Bologna, 4 marzo 2025 - “La Regione Emilia-Romagna faccia chiarezza sul progetto NuTra dell’Ausl di Bologna. Serve rispondere a chi specula su questo tipo di interventi perché abbiamo sentito parole improprie”.
La richiesta arriva, con un’interrogazione a risposta immediata, da Simona Larghetti (Alleanza Verdi Sinistra), che chiede alla giunta regionale, nello specifico, “se questo progetto rientri pienamente fra le azioni utili a promuovere la piena uguaglianza, la parità di trattamento e la non discriminazione delle persone LGBT+ nell’ambito dell’assistenza sanitaria, così come delineate nelle normative europea, nazionale e anche regionale”. Vuole, poi, sapere, “se sul progetto siano state investite risorse regionali, dato che anche su questo aspetto ci sono state speculazioni”.
“L’Ausl di Bologna – si legge nell’atto – ha recentemente messo a disposizione dei propri assistiti un programma gratuito di prevenzione nutrizionale selettiva, basato sulle evidenze scientifiche in materia, dedicato a tutte le persone transgender, queer e non binarie e denominato NuTra (il progetto prevede attività ambulatoriale di counseling ed educazione alimentare individuale)”.
L’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi conferma la validità del progetto: “L’evidenza sperimentale c’è tutta, il progetto è di qualità e si tratta di un intervento esemplare”. Conclude sui finanziamenti regionali: “Non sono previsti in questo momento finanziamenti regionali; sosteniamo comunque il progetto”.
(Cristian Casali)