Venerdì, 11 Aprile 2014 15:13

Reggio Emilia - Dalla Birmania per studiare la nostra agricoltura In evidenza

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Questa mattina in Provincia l’incontro con la delegazione guidata da Su Su Nway, attivista nel movimento del Nobel Aung San Suu Kyi, che ha fondato un’associazione di agricoltori -

 

Reggio Emilia, 11 aprile 2014 -

È stata definita la coraggiosa erede del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, guida il lavoro e la crescita di un’associazione di agricoltori in Birmania con l’obiettivo di dare loro gli strumenti per liberarsi da una dittatura militare lunga 50 anni. E proprio per studiare da vicino l'agricoltura reggiana, la sua funzione sociale ed economica, l'organizzazione produttiva delle aziende che operano nei principali comparti della provincia Su Su Nway è oggi e domani a Reggio Emilia, a capo della delegazione della Birmania/Myanmar ospite della Provincia di Reggio Emilia.

Questa mattina  la delegazione è stata accolta a palazzo Allende dall’assessore provinciale all'Agricoltura Roberta Rivi. Erano presenti il prefetto Antonella De Miro, la senatrice Leana Pignedoli, l’assessore del Comune di Reggio Emilia Iuna Sassi, il presidente della Camera di commercio Stefano Landi e Albertina Soliani, già presidente dell’associazione parlamentare “Amici della Birmania”.

 “Sono orgogliosa di dare il benvenuto a Su Su Nway, una donna che ha lottato e continua a lottare per la democrazia del suo Paese - ha affermato l'assessore Rivi - È stata più volte in carcere per aver combattuto e aver preteso il rispetto dei diritti civili. A suo favore ci sono state prese di posizione da parte di Stati di tutto il mondo. Sappiamo che difende la causa degli agricoltori, la nostra è una provincia agricola, per questo siamo lieti di offrire amicizia e collaborazione”.

Albertina Soliani ha poi ripercorso le tappe che hanno portato al viaggio di Su Su Nway in Italia: “Oggi lei è qui anche per ritirare la cittadinanza onoraria che il comune di Agrate Brianza le ha conferito quando era in carcere. È molto giovane, ha già fatto molto per il suo Paese, ma ha ancora tanto da fare. È una combattente per la libertà, nella tradizione delle donne leader in Birmania: la sua storia è dentro la vita di un popolo sottoposto a una durissima dittatura militare”.

“Una dittatura che ha calpestato le nostre famiglie – spiega Su Su Nway, che viaggia assieme al marito – il 70% dei birmani sono contadini, io sono figlia di contadini e con il tempo ho imparato tante cose che ora voglio condividere. È fondamentale che la mia gente comprenda cosa è la democrazia, in questi anni il Governo ci ha tolto ogni possibilità, non sappiamo cosa sono diritti e doveri, per questo io ho cominciato il mio lavoro a partire dai più deboli. Appena ho avuto la possibilità di farlo sono entrata nel movimento di  Aung San Suu Kyi. Il mio obiettivo è cambiare e migliorare la condizione degli agricoltori, ho cercato di capire dove potevo essere utile e quindi ho iniziato a lavorare per l'agricoltura. Nel 2012 ho fondato un’associazione di agricoltori, per questo ho avuto dal Governo minacce e pressioni e ho rischiato nuovamente il carcere. Ciò di cui sono certa è che continuerò a fare il mio lavoro con determinazione”.

“Riceverla è per noi un onore, per tutto ciò che lei rappresenta – ha affermato nel suo saluto Iuna Sassi – La nostra città è medaglia d’oro della Resistenza ed è da sempre a fianco di chi combatte per la libertà e la democrazia".

Sull'importanza dell’agricoltura ha invece focalizzato l’attenzione il presidente della Camera di commercio Stefano Landi: “Il comparto agricolo ha da noi grandissima importanza, abbiamo 6500 imprese agricole e dall'agricoltura nascono due prodotti di grandissimo valore come il lambrusco e il Parmigiano Reggiano. La forza della nostra economia si basa sul tessuto delle piccole imprese che la rendono forte. Vi auguro davvero di cuore di riuscire a conquistare libertà e diritti senza i quali non vi è alcuna possibilità di sviluppo”.

Dopo l’incontro con le istituzioni, la delegazione birmana ha incontrato i rappresentanti delle associazioni agricole, della cooperazione, dei consorzi dei prodotti tipici e gli esponenti del mondo dell'università, della scuola e della ricerca. La giornata di domani, sabato 12 aprile, sarà, invece, dedicata alla visita di caseifici, cantine, allevamenti e vivai reggiani.

 


(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)