: 153 enti rientrano nella classe di merito a “basso” rischio perché “presidiano, con approccio olistico ed integrato, tutti i tipi di controlli – scrive la Corte dei Conti - senza manifestare particolari criticità nei diversi settori. Tra loro figurano enti (come il Comune di Modena o di Mirano) i cui moduli di controllo sono frutto di una consolidata tradizione e che meritano di essere riconosciuti come le best practice dei controlli interni italiani”.

Per l’analisi della Corte dei Conti, infatti, questi enti “riescono a identificare, misurare, monitorare e gestire le principali criticità gestionali in un’ottica di salvaguardia degli equilibri finanziari e del patrimonio dell’Ente, di efficienza ed efficacia dei processi operativi, di affidabilità dei reporting finanziari e di compliance interna”.

Tra i 153 enti di eccellenza ne sono presenti altri 22 della regione Emilia-Romagna (quarto nella graduatoria è Fidenza, sesto Riccione, il primo capoluogo dopo Modena è Reggio Emilia al 17° posto), otto dei quali della provincia di Modena: Maranello, Formigine, Fiorano, Castelfranco, Carpi, Nonantola, Vignola e l’Amministrazione provinciale.

Poche decine i bambini iscritti a nidi e scuole d’infanzia di Modena non in regola. Il settore Istruzione ha scritto ai genitori per invitarli a regolarizzare la posizione.
 
Modena -

Entro il 10 luglio i genitori dei bambini da 0 a 6 anni iscritti a nidi e scuole d’infanzia comunali dovranno consegnare all'ufficio ammissioni del Comune la documentazione comprovante l'effettuazione della vaccinazioni ovvero l'esonero, l'omissione o il differimento delle stesse, come indicato dalla legge.

Per quest'anno scolastico 2019-2020, infatti, non sono previste proroghe, come invece accaduto lo scorso anno. Il settore Istruzione, ha inviato ai genitori dei bambini che non risultano in regola con gli obblighi vaccinali - alcune decine alle scuola d’infanzia e altrettanti ai nidi - una raccomandata per invitarli a presentare la documentazione prevista all’ufficio di via Galaverna 8 entro il 10 luglio. Contestualmente gli stessi genitori sono stati raggiunti anche tramite posta elettronica o sms per avvertire dell'invio delle raccomandata “importante” per l’ammissione a scuola del figlio. Le scuole d’infanzia gestite dalla Fondazione Cresci@mo hanno seguito la medesima procedura; mentre per le scuole d’infanzia statali gli elenchi dei bambini non in regola sono stati inoltrati ai dirigenti degli Istituti Comprensivi che hanno a loro volta invitato i genitori a presentare la documentazione necessaria. Allo stesso modo si è proceduto con i gestori delle scuole d’infanzia e dei nidi privati convenzionati.

Agli iscritti fuori termine a scuole d’infanzia e nidi comunali, i cui nominativi non potevano pertanto comparire negli elenchi degli iscritti tramite il Centro unico delle iscrizioni e dei bambini già frequentanti inviati all’Ausl a marzo, la documentazione necessaria per la frequenza verrà richiesta al momento dell’ammissione.

La legge nazionale attualmente in vigore prevede l'obbligo della vaccinazione da 0 ai 16 anni. Quindi i bambini da zero a sei anni non in regola con le vaccinazioni non possono accedere ad asili nido e scuole dell'infanzia; mentre per i genitori di bambini e ragazzi nella fascia d'età da 6 a 16 anni che si rifiutino di far vaccinare i figli, la legge prevede sanzioni pecuniarie. Le vaccinazioni obbligatorie previste sono dieci: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.

 

 
 
 
Dopo un anno in controtendenza, nel 2019 ripreso l’andamento, pur meno accentuato rispetto al dato nazionale. Nuovi nati: 4 su 10 figli di stranieri.
 
Modena -

Dopo un 2018 in controtendenza, con un aumento delle nascite dell’1,6 per cento rispetto all’anno precedente, anche nella città di Modena nei primi mesi del 2019 è ripresa la tendenza al calo delle nascite, pur con un andamento meno accentuato rispetto al dato nazionale che l’Istat ha certificato in un meno 4 per cento nel 2018 rispetto al 2017.

Nel primo semestre 2019 Modena, infatti, ha un calo del 3,4 per cento, con 719 nati contro i 744 dell’anno scorso e i 730 del 2017. Nel 2018 i nati a Modena sono stati 1484 con un aumento rispetto al 2017 quando erano stati 1461, comunque in forte calo, però, rispetto agli anni precedenti: 1.582 nel 2016, 1.574 nel 2015 e 1.578 nel 2014.

“Le nascite – spiegano i responsabile del servizio Statistica del Comune - negli ultimi due anni sono state inferiori alle 1.500 unità con un forte calo rispetto ai periodi precedenti mentre, a causa di una popolazione sempre più anziana, il numero dei morti si è attestato, nell’ultimo quadriennio, al di sopra delle 2 mila unità, con un saldo naturale (nati meno morti) di oltre 500 unità, compensato, quest’ultimo, da un elevato saldo migratorio, simile a quelli che si registravano prima del 2009”.

Dall’analisi dei dati, inoltre, emerge che “la propensione delle donne residenti a Modena a procreare, negli ultimi anni, in generale è sostanzialmente immutata (il tasso di fecondità nel 2018 e dell’1,16). Le nascite stanno invece diminuendo: questo è dovuto alla diminuzione del numero di donne residenti in età feconda (tra i 15 ed i 49 anni, che fanno figli in media intorno ai 33 anni) effetto della cosiddetta crescita zero registratasi a Modena negli anni ’80 e 90, nonché alla diminuzione delle residenti di cittadinanza straniera in età feconda, responsabili, negli ultimi anni, di oltre il 40 per cento delle nascite”.

Nel 2018, infatti, ogni dieci nati a Modena quattro bambini avevano almeno uno dei genitori di origine straniera (31,1 per cento entrambi stranieri, 10,6 per cento solo uno straniero) confermando una tendenza ormai decennale: nel 2009 i nuovi nati con entrambi i genitori italiani rappresentavano il 63,8 per cento, una quota che andata progressivamente calando fino al 51,5 per cento del 2016 e assestandosi poco sotto al 60 per cento nel 2018.

 

 
 
 
Ai cinque la medaglia della Bonissima. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli: “Il vostro gesto dimostra senso del dovere, ma anche profonda sensibilità e competenza”. 

Modena -

“Il gesto che avete compiuto conferma il vostro alto senso del dovere, ma anche profonda sensibilità e competenza: di tutto questo non possiamo che esservi profondamente grati”. Con queste parole il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha voluto ringraziare personalmente e a nome di tutta la città, i militari che mercoledì 12 giugno hanno soccorso una bambina di 10 mesi colta da malore.

I cinque, a bordo di una vettura, si trovavano nei pressi della caserma Pisacane quando, vedendo la mamma in difficoltà, sono prontamente intervenuti praticando alla bambina la manovra di primo soccorso che le ha consentito di riprendere a respirare e confortando la signora.

In rappresentanza del gruppo, il caporalmaggiore Antonio Balsamo e il soldato Angelo Maisto – mentre non sono potuti intervenire, perché impegnati fuori città, il caporalmaggiore capo Fabrizio Cartani e i soldati Antony Rago e Salvatore Spinelli ugualmente presenti quel giorno - si sono recati in Municipio nella mattinata di lunedì 17 giugno, accompagnati dal Comandante Supporti Generali, il tenente colonnello Raoul Gariano giustamente “orgoglioso” dei suoi uomini.

Il sindaco ha consegnato loro una medaglia di bronzo con l’effige della Bonissima, simbolo della città, sottolineando come il salvataggio di una vita compiuto da parte di un rappresentante delle Forze Armate o delle Forze dell’Ordine ne dimostra anche la grande umanità.

Ai giornalisti presenti, il caporalmaggiore Balsamo, a  nome del gruppo, ha affermato: “Non siamo angeli, solo uomini e abbiamo fatto il nostro dovere, quello cioè di essere a disposizione di tutta quanta la comunità”.

Lunedì, 17 Giugno 2019 16:38

Le Frecce Tricolori volano sul cielo di Modena

Venerdì 21 giugno cerimonia di inaugurazione, con il sorvolo della pattuglia acrobatica, dopo il restauro dell’opera dedicata ai Caduti dell’aria e a Fulvio Setti.
 

Saranno le Frecce Tricolori a rendere omaggio venerdì 21 giugno a Modena al monumento restaurato dedicato al colonnello pilota Fulvio Setti, medaglia d'oro al valor militare, e “ai caduti dell'aria modenesi militari e civili”. Il monumento degli Aviatori si trova all'incrocio tra la via Emilia ovest e viale Italia, al limite dell'area del parco Ferrari dove si sviluppava l'Aerautodromo di Modena, ed è realizzato utilizzando un esemplare di aeroplano da addestramento, un Fiat G46 prodotto tra il 1948 e il 1952, un biposto in uso anche all'Aeroclub modenese fino al 1972. Prima del sorvolo della città da parte delle Frecce, venerdì sarà proprio un esemplare di Fiat G46 del tutto uguale a quello del monumento ad attraverso il cielo di Modena in un’esibizione insieme ad altri velivoli storici.

La manifestazione inaugurale, dopo i lavori di restauro che si sono svolti nei mesi scorsi, è stata presentata oggi, lunedì 17 giugno, in una conferenza stampa in Municipio con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli insieme al colonnello Aldo Anzivino, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica della provincia di Modena, al curatore dell’iniziativa Marzio Cavazzuti, e a Vittorio Setti, Anna Maria e Carlo Ventura, rappresentanti della famiglia di Fulvio Setti, entrambi impegnati nell’azienda Setti Ferramenta che ha sostenuto le spese dell’intervento di manutenzione e restauro.

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Venerdì 21 giugno l’appuntamento è alle 10.30 nell’area del monumento dove, con l’accompagnamento della banda cittadina, le autorità provvederanno a scoprire la lapide marmo in memoria dei caduti e a deporre una corona. Nel frattempo, il cielo di Modena sarà solcato da alcuni aerei della sezione di Reggio del Gruppo amici dei velivoli storici storici, mentre alle 11.15 circa è previsto il sorvolo della pattuglia acrobatica nazionale delle Frecce Tricolori, con un primo passaggio degli aerei in formazione provenienti da nord e un secondo, da sud, con i fumogeni a formare il tricolore.

Si tratta della seconda volta in cui le Frecce Tricolori volano sul cielo di Modena. La prima è stata nel 2007, in occasione dei funerali del maestro Luciano Pavarotti. In realtà la Pattuglia acrobatica nazionale si esibì a Modena anche il 19 maggio 1955: ma non erano ancora la Frecce, nate nel 1961, si chiamavano “Tigri bianche” ed erano inquadrate nel 51° Stormo di Istrana.

Venerdì 21 giugno viale Italia sarà chiuso al traffico dalle 10 alle 12 nel tratto compreso tra strada San Faustino e via Emilia per quello che riguarda la corsia di marcia in direzione della via Emilia.

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Nuovo appuntamento su prenotazione domenica 2 giugno alle 14.30, con le visite guidate gratuite nel cuore del sito Unesco di piazza Grande, organizzate da Ars Archeosistemi in collaborazione con il Servizio comunale Promozione della città e turismo. In occasione della Festa della Repubblica, con la formula di visita cosiddetta “combo” si andrà alla scoperta della Ghirlandina e delle Sale Storiche del Palazzo Comunale di piazza Grande.

Il ritrovo dei partecipanti, massimo 25 persone, è nella biglietteria della Torre, in via Lanfranco, alle 14.15. La visita inizierà alle 14.30 e durerà un'ora.

La visita inizia dalla Torre: prevede una sosta nella “Sala della Secchia rapita” e “degli Strumenti Scientifici”, poi, salendo 200 scalini, arriva in “Sala dei Torresani”, dove dalle finestre si può ammirare dall'alto il panorama cittadino e osservare i tetti del centro storico.

Il gruppo sarà poi accompagnato dalla guida di Ars nelle Sale Storiche del Palazzo Comunale, arricchite dalle splendide decorazioni pittoriche di numerosi artisti, come Nicolò dell'Abate, Ludovico Lana, Ercole dell'Abate, Bartolomeo Schedoni, Francesco Vellani, Girolamo Vannulli, Francesco Vaccari e Adeodato Malatesta.

La visita guidata è gratuita previo pagamento di 3 euro per l’ingresso alla Torre (2 ridotto studenti dai 6 ai 26 anni, over 65, gruppi di almeno 10 persone) più 2 euro per l’ingresso alle Sale Storiche del Palazzo Comunale. Gratuito per bambini fino a 5 anni, guide turistiche, interpreti, giornalisti, disabili e accompagnatori., e per chi acquista il biglietto Unico Unesco a 6 euro, a validità illimitata per Sale Storiche, Ghirlandina, Musei del Duomo e visita all'Acetaia Comunale (prenotazione allo Iat per venerdì pomeriggio o sabati e festivi mattina e pomeriggio).

La Ghirlandina anche nei mesi di giugno e luglio è aperta sette giorni su sette: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19; sabato, domenica e festivi apre a orario continuato dalle 9.30 alle 19. La biglietteria chiude mezz'ora prima dell'orario di chiusura indicato.

Iat Informazione e Accoglienza Turistica tel. 059 2032660 www.visitmodena.it. Prenotazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 
 

Alla conclusione dello scrutinio dei 190 seggi del Comune di Modena per l'elezione del sindaco, Gian Carlo Muzzarelli ha ottenuto la conferma al primo turno con 50.750 voti, pari al 53,4 per cento.

Muzzarelli è sostenuto da una coalizione formata da Partito Democratico, Verdi, +Europa-Italia in Comune, Sinistra per Modena, Modena Solidale. Le operazioni di scrutinio si sono concluse poco prima della mezzanotte.

Con l'ufficializzazione del voto, che potrebbe avvenire anche in giornata, l'Ufficio centrale per la proclamazione degli eletti presieduto dal Tribunale indicherà anche l'assegnazione dei seggi ai consiglieri, al momento da considerare solo ufficiosa. A quel punto il sindaco avrà dieci giorni di tempo per convocare il nuovo Consiglio comunale. La prima seduta del Consiglio, nel corso della quale il sindaco giurerà e poi illustrerà gli Indirizzi generali di governo, si dovrà svolgere entro dieci giorni dalla convocazione.

Stefano Prampolini (sostenuto da Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Siamo Modena) ha ottenuto 30.178 voti, pari al 31,8 per cento. Gli altri candidati sindaco sono Andrea Giordani (Movimento 5 Stelle, 9.033 voti, pari al 9,5 per cento), Carolina Coriani (Modena Volta Pagina, 2.900 voti, pari al 3,1 per cento), Cinzia Franchini (Modena Ora, 1.253 voti, pari al 1,3 per cento), Luca Ghelfi (Idea, 462 voti, pari al 0,5 per cento), Sergio Celloni (Gol, 422 voti, pari al 0,4 per cento).

I voti validi sono per l'elezione del sindaco sono 94.998; le schede bianche sono 957, le nulle 1.224, i voti contestati e non assegnati 27.

Ecco i voti ottenuti dalle liste: Pd 33.565 voti (36,2 per cento), Sinistra per Modena 7.373 voti (8,0), Modena Solidale 3.397 voti (3,7), Verdi 2.780 voti (3), +Europa-Italia in Comune 2.190 voti (2,4), Lega 21.605 voti (23,3), Forza Italia 3.688 voti (4), Fratelli d'Italia 3.412 voti (3,6), Siamo Modena 834 voti (0,9), Movimento 5 Stelle 8.997 voti (9,7), Modena Volta Pagina 2.823 voti (3), Modena Ora 1.166 voti (1,3), Idea 460 voti (0,5), Gol 404 voti (0,4).

 

LE "PREFERENZE" PER IL NUOVO CONSIGLIO

Il nuovo Consiglio comunale di Modena, così come emerge dai dati ufficiosi, sulla base dei voti e delle preferenze espresse dagli elettori, sarà composto da 16 uomini e 16 donne.

Alla maggioranza spettano 20 consiglieri: 15 del Pd, tre di Sinistra per Modena, uno per Modena Solidale e uno per i Verdi (la lista +Europa-Italia in Comune non ottiene il consigliere).

All'opposizione spettano 12 consiglieri: nove saranno dell'alleanza che sosteneva Stefano Prampolini (sei della Lega, uno per Forza Italia e uno per Fratelli d'Italia, oltre a Prampolini, Siamo Modena non ottiene il consigliere) e tre dei Modena 5 Stelle con il candidato sindaco Andrea Giordani e altri due componenti.

Gli altri candidati sindaco non ottengono il posto in Consiglio. Tutti i dati sono consultabili sul sito www.comune.modena.it

Per il Pd i candidati che hanno ottenuto più preferenze sono: Federica Venturelli (1377), Fabio Poggi (850), Antonio Carpentieri (497), Tommaso Fasano (493), Alberto Cirelli (488), Grazia Baracchi (482), Mara Bergonzoni (461), Ludovica Carla Ferrari (445), Stefano Manicardi (414), Diego Lenzini (408), Marco Forghieri (408), Vittorio Reggiani (403), Ilaria Franchini (377), Lucia Connola (350), Ferdinando Tripi (343). In base ai dati ufficiosi, i primi dei non eletti risultano essere: Vincenza Carriero (317), Irene Guadagnini (261), Federica di Padova (237), Giuseppe Longo (230), Alberto Bignardi (229).

Nella lista Sinistra per Modena hanno ottenuto più preferenze: Camilla Scarpa (575), Andrea Bosi (369), Roberta Pinelli (209). In base ai dati ufficiosi, i primi dei non eletti risultano essere: Federico Trianni (175), Vincenzo Walter Stella (168).

Nella lista Modena solidale ha ottenuto più preferenze Katia Parisi (623), seguita da Stefano Guidetti (263).

Per i Verdi ha ottenuto più preferenze Alessandra Filippi (100), seguita da Paola Aime (70).

Oltre al candidato sindaco Prampolini, per la sua alleanza entro altre otto consiglieri. Per la Lega i candidati che hanno ottenuto più preferenze sono: Luigia Santoro (263), Antonio Baldini (236), Alberto Bosi (204), Giovanni Bertoldi (200), Barbara Moretti (178), Beatrice de Maio (155). In base ai dati ufficiosi, i primi dei non eletti risultano essere: Alex Pedrazzi (144), Andrea Molinari (131).

Nella lista di Forza Italia ha ottenuto più preferenze Anna Maria Bonaccini (131) seguita da Piergiulio Giacobazzi (130).

Nella lista di Fratelli d'Italia ha ottenuto più preferenze Elisa Rossini (246) seguita da Ferdinando Pulitanò (219).

Per il Movimento 5 Stelle, oltre al candidato sindaco Giordani, hanno ottenuto più preferenze Giovanni Silingardi (134) ed Enrica Manenti (94), seguiti da Davide Perna (88).

Per le liste che non hanno ottenuto consiglieri, i più votati sono stati: in Modena Volta Pagina Marco Chincarini (175), in Siamo Modena Valentina Mazzacurati (83), in + Europa-Italia in Comune Rocco Strangi (113), in Modena Ora Stefano Bellei (53), in Gol Daniel Yeboah Amankwaa (28), per Idea Giovanna de Capua (65).

 

Fonte: Comune di Modena

Si avvicina il giorno delle elezioni europee e comunali del 26 maggio (si vota solo domenica dalle 7 alle 23, scheda marrone per le europee e azzurra per le comunali). A Modena nei giorni più vicini al voto e il giorno stesso sono già programmate aperture straordinarie dei Servizi demografici. Per il rilascio delle carte identità scadute da oltre 3 anni (solo se è l’unico documento di riconoscimento in possesso dell'elettore) e per il rinnovo delle tessere elettorali, in caso di esaurimento degli spazi per il bollo, l'Anagrafe di via Santi 40 aprirà, a orario continuato dalle 8.30 alle 18, giovedì 23, venerdì 24 e sabato 25 maggio; domenica 26, invece, apertura dalle 7 alle 23 (solo per tessere elettorali e Carte d’identità elettroniche come richiesto a livello nazionale).

Sono più di quattromila (4.271) le tessere elettorali rilasciate dai servizi demografici del Comune dall’1 aprile al 20 maggio di quest’anno. In tutto, da gennaio 2019, ne sono state rilasciate oltre cinquemila cinquecento (5.807).

La tessera è indispensabile per esercitare il diritto di voto e si deve presentare con un documento di identità o riconoscimento valido.

Per questo l’ufficio Elettorale comunale invita i cittadini a controllare per tempo la validità dei documenti e il possesso della tessera elettorale. È bene verificare se questa ha ancora spazi o è esaurita, se è deteriorata o è stata smarrita.

Per il rinnovo o in caso di smarrimento della tessera elettorale il consiglio è non attendere gli ultimi giorni e recarsi anche, indipendentemente dalla propria zona di residenza, agli sportelli anagrafici del Quartiere 2 (via Nonantolana 685/S) e Quartiere 3 (via Don Minzoni 121) aperti martedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30, o al Quartiere 4 (via Newton 150) aperto lunedì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30.

Chi ha un solo spazio bollo disponibile sulla tessera e lo esaurirà con il voto del 26 maggio, in caso di ballottaggio dovrà rinnovare la tessera prima del 9 giugno 2019.

L’ufficio elettorale del Comune ricorda inoltre che, a seguito della revisione delle sezioni elettorali sono stati istituiti tre nuovi seggi e l’ufficio ha spedito agli elettori interessati l'etichetta rosa indicante il nuovo seggio presso il quale recarsi alle prossime elezioni. I sei seggi dal 102 al 107, che l’anno scorso erano collocati nelle scuole elementari Pascoli dove sono in corso lavori di ristrutturazione, per il voto del 26 maggio saranno allestiti nell'adiacente media S. Carlo di viale Muratori 253.

Saranno 137 mila 377 i cittadini del comune di Modena e i cittadini comunitari che il prossimo 26 maggio potranno votare dalle 7 alle 23 per le elezioni europee; 65 mila 535 i maschi e 71 mila 842 le femmine. La scheda è di colore marrone.

Per le elezioni del sindaco e del Consiglio comunale, invece, saranno 140.049 gli aventi diritto al voto: 66 mila 971 i maschi e 73 mila 78 le femmine. Tra questi 439 (306 femmine e 133 maschi) sono i cittadini comunitari che hanno chiesto di concorrere all’elezione di sindaco e consiglio. La scheda è di colore azzurro.

In questa tornata elettorale a Modena saranno 1.947 in totale i diciottenni al voto per la prima volta, 1.013 maschi e 934 femmine.

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Informazioni al tel. 059 20312 oppure online (www.comune.modena.it/elezioni).

 

 
 
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