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Venerdì, 11 Ottobre 2013 16:17

Farmaci equivalenti: dubbi e falsi miti

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Farmaci equivalenti: dubbi e falsi miti by vocearancio.ingdirect.it
Modena, 11 ottobre 2013
 
In Italia il ricorso ai cosiddetti medicinali non griffati stenta a decollare. A Modena la quota di farmaci equivalenti in termini economici ammonta al 26% circa e arriva al 60% per pezzi distribuiti -
"Dubbi e falsi miti sui farmaci equivalenti – Più salute per più cittadini", questo il titolo del convegno organizzato da Federfarma Modena, l'Associazione Sindacale dei titolari di Farmacia della provincia di Modena, con il patrocinio dell'Ordine dei Farmacisti di Modena, che si terrà domani sabato 12 ottobre dalle ore 9 alle ore 13 presso Villa Casino Riva a Bagazzano di Nonantola. Un'occasione per meglio comprendere il ruolo che il farmaco equivalente riveste oggi per i medici, per i pazienti, per il Sistema Sanitario Nazionale e, naturalmente, per la farmacia e valutare come possa divenire uno strumento virtuoso per mantenere inalterata la qualità della cura contenendo però la spesa.
Nonostante da agosto 2012 sia stato introdotto l'obbligo di indicare sulla ricetta il solo principio attivo, l'utilizzo dei farmaci equivalenti, vale a dire quei medicinali che, in seguito a studi clinici appositi, si dimostrano bioequivalenti rispetto ad un altro medicinale il cui brevetto è scaduto, resta tra i più bassi in Europa. Ancora oggi in Italia, secondo i dati diffusi da Assogenerici, l'associazione che riunisce i produttori di farmaci equivalenti, si supera di poco la percentuale del 20% rispetto al totale dei farmaci prescritti, mentre in altre nazioni si arriva sino al 90%. In provincia di Modena, l'utilizzo di farmaci equivalenti nel primo semestre del 2013 ha raggiunto una percentuale che supera il 26% sul totale, rispetto al valore economico, mentre se la valutazione viene effettuata avendo come riferimento il numero di pezzi distribuiti, la percentuale sale notevolmente, superando ilo 60%.
"Alla base c'è ancora un problema di tipo culturale. Nonostante le garanzie legislative e la presenza di produttori assolutamente seri ed affidabili, da parte di molte persone vi è una certa diffidenza e ancora oggi, senza che vi sia una ragione terapeutica, il cittadino preferisce il farmaco di marca all'equivalente, anche se questa scelta incide negativamente sulla spesa che dovrà sostenere. Proprio perché si tratta di un problema anche di natura culturale, il farmacista del territorio, in questo ambito, può svolgere un importante ruolo di informazione, mettendo a disposizione la propria esperienza e professionalità" spiega Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena, l'Associazione dei titolari di farmacia.
Relatori del convegno in programma sabato saranno, Enrico Magni della GK Pharma Consultants, che tratterà de "I farmaci equivalenti e la bioequivalenza", Lorenza Gamberini del Servizio Farmaceutica Azienda USL di Modena ("I dati di prescrizione locale e confronti regionali e nazionali"), Dante Cintori della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale di Modena ("La prescrizione farmaceutica nell'ambulatorio del medico di famiglia") ed Eugenio Mealli – Bim Cento ("Farmacia – Dual roadmap 2014").
 
(Fonte: ufficio stampa Federfarma MO)

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