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Al momento partecipano 22 soci. La filosofia: legame con il territorio, qualità garantita, salute e benessere animale. Trespidi: "La nuova sfida in vista di Expo 2015" -

 

Piacenza, 15 maggio 2014 -

 

Si chiama "La Carne che Piace" ed è un consorzio volontario tra produttori di carne bovina, suina ed equina nato con l'intento di promuovere i prodotti della provincia di Piacenza e di proporre alimenti sani e controllati. L'iniziativa è stata presentata ufficialmente questa mattina in Provincia alla presenza di alcuni dei 22 soci-allevatori che al momento fanno parte del Consorzio.
Quattro le linee guida del Consorzio: legame con il territorio, qualità garantita, salute e benessere animale. Gli allevatori del Consorzio osservano infatti un disciplinare di produzione per offrire ai consumatori un prodotto genuino, sicuro e buono. Regole precise sono previste anche per macellatori, macellai e ristoratori convenzionati.
"Il Consorzio – ha sottolineato il presidente della Provincia Massimo Trespidi – è nato grazie all'impulso e al lavoro della Provincia di Piacenza, che, insieme agli allevatori, ha fortemente creduto in questo progetto. Le sfide si vincono unendo le forze e questo è un motto valido soprattutto alla vigilia dell'importante e imminente appuntamento di Expo 2015 dove "La Carne che Piace" potrà davvero ricoprire un ruolo chiave. Inizia adesso una fase nuova per gli allevatori piacentini : questo Consorzio insieme al progetto Autogrill, che fino al 2015 porterà nei punti vendita autostradali i prodotti della terra piacentina, sono fatti concreti – e non parole – che la Provincia, insieme al territorio, ha saputo mettere in campo in vista dell'Expo". "Gli allevatori che hanno aderito al Consorzio – ha aggiunto il presidente del Consiglio direttivo Giampaolo Maloberti – intendono far conoscere il prodotto piacentino anche fuori provincia ma soprattutto vogliono proporre un prodotto di qualità e controllato". "Credo molto nelle eccellenze piacentine – ha aggiunto lo chef Isa Mazzocchi – e ritengo che a Piacenza si debba valorizzare, mangiare e vendere il prodotto locale: l'iniziativa "La Carne che Piace" va proprio in questa direzione".
"Il Consorzio – hanno spiegato i veterinari Walter Cabrini e Riccardo Compiani – monitora ogni fase del processo produttivo, dalla qualità degli alimenti per gli animali, alla macellazione, alla corretta frollatura della carne. Grande attenzione viene poi riposta nella tutela del benessere animale". Come hanno infine spiegato l'assessore provinciale all'Agricoltura Manuel Ghilardelli, la dirigente del Settore Agricoltura della Provincia Bianca Rossi e il dirigente del servizio Piccole Filiere Albino Libè, la Provincia ha accompagnato la nascita del Consorzio e continuerà ad esserci al fine di portare avanti un progetto che già in altri ambiti ha avuto forte successo sul territorio.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.carnepiace.it.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

Gli istituti che hanno preso parte alla visita a Flossenbürg -Norimberga hanno presentato ieri pomeriggio i lavori di riflessione sull'esperienza -

 

Piacenza, 15 maggio 2014 -

Tramandare per non dimenticare. Riflettere per ricordare. Sono questi i motti che hanno accompagnato il Viaggio della Memoria 2014 promosso il 3-4-5 aprile scorso con il sostegno dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Piacenza, dei Comuni di Castel San Giovanni e Fiorenzuola. Gli studenti, gli insegnanti e i rappresentanti delle istituzioni hanno fatto visita a Flossenbürg -Norimberga; una tappa, quest'ultima, che conclude la visita ai campi di concentramento nazisti nei quali sono stati deportati in maggior numero i piacentini (negli anni passati gli studenti hanno fatto visita ai lager di Mauthausen-Gusen, Dachau, Buchenwald-Dora e Auschwitz-Birkenau).


Ad accogliere gli studenti e gli insegnanti che hanno preso parte al Viaggio sono stati ieri pomeriggio in Provincia il presidente Massimo Trespidi, il presidente del Consiglio provinciale Roberto Pasquali, l'assessore alle Politiche giovanili del Comune di Piacenza Giulia Piroli, il consigliere provinciale Marco Bergonzi e Fabrizio Achilli e Carla Antonini dell'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea.
"A Flossenbürg – ha ricordato Antonini – sono stati deportati 17 piacentini: 9 di questi non sopravviveranno. Il Campo ha quindi un particolare significato per la nostra Memoria".
Gli istituti che hanno partecipato all'iniziativa e che questo pomeriggio hanno presentato i lavori di restituzione dell'esperienza sono: Raineri-Marcora, San Vincenzo, Cassinari-Tramello, Volta, Mattei, Respighi, Colombini, Romagnosi-Casali, Isii Marconi e Gioia.


"Credo – ha sottolineato il presidente Trespidi – che la restituzione dell'esperienza sia un momento fondamentale all'interno del quale anche gli adulti, e non solo i giovani, devono ricoprire un ruolo decisivo e responsabile. In questa occasione vorrei ricordare due persone che a Piacenza, in due celebrazioni del Giorno della Memoria (nel 2013 e del 2014), hanno incontrato amministratori e studenti portando le loro testimonianze uniche. La prima è Nava Semel che fa parte della seconda generazione dell'Olocausto: la madre e il padre furono deportati e poi sopravvissuti ad Auschwitz e lei ha vissuto l'infanzia all'ombra del grande campo di sterminio. Oggi Nava Semel è una scrittrice: lo è da quando a 26 anni ha deciso di svelare la storia dei genitori, di conoscerne fino in fondo la tragicità. Lei stessa ha ricordato in un'intervista all'Università di Cosenza: 'Mi accorgo che l'Olocausto è parte della mia pelle, della mia anima; è la mia identità e realizzo quanto sia difficile trasmetterne la memoria'. L'Umanità, spiega ancora nella medesima intervista la scrittrice, è a continuo rischio di Olocausto, ogni volta che qualcuno ne nega l'esistenza. Il rischio peggiore è, dunque, il negazionismo; insieme al tentativo di rendere eventi storici e persone irrilevanti. La seconda figura è Uri Orlev, deportato e sopravvissuto all'orrore del campo di Bergen-Belsen, che qui a Piacenza di fronte ad una vastissima platea di studenti aveva detto: 'In una situazione infernale se ci sono persone buone vuol dire che esiste una speranza per l'umanità'. Quella speranza deve essere coltivata mai stancandosi di ascoltare quello che i testimoni della Shoah hanno da raccontare. Dal loro dolore, che chiede di uscire, nasce la lezione più importante: la memoria non può andare perduta".

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

Martedì 27 maggio alle 9 nella sala Consiglio della Provincia di Piacenza è in programma la premiazione dei vincitori del videoconcorso “One and different – Essere giovani in Europa”. Obiettivo del concorso è, lo si ricorda, realizzare micrometraggi della durata massima di 90 secondi sul tema della cittadinanza europea.

 

Piacenza, 14 maggio 2014 -

L'iniziativa nasce all'interno del progetto “Yec- young european citizen”, finanziato nell'ambito del programma nazionale AzioneProvinceGiovani, ed è finalizzata ad affrontare con un approccio innovativo, e nell’anno europeo ad essa dedicato, il tema della Cittadinanza europea e dei suoi valori: cultura della legalità quale elemento della democrazia, non discriminazione, diffusione dei valori, solidarietà, sviluppo armonioso della società europea, cultura del rispetto di sé e dell’altro.

L'iniziativa, che fa seguito al concorso del 2012 “La felicità in 90 secondi”, prevede due sezioni in concorso: giovani dai 13 ai 30 anni (gli studenti delle scuole secondarie e gli universitari potranno realizzare e caricare i cortometraggi in modo autonomo con smartphone e tablet) e giovanissimi dai 6 ai 12 anni (frequentanti le scuole primarie e secondarie fino ai 12 anni: potranno realizzare in gruppo o con la propria classe il micrometraggio). I vincitori riceveranno premi e la possibilità di partecipare in qualità di giurati al Giffoni Film Festival. La pagina facebook dedicata al concorso (il gruppo Facebook Piacenza con Giffoni e la pagina Facebook Piacenza con Giffoni – Concorso One and Different) ha collezionato centinaia di contatti  in soli 2 mesi. Si avvisa che, per venire incontro ad alcune richieste, è stata disposta la proroga al 18 maggio 2014 (annullando quindi il termine del  15 maggio 2014) per la partecipazione al concorso.

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Provincia e Comune ribadiscono dopo la temporanea sospensione dei blocchi: “Fondamentale garantire la piena operatività della struttura nelle migliori condizioni” -

 

Piacenza, 13 maggio 2014 -

 

All'indomani dell'annuncio in Prefettura della tregua di 48 ore che ha consentito ai lavoratori del Deposito 2 di Ikea di riprendere regolarmente stamani la propria attività dopo la sospensione dei giorni scorsi, il presidente della Provincia Massimo Trespidi e il sindaco di Piacenza Paolo Dosi hanno raggiunto nelle prime ore della mattina lo stabilimento logistico di Le Mose.

La presenza dei due massimi esponenti di Comune e Provincia all'interno del Deposito rappresenta un ulteriore segnale di vicinanza ai dipendenti di Ikea e della Cooperativa San Martino, oltre che un'occasione per conoscere da vicino il lavoro all'interno della struttura.

“La nostra presenza – hanno ribadito Trespidi e Dosi – è il segno di un'alta attenzione nei confronti dell’azienda svedese e dei suoi lavoratori in un momento difficile. Pur nel rispetto dei diritti di manifestare e scioperare, vogliamo  rimarcare come per le istituzioni  risulti fondamentale che una realtà come Ikea possa operare nelle migliori condizioni”.

Proseguono Trespidi e Dosi: “Nello stabilimento piacentino confluiscono merci destinate a tutta Italia, all’Europa sud-orientale e a parte della Svizzera. La nostra preoccupazione è quella di continuare a garantire gli attuali livelli di operatività sul territorio, soprattutto in un momento di crisi economica come quello attuale, e di contribuire a creare le condizioni per un ulteriore sviluppo dell’attività”.

Il presidente Trespidi e il sindaco Dosi sono stati accompagnati nella visita allo stabilimento di Le Mose dal responsabile Ikea Italia Distribution, Andrea Colzani, e dalla responsabile della Comunicazione interna Ornella Marangon.

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

 

 

 

 

Le istituzioni locali tengono alta la guardia: “Vagliare tutti i possibili interessamenti da parte del sistema produttivo piacentino verso lo stabilimento di san Polo” -

 

Piacenza, 12 maggio 2014 -

E' stato programmato per lunedì 19 maggio il nuovo incontro istituzionale, convocato dal presidente della Provincia Massimo Trespidi, sul caso Sandvik. A pochi giorni dal vertice che ha visto riuniti nel palazzo di via Garibaldi Provincia, Comune di Podenzano, Regione Emilia Romagna, Confindustria e azienda è stata ufficializzata la data della prossima riunione che servirà, secondo le intenzioni delle istituzioni locali, a tracciare un quadro preciso della situazione dello stabilimento di San Polo. A confrontarsi saranno ancora una volta i soggetti che, già nei giorni scorsi, hanno avviato il dialogo in Provincia.

“La volontà – ha confermato il presidente della Provincia Trespidi – è quella di vagliare ogni possibile interessamento  - da parte del tessuto produttivo e imprenditoriale locale - al proseguimento dell'attività all'interno del sito. Il sistema piacentino potrebbe in questa fase giocare un ruolo da protagonista. Il territorio piacentino ha già pagato pesantemente il proprio tributo alla crisi economica in atto ed è necessario mettere in atto tutte le misure necessarie a frenare l'impoverimento a cui stiamo assistendo di aziende e di maestranze ad alti livelli di professionalità”.

Il livello di attenzione delle istituzioni locali rimane in queste ore altissimo.

 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Conclusi i lavori avviati nel 2004. Trespidi: “Finanziata la realizzazione del ponte ciclopedonale sull'Arda a Villanova”. L'itinerario si snoda per 136 chilometri e coinvolge i 9 Comuni rivieraschi -

 

Piacenza, 12 maggio 2014 -

Nove Comuni piacentini coinvolti (Castel San Giovanni, Sarmato, Rottofreno, Calendasco, Piacenza, Caorso, Monticelli, Castelvetro e Villanova) e 136 chilometri complessivi lungo le rive del Grande Fiume: sono questi i numeri principali dell’itinerario cicloturistico “Via Po” da oggi completamente percorribile grazie alla conclusione dell'ultima parte dei lavori (avviati nel 2004) di realizzazione del percorso. A presentare ufficialmente la conclusione dell’ultima tranche di interventi di un’opera di respiro europeo che si appresta a diventare fiore all’occhiello del territorio in vista di Expo 2015 è stato questa mattina in Provincia il presidente Massimo Trespidi.

“L’itinerario – ha sottolineato Trespidi – rappresenta un’opportunità importante in vista di Expo 2015 oltre che un intervento fondante per il turismo del territorio. La volontà è quella di inaugurare a breve il percorso insieme alle associazioni ciclistiche piacentine”.

La realizzazione dell’itinerario cicloturistico “Via Po”, avviato come si diceva nel 2004, è inserito nel “Programma d’area Po, fiume d’Europa”; la spesa complessiva - sostenuta da Provincia, Regione Emilia Romagna e 9 Comuni rivieraschi - ammonta a 3.183.324 euro  (Comuni 943.324 euro, Provincia di Piacenza 690mila euro e Regione Emilia Romagna 1.550.000 euro). L'itinerario ciclabile “Via Po” sarà parte integrante della “Via Mediterranea” (rete ciclabile Eurovelo), che partendo da Cadice, in Spagna, raggiunge Atene, in Grecia.

Qualche dato tecnico. L'itinerario nella provincia di Piacenza ha una lunghezza complessiva pari a circa 136 chilometri di cui circa 90 sull’argine maestro (in concessione con l’Agenzia interregionale del fiume Po), circa 42 su strade comunali a basso volume di traffico e circa 4 su strade e ponti provinciali per il superamento degli affluenti del fiume Po. 

Lungo l’intero percorso è stata installata una precisa e fitta rete di segnali di indicazione e di informazione. Nella cartellonistica dell’itinerario cicloturistico “Via Po”, i ciclisti trovano costanti due simboli: il logo della Provincia di Piacenza, promotrice dell’iniziativa, e il logo di EuroVelo, per segnalare ai fruitori, anche stranieri, che il tracciato è parte integrante degli itinerari internazionali più importanti.

La segnaletica si divide in due tipologie differenti: le indicazioni chilometriche e le segnalazioni finalizzate ad illustrare le emergenze esistenti sul territorio. La prima tipologia permette ai ciclisti di orientarsi informandoli sulle distanze dai capoluoghi di comune e dai centri abitati circostanti; la seconda indica i luoghi storici e architettonici che costeggiano il fiume, gli ambienti naturalistici e paesaggistici degni di essere visitati, gli spazi attrezzati per lo svago e la ristorazione.  Sempre di facile lettura risultano le “tabelline” sottostanti ai cartelli, in cui sono inserite informazioni di completamento, anch’esse tradotte in simboli, sempre nell’ottica di favorire la loro immediata comprensione anche ai fruitori di altre nazionalità. Sono state poi installate, lungo tutto il percorso ciclabile e all’interno dei comuni interessati, numerose bacheche illustrative contenenti informazioni utili per coloro che percorrono l’intero itinerario.

Il percorso è inoltre dotato di aree di sosta (di cui 8 di nuova realizzazione)  - di circa 150 metri quadrati cadauna, attrezzate con tavolo con panchine, cestini portarifiuti, portabiciclette, gioco bimbi - e di due percorsi vita costituiti da otto stazioni che permetteranno ai frequentatori lo svolgimento di un equilibrato programma di attività motorie, integrative di quelle ciclistiche.

La realizzazione dell'intervento è stata suddivisa, in collaborazione con Aipo, in 4 stralci funzionali. Di questi, 3 stralci sono stati attuati a cura della Provincia di Piacenza: il primo si è concluso nel 2005 (investimento complessivo 472.081,37 euro) nei comuni di Caorso e Monticelli e ha visto la realizzazione di una porzione di itinerario di circa 16 chilometri; il secondo stralcio si è concluso nel 2008 (investimento complessivo 1.698.866,90 euro) nei comuni di Castel San Giovanni, Sarmato, Rottofreno, Calendasco, Caorso, Castelvetro, Villanova per circa complessivi 70 chilometri e, infine, il terzo stralcio - quello attuale -  si è concluso nelle scorse settimane (investimento complessivo 516.446,73 euro) nei comuni di Calendasco, Rottofreno e Caorso per complessivi 20 chilometri. Uno stralcio è infine stato attuato a cura del Comune di Piacenza (investimento complessivo 495.300 euro) ed ha riguardato la realizzazione, nel corso del 2013, della porzione dell'itinerario nel Comune capoluogo per uno sviluppo di circa 30 chilometri.

“Facendo seguito a quanto unitariamente richiesto dai Comuni partecipanti all’iniziativa – ha infine annunciato il presidente Trespidi - la Conferenza di Programma aveva a suo tempo stabilito di destinare le economie maturate e maturande alla costruzione di un ponte ciclopedonale sul torrente Arda nel territorio del comune di Villanova. L’importo complessivo necessario per la nuova realizzazione è stato stimato in 700mila euro e il budget dell'intervento sarà previsto nella variazione di bilancio che sarà sottoposta al voto del Consiglio provinciale a fine settimana . La Provincia metterà a disposizione risorse proprie per 345mila euro che si andranno a sommare alle economie di spesa realizzate nell’esecuzione (355mila euro)”. Grande soddisfazione per la conclusione dei lavori è stata inoltre espressa dai rappresentanti dei Comuni coinvolti.

La Provincia di Piacenza era stata individuata come ente attuatore delle azioni progettuali (con esclusione del tratto nel comune di Piacenza) inserite dai comuni rivieraschi nell'Accordo di Programma “Po Fiume d'Europa”, in forza di una convenzione siglata fra i Comuni e la Provincia nel marzo 2004. La progettazione e la Direzione lavori dell'intero intervento sono state affidate allo Studio tecnico associato Pancini Claudio e Pancini Massimo di Piacenza, al quale nella fase pre-progettuale era già stata affidata la redazione dello studio di fattibilità. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Ets Srl.

Le opere realizzate, ad avvenuto collaudo, dovranno essere assunte in gestione dai Comuni territorialmente competenti. Prossimamente, quindi, si procederà a tali trasferimenti.

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

 

 

Duro intervento del presidente della Provincia: “Caos da troppo tempo: Ikea deve rimanere a Piacenza e i cancelli devono essere liberati subito” -

 

Piacenza, 9 maggio 2014 -

Il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha incontrato poco dopo le 13 nel palazzo di via Garibaldi i lavoratori di Ikea e della cooperativa San Martino che, non coinvolti nelle proteste di questi giorni e a seguito della sospensione delle attività dell'azienda di Le Mose, hanno chiesto un confronto con le istituzioni.

“Io sono al vostro fianco – ha esordito il presidente Trespidi che questa sera parteciperà al vertice convocato in prefettura – sono con i lavoratori che vogliono lavorare. Nel nostro Paese ultimamente accadono fatti strani: non è tollerabile che a causa di alcuni facinorosi decine di lavoratori non possano andare a lavorare. Ho chiesto pochi minuti fa al Questore di Piacenza che vengano liberati i cancelli. Non sono in discussione, sia chiaro, il diritto di manifestare e il diritto di scioperare: ma il diritto al lavoro, così come previsto dalla Costituzione, non può essere ostacolato da nessuno. Con la gente che impedisce ad altri di svolgere il proprio lavoro nel rispetto delle regole e delle leggi non si tratta: questa situazione di caos è durata per troppo tempo ed è ora di chiudere questa partita. Ikea deve rimanere a Piacenza e i lavoratori devono poter tornare a lavorare subito”.

“Offro la mia disponibilità – ha continuato il presidente Trespidi – ad essere al vostro fianco, a sostenere il diritto dei lavoratori. In un momento in cui la crisi economica ha costretto molte aziende a chiudere non è accettabile che in un luogo dove il lavoro c'è non si possa lavorare. Così come non è accettabile il fatto che alcune forze politiche appoggino comportamenti non più tollerabili”. 

Al vertice in Provincia ha preso parte anche il consigliere provinciale Marco Bergonzi.

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

 

La delegazione dell'istituto tecnico professionale Salesiano de Il Cairo è protagonista di uno scambio didattico e culturale con l'Isii Marconi -

 

Piacenza, 9 maggio 2014 -

Il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi ha incontrato nelle scorse ore nel palazzo di corso Garibaldi una delegazione di dieci studenti provenienti dall'istituto tecnico e professionale Salesiano Don Bosco de Il Cairo in Egitto. I giovani, tutti frequentanti le classi terze e quarte dell'istituto, sono ospiti fino a lunedì all'Isii Marconi di Piacenza per uno scambio didattico e culturale fortemente voluto dal dirigente scolastico Giampaolo Carini. L'obiettivo è quello di instaurare un legame solido tra i due istituti al fine di avviare una collaborazione tra studenti. I giovani egiziani hanno visitato nei giorni scorsi alcune aziende attive sul territorio e hanno partecipato ad alcuni laboratori promossi dall'istituto piacentino.

“E' un piacere – ha detto il presidente della Provincia Trespidi – accogliere la delegazione di studenti provenienti dall'Egitto. Auguro ai ragazzi, che intendono proseguire gli studi universitari anche nel nostro Paese, di raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati”. 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Obiettivo dell'iniziativa realizzare micrometraggi dedicati al tema della cittadinanza attiva -

 

Piacenza, 7 maggio 2014 -

C'è ancora tempo fino a giovedì 15 maggio per partecipare al videoconcorso, promosso dalla Provincia di Piacenza in collaborazione con il Giffoni film festival, “One and different - Essere giovani in Europa”: obiettivo del concorso è realizzare micrometraggi della durata massima di 90 secondi sul tema della cittadinanza europea.

L'iniziativa nasce all'interno del progetto “Yec- young european citizen”, finanziato nell'ambito del programma nazionale AzioneProvinceGiovani, ed è finalizzata ad affrontare con un approccio innovativo, e nell’anno europeo ad essa dedicato, il tema della Cittadinanza europea e dei suoi valori: cultura della legalità quale elemento della democrazia, non discriminazione, diffusione dei valori, solidarietà, sviluppo armonioso della società europea, cultura del rispetto di sé e dell’altro.

L'iniziativa, che fa seguito al concorso del 2012 “La felicità in 90 secondi”, prevede due sezioni in concorso: giovani dai 13 ai 30 anni (gli studenti delle scuole secondarie e gli universitari potranno realizzare e caricare i cortometraggi in modo autonomo con smartphone e tablet) e giovanissimi dai 6 ai 12 anni (frequentanti le scuole primarie e secondarie fino ai 12 anni: potranno realizzare in gruppo o con la propria classe il micrometraggio). I vincitori riceveranno premi e la possibilità di partecipare in qualità di giurati al Giffoni Film Festival. La pagina facebook dedicata al concorso (il gruppo Facebook Piacenza con Giffoni e la pagina Facebook Piacenza con Giffoni – Concorso One and Different) ha già raggiunto 273 adesioni e collezionato centinaia di contatti  in soli 2 mesi; molte le scuole coinvolte.

Per partecipare è necessario caricare il micrometraggio su Youtube e quindi compilare l’entry form. 

Il prossimo 27 maggio in Provincia sarà comunicato in diretta l’elenco delle opere vincitrici.

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

L'inaugurazione dell'esposizione delle opere donate alla Provincia di Piacenza è in programma sabato 10 maggio alle 16,30 -

 

Piacenza, 7 maggio 2014 -

 

Sarà la cornice di Villa Braghieri di Castel San Giovanni ad ospitare, da sabato 10 maggio e fino al prossimo 29 giugno, la mostra “Motti, il Po, Piacenza”. La nuova esposizione di opere dell'artista Giuseppe Motti, donate dalla famiglia all'ente di corso Garibaldi, avrà come tema fondante il Grande fiume e la sua gente: una sorta di viaggio, dunque, tra i paesaggi fluviali e le persone che nel tempo ne hanno scritto la storia.

A presentare la mostra sono stati ieri pomeriggio in Provincia il presidente Massimo Trespidi, il sindaco di Castel San Giovanni Carlo Capelli, il curatore scientifico Carlo Francou (direttore scientifico del Museo geologico “G. Cortesi” di Castell'Arquato e coordinatore del Museo Civico di Storia naturale di Piacenza) e la figlia dell'artista Sonia Motti con il marito Alessandro Pardi. “La nostra famiglia – hanno detto i parenti del pittore – è orgogliosa di vedere promosso sul territorio un evento dedicato proprio alla terra del Grande Fiume e a chi la abita”.

Le cinquanta tele esposte raffigurano scenari fluviali e scorci intimi e non mancano anche alcuni disegni originali dell'artista.

“La mostra – ha sottolineato il presidente della Provincia Trespidi – consente di far conoscere ulteriormente le opere dell'artista in uno dei luoghi più belli vicini al Po. La volontà dell'Amministrazione è quella di realizzare un'esposizione permanente dei dipinti nella sala Consiglio del palazzo della Provincia in via Garibaldi per onorare al meglio la memoria di Motti”.

L'inaugurazione della mostra si terrà sabato 10 maggio alle 16,30 a Castel San Giovanni (Villa Braghieri, via Emilia Piacentina 31). Si tratta, lo si ricorda, dell'esposizione di una selezione delle  opere donate da Maria Scarani Motti e Sonia Motti alla Provincia di Piacenza. 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

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