Editoriale: Si o No? le due principali DOP prendono il volo. Sempre la solita storia, basta con i ricatti! Cereali e dintorni. Mercati sostanzialmente stabili. Vino: il Testo Unico è legge. Campagna pomodoro 2017, pronta una proposta per il miglioramento della programmazione produttiva. Carne bovina: domanda ancora debole
SOMMARIO Anno 15 - n° 48 04 dicembre 2016
1.1 editoriale Si o No?
2.1 lattiero caseario Le due DOP hanno preso il volo.
3.1 politica-referendum Sempre la solita storia. Basta con i ricatti!
3.2 agricoltura sostenibile La "Bandiera Verde Agricoltura" a una azienda reggiana
4.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati sostanzialmente stabili.
6.1 agricoltura Al Cap di Parma un incontro sull'annata agraria
6.2 vino VeronaFiere. Nascono gli Evoo Day
7.1 vino Vino: il Testo Unico è legge
7.2 pomodoro Campagna pomodoro 2017, pronta una proposta per il miglioramento della programmazione produttiva
8.1 carni bovine Carne bovina: domanda ancora debole
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
Editoriale: Gli occhi puntati sul nostro referendum. Grana e Parmigiano, trend in crescita. Verlinvest, nel capitale della Mutti Spa. Enologica, degustando il successo. Cereali e dintorni. Parmigiano Reggiano Identity. Ortofrutta, l'UE un mercato ristretto.
SOMMARIO Anno 15 - n° 47 27 novembre 2016
1.1 editoriale Gli occhi puntati sul nostro Referendum
2.1 lattiero caseario Grana e Parmigiano. Trend in crescita.
3.1 imprese Mutti annuncia l'ingresso di Verlinvest nel capitale dell'Azienda
3.2 Vino Degustando enologica
4.1 cereali Cereali e dintorni. Prezzi condizionati dal cambio valutario
5.1 cereali Cereali e dintorni. Prezzi tendenzialmente in salita
6.1 vino Enologica 2016: positivo il bilancio
7.1 Ortofrutta Export, per l'ortofrutta il mercato europeo si è fatto stretto.
8.1 Parmigiano Reggiano Identity. Caseifici e ristoratori a confronto
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
Food Valley negli Usa. Collaborazione con la FDA americana sulla sicurezza alimentare, export e attrattività Emilia-Romagna nell'incontro con gli investitori. Bonaccini: "Facendo rete siamo in grado di competere in tutti i mercati internazionali"
Nella missione della Regione negli Stati Uniti nell'ambito della settimana della cucina italiana nel mondo, gli incontri del presidente della Giunta alla Food and Drug Administration e all'ICE, Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. "I nostri obiettivi crescita, sviluppo e occupazione"
Bologna – Sicurezza alimentare, protezione di marchi che rappresentano l'eccellenza enogastronomica emiliano-romagnola nel mondo, ma anche export e attrattività, per aumentare gli investimenti di aziende americane in Emilia-Romagna, dove già grandi Gruppi, da Philips Morris a Youx, hanno deciso fare impresa. Il tutto con obiettivi primari che sono crescita, sviluppo e occupazione.
Nella missione della Regione negli Stati Uniti – dove dal 16 al 20 novembre New York celebra i prodotti Dop e Igp regionali (44, record in Europa) nell'ambito della prima settimana della cucina italiana nel mondo – il presidente della Giunta, Stefano Bonaccini, mette le basi per una più stretta collaborazione con la Food and Drug Administration, l'Agenzia alimentare americana, sul fronte della food security, e incontra investitori istituzionali all'ICE – Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, nella sede di New York, ascoltandoli, raccogliendo le loro esigenze e spiegando le opportunità d'impresa in Emilia-Romagna.
"Abbiamo deciso di essere qui a New York perché gli Stati Uniti sono il nostro mercato più importante extraeuropeo- ha spiegato Bonaccini agli investitori americani all'ICE-. Nel 2015 il nostro export ha raggiunto complessivamente i 55,3 miliardi di euro e nel 2016 supereremo i 56. L'agroalimentare vale circa 6 miliardi e le esportazioni dell'agrofood verso gli Usa nei primi sei mesi di quest'anno sono aumentate dell'8,9%. Stiamo puntando con decisione sull'internazionalizzazione, piccolo è bello ma auspichiamo nuove aggregazioni, le nostre imprese devono poter competere sul mercato globale e noi siamo al loro fianco. Contemporaneamente- ha proseguito il presidente della Regione- stiamo investendo moltissimo sull'attrattività, con successo: siamo la sesta regione europea su questo fronte e grazie alla nostra legge regionale sull'attrazione di investimenti in Emilia-Romagna ben 16 imprese e grandi gruppi investiranno 600 milioni di euro nel nostro territorio, per oltre 1.500 nuovi posti di lavoro. E' ormai chiaro, lo dicono i risultati, che fare rete fra istituzioni, imprese, sindacati, università e associazioni rende il sistema Emilia-Romagna in grado di competere su tutti i mercati, quello europeo e quelli internazionali".
Bonaccini ha quindi sottolineato come investire in Emilia-Romagna trovi condizioni favorevoli, grazie alle infrastrutture esistenti, alle peculiarità dei territori, al know how dei tecnici e della manodopera specializzata e ai saperi diffusi, al lavoro fatto sui fattori di attrattività economica con una Legge regionale (la n. 14 del 2014) che valorizza logistica, ricerca e sviluppo, innovazione, università, tecnopoli, start-up, hi-tech, sanità e solidarietà, tutti elementi oggetto di politiche regionali ad hoc. E ancora, a tre brand turistico-imprenditoriali come Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley, e una quarta in cantiere come Fashion Valley, e a cluster produttivi molto internazionalizzati: automotive, biomedicale, packaging, food, meccanica e automazione industriale e logistica.
Il presidente ha infine annunciato agli investitori che il prossimo anno in collaborazione con ICE si farà una sessione di lavoro con ERVET, la società regionale per la valorizzazione economica del territorio, che verrà negli Stati Uniti ad approfondire ulteriormente le modalità per investire in Emilia-Romagna.
Ma il faccia a faccia all'ICE, cui ha partecipato anche l'assessore all'Agricoltura, Simona Caselli, è servito anche per ascoltare le esigenze degli investitori, che hanno portato all'attenzione del presidente della Regione gli aspetti della loro quotidianità. Molta concretezza, dunque, a partire dal fatto che i prodotti per il mercato americano devono essere di grande qualità e passare per canali di vendita validi e riconosciuti, oltre al fatto in realtà esistono cinquanta mercati in uno: è importante selezionare gli Stati in cui esportare, capire la loro legislazione, non vale la pena forzare le cose e volere arrivare in tutto il mercato americano.
Maurizio Forte, direttore ICE New York e coordinatore uffici ICE Rete USA, ha illustrato il potenziale dei vari mercati negli Stati Uniti, ricordando come i prodotti italiani vadano effettivamente molto bene. Una ricerca fatta dall'ICE, ha poi spiegato, rivela che occorre rendere facili da trovare i prodotti italiani, da qui la strategia di promozione agroalimentare italiana negli Usa, con accordi con la grande distribuzione, fiere, campagne sui media, e-commerce e attività di incoming in Italia. Previsti anche educational per i consumatori, per distinguere i prodotti e far scegliere la qualità: "Buy authentic Italian, get more", questo lo slogan della campagna.
Sicurezza alimentare
Sul fronte della sicurezza alimentare, l'Emilia-Romagna chiama e la Food and Drug Administration (Fda), l'Agenzia americana per gli alimenti, risponde. A Washington il presidente Bonaccini ha incontrato Donald Prater, Acting assistant commissioner for Food Safety Integration (FDA), col quale si è confrontato sui temi della sicurezza e dell'educazione alimentare, della sostenibilità dei processi produttivi nell'agroalimentare e della tutela del Made in Italy, di cui le eccellenze enogastronomiche emiliano-romagnole rappresentano una parte importantissima.
"E' strategico rafforzare il rapporto con gli Stati Uniti, per rilanciare il 'sistema Italia' attraverso una collaborazione tra gli enti di ricerca, le imprese, le fiere e i diversi attori del settore agroalimentare, e lo è per l'Emilia-Romagna, per l'importanza e la ricchezza del suo comparto agroalimentare. Non a caso- ha spiegato Bonaccini- come Regione abbiamo lanciato il World Food Research and Innovation Forum, la piattaforma internazionale sull'alimentazione che punta ad aggregare le migliori esperienze internazionali nel campo della ricerca e della sicurezza alimentare, una nuova metodologia di relazioni e di cooperazione tra governi, istituzioni, imprese, associazioni e mondo della ricerca per contribuire alla definizione di strategie del settore dell'alimentazione: ho invitato formalmente la FDA a prendere parte alla Strategic international platform del World Food Forum, ringraziandola peraltro per il contributo dato inizialmente all'avvio della piattaforma".
Il presidente della Regione ha poi proposto una intesa alla FDA sul tema della food security nell'ambito dell'accordo della Regione Emilia-Romagna con la regione cinese del Guandong, così come importante è stato il protocollo siglato l'anno scorso dalla Regione Emilia-Romagna con lo Stato della California sui cambiamenti climatici e per la riduzione dei gas climalteranti, con impegno rispetto alla sostenibilità ambientale dei processi produttivi nell'agroalimentare.
Prater ha quindi illustrato i nuovi provvedimenti legislativi della FDA, a partire dai contenuti del Food safety modernization act, che entrerà in vigore negli Stati Uniti nel corso del 2017. Infine, ha ricordato la collaborazione con molti governi esteri e in questo ambito ha apprezzato le informazioni arrivate dalla Regione Emilia-Romagna, auspicando una ulteriore collaborazione.
(Nelle foto in allegato, immagini degli incontri alla FDA e all'ICE. Nella prima, il presidente Bonaccini con Donald Prater, nella seconda con Maurizio Forte e l'assessore Simona Caselli)
Attenzione al "Parmesan", che i consumatori Usa ritengono italiano anche perchè sulla confezione sono presenti elementi di 'italian sounding' come il tricolore, potrebbe essere contaminato con la salmonella. L'allarme arriva dalla Food and Drug Administration (FDA) che ha appena avviato un'inchiesta al riguardo in collaborazione con la Centers for Disease Control statunitense oltre che i funzionari sanitari locali.
Il pericolo riguarda due marche popolari di parmigiano grattugiato che sono state prontamente ritirate. Il richiamo si riferisce esclusivamente ad alcune confezioni del 4C "formaggio grattugiato", 4C "stile della casa" formaggio grattugiato in vasi di vetro, e il marchio Cento brand of cheese. Esso comprende anche il formaggio grattugiato "Romano" e il mix di parmigiano-Romano. La probabile contaminazione da Salmonella è stata scoperta durante i test di routine da parte della Food and Drug Administration Questi prodotti sono stati distribuiti a livello nazionale e comprendono le confezioni con scadenza minima fra il 12 novembre 2016 ed il 12 novembre 2018.
Le aziende produttrici, oltre al ritiro, hanno subito istituito un numero verde per i consumatori, e nel comunicato hanno descritto sintomi e precauzioni da prendere per limitare l'eventuale danno dovuto ingestione. In attesa di una risposta del ministero della Salute, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", invitiamo ad evitare il consumo di "Parmesan" importato dagli Stati Uniti facilmente acquistabile dai consumatori sui negozi online di internet, convinti di avere acquistato un autentico prodotto made in Italy. Anche se il caso di salmonellosi in questione riguarda un paese estero, è sempre buona norma rinfrescarsi la memoria con quelli che sono i sintomi della patologia, comunque ben nota anche in Italia e legata al consumo di numerosi alimenti. Sono febbre, diarrea e dolori addominali che si sviluppano dopo 12-72 ore dal contagio ecco i sintomi. La malattia dura al massimo una settimana e nella maggior parte dei casi non occorre una terapia specifica.
Tuttavia in alcune persone la diarrea ed i dolori sono talmente violenti da costringere il paziente ad un ricovero in ospedale. Senza escludere i casi in cui l'infezione dall'intestino si diffonde nel sangue ed in altri organi. Particolarmente a rischio in tal senso sono i bambini, di età inferiore ai 5 anni, ma anche le persone anziane e quelle con un sistema immunitario compromesso. Per loro, ai primi sintomi è sempre importante un controllo approfondito per una rapida diagnosi.
Lecce, 16 novembre 2016
(Foto di Repertorio)
Editoriale: Con l'acqua alla gola? Sensibile rimbalzo del Grana Padano e del Parmigiano. Ismea, flette la spesa alimentare nel 2016. EIMA International: il trionfo della meccanica. USA: Parmesan grattugiato richiamato dopo test sulla Salmonella. Food Valley protagonista a New York.
SOMMARIO Anno 15 - n° 46 20 novembre 2016
1.1 editoriale Con l'acqua alla gola?
2.1 lattiero caseario Sensibile rimbalzo del Grana Padano e del Parmigiano.
3.1 consumi Ismea, flette la spesa alimentare nel 2016
3.2 meccanica EIMA International: il trionfo della meccanica
4.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati sostenuti.
5.1 agricoltura e network #Cia2016: Agricoltura, da creazione "Network dei Valori" risposte per 800 mila aziende
5.2 investimenti tecnologie Appennino: al via la banda larga
6.1 export e gastronomia Food Valley protagonista a New York
7.1 sicurezza alimentare USA: Parmesan grattugiato richiamato dopo test sulla Salmonella.
8.1 territorio e sicurezza Water Lab: i droni per il monitoraggio del territorio
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 33 21 agosto 2016 - Editoriale: Italia Olimpica! Ambiente. Rainieri (LN) denuncia attacchi di lupi e ibridi. Cereali e dintorni. Il commento ai dati USDA. FARM RUN 2016 - Un grazie affettuoso a tutti i concorrenti! Da lunedì 22 agosto un servizio gratuito per il controllo sulla commestibilità dei funghi. Emilia Romagna - Un milione di euro per 29 progetti per le aree commerciali
SOMMARIO Anno 15 - n° 33 21 agosto 2016 (in allegato file pdf scaricabile)
1.1 editoriale Italia Olimpica!
2.1 Lattiero Caseario Lattiero, Usa e Cina i salvagenti del settore.
3.1 ambiente Ambiente. Rainieri (LN) denuncia attacchi di lupi e ibridi.
3.2 eventi Emilia Romagna in vetrina al Meeting di Rimini
4.1 cereali Cereali e dintorni. Il commento ai dati USDA
5.1 sport e turismo FARM RUN 2016 - Un grazie affettuoso a tutti i concorrenti!
9.1 sicurezza alimentare Da lunedì 22 agosto un servizio gratuito per il controllo sulla commestibilità dei funghi
10.1 Commercio e finanziamenti Emilia Romagna - Un milione di euro per 29 progetti per le aree commerciali
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
Le condizioni climatiche favorevoli annunciano la prossima fioritura dei funghi, richiamando gli appassionati raccoglitori nei boschi ricchi di tante specie e varietà, purtroppo non tutte commestibili. A volte alcune varietà, tossiche o velenose, assomigliano a quelle commestibili e possono confondere il raccoglitore poco esperto, trasformando una gustosa pietanza in un rischio per la salute.
Da lunedì 22 agosto al 30 Novembre 2016 un esperto dell'Ispettorato Micologico dell'Azienda Usl di Reggio Emilia assicurerà la sua presenza per il controllo gratuito del materiale raccolto nelle seguenti sedi:
Reggio Emilia, via Amendola, 2 - Dipartimento di Sanità Pubblica, 1° piano, lunedì e mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 16.00, il venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30
Castelnovo Monti,via Roma, 2 c/o Ospedale - Servizio di Igiene e Sanità Pubblica - lunedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 10.30
Scandiano,via Martiri della Libertà, 8, Servizio Igiene e Sanità Pubblica - lunedì dalle 11.00 alle 12.30.
L'accesso all'Ispettorato Micologico è gratuito ai raccoglitori per la determinazione delle specie fungine raccolte (esame della commestibilità). A seguito dell'esame di commestibilità viene rilasciata all'utente copia di certificato di visita, debitamente sottoscritto dallo stesso.
E' importante che i funghi sottoposti a visita siano: presentati in contenitori rigidi ed areati (cestini od analoghi contenitori), freschi, non congelati o scongelati, non essiccati, non diversamente conservati, interi, non recisi o tagliati, non spezzettati, non lavati, o comunque privi di parti essenziali al riconoscimento, sani ed in buono stato di conservazione (non parassitati, non ammuffiti, non fermentati, non fradici, non eccessivamente maturi), puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei, provenienti da aree non sospette di esposizione a fonti di inquinamento chimico o microbiologico (ad esempio la vicinanza a strade ad intenso traffico , stabilimenti industriali, inceneritori, frutteti e/o colture trattate con antiparassitari, parchi cittadini), all'esame di commestibilità deve essere sottoposto l'intero quantitativo raccolto.
Avvertenze sul consumo dei funghi
I funghi devono essere conservati in luogo fresco in contenitori rigidi ed aerati.
Il consumo e le operazioni di conservazione dovranno avvenire nel più breve tempo possibile con l'osservanza delle regole generali di seguito riportate e delle eventuali modalità di utilizzo indicate a seguito dell'esame micologico.
Il consumo dei funghi è comunque sconsigliato nei seguenti casi:
- se non è stata identificata con certezza la specie,
- in grandi quantità e in pasti ravvicinati,
- ai bambini, alle persone anziane ed alle donne in gravidanza o in allattamento,
- alle persone con intolleranza a particolari alimenti, a farmaci o che soffrono abitualmente di disturbi a fegato, intestino, pancreas, senza il consenso del medico,
- crudi o non adeguatamente cotti. La maggior parte dei funghi considerati commestibili provocano disturbi o avvelenamenti se consumati crudi o poco cotti.
In caso di insorgenza di disturbi dopo il consumo dei funghi:
- recarsi immediatamente all'Ospedale al primo sospetto o ai primo sintomi di malessere;
- tenere a disposizione eventuali avanzi del pasto o dei funghi consumati;
- fornire indicazioni utili per l'identificazione delle specie fungine consumate e del loro luogo di raccolta.
Non esistono metodi, ricette, oggetti, ortaggi, metalli od altro in grado di indicare la tossicità del fungo. L'unico metodo sicuro per stabilire la commestibilità è quello di classificarlo, sulla base delle sue caratteristiche, come appartenente a specie di comprovata commestibilità.
(Fonte Unità Ospedaliera Reggio Emilia)
Sono contaminate da tetrodotossina, una potente neurotossina 100 volte più tossica rispetto al cianuro di potassio, il veleno del pesce palla. il Ministero della Salute olandese lancia l'allarme.
La NVWA, l'autorità olandese garante della sicurezza dei prodotti alimentari e del consumo, sabato ha lanciato un'allarme per la presenza della tetrodotossina in alcuni lotti di cozze e ostriche provenienti dalle zone est e nord della Schelda nei Paesi Bassi. Cozze e ostriche non possono essere vendute.
La tetrodotossina (TTX) è una potente neurotossina, essa trae nome dalla famiglia dei Tetraodontidae o pesci palla che sono in grado di secernerla attraverso quattro denti fusi in un becco, adatto a rompere conchiglie, crostacei e persino rametti di corallo. La stessa caratteristica e lo stesso veleno sono presenti nei Diodontidae (pesci istrice) muniti per di più anche di aculei su tutto il corpo. Anche se la tetrodotossina venne scoperta in questi pesci, diverse varianti sono state trovate anche in altri animali (ad es. in piccoli polpi come il polpo ad anelli blu, nei tritoni della specie Taricha granulosa e Naticidae.Si è scoperto che la tetrodotossina può essere prodotta da alcuni batteri come la Pseudoalteromonas tetraodonis, alcune specie di Pseudomonas e Vibrio, ed altri batteri meno frequentemente. La tossina venne isolata e denominata per la prima volta nel 1909 dallo scienziato giapponese Yoshizumi Tahara.
La Tetrodotossina è 100 volte più tossica rispetto al cianuro di potassio. Un milligrammo di tetrodotossina è sufficiente ad uccidere una persona (quantità che può essere contenuta nella capocchia di uno spillo).La tossina blocca la conduzione nervosa provocando paralisi, vomito, diarrea, convulsioni, blocco cardiorespiratorio. L'avvelenamento in seguito al consumo di pesci dell'ordine Tetraodontiformes è estremamente grave. La pelle e gli organi (soprattutto il fegato) del pesce palla possono contenere livelli di tetrodotossina sufficienti a produrre paralisi del diaframma e morte a causa dell'insufficienza respiratoria. La tossicità della carne, (ad eccezione del fegato, che risulta quasi sempre letale) varia tra le specie, nel corso delle stagioni e località geografiche, e in molti pesci palla può non essere così pericolosamente tossica. Un'altra via di avvelenamento può essere attraverso piccoli polpi come il polpo ad anelli blu, in questo caso il veleno viene iniettato dalle mandibole dell'animale. La dose letale media della tetrodotossina per il topo (LD50) specificata dalla scheda di sicurezza è di 334 µg per kg. Assumendo che la dose letale per gli umani sia simile, 25 milligrammi di tetrodotossina possono uccidere una persona di 75 kg.
La quantità necessaria per raggiungere una dose letale per iniezione è molto più piccola, pari a 8 µg per kg. Il primo caso registrato di avvelenamento da tetrodotossina si ha nel diario di bordo del capitano James Cook. Egli registrò di come in un'occasione la sua ciurma mangiasse le parti carnee bianche del pesce palla pescato nei tropici, ed in seguito alimentasse i maiali presenti a bordo (come riserva alimentare vivente) con i rimasugli del pesce come pelle, fegato e gonadi. L'equipaggio sperimentò ottundimento e mancanza del respiro, mentre il mattino dopo i maiali vennero trovati tutti morti. Col senno di poi, è chiaro che la ciurma ingerì una blanda dose di tetrodotossina, mentre i maiali mangiarono quelle parti del corpo del pesce palla che contengono la maggior concentrazione della tossina, ricevendo in questo modo una dose letale.La diagnosi dell'avvelenamento da pesce palla è basata sulla sintomatologia osservata e dalla recente storia dietetica.
Gli effetti dell'avvelenamento da tetrodotossina includono mancanza di fiato, ottundimento, tinniti, sensazione di "testa leggera", paralisi e battito irregolare. Tipicamente, i sintomi maggiori insorgono rapidamente, quelli minori istantaneamente. Se si ingeriscono dosi più elevate di 1-2 milligrammi la morte è l'esito più comune. Anche se la tossina si slega dai canali del sodio, via via che la sua concentrazione attorno ai centri nervosi diminuisce, le sue molecole sono eccezionalmente potenti e si scindono dal legame molto lentamente. Il trattamento usualmente consiste in assistenza respiratoria.Il primo sintomo di intossicazione è costituito da un leggero intorpidimento della lingua e delle labbra, che si manifesta da 20 minuti a 3 ore dopo l'ingestione del pesce avvelenato. Il sintomo successivo è costituito da parestesia a faccia ed estremità, che possono essere seguite da sensazione di leggerezza. Possono comparire anche mal di testa, dolore epigastrico, nausea, diarrea e/o vomito. In alcuni casi possono comparire difficoltà a camminare.Il secondo stadio dell'intossicazione è costituito da una paralisi ingravescente: molte vittime dell'intossicazione sono incapaci di muoversi e possono presentare difficoltà anche a mantenere la posizione seduta. Il soggetto presenta un'ingravescente insufficienza respiratoria; in genere sono presenti dispnea, cianosi e ipotensione.
Viene colpito anche il linguaggio. La paralisi è via via ingravescente e possono comparire convulsioni, danni alle funzioni intellettive e aritmie cardiache.La vittima, nonostante sia completamente paralizzata, può essere cosciente e in alcuni casi completamente lucida fino a poco prima della morte, che in genere avviene in 4-6 ore, con un range stimato da 20 minuti a 8 ore.
Considerata la gravità del rischio per la salute umana correlata alla presenza della neurotossina il Ministero della salute dell'Olanda, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti, raccomanda ai pescatori dilettanti ed ai vacanzieri di non raccogliere le cozze e le ostriche e di non consumare i mitili provenienti da queste due regioni. Trattandosi di allerta internazionale, abbiamo dovuto procedere in tal senso anche noi anche per informare i nostri connazionali presenti nei Paesi Bassi.
Lecce 25 giugno 2016
Lo scorso 20 aprile è stato ritirato dagli scaffali di tutti i supermercati Auchan di Bergamo, Fano e Porta di Roma e altre catene "PEPE NERO MACINATO" per non conformità microbiologica. La ITALPEPE 2 SRL ha diramato un comunicato invitando a ritirare dai punti vendita le confezioni nell'astuccio da 30 grammi.
L'azienda precisa che il lotto è stato ritirato "in via precauzionale", per sospetta non conformità microbiologica. Si tratta del lotto 07 10 2018 - EAN 8 005525 022324.
Per capire se nell'armadio della cucina ci sono scatole del lotto ritirato occorre cercare il codice stampato sul cartoncino e/o sul fondo della lattina. L'annuncio è stato rilanciato anche sul sito internet di Auchan. Nel comunicato ufficiale si legge: "A titolo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, si procede al richiamo del "PEPE NERO MACINATO" MOTIVO DEL RICHIAMO: PRESUNTA NON CONFORMITA' DI NATURA MICROBIOLOGICA.
La sicurezza Alimentare è da sempre una nostra priorità, pertanto ITALPEPE invita tutti i clienti che hanno acquistato il prodotto a riportarlo presso il punto vendita per la sostituzione. Pertanto chi ha già acquistato il prodotto o chi ne avesse a casa, spiega Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", può riportarlo in negozio dove il prezzo d'acquisto sarà naturalmente rimborsato anche in assenza dello scontrino di cassa.
Lecce, 20 aprile 2016
Vittoria della dieta mediterranea. L'Europarlamento con 402 voti a favore, 285 contrari e 22 astensioni invita la Commissione europea a "riesaminare la base scientifica" del sistema "a semaforo".
di Virgilio Parma, 13 aprile 2016 – Il Parlamento Europeo ha respinto il sistema inglese dell'etichetta a 'semaforo' sugli alimenti e chiede di rimettere in discussione il fondamento scientifico dei cosiddetti 'profili nutrizionali'.
La richiesta è stata respinta con 402 voti a favore, 285 contrari e 22 astensioni.
"Siamo soddisfatti per il voto del Parlamento europeo che boccia un sistema di etichettatura troppo semplicistica e fuorviante. Siamo favorevoli alla corretta informazione del consumatore ma questa deve essere oggettiva e basata su evidenze scientifiche. No, quindi, ad un sistema che penalizza le produzioni di qualità, in particolare olio, formaggi e salumi". Commenta così Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari il voto dell'assemblea di Strasburgo in favore dell'eliminazione dei profili nutrizionali in etichetta, sul genere del "semaforo inglese".
"Ringraziamo - prosegue Mercuri - il lavoro condotto dall'Italia e dai nostri parlamentari europei, in particolare da Paolo De Castro, per il raggiungimento di questo primo significativo risultato. E' importante riflettere in ambito europeo su come favorire un consumo più consapevole, purché si utilizzino criteri oggettivi, senza danneggiare produzioni simbolo dell'agroalimentare italiano promosse dalla Dieta mediterranea".
Cos'è il semaforo.
Si tratta di un sistema introdotto nel Regno Unito, e fortemente voluto dal ministero della Salute britannico per contrastare l'obesità. Sulle etichette dei prodotti alimentari distribuiti in Uk c'è dunque un piccolo semaforo che fornisce al consumatore le informazioni nutrizionali essenziali. Da molti Paesi, produttori di qualità, il sistema informativo a "semaforo" è giudicato grossolano.