La Polizia di Stato identifica e denuncia due autori di un tentato furto con strappo a bordo treno.
Il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Parma, al termine di un'attività di indagine lampo ha identificato e denunciato in stato di libertà due individui, uno dei quali minorenne, resisi responsabili del tentativo di furto con strappo di una borsa di una viaggiatrice.
In particolare una viaggiatrice, appena partita dalla stazione di Parma a bordo di un treno Regionale segnalava telefonicamente al 113 che poco prima, mentre era in attesa del convoglio nella stazione di Parma, due giovani avevamo tentato di strapparle di mano la borsetta, desistendo dal loro intento solo grazie all'energica reazione della signora che, oltre a metterli in fuga, forniva una dettagliata descrizione dei due all'operatore del 113.
La tempestiva segnalazione inoltrata dalla Questura agli uomini della Polizia Ferroviaria permetteva a questi ultimi di visualizzare immediatamente le immagini registrate del sistema di video sorveglianza presente in stazione e, grazie all'accurata descrizione fornita dalla vittima, gli agenti della Polizia Ferroviaria individuare i due soggetti, nel frattempo allontanatisi dalla stazione.
Poiché dalle immagini i due malviventi risultavano arrivati in treno a Parma poco prima della commissione del reato, gli operatori della Polizia Ferroviaria, convinti che i due si sarebbero ripresentati in stazione per tornare a casa, li attendevano in modo discreto, ma tenace, riuscendo ad individuarli ed identificarli alcune ore dopo quando, come previsto dai poliziotti, si sono puntualmente ripresentati nello scalo.
Al termine degli accertamenti di rito i due giovani, uno dei quali minorenne, entrambi residenti in provincia e senza precedenti di polizia a carico, venivano denunciati in stato di libertà per il reato di tentato furto con strappo in concorso.
77enne denunciato per ricettazione dalla Polizia di Stato: custodiva all'interno di un capannone dei miniescavatori rubati.
Nella giornata di mercoledi, personale della Sezione Polizia Stradale di Modena è intervenuto nel Comune di Camposanto a seguito di richiesta da parte della Polizia Locale, che nel corso di un controllo anagrafico, aveva notato la presenza di quattro miniescavatori cingolati ubicati in un capannone, della cui provenienza il proprietario dello stabile non era stato in grado di fornire spiegazioni.
Da un minuzioso controllo, gli agenti hanno rilevato che i numeri di telaio non erano conformi a quelli in uso alle case costruttrici in quanto i caratteri alfanumeri erano difformi per profondità di incisione, allineamento e forma. Le targhette identificative, inoltre, erano nuove con ancora la presenza di parti di colla sulle estremità.
Tali indizi hanno portato gli agenti a ritenere che i mezzi fossero oggetto di furto. È stato accertato che due miniescavatori erano stati rubati in provincia di Modena all'interno di due cantieri edili, per gli atri sono in corso ulteriori accertamenti.
Il proprietario del capannone, un cittadino italiano di anni 77, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione.
Nella serata di sabato 23 marzo scorso, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un italiano di anni 40, responsabile del reato di furto aggravato.
Intorno alle ore 21.00, personale dell'Istituto di Vigilanza Coopservice ha segnalato alla Centrale Operativa l'entrata in funzione del sistema d'allarme del Nido d'Infanzia comunale "Parco XXII aprile".
Gli agenti, che si trovano in via Gramsci, sono intervenuti sul posto immediatamente ed una volta entrati nel cortile della scuola hanno notato un uomo uscire dall'ingresso principale scappando all'interno del parco XXII aprile. Postisi all'inseguimento, gli operatori hanno bloccato il 40enne ancora in possesso di una borsa zaino, all'interno della quale vi erano un impianto audio con casse, un termometro ambientale, un cd musicale, tre chiavette USB, una scheda di memoria per macchina fotografica, un pezzo di parmigiano e un portafoglio contenente una carta di bancomat prepagata. In una tasca dei pantaloni sono state recuperate monete per un importo di circa 40 euro.
L'intera refurtiva, come si è potuto accertare da un successivo sopralluogo, era stata asportata dalla scuola. Le monetine erano state prelevate da un distributore automatico presente nell'istituto, che era stato scassinato con l'utilizzo di un paio di forbici a punte arrotondate, rinvenute nella disponibilità del ladro.
I vari locali della scuola erano completamente a soqquadro, compresa la cucina da dove era stato prelevato il formaggio. Il malvivente era entrato nell'edificio da una porta secondaria, utilizzando come leva per aprirla, un bastone di legno con la punta in acciaio, rinvenuto nelle immediate vicinanze.
Il 40enne, pluripregiudicato per svariati reati (ricettazione, furto aggravato, violenza e resistenza a P.U. e lesioni personali) dopo gli accertamenti di rito è stato trattenuto presso le locali celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
Un 33enne albanese arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Stato per tentato furto in abitazione. Fuggito invece il complice.
Modena -
Nel corso di un pianificato servizio di vigilanza finalizzato al contrasto del fenomeno dei reati predatori, in particolare dei furti all’interno delle abitazioni, gli agenti di Modena hanno notato in via Riccardi due soggetti in bicicletta dall’atteggiamento particolarmente sospetto, che procedevano molto lentamente a ridosso delle palazzine osservando all’interno delle varie aree cortilive.
I due, sotto l’occhio vigile degli operatori di Polizia, nascoste le bici dietro un cassonetto, sono entrati all’interno di un palazzo e dopo un breve lasso di tempo sono usciti dal cortile a passo svelto e con circospezione recuperando le biciclette. Proprio nel momento in cui gli agenti decidevano di intervenire, è giunta alla linea di emergenza 112 NUE una segnalazione di furto in abitazione in via Riccardi.
I due malviventi, ormai braccati dalla Polizia, si sono dati alla fuga verso via Vignolese, ma solo uno è riuscito a far perdere le proprie tracce. L’altro è stato repentinamente bloccato e, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di due cacciaviti a punta piatta di grosse dimensioni, una ricetrasmittente con auricolare, due mini torce e un paio di guanti da lavoro.
Dagli accertamenti presso l’abitazione si è potuto costatare che i due malviventi erano entrati in casa forzando la finestra del bagno posta nel retro della palazzina e che i segni di effrazione erano assolutamente compatibili con gli arnesi da scasso rinvenuti addosso all’albanese.
I due malviventi, probabilmente disturbati dall’arrivo dei proprietari, non avevano avuto il tempo di portare a termine il furto ed erano usciti dall’appartamento a mani vuote.
L’albanese, in Italia senza fissa dimora, con numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, in particolare per furto e ricettazione, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
La Cassa Padana resiste. Malviventi tentano di rubare il contenuto del Bancomat della Cassa Padana di Viarolo utilizzando l'esplosivo.
L'esplosione, avvertita dai residenti della località di Viarolo, è avvenuta intorno alle 3,40 di questa notte e. oltre a danneggiare il bancomat non sembra vi sia stata la sottrazione di banconote dalla cassa automatica.
Il 26 maggio del 2015 era stata la volta dello sportello automatico della Cariparma di Trecasali a essere preso di mira.
Presso gli uffici della Questura di Parma sono custodite diverse biciclette rinvenute nelle ultime settimane.
Di seguito le foto delle biciclette in questione. I legittimi proprietari potranno presentarsi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Parma (tel. 0521/219546), muniti della relativa denuncia di furto, per ottenerne la restituzione.
QUESTURA DI PARMA
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Tel. 0521/219546
Ubriaco e con una grossa catena all'interno di un bar: 31enne denunciato dalla Polizia di Stato
Ieri sera, personale della Squadra Volante ha deferito all'Autorità Giudiziaria un uomo di 31 anni per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, nel dettaglio una grossa catena con lucchetto che per le circostanze di tempo e di luogo poteva essere utilizzata per l'offesa alla persona.
Gli agenti sono intervenuti in via Salvo d'Acquisto a seguito di chiamata al numero di emergenza 112NUE da parte di un avventore che segnalava la presenza all'interno di un bar di un uomo in evidente stato di ebrezza che teneva in mano una grossa catena.
Non appena la Volante è arrivata nelle adiacenze del locale, il giovane, già noto alle Forze dell'Ordine, si è diretto verso un camper parcheggiato poco distante, ove è stato fermato dagli operatori, che gli hanno sequestrato la catena.
Il 31enne con numerosi precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio era già stato denunciato altre volte per porto ingiustificato di armi e/o strumenti di effrazione.
L'uomo è stato altresì sanzionato amministrativamente per lo stato di ubriachezza manifesta.
Forza un'auto in sosta utilizzando una scarpa e ruba all'interno: denunciato dalla Polizia di Stato
Nella mattina di ieri, personale della Squadra Volante ha deferito all'Autorità Giudiziaria un uomo italiano di 24 anni per furto aggravato.
Intorno le ore 9, mediante il numero d'emergenza 112NUE, un passante ha segnalato la presenza di un giovane che si aggirava con fare sospetto fra le auto in sosta nel parcheggio adiacente via Spaccini.
Il 24enne alla vista della Volante ha tentato di allontanarsi frettolosamente da una Fiat Punto lasciando lo sportello spalancato. Raggiunto dagli operatori di Polizia, reggeva ancora in mano la refurtiva. Messo davanti all'evidenza, il giovane ha ammesso di aver compiuto il furto. All'interno del suo zaino è stata rinvenuta una scarpa da calcetto utilizzata per colpire il nottolino della serratura al fine di forzarlo.
Da accertamenti nelle banche dati di Polizia, sono emersi molti precedenti a carico dell'italiano per furto aggravato, minacce, maltrattamenti, estorsione, porto d'armi o strumenti atti ad offendere ed un paio di segnalazioni come consumatore abituale di sostanza stupefacente. Il giovane risulta altresì essere sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma.
Nel pomeriggio di giovedi, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha dato esecuzione alla misura cautelare dell'obbligo di dimora, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di un cittadino italiano, di 47 anni, censurato.
A seguito di indagini condotte dal personale del Settore Anticrimine del Commissariato, l'uomo è stato individuato quale autore della rapina avvenuta ai danni di una donna durante la fiera di Mirandola, nella notte tra il 19 ed il 20 maggio scorsi.
Quella sera, la donna, dopo aver lasciato lo stand della Fondazione Onlus ANT Italia, comitato di Mirandola che si occupa di assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e prevenzione oncologica gratuite, che nell'occasione stava effettuando una raccolta fondi, si avviava verso la sede dell'ANT, in vicolo Bonatti.
Durante il tragitto la signora è stata aggredita alle spalle dal 47enne che le ha strappato la borsetta, sottraendole così, oltre a vari oggetti personali, la somma di 280,00 € nonché l'incasso della serata che ammontava a 72,00 €. A seguito dell'aggressione la donna aveva riportato ferite giudicate guaribili in 7 giorni.
Grazie a particolari acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza disposte sul tragitto compiuto dall'individuo e da dettagli narrati dalla vittima, il personale del Commissariato riusciva ad individuare e riconoscere il soggetto, già noto per via dei suoi numerosi precedenti penali e di Polizia, quali rapina, furti, minaccia, procurato allarme, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, maltrattamenti contro familiari e ubriachezza molesta, nonché destinatario di avviso orale da parte del Questore di Modena.
FURTO PRESSO LA DITTA "SDA EXPRESS COURIER" SITA IN VIA VERONI 27/A
Alle ore 03:30 circa di ieri, personale della Squadra Volante veniva inviato in via Veroni 27/A presso la ditta "Sda Express Courier" per sopralluogo di furto.
Giunti sul posto, gli operatori accertavano che ignoti, dopo aver divelto la recinzione che delimita la predetta ditta e aver forzato una porta antipanico, erano penetrati all'interno attaccando una delle casseforti presenti.
I malviventi, mediante l'utilizzo di più flessibili e vari arnesi da scasso, creavano un'apertura in uno dei forzierii, riuscendo così ad asportarne il contenuto, quantificato in circa 5.000/6.000 €.
Tutti gli attrezzi da scasso abbandonati in loco sono stati recuperati e sequestrati da personale della Questura e della Polizia Scientifica intervenuta per i rilievi del caso.
Nella serata di venerdi, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha deferito all'Autorità Giudiziaria un italiano di 64 anni per ricettazione.
Alle ore 23, durante il servizio di controllo del territorio, gli agenti di Polizia hanno incrociato e notato, al punto tale da compiere un'inversione di marcia per sottoporla a controllo, una Fiat Punto con a bordo tre individui sospetti, da accertamenti risultati tutti essere pluripregiudicati per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti.
L'autovettura era stata oggetto di furto avvenuto lo scorso 2 agosto, infatti il blocco di accensione si presentava forzato.
Uno dei passeggeri, anch'esso italiano, 48enne, è stato segnalato alla locale Prefettura per detenzione di sostanze stupefacenti poiché trovato in possesso di 0,5 grammi di eroina e 0,1 grammi di cocaina.