“VALTREBBIA FOOD & RIDE MOTO EXPERIENCE - 17-18 MAGGIO 2024”
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Norris finalmente artiglia il suo primo successo in F1, battendo Verstappen. Ferrari sul podio con Leclerc, adesso è la terza forza
Il Campione della Red Bull vince la quarta gara stagionale. Norris è secondo, Perez terzo. Ferrari quarta e quinta, ed ora è tempo di sviluppi.
La formula full electric è tornata in Italia. Non più a Roma, bensì a Misano, la Formula E ha messo in scena due gare estremamente appassionanti e ricche di sorpassi. Rowland e Wehrlein i vincitori.
di Matteo Landi
Ci eravamo abituati a vederle passare sotto l'Obelisco, davanti al Colosseo Quadrato, sfrecciare sulle strade dell'Eur, nella cornice unica della Città Eterna. Dal 2018 la Formula E ha avuto come tappa fissa la gara di Roma. Appuntamento interrotto solo nel 2020, causa Covid, e poi raddoppiato per tre anni consecutivi con due gare all'interno dello stesso weekend. Se la Formula 1 per motivi commerciali sta spostando sempre più il suo baricentro verso i circuiti cittadini, la categoria full electric si è sempre promossa come il campionato che si pone nuove sfide tecnologiche andando in mezzo alle persone, all'interno della città. A dire il vero le corse fra muretti e tombini sono ancora uno degli elementi caratterizzanti di una Formula che rimane di forte successo tuttavia, con l'ultimo tipo di monoposto, la Gen3, le necessità sono mutate. Con una potenza massima di 350 kW, in luogo dei 250 espressi dalla Gen2, il tracciato di Roma è sembrato non essere più adeguato, così la massima serie per vetture elettriche si è spostata sul circuito permanente di Misano. Snaturandosi? Il tempo dirà se l'indirizzo della serie è davvero cambiato, o se sarà una delle poche eccezioni in mezzo a tante corse su tracciati cittadini. Quel che è certo è che le due gare disputate questo weekend sono state estremamente appassionanti e, forse per la prima volta, abbiamo potuto ammirare tutti i pregi della nuova generazione di monoposto. La quantità di sorpassi è stata impressionante, tanto che in alcuni frangenti sembrava di assistere una gara di moto, addirittura della fu 125. Vetture che si aprivano a ventaglio in rettilineo, staccate furibonde, sorpassi doppi, tripli, più auto appaiate in curva. Specialmente nella prima gara i piloti non si sono risparmiati.
Con quattro trionfi, su un totale di otto gare, Mitch Evans era stato eletto Re di Roma. L'aria italiana è sembrata far ancora bene al pilota neozelandese capace di accaparrarsi la pole position nella gara di ieri. Dopo una serie di giri confusionari, ma emozionanti, sembrava potersi giocare ancora un trionfo sulla nostra penisola. Ma nelle ultime tornate ha dovuto arrendersi ad un Da Costa scatenato, così come il pilota Nissan Rowland. Evans ha poi tagliato il traguardo sesto dietro appunto a, nell'ordine, Da Costa su Porsche, Rowland su Nissan, Dennis sulla Porsche del team Andretti, Günther su Maserati ed a Ticktum a bordo della sua ERT. Antonio Felix da Costa ha così festeggiato la sua prima vittoria stagionale, salvo poi vedersi squalificato a causa di un componente non autorizzato montato sulla sua vettura. Il sesto vincitore nelle prime sei gare 2024 è così risultato essere Oliver Rowland. Oggi l'inglese ha rischiato di bissare il successo divenendo così il primo pilota ad aggiudicarsi più di una corsa nel decimo campionato della categoria. Negli ultimi chilometri aveva saldamente la corsa in mano quando improvvisamente la sua Nissan ha rallentato, con la batteria scarica. A festeggiare, quindi, il successo di oggi, e secondo trionfo stagionale, è stato l'ex Formula 1 Pascal Wehrlein su Porsche, davanti al compagno di marca del team Andretti, Jake Dennis ed al pilota Jaguar Cassidy. Dopo il podio di ieri, ereditato dalla squalifica di Da Costa, Maserati non è andata oltre al nono ed al dodicesimo posto, rispettivamente con Daruvala (ieri ritirato) e Günther.
Poteva sembrare un esperimento, e forse lo è stato. Ci è mancata la bella cornice di Roma, ma il tracciato di Misano non ha fatto rimpiangere la scelta fatta dai promotori della Formula E. Lo spettacolo non è mancato, ed anzi si è alzato fino a livelli raramente raggiunti nel recente passato della categoria. Grazie Romagna dunque, evento da dieci e lode!
Dopo il passo falso dell'Australia Verstappen torna a dominare e trionfa davanti a Perez. Sainz è terzo, Leclerc quarto, ma la Rossa non è lontana.
Un redivivo Sainz domina alla grande a Melbourne. Leclerc è secondo. Impressionante doppietta Ferrari nel giorno della débâcle Red Bull. Chiude il podio Norris.
Il Re del deserto è ancora lui, Max Verstappen. Il mondiale debutta con una doppietta Red Bull. Ferrari combatte per il podio e lo ottiene con Sainz. Leclerc, sfortunato, è quarto davanti a Russell.
di Matteo Landi
Dall'ultima gara del 2023 alle prove libere che, giovedì scorso, hanno ufficialmente dato inizio al campionato 2024, è successo di tutto. L'inizialmente soporifero inverno della F1 è stato svegliato dalla notizia del rifiuto del Circus alla richiesta di ingresso del team di nuova costituzione, con basi solidissime, di proprietà della famiglia Andretti. Poi è arrivato l'annuncio del futuro matrimonio sportivo Hamilton-Ferrari. Accoppiata che dovrà attendere il 2025 per congiungersi. A livello extra-sportivo, ma con possibili conseguenze anche sul piano organizzativo del team campione del mondo in carica, è arrivata infine la denuncia di molestie che una dipendente Red Bull ha indirizzato all'ordine dello storico Team Principal Christian Horner. Al termine di un'indagine interna alla squadra il manager di Leamington Spa ha mantenuto il suo posto, ma alcune immagini recentemente inviate da un giornalista anonimo a molti addetti ai lavori, riguardanti la chat incriminata, lasciano intendere che la vincenda sia tutt'altro che conclusa. In mezzo a tutto questo marasma, silenzioso, si è mosso Verstappen. Il tre volte iridato ha svolto con serenità i brevi test invernali, e si è fiondato con la solita concentrazione e dedizione sulla causa nel primo weekend stagionale.
Max e Red Bull: accoppiata perfetta
Quando è stata svelata al mondo la nuova creatura in molti si sono chiesti come l'equipe comandata dal genio Adrian Newey avesse potuto spingersi tanto oltre. Il 15 febbraio scorso gli stessi sono rimasti increduli. Una vettura rivoluzionaria, con delle pance laterali dotate di piccolissime aperture. Riprendendo il concetto zero pods Mercedes con il quale gli stessi anglo-teutonici han fallito, tanto da abbandonarlo definitivamente quest'anno, ma facendolo funzionare. Giovedì scorso Verstappen si lamentava del comportamento della sua monoposto. Era solo il preludio di un dominio imminente e devastante. Pole position, giro più veloce e vittoria, se l'ambiente intorno a lui era scosso da vicende extra-agonistiche, lui ha rimesso le cose in ordine. Si riparte da dove eravamo rimasti. Gli equilibri, per il resto, sono cambiati, ma là davanti rimane sempre lui. Un rullo compressore, un pilota ormai ai limiti della perfezione. Partito davanti a tutti non ha lasciato la minima speranza agli avversari, che si sono spartiti le briciole.
Verstappen a parte, cambiano gli equilibri
Il campionato scorso aveva visto una McLaren in netto progresso chiudere bene una stagione cominciata malissimo. Il contrario di Aston Martin, partita con una mitragliata di podii grazie anche alle capacità di Fernando Alonso. La Ferrari aveva ottenuto nel 2023 l'unica vittoria non Red Bull, non abbastanza per confermarsi seconda forza. Rispetto alla scorsa annata (appunto, Max a parte) questo inizio di campionato, al momento, ci consegna un Cavallino Rampante seconda forza, davanti a Mercedes e McLaren.
Leclerc sfortunato, Sainz regala alla Ferrari il primo podio stagionale
Dopo la prima fila conquistata durante le qualifiche Leclerc nutriva la speranza di poter almeno impensierire Verstappen. Alla prima curva, però, il monegasco è rimasto alle spalle del rivale che si è involato indisturbato verso la vittoria. Charles si è ritrovato, già dopo pochi chilometri, vittima di una monoposto con evidenti problemi in frenata. Ha quindi subìto i sorpassi di Russell e Perez. Ma la Ferrari ha trovato in Sainz il proprio pilota di punta. Lo spagnolo si è scatenato rendendosi protagonista di alcuni bei sorpassi e, mentre Leclerc lottava con i problemi della sua vettura riuscendo comunque a concludere quarto, Carlos ha compiuto una buona rimonta conclusa a meno di tre secondi da Perez. La soddisfazione nel post gara del team di Maranello conferma il buon lavoro svolto sulla SF-24, consapevoli che per battere questa Red Bull serviranno gli straordinari.
Mercedes meglio di McLaren
Alle spalle del duo Rosso hanno terminato tre inglesi con i piloti Mercedes Russell e Hamilton divisi da Norris, McLaren. Il team di Toto Wolff ha trovato nel giovane Russell il suo team leader e con lui hanno lungamente sperato nel podio. Con la mescola di gomme più dura però le frecce grigio-nere hanno dovuto soccombere rispetto alla capacità di gestione degli pneumatici delle Ferrari. E questa al momento è la vera novità delle prime file: una Rossa costante, in grado di sfruttare meglio le gomme. Meglio di Mercedes e della rivelazione 2023, la McLaren, partita quest'anno un pò in sordina, ma comunque decisamente meglio rispetto alla scorsa stagione.
Aston Martin e Alpine: falsa partenza
Chi ha più deluso in questa prima uscita sono state Aston Martin ed Alpine, seppur per motivi diversi. La prima era chiamata alla riscossa, dopo una seconda parte del 2023 con sviluppi al passo del gambero. Invece il nono e decimo posto finale stonano decisamente con quanto visto circa 12 mesi fa, quando Alonso iniziò il campionato con tre podii consecutivi. Quest'anno il team di Lawrence Stroll scatta decisamente peggio, nonostante gli importanti investimenti. La seconda, la Alpine, ha messo in pista quella che attualmente è la peggiore vettura del Circus. Ultima fila conquistata in qualifica, nessun lampo in gara, conclusa con entrambe le auto fuori dai punti e doppiate. Lo stravolgimento organizzativo dello scorso anno al momento pare aver generato tante macerie, dalle quali è difficile ricostruire un progetto di squadra valido. Una situazione che non meritano due piloti di prim'ordine come Ocon e Gasly, entrambi con un palmarès più ricco di diversi loro colleghi. Uscire dalle sabbie mobili è quindi fondamentale per i due francesi, e ci proveranno già dal prossimo fine settimana a Jeddah, sul temibile e veloce cittadino che ha visto nel 2023 una delle poche vittorie non-Verstappen.
Un breve video ci ha svelato la nuova SF-24, subito in pista a Fiorano per un primo sgrossamento. Leclerc e Sainz, entrambi ad un bivio, ci credono. Ed è tempo di tornare al vertice.
di Matteo Landi
Un brevissimo video di presentazione, con qualche richiamo al passato glorioso, e poi subito in pista a Fiorano per un breve shakedown. Un lancio tanto sobrio da ricordare quello della F2007, la vettura che consegnò a Maranello, ad oggi, l'ultimo titolo mondiale piloti, allora presentata fresca di montaggio con i copripance ancora installati. L'opposto, ad esempio, della sfarzosa presentazione 2020, avvenuta al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia, incipit di una delle peggiori stagioni del Cavallino Rampante. Contrariamente a quel che recita il proverbio, il buongiorno non sempre si vede dal mattino. La Ferrari ha scelto il basso profilo, senza grossi proclami, in pieno Vasseur-style, alla ricerca della concretezza. Non è tempo di annunci roboanti che creano false aspettative. La notizia che ha scosso il soporifero inverno della F1, quella del passaggio di Hamilton alla Ferrari riguarda il 2025, ma nel frattempo c'è da vivere un campionato con un Sainz che vorrà chiudere in bellezza la sua avventura in Rosso (seppur probabilmente meno incline al sacrificio..), e con un Leclerc alla ricerca della sua definitiva affermazione nel Circus, realizzabile con la conquista dell'iride, o almeno con una stagione di altissimo profilo. Sul talento dei piloti ci sono pochi dubbi, piuttosto è stata la squadra, negli anni, a non fornigli una vettura all'altezza delle loro aspettative. A Maranello adesso ci provano con una vettura dall'apparenza non rivoluzionaria, ma analizzandola in profondità rileva particolari assai interessanti. Innanzitutto, come dichiarato dal Technical Director Chassis & Aerodynamics Enrico Cardile la nuova SF-24 dovrà essere "robusta e sincera, che faccia in pista quello che vediamo in galleria del vento". Caratteristica non di poco conto, considerando i problemi che hanno afflitto le Rosse degli ultimi anni, bizzose e dal comportamento difficile da interpretare, proprio per una mancanza di corrispondenza fra i dati rilevati in galleria e quelli della pista. A livello aerodinamico la vettura riprende i concetti espressi da Red Bull sin dal cambio regolamentare del 2022. Il team condotto da Vasseur non ha fatto un copia-incolla delle soluzioni avversarie, bensì ha reinterpretato il concetto aerodinamico portato avanti negli ultimi anni prendendo spunto da quanto di buono mostrato dalla vettura campione del mondo. A tal proposito si nota all'ingresso delle pance laterali un "vassoio" in puro stile Red Bull, meno pronunciato rispetto a quello della Aston Martin 2024. Nella vista frontale infatti si scorge bene la bocca delle stesse pance, cosa che non accadeva alla Red Bull 2023, così come non accade alla già citata Aston Martin presentata lo scorso 12 febbraio. Il muso è piuttosto corto, tanto da non appoggiarsi sul profilo principale.
Sempre rossa ovviamente, con la bella scritta "Ferrari" che spadroneggia sull'alettone posteriore. Una lingua giallo-bianca attraversa longitudinalmente il posteriore della vettura ed una doppia striscia dello stesso colore accarezza la parte anteriore, subito davanti all'Halo. Un dettaglio che strizza l'occhio al passato, in ricordo di alcune Ferrari che hanno corso fra gli anni '60 e '70 ma anche della 499P che ha trionfato lo scorso anno a Le Mans. Se per vincere bastasse la bellezza questa Ferrari sarebbe già campione del mondo. Peccato che per trionfare serva altro. Ed infatti Leclerc si aspetta "un passo avanti". A Maranello sono convinti di essere intervenuti a dovere sui punti deboli che caratterizzavano la vettura 2023. Dovrà quindi essere una vettura capace di gestire al meglio le gomme, concretizzando in gara quanto di buono siamo ormai abituati a vedere sul giro secco. In Ferrari dal 2019 Leclerc ha totalizzato ben 23 pole position a fronte di "sole" 5 vittorie. Una discrepanza frutto non di demeriti del pilota, ma piuttosto di deficienze del mezzo che si è ritrovato fra le mani durante la sua permanenza presso la squadra più titolata del Circus.
La vettura ammirata oggi è una SF-24 che probabilmente cambierà veste in occasione dei pre-season test programmati in Bahrain fra il 21 ed il 23 del mese in corso, in preparazione del primo weekend agonistico, all'inizio di marzo, che avrà luogo sempre a Sakhir. Come abbiamo imparato dal recente passato il risultato delle prime gare sarà importante ma necessariamente non indicherà l'andamento del campionato più lungo della storia, articolato su 24 gran premi. Il compito della nuova vettura è arduo ma doveroso. Il Rosso è il colore dei sogni. La nuova creatura dovrà trasformarli in realtà, riportando al vertice il marchio del Cavallino Rampante.