Venerdì, 28 Febbraio 2014 08:28

Ricostruzione post - sisma, Scuole Edili Emilia Romagna: "Privilegiare imprese formate e qualificate"

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Una delegazione Formedil Emilia-Romagna ha visitato Finale Emilia per vedere da vicino come procedono gli interventi post sisma -

Modena, 28 febbraio 2014 -

Nei cantieri per la ricostruzione, soprattutto degli edifici pubblici, siano privilegiate le imprese che formano i loro addetti e possiedono le necessarie competenze per eseguire lavori che richiedono professionalità di un certo livello. Lo chiede Formedil Emilia-Romagna (l'ente che rappresenta le Scuole Edili di tutta la regione), una cui delegazione ha visitato Finale Emilia per vedere da vicino come procedono gli interventi post sisma. Il gruppo era guidato dal presidente di Formedil Emilia-Romagna Giovanni Bentini e dai presidenti delle due Scuole Edili modenesi, Benedetto Grossi e Alberto Belluzzi. Incontrando l'assessore ai Lavori pubblici di Finale Emilia, Angelo d'Aiello, i dirigenti Formedil hanno sottolineato che le imprese impegnate nella ricostruzione non possono essere prive di un adeguato numero di addetti particolarmente preparati nelle lavorazioni necessarie, tutte di alto livello specialistico, soprattutto nei lavori di consolidamento statico degli edifici in cui vengono impiegate tecniche e materiali particolari come, ad esempio, le fibre di carbonio. «Da tempo le Scuole Edili sono preparate all'insegnamento necessario – hanno aggiunto Bentini, Grossi e Belluzzi - e sono in grado di organizzare corsi di formazione specifici sui luoghi della ricostruzione. Oltre tutto i corsi sono gratuiti per le imprese, in quanto finanziati dalla Regione Emilia-Romagna». L'assessore D'Aiello ha condiviso la sollecitazione di Formedil e si è impegnato a verificare la possibilità di inserire nelle gare per le opere pubbliche un punteggio più alto per le imprese che dimostrino di essere qualificate e di formare periodicamente i propri lavoratori, sia dal punto di vista tecnico-professionale che da quello della salute e sicurezza.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)