Presso gli uffici della Questura di Parma sono custodite due biciclette. Di seguito le foto delle biciclette in questione. I legittimi proprietari potranno presentarsi presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Parma (tel. 0521/219546), muniti della relativa denuncia di furto, per ottenerne la restituzione.
QUESTURA DI PARMA
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Tel. 0521/219546
Uno strano caso di "furto". Sottratte due foto da un furgone rubato e abbandonato in un parcheggio condominiale. Grazie alle segnalazioni dei cottadini il mezzo è stato riconsegnato al legittimo proprietrio il quale però rileva come siano scomparse due foto raffiguranti un cane e una lepre.
Reggio Emilia 9 settembre 2019 - Le segnalazioni dei cittadini si rivelano spesso una grande risorsa per l'attività quotidiana delle forze dell'ordine.
Nella serata del 7 settembre la Squadra Volante è intervenuta in via Beethoven a seguito della segnalazione di alcuni residenti circa la presenza anomala di un furgone bianco parcheggiato in corrispondenza del civico indicato.
Le intuizioni dei cittadini che hanno, con ogni evidenza, dimostrato una buona capacità di osservazione, hanno permesso di recuperare e restituire il furgone ai legittimi proprietari.
E, in effetti, l'autocarro, dagli accertamenti in banca dati, è risultato oggetto di furto avvenuto cinque giorni prima all’interno di un'azienda agricola di Guastalla, da dove era stato asportato con le relative chiavi di accensione.
Il veicolo veniva ritrovato aperto, privo delle chiavi di accensione e senza alcuna forzatura sia delle portiere che del nottolino di accensione.
All’atto del rinvenimento sia il furgone che il materiale trasportato erano intatti. A detta del proprietario mancavano solo due foto raffiguranti una lepre e un cane non più presenti all'interno del portaoggetti della portiera dove erano state riposte.
Parma 5 settembre 2019 - I carabinieri di Parma centro hanno denunciato, per tentato furto aggravato in concorso, due minorenni classe 2003 e 2004, italiane originarie e residenti a Parma. Le giovani, peraltro incensurate, sono state fermate, nella tarda serata di ieri, mentre tentavano di oltrepassare i varchi di uscita del negozio Oviesse di via Mazzini con vari prodotti cosmetici, non pagati , per un valore complessivo pari a circa 150 €. Refurtiva recuperata e restituita.
Sempre nella giornata di ieri, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno denunciato a piede libero, per il reato di tentato furto aggravato, un moldavo classe 88, in Italia senza fissa dimora e già censurato, per aver tentato di asportare i generi alimentari ai danni del supermercato sito nel centro cittadino. Anche in questo caso la refurtiva è stata recuperata e restituita alla proprietà.
Carpi 27 agosto 2019 - Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi ha deferito all'A.G. una donna di anni 29, nomade stanziale, pluripregiudicata, residente in città, per il reato di furto in abitazione.
La vittima in sede di denuncia riferiva di essersi recata presso la sala Bingo e di aver riconosciuto una ragazza vista nel cortile della sua abitazione pochi minuti prima del furto avvenuto qualche giorno prima.
Dall'abitazione dell'anziana donna ed in particolare nella sua camera da letto, erano stati asportati alcuni oggetti oltre ad un prezioso anello in oro e brillanti.
L'attività investigativa condotta dagli Agenti ha portato all'individuazione dell'autrice del furto e il successivo deferimento all'autorità Giudiziaria.
Il furto di 250 prosciutti era stato messo in atto ai danni dell’Opas di Carpi nella notte tra domenica e lunedì da tre malviventi, il cui operato è stato ripreso dalle telecamere. Sentendosi braccati, hanno abbandonato il furgone, anch’esso rubato, lungo una strada provinciale di Parma. Proseguono le indagini per identificare i ladri.
di Manuela Fiorini Carpi (MO) 13 agosto 2019 – Si tratta probabilmente di un furto su commissione quello commesso nella notte tra domenica e lunedì ai danni dell’Opas (Organizzazione Produttori Allevatori di Suini) con sede in via Guastalla a Carpi. Nel mirino dei malviventi, una banda composta da tre membri, i prosciutti contenuti nel magazzino della ditta, destinati a essere poi immessi sul mercato “alternativo”.
I tre, dopo aver forzato il cancello e una porta antipanico si sono introdotti nel magazzino della stagionatura e hanno fatto man bassa di 250 prosciutti, per un valore che si aggira sui 30 mila euro. I prosciutti sono poi stati caricati nel cassone di un furgone in uso della stessa azienda. Prima di darsi alla fuga, i ladri hanno anche avuto il tempo di scassinare 12 distributori automatici di cibo e bevande per impadronirsi delle monetine. I tre si sono poi allontanati con il bottino, ma non hanno fatto i conti con le telecamere di videosorveglianza, che hanno ripreso il furto.
Così, quando il mattino dopo i dipendenti della Opas hanno scoperto l’accaduto, hanno immediatamente allertato i Carabinieri di Carpi e sono scattate le indagini, con il coinvolgimento dei colleghi dei territori vicini.
La banda è stata quindi intercettata nel territorio di Parma, dove gli spostamenti del furgone sono stati monitorati fino a una piazzola di sosta di una strada provinciale, dove il mezzo è stato abbandonato con tutta la refurtiva, probabilmente perché i malviventi si sono accorti di essere stati individuati e di avere alle costole le Forze dell’Ordine.
Il prezioso carico di prosciutti è quindi stato recuperato insieme al veicolo. Le indagini proseguono per identificare la banda, non solo i tre individui che materialmente hanno messo a colpo il furto, ma anche per risalire a chi lo ha commissionato e perché. Si partirà proprio dalla zona di Parma, nota per il suo rinomato prosciutto.
Padre e figlio modenesi avevano preso l'abitudine di trascorrere il fine settimana a Borgotaro, non tanto per godere del più mite clima della zona, bensì per svaligiare le auto di coloro i quali erano in cerca di sollievo dalla calura estiva lungo le sponde del Taro.
Negli ultimi tempi infatti, nelle località di Ghiare, Valmozzola e Solignano, era accaduto a diversi turisti di trovare l'amara sorpresa dell'auto danneggiata e svaligiata una volta ripresa la strada del rientro..
E anche la scorsa domenica è andato in onda il medesimo teatrino ma, grazie alla pronta attivazione del 112 da parte del derubato, i due presunti “topi d’auto” sono caduti nella trappola dei Carabinieri di Borgotaro.
L'immediata attivazione di posti di blocco e una capillare azione di controllo da parte di 4 pattuglie della Compagnia di Borgo Val di Taro ha consentito infatti di fermare e denunciare padre e figlio modenesi, trovati in possesso di strumenti idonei allo scasso, torcia, guanti e una somma di denaro corrispondente a quanto poco prima sottratto all’interno di un veicolo a Ghiare.
Ruba in un centro commerciale, 28enne ghanese bloccato da una Guardia giurata ed arrestato dalla Polizia di Stato
Nel tardo pomeriggio di sabato scorso, personale della Squadra Volante ha proceduto all’arresto di un cittadino ghanese di 28 anni, clandestino sul territorio nazionale, responsabile del reato di tentato furto aggravato, ai danni dell’ipermercato Conad del Centro Commerciale “La Rotonda”.
Lo straniero, dopo aver prelevato dal reparto hi-fi delle cuffie bluetooth e averle riposte all’interno del cestino della spesa coprendole con una busta di colore rosso, si è recato nel reparto tessili prendendo una t-shirt bianca per poi entrare in un camerino da dove dopo pochi minuti è uscito abbandonando all’interno il cestino.
Il ghanese in tutti i suoi spostamenti era stato controllato a distanza per mezzo del sistema di videosorveglianza da una Guardia Particolare Giurata, che avendolo riconosciuto come soggetto dedito alla commissione di furti, non lo aveva perso di vista per tutta la durata della sua permanenza all’interno del supermercato. Una volta oltrepassata la barriera dell’uscita “senza acquisti”, l’addetto alla sorveglianza lo ha invitato a fermarsi; il malvivente per tutta risposta ha cercato di darsi alla fuga, ma è stato bloccato dopo pochi metri.
Gli agenti intervenuti lo hanno accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi sulla sua persona, dai quali sono emersi numerosi precedenti specifici di Polizia a suo carico.
Trattenuto presso le camere di sicurezza, come disposto dal Magistrato, sarà processato questa mattina con rito direttissimo.
La merce, per un valore commerciale complessivo di quasi 300 euro, è stata restituita al responsabile dell’esercizio commerciale in quanto non danneggiata e ritenuta rivendibile.
Bloccato da un operaio dopo aver rubato in un cantiere edile: tunisino pregiudicato e clandestino arrestato dalla Polizia di Stato
Modena 31 luglio 2019 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 41 anni rientrato in Italia dopo essere stato espulso con accompagnamento coatto alla frontiera.
Intorno alle ore 11.00 di ieri, è stata segnalata al numero di emergenza 112 NUE una lite animata tra due persone in via Giardini nei pressi di un cantiere edile.
Sul posto gli agenti hanno trovato un uomo a terra tenuto fermo da un altro uomo, un egiziano di 49 anni, il quale lo aveva bloccato perché si era accorto che il tunisino aveva poco prima asportato un portafoglio ed un cellulare da un capanno all’interno del cantiere.
Dopo aver contatto i sanitari del 118 in quanto l’egiziano durante le fasi dell’inseguimento aveva perso l’equilibrio rovinando a terra e al momento lamentava forti dolori ad un polso, gli agenti hanno accompagnato il tunisino in Questura per più approfonditi accertamenti.
L’uomo è risultato gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per furto in abitazione, furto con strappo, furto aggravato, violenza sessuale e possesso di documenti contraffatti. Nel giugno 2017 lo straniero era stato rimpatriato coattivamente per poi rientrare in Italia illegalmente.
Il tunisino è stato trattenuto in stato di arresto presso le celle di sicurezza della Questura in attesa del processo con rito direttissimo ed è stato, altresì, denunciato per il reato di furto.
L’egiziano è stato dimesso dal Pronto Soccorso con una prognosi di 30 giorni per frattura al polso sinistro. Portafoglio e telefono cellulare sono stati restituiti ai legittimi proprietari.
Nelle prime ore di questa mattina, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 21 anni, responsabile del reato di rapina impropria in concorso.
Modena 12 giugno 2019 - Alle ore 4.30 è giunta alla linea di emergenza 112NUE una chiamata da parte di una donna residente in via Pagani che segnalava la presenza di due uomini intenti a forzare le portiere delle autovetture in sosta. In particolare, i due dopo aver rovistato all'interno dell'abitacolo di una Nissan Qashqai si erano allontanati con un sacchetto in plastica di colore blu.
La Centrale Operativa in costante contatto con la donna, la quale è stato in grado di fornire una perfetta descrizione dei due malviventi, riferendo altresì in tempo reale ogni loro spostamento, ha immediatamente fatto confluire sul posto due volanti.
Gli agenti hanno individuato i due soggetti in via San Faustino, i quali alla vista della Polizia, si sono dati alla fuga in direzioni opposte. Uno è riuscito a far perdere le proprie tracce, mentre l'altro per guadagnarsi l'impunità, dopo aver scagliato contro un agente il sacchetto contenente la refurtiva, ha cercato di scavalcare la recinzione di un condominio, rovinando a terra. A quel punto, vistosi accerchiato, ha iniziato a sferzare calci e pugni all'indirizzo degli agenti, che con non poca fatica sono riusciti a bloccarlo.
Un operatore durante la colluttazione ha riportato delle escoriazioni ad una caviglia, refertate dal locale Pronto Soccorso con prognosi di 10 giorni.
Il marocchino, gravato da numerosi precedenti di Polizia in materia di immigrazione e stupefacenti, clandestino sul territorio nazionale, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.
Sono in corso indagini per risalire all'identità del complice. La refurtiva consistente in diverse confezioni di farmaci, un triangolo rosso di emergenza, un sopporto per navigatori e dei cavetti USB è stata restituita al legittimo proprietario.
Bicicletta da corsa sequestrata nel mese di aprile: la Questura cerca di rintracciarne il proprietario, che per ottenere la restituzione potrà presentarsi presso Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, munito della relativa denuncia di furto.
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