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Mercoledì, 10 Marzo 2021 07:00

Tibre autostradale: un errore di dieci chilometri non si cancella con altri settanta. In evidenza

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L'opposizione dei Verdi al progetto di bretella autostradale Tibre risale al 2003, quando già dal progetto preliminare emergeva l'insostenibilità ambientale, viabilistica ed economica dell'opera.

Oggi, dopo 513 milioni di € gettati in un moncone di dieci chilometri e dopo la distruzione di un territorio a vocazione agricola di alta qualità, si stenta a credere che ci siano partiti politici ancora disposti a difendere quel progetto e a chiamare "completamento", la costruzione di altri settanta chilometri su ottanta.

Si tratterebbe di trovare altri 2.500 milioni e di sottrarli ad opere ben più utili di mobilità sostenibile, come il completamento della ferrovia Pontremolese ed il collegamento ferroviario tra Parma e Verona.

Che quell'autostrada non fosse da realizzare se ne erano già resi conto il Consiglio comunale di Parma e quello di Sissa Trecasali, che nel 2014 approvarono delibere contrarie alla realizzazione dell'opera ed in particolare alla tangenziale di Viarolo, la cui inutilità fu certificata anche da un parere specifico dell'Università di Parma. Altri paradossi hanno poi accompagnato l'avanzare del nastro di asfalto: una valutazione di impatto ambientale talmente vecchia, che non poteva essere rifatta, la distruzione degli ultimi prati stabili negata dalla documentazione che certificava "nessuna incidenza", la spesa di milioni per nuove inutili opere accessorie, come la tangenziale di Ronco Campo Canneto, mentre sul Po due ponti restavano chiusi, per mancanza di manutenzione.

La responsabilità di questo aborto infrastrutturale è da attribuire in buona parte al centro sinistra che quindici anni fa governava la Provincia di Parma, ma anche al Comune di Parma, che il 26 ottobre 2015 non si presentò all'assemblea dei sindaci, ultima occasione per mettere in discussione un progetto i cui limiti erano già evidenti. Se la posizione del Sindaco di Parma fosse cambiata, a difendere le scelte del centro sinistra di allora sembra restare solo la destra di oggi. Ma a chi siede nella stessa maggioranza in Regione, i Verdi chiedono di esprimersi in modo chiaro.

Altri due miliardi e mezzo di € e altre centinaia di ettari di suolo destinati al trasporto su gomma sono oltre il confine entro il quale i Verdi vedono i propri alleati politici.

Parma, 9 marzo 2021

I Portavoce dei Verdi di Parma
Ximena Malaga Palacio
Enrico Ottolini

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