Martedì, 25 Febbraio 2014 15:24

Piacenza - Prevenzione incidenti domestici e stradali: sabato un incontro al Centro per le Famiglie

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personale Ausl e PM nell’ultimo incontro personale Ausl e PM nell’ultimo incontro

In prima linea Sanità pubblica dell'Ausl e Polizia Municipale per la campagna di informazione e formazione per la prevenzione degli incidenti domestici e stradali -

 

Piacenza, 25 febbraio 2014 -

Continua, a Piacenza, la campagna di informazione e formazione per la prevenzione degli incidenti domestici e stradali.
L'iniziativa, denominata Attenti a quei due – Continua a proteggere, è promossa dall'Azienda Usl (Dipartimento di Sanità pubblica) in collaborazione con la Polizia Municipale e grazie alla disponibilità del Centro Famiglie del Comune di Piacenza.
Sabato 1 marzo è in calendario un incontro di sensibilizzazione con i genitori. L'appuntamento è per le ore 9, al Centro Famiglie del Comune di Piacenza (Galleria del Sole, via Caduti sul Lavoro).
"La Regione Emilia-Romagna – spiega Maria Teresa Cella (Dipartimento di Sanità Pubblica) - persegue vari obiettivi di salute pubblica". Tra questi, hanno sempre grande rilievo la prevenzione degli incidenti domestici e degli incidenti stradali, con riferimento alla fasce di utenti deboli rappresentati, in questo caso, dai bambini ed in particolare dalle famiglie straniere residenti sul nostro territorio.
Il piano di prevenzione si rivolge ai futuri genitori, ai nonni e a quanti avranno in custodia i bambini a partire dai loro primi giorni di vita e ha come obiettivo la diffusione delle conoscenze in merito ai comportamenti corretti che si devono tenere in casa e durante il trasporto.
I piccoli rappresentano un soggetto di particolare rilievo nell'ambito prevenzione degli effetti da incidenti sia in ambiente domestico sia stradale. Nei bambini fino a 4 anni si assiste a un'elevata incidenza di ricoveri ospedalieri per episodi avvenuti in casa. Oltre alla caduta, le lesioni più frequenti sono l'ingestione o inalazione di sostanze tossiche e corpi estranei, le folgorazioni e le ustioni.
Particolarmente elevato è, inoltre, il rischio di conseguenze dannose quando il bambino è trasportato in auto in modo non corretto: la probabilità di riportare un trauma in seguito a incidente stradale nei piccoli non correttamente allacciati è 3 volte superiore (0-4 anni) rispetto a quelli correttamente posizionati sui seggiolini e allacciati e 5 volte superiore (0-11 anni) se i bambini vengono seduti sul sedile anteriore anziché sul posteriore.
L'obiettivo della campagna è quindi quello di diffondere le conoscenze relative alla modalità corretta per gestire i bambini in casa - da quando mamma e piccolo arrivano dall'ospedale - e durante il trasporto dei bambini in auto, affinché tutto avvenga in condizioni di massima sicurezza possibile.
"Gli incontri – aggiunge la dottoressa Cella – mirano a porre i futuri genitori in diretto contatto con personale esperto (medico e assistenti sanitarie), con il quale potranno confrontarsi anche successivamente".
Ogni appuntamento vede la presenza di un rappresentante di Polizia Municipale che illustrerà le normative vigenti in tema di trasporto dei minori a bordo dei veicoli.
L'obiettivo è quello di creare un legame da mantenersi nel tempo anche attraverso la possibilità di contattare il personale del Comando tramite e-mail per eventuali chiarimenti o dubbi di qualsiasi natura.
È auspicio della Polizia Municipale, infatti, che questi incontri siano l'occasione per creare un legame con le famiglie per condividere un percorso di responsabilità.
"Preme sottolineare il fatto – prosegue Cella – che lo spirito con il quale l'iniziativa è portata avanti ormai da diversi anni è quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini e di far capire che esistono punti di riferimento ai quali rivolgersi in caso di dubbi o incertezze nella gestione dei bambini fin dai primi giorni di vita". Soprattutto si cerca di raggiungere, operando all'interno di uno spazio dedicato alle future mamme nei percorsi pre-nascita, le fasce più deboli e a maggior rischio rappresentate dalle famiglie straniere residenti nel nostro territorio. A questo scopo, ci si avvale anche della presenza di un mediatore culturale per superare le difficoltà di comprensione della lingua e per motivare alla partecipazione le mamme provenienti da altri paesi.

(Fonte: ufficio stampa Ausl PC)