Cinquantaseienne infartuato in attesa dell’arrivo del 118 nel parcheggio del Centro Commerciale è stato soccorso da militari dell'Arma fuori servizio, prontamente intervenuti.
La formula full electric è tornata in Italia. Non più a Roma, bensì a Misano, la Formula E ha messo in scena due gare estremamente appassionanti e ricche di sorpassi. Rowland e Wehrlein i vincitori.
di Matteo Landi
Ci eravamo abituati a vederle passare sotto l'Obelisco, davanti al Colosseo Quadrato, sfrecciare sulle strade dell'Eur, nella cornice unica della Città Eterna. Dal 2018 la Formula E ha avuto come tappa fissa la gara di Roma. Appuntamento interrotto solo nel 2020, causa Covid, e poi raddoppiato per tre anni consecutivi con due gare all'interno dello stesso weekend. Se la Formula 1 per motivi commerciali sta spostando sempre più il suo baricentro verso i circuiti cittadini, la categoria full electric si è sempre promossa come il campionato che si pone nuove sfide tecnologiche andando in mezzo alle persone, all'interno della città. A dire il vero le corse fra muretti e tombini sono ancora uno degli elementi caratterizzanti di una Formula che rimane di forte successo tuttavia, con l'ultimo tipo di monoposto, la Gen3, le necessità sono mutate. Con una potenza massima di 350 kW, in luogo dei 250 espressi dalla Gen2, il tracciato di Roma è sembrato non essere più adeguato, così la massima serie per vetture elettriche si è spostata sul circuito permanente di Misano. Snaturandosi? Il tempo dirà se l'indirizzo della serie è davvero cambiato, o se sarà una delle poche eccezioni in mezzo a tante corse su tracciati cittadini. Quel che è certo è che le due gare disputate questo weekend sono state estremamente appassionanti e, forse per la prima volta, abbiamo potuto ammirare tutti i pregi della nuova generazione di monoposto. La quantità di sorpassi è stata impressionante, tanto che in alcuni frangenti sembrava di assistere una gara di moto, addirittura della fu 125. Vetture che si aprivano a ventaglio in rettilineo, staccate furibonde, sorpassi doppi, tripli, più auto appaiate in curva. Specialmente nella prima gara i piloti non si sono risparmiati.
Con quattro trionfi, su un totale di otto gare, Mitch Evans era stato eletto Re di Roma. L'aria italiana è sembrata far ancora bene al pilota neozelandese capace di accaparrarsi la pole position nella gara di ieri. Dopo una serie di giri confusionari, ma emozionanti, sembrava potersi giocare ancora un trionfo sulla nostra penisola. Ma nelle ultime tornate ha dovuto arrendersi ad un Da Costa scatenato, così come il pilota Nissan Rowland. Evans ha poi tagliato il traguardo sesto dietro appunto a, nell'ordine, Da Costa su Porsche, Rowland su Nissan, Dennis sulla Porsche del team Andretti, Günther su Maserati ed a Ticktum a bordo della sua ERT. Antonio Felix da Costa ha così festeggiato la sua prima vittoria stagionale, salvo poi vedersi squalificato a causa di un componente non autorizzato montato sulla sua vettura. Il sesto vincitore nelle prime sei gare 2024 è così risultato essere Oliver Rowland. Oggi l'inglese ha rischiato di bissare il successo divenendo così il primo pilota ad aggiudicarsi più di una corsa nel decimo campionato della categoria. Negli ultimi chilometri aveva saldamente la corsa in mano quando improvvisamente la sua Nissan ha rallentato, con la batteria scarica. A festeggiare, quindi, il successo di oggi, e secondo trionfo stagionale, è stato l'ex Formula 1 Pascal Wehrlein su Porsche, davanti al compagno di marca del team Andretti, Jake Dennis ed al pilota Jaguar Cassidy. Dopo il podio di ieri, ereditato dalla squalifica di Da Costa, Maserati non è andata oltre al nono ed al dodicesimo posto, rispettivamente con Daruvala (ieri ritirato) e Günther.
Poteva sembrare un esperimento, e forse lo è stato. Ci è mancata la bella cornice di Roma, ma il tracciato di Misano non ha fatto rimpiangere la scelta fatta dai promotori della Formula E. Lo spettacolo non è mancato, ed anzi si è alzato fino a livelli raramente raggiunti nel recente passato della categoria. Grazie Romagna dunque, evento da dieci e lode!
Da "Granaio d'Europa" a "Grana d'Europa" - Nonostante l’impegno economico e militare dell’occidente, l’Ucraina sta arrancando e la vittoria (non si può usare la parola sconfitta) sulla Federazione Russa è a rischio così come pure le economie europee.