La Dott.ssa Mangone, dipendente del Servizio di Epidemiologia interaziendale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia e Responsabile scientifico del Registro Tumori Reggiano è stata designata Presidente AIRTum.
Reggio Emilia, 20 aprile 2016
Il 13-14-15 aprile scorso, al Centro Internazionale "Loris Malaguzzi", si è svolta la XX Riunione Scientifica Annuale dell'Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTum) che ha visto la presenza di oltre 250 partecipanti provenienti da tutta Italia.
In tale occasione è stato eletto il nuovo consiglio direttivo dell'Associazione e la Dott.ssa Lucia Mangone è stata designata Presidente AIRTum.
La Dott.ssa Mangone, dipendente del Servizio di Epidemiologia interaziendale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia e Responsabile scientifico del Registro Tumori Reggiano, è originaria della Basilicata ma vive e lavora da lungo tempo in Emilia-Romagna.
In Emilia ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia, la Specializzazione in Oncologia Medica, il Master in Epidemiologia per i Servizi Sanitari regionali e il Master sulla Governance della Ricerca.
Coinvolta in numerosi studi e progetti di ricerca nazionali internazionali, ha pubblicato oltre 120 articoli scientifici e partecipato a numerosi convegni e congressi.
Dal 2007 è stata componente del Consiglio direttivo dell'AIRTum e dal 2013 è stata vice-segretario dell'Associazione.
(Fonte: ufficio stampa USL RE)
Torna l'incubo della "mucca pazza" in Europa o è solo un caso isolato? Perché la BSE dopo un lungo tempo dall'ultima segnalazione è stata scoperta in una mucca, in particolare, in un animale da macello nelle Ardenne.
Tuttavia, le autorità sanitarie avrebbero già chiarito che non ci dovrebbe essere alcun rischio per i consumatori.
Si tratta della prima volta dal 2004 che un caso di BSE (encefalopatia spongiforme bovina) non veniva registrato ufficialmente in un bovino in Francia. L'animale proveniente dal circondario delle Ardenne non presentava segni di malattia clinica, come ha comunicato il Ministero dell'Agricoltura martedì 22 marzo.
Il quadrupede sarebbe morto a metà di marzo nell'azienda agricola ed il 17 marzo ha subito un test rapido. Dal momento che questo era stato positivo, le autorità hanno immediatamente effettuato le verifiche opportune. La conferma della o non presenza della BSE dovrebbe avvenire negli otto-dieci giorni. Un campione è stato inviato in Gran Bretagna dove sarà analizzato dal laboratorio di riferimento in Europa su questa malattia. In attesa, come misura preventiva, all'allevatore è stata notificata un'ordinanza prefettizia con cui si comunica che la mandria composta da 400 animali è stata posta "sotto sorveglianza" vietando la circolazione degli animali in questione di fuori dell'azienda.
La BSE (in inglese Bovine Spongiform Encephalopathy), o encefalopatia spongiforme bovina è una malattia neurologica cronica, degenerativa e irreversibile che colpisce i bovini causata da un prione, una proteina patogena conosciuta anche come "agente infettivo non convenzionale".Il morbo è diventato noto all'opinione pubblica come morbo della mucca pazza (in inglese MCD, mad cow disease). La BSE fa parte di un gruppo di malattie denominate encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) che colpiscono diverse specie animali, compreso l'uomo. L'infezione da animale ad animale è ritenuta improbabile. Per motivi precauzionali la BSE atipica è stata trattata come se fosse la versione classica e prese appropriate misure in applicazione della normativa dell'UE che prescrive queste procedure precauzionali. In generale, nel contesto della protezione dei consumatori nella macellazione di bovini vengono rimossi materiali a rischio come il cervello e il midollo spinale che vengono distrutti professionalmente. Negli ultimi otto anni a tutti gli animali macellati inoltre vengono eseguiti i test rapidi per la BSE. L'epidemia è stato rilevata per la prima volta in Gran Bretagna nel 1986. Causa principale della trasmissione della BSE classica è, secondo lo stato attuale delle conoscenze, l'alimentazione di carne contaminata ed ossa.
In Francia, l'infezione potrebbe essere dovuto al sostituto del latte secondo il Ministero. Siccome ci muoviamo in una dimensione europea quando si tratta di alimentazione ed in particolare del commercio di carni, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è necessario che le autorità europee monitorino attentamente in casi del genere l'evolversi della situazione, mentre alle autorità sanitarie italiane spetta il difficile compito di verificare puntualmente che lo stock di carne da cui proviene il bovino contagiato non venga commercializzato anche nel Nostro Paese, ciò anche a tutela e protezione dei consumatori e per non destare facili allarmismi.
(22 marzo 2016)
Pronta la campagna informativa rivolta ai cittadini: "Insieme per una sanità più veloce". Il presidente Bonaccini: "Vogliamo consolidare i risultati raggiunti nell'accesso a visite ed esami, anche attraverso una maggiore responsabilizzazione dei cittadini". L'assessore Venturi: "Se avere la prestazione sanitaria è un diritto esigibile, presentarsi all'esame è un dovere"
Bologna 2 marzo 2016
A partire dal 4 aprile, chi non si presenterà a visite o esami senza aver disdetto la prenotazione dovrà pagare lo stesso il ticket previsto per le fasce di reddito più basse. In questo modo, la Regione vuole migliorare ancora di più i tempi d'attesa (negli ultimi sei mesi il 94% delle prime visite e degli esami strumentali è stato garantito entro gli standard di legge, e cioè 30 e 60 giorni), disincentivando anche l'atteggiamento di chi non si presenta senza disdire: una persona su 10 oggi, in Emilia-Romagna. Proprio per informare i cittadini sulle novità previste dal programma di riduzione dei tempi d'attesa e sui risultati raggiunti, dal 14 marzo partirà una campagna di comunicazione ad hoc.
"I dati del monitoraggio relativi ai tempi d'attesa confermano risultati decisamente positivi negli ultimi sei mesi, frutto di un robusto impegno della Regione, che ha destinato anche risorse importanti e assunto personale, e delle Aziende sanitarie – commenta il presidente della Regione Stefano Bonaccini – . Ora, il nostro obiettivo è quello di consolidare i risultati raggiunti, anche attraverso una maggiore responsabilizzazione dei cittadini".
"Se avere la prestazione sanitaria è un diritto esigibile, presentarsi all'esame è un dovere – ricorda l'assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi – . Per questo, chi non si presenta senza una valida giustificazione, paga il ticket. Perché toglie il diritto a un altro cittadino".
Cosa cambia dal 4 aprile
Chi non si presenta all'appuntamento senza comunicare la disdetta accresce gli svantaggi e i tempi d'attesa per tutti i cittadini, e fa aumentare i costi per il Servizio sanitario regionale. Per questo dal 4 aprile prossimo, se non è possibile presentarsi a una visita diventa obbligatorio disdire la prenotazione con almeno 2 giorni lavorativi di anticipo. Chi non lo fa, a titolo di sanzione pagherà il ticket previsto per le fasce di reddito più basse (fino a un importo massimo per ricetta pari a 36,15 euro). Il provvedimento riguarda tutti i cittadini, comprese le persone che hanno diritto all'esenzione (per esempio, per reddito, patologia o invalidità).
Per disdire: numero verde, sportelli e farmacie, cupweb, la app "ER Salute"
Le Aziende sanitarie hanno attivato diverse modalità per agevolare la disdetta e anche per rendere più semplice la prenotazione: in ogni provincia c'è un numero verde gratuito, ci sono le farmacie e gli sportelli Cup, e come modalità online è disponibile il sito www.cupweb.it. Dal 4 di aprile in poi, prenotazione e disdetta saranno possibili anche attraverso l'app per smartphone e tablet "ER Salute", disponibile per dispositivi Android, Apple e Windows Phone, che sarà possibile scaricare attraverso gli Store ufficiali. L'app consentirà di verificare le disponibilità dei luoghi per le visite e gli esami nel territorio e di effettuare il pagamento online. Dopo la prenotazione, un servizio di promemoria (recall), tramite telefonata o sms, ricorderà (in molti casi è già così) l'avvicinarsi di un appuntamento.
La campagna informativa "Insieme per una sanità più veloce"
Dal 14 marzo partirà una campagna di comunicazione realizzata dalle Aziende sanitarie con il coordinamento dell'assessorato regionale alle Politiche per la salute per far conoscere a tutti i cittadini dell'Emilia-Romagna le novità previste dal programma di riduzione dei tempi d'attesa e i risultati raggiunti. "Insieme per una sanità più veloce" è il messaggio della campagna, che prevede la diffusione di leaflet, locandine e totem nei poliambulatori e negli ospedali, ma soprattutto una massiccia comunicazione digitale attraverso il sito www.prestoebene-er.it , la nuova app ER Salute, banner sui principali siti d'informazione e una campagna di promozione su Facebook, appoggiandosi alle pagine della Regione e, dove presenti, delle Aziende sanitarie. Su www.prestoebene-er.it (online dal 14 marzo) sarà possibile accedere alle tabelle che riportano la percentuale di visite ed esami realizzati entro i tempi standard, aggiornati ogni settimana, sia a livello regionale sia per ogni ambito territoriale.
Tempi d'attesa: i risultati del programma regionale
Il programma regionale per ridurre i tempi d'attesa per visite ed esami ha previsto un pacchetto di azioni messe in campo in questi mesi dalle Aziende, in base alle differenti situazioni locali: una diversa modulazione delle visite e degli esami, un aumento dell'offerta, anche attraverso convenzioni con il privato accreditato, una maggiore appropriatezza nella gestione delle prime visite, più personale per affrontare le criticità. I risultati: da quando è attivo il nuovo sistema di monitoraggio (9 agosto 2015) al 21 febbraio 2016, sono state rilevate 875.821 prenotazioni di primo accesso. Di queste 823.246 (94%) sono state garantite entro i tempi previsti dalla normativa. Nell'ultima settimana monitorata (15-21 febbraio) il 97,7% di tutte le 42 prestazioni prese in considerazione è stato garantito entro i tempi previsti dalla normativa; all'insediamento della Giunta, oltre un anno fa, era garantito il 58%, a luglio il 73%, a dicembre il 97%.
(Fonte: ufficio stampa ER)
Monsignor Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola è stato gradito ospite del Policlinico di Modena nel corso della XXIV Giornata del Malato. Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela" (Gv 2,5), questo il tema dell'edizione 2016.
Modena, 11 febbraio 2016
Monsignor Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola è stato gradito ospite del Policlinico di Modena nel corso della XXIV Giornata del Malato che, come ogni anno, si si è celebrata oggi, 11 febbraio, giorno della prima apparizione della Madonna a Lourdes. Mons. Castellucci ha accettato l'invito del direttore generale, Ivan Trenti e del Parroco, don Ilario Cappi, a incontrare non solo una rappresentanza dei pazienti ma anche dei professionisti che ogni giorno lottano con la malattia. Il tema di quest'anno è tratto dal vangelo di Giovanni (Gv 2,5) e raccomanda di affidarsi a Gesù qualsiasi cosa accada, un tema quindi davvero significativo quando declinato in un ambiente come l'Ospedale dove ogni giorno si vive e si lotta contro la malattia. L'incontro è stato trasmesso in diretta sul canale interno del Policlinico a beneficio di tutti i ricoverati. Dopo il saluto del Direttore generale Ivan Trenti e del Direttore delle professioni sanitarie Annarita Garzia, Mons. Castellucci ha parlato per un'ora con gli operatori e i rappresentanti delle associazioni di volontariato, ascoltando anche l'intervento di alcuni professionisti. Alla fine dell'incontro, l'Arcivescovo ha firmato il libro d'Onore degli Ospiti del Policlinico prima di recarsi in visita ai pazienti ricoverati in alcuni reparti del Policlinico: l'Ematologia, l'Oncologia, Hospice al Padiglione Beccaria e l'Ostetricia al VI piano, accompagnato dal Direttore Generale, dal Direttore delle Professioni sanitarie e accolto dagli operatori. Alle 16,00 ha celebrato la funzione nella cappella del Policlinico.
DICHIARAZIONI
Mons. Erio Castellucci: "Chi fa terapeuta ha una marcia in più, deve avere il coraggio di chinarsi sull'ammalato. Non siamo mai perfettamente sani, ma vediamo in chi ci cura dei segni della premura di Dio. La medicina non sempre riesce a fare miracoli, ma il vero miracolo è l'umanità verso chi soffre che va trattato come un essere umano anche quando la prognosi è infausta. Il Dialogo con paziente, l'importanza di lanciare un ancora di umanità verso chi in quel momento ha bisogno di tutto, sono aspetti fondamentali dell'assistenza, dove la relazione umana è un vero balsamo per chi soffre. Gli operatori sanitari si chinano verso il malato come faceva Gesù e come lui lottano per rialzarlo. Vi auguro di continuare ad essere persone così significative per tutti coloro i quali continueranno ad avere bisogno dell'ospedale."
Dott. Ivan Trenti: "Davvero un bel pomeriggio. Mi hanno molto colpito soprattutto due passaggi del discorso di Don Erio, come lui stesso ha chiesto di essere chiamato. L'avere il coraggio di chinarsi e tenere la mano al malato e il dialogo come ancora per aiutarlo ad alzarsi sono a mio avviso due messaggi fondamentali per chi fa assistenza e ringrazio tutti gli operatori di questo Policlinico che si impegnano ogni giorno al massimo per dare questo tipo di assistenza ai nostri pazienti. Un grazie va anche alle associazioni di volontariato che supportano il nostro ospedale. Credo che questo pomeriggio sia stato davvero significativo e mi permetto di invitare di nuovo, don Erio, in diretta, alla Giornata del Malato 2017."
La Giornata del Malato
La Giornata Mondiale del Malato è stata voluta da San Giovanni Paolo II nel lontano 1992, ha lo scopo di sensibilizzare le comunità cristiane e la società civile sui problemi della cura e dell'assistenza nei confronti di chi soffre, richiamando – altresì - l'impegno sociale del volontariato sanitario, aiutando i malati a sentirsi soggetto attivo nella comunità, non solo cristiana, e ponendo l'accento sulla necessità di pervenire ad una effettiva umanizzazione della cura e dei luoghi di cura.
(Fonte: ufficio stampa Usl MO)
Domani, in occasione della Settimana del cuore, la Cardiologia dell'Ospedale di Montecchio aprirà i propri ambulatori al pubblico in segno di adesione alla Campagna nazionale per prevenire e contrastare le malattie cardiovascolari e sostenere la ricerca clinica in Cardiologia.
Reggio Emilia, 13 febbraio 2016
Domenica 14 Febbraio 2016, in occasione della Settimana del cuore, la Cardiologia dell'Ospedale di Montecchio aprirà i propri ambulatori al pubblico in segno di adesione alla Campagna nazionale per prevenire e contrastare le malattie cardiovascolari e sostenere la ricerca clinica in Cardiologia, promossa dalla Fondazione per il Tuo Cuore dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).
Medici e infermieri della Cardiologia saranno a disposizione dei cittadini per controllare i fattori di rischio cardiovascolare (misurazione pressione arteriosa, glicemia, colesterolemia e stratificazione individuale del rischio cardiovascolare).
I cittadini potranno inoltre usufruire di colloqui individuali con Cardiologi ed Infermieri Professionali su temi di informazione e prevenzione quali alimentazione e stili di vita corretti per la riduzione del rischio cardiovascolare.
L'iniziativa si svolgerà nei locali del Servizio di Cardiologia (piano terra) e negli adiacenti locali del Servizio di Diabetologia dell'Ospedale «E. Franchini» di Montecchio.
Per ulteriori informazioni sulle iniziative negli ospedali della provincia e d'Italia www.anmco.it
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)
Messaggi su Whatsapp che chiedono donazioni di sangue per una bambina ricoverata. AVIS e Azienda Ospedaliero – Universitaria intervengono su false notizie che da qualche giorno vengono diffuse tramite la nota app. Esiste una procedura regionale in caso di carenza.
Modena, 1 febbraio 2016
In questi giorni sta girando su whatsapp un messaggio nel quale si chiede di donare sangue di gruppo A negativo per una bambina ricoverata nel reparto di pediatria del Policlinico. L'AVIS e il Policlinico voglio rassicurare l'opinione pubblica sul fatto che questa è falsa. "Non c'è, al momento, alcuna emergenza riguardo al gruppo citato nel messaggio" - comunicano. L'AVIS di Modena ha cercato di telefonare al numero telefonico indicato che risulta essere inesistente.
"Come ben sanno i dirigenti, i volontari e i donatori Avis non sono queste le nostre modalità di comunicazione. Si tratta quindi dell'ennesima bufala di pessimo gusto. Ricordiamo che la programmazione della raccolta è finalizzata a garantire per tempo la disponibilità di sangue necessaria ad evitare emergenze e che comunque la nostra associazione è sempre pronta a mobilitarsi qualora il servizio di Medicina Trasfusionale ci segnalasse necessità specifiche. Ma certamente non attraverso Whatsapp". Commenta il dottor Maurizio Pirazzoli, Presidente dell'AVIS Provinciale.
"La regione Emilia Romagna - commenta il dottor Giovanni Battista Ceccherelli, direttore del Centro Trasfusionale del Policlinico - tramite il centro regionale sangue ha diffuso delle procedure ben precise a cui attenersi in caso di carenza di sangue di un determinato gruppo. Tali procedure prevedono che sia il Servizio trasfusionale competente per territorio a rivolgersi al centro regionale Sangue che provvederà a reperire e a inviare al centro in sofferenza le unità di sangue compatibili. In alternativa, se la necessità di un certo gruppo sanguigno è differibile nelle 24 ore, il Centro Trasfusionale del Policlinico contatta l'AVIS provinciale che provvede a invitare i propri donatori compatibili a recarsi a donare quanto prima. Insomma, nel caso ci fossa carenza la struttura pubblica ha canali ben definiti a cui rivolgersi, non certo una chat o un social network".
"Rassicuriamo i dirigenti – precisa il dottor Maurizio Pirazzoli - i volontari e i nostri 30.000 donatori che la nostra associazione, come sempre, è pronta a mobilitarsi qualora il Servizio di Medicina Trasfusionale ci segnalasse necessità specifiche. E la nostra mobilitazione avviene tramite le AVIS comunali, contattando direttamene e personalmente i generosi donatori, che costituiscono un immenso patrimonio di salute e solidarietà".
Contatto personale ed individuale, non certo catene. Servizio Trasfusionale ed AVIS operano congiuntamente – conclude il dottor Giovanni Battista Ceccherelli – una approfondita programmazione della raccolta proprio per garantire per tempo la disponibilità di sangue necessaria ad evitare emergenze".
Prevenzione del tumore al seno: al Policlinico la prima tomosintesi 3D, grazie alla donazione di GA Operations. La donazione, del valore di oltre 170.000 euro, effettuata da GA Operations, importante azienda del nostro territorio che permette di scoprire lesioni che sfuggono alla mammografia tradizionale. -
Modena, 25 gennaio 2015
Attiva al Policlinico la prima tomosintesi mammaria tridimensionale, donata da GA Operations S.p.A. L'apparecchiatura, che sarà a disposizione della rete provinciale per la lotta al tumore al seno, è stata consegnata alla Struttura Complessa di Radiologia del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Pietro Torricelli. Si tratta del modello Selenia Dimensions© Avia Tomo Ready della Hologic, uno strumento di ultima generazione che permette una estrema accuratezza diagnostica nello scoprire e localizzare le lesioni mammarie e di evidenziare quelle che possono sfuggire alla mammografia tradizionale bidimensionale, grazie alla combinazione di immagini acquisite a due dimensioni, a tre dimensioni e con tomosintesi tridimensionale multi-strato. La tomosintesi verrà utilizzata come diagnostica di secondo livello alla quale si accederà sulla base della valutazione di ogni singolo caso, effettuata dal Radiologo Senologo.
L'apparecchiatura è stata consegnata nei giorni scorsi al Policlinico, nel corso di un incontro informale, dai rappresentanti di GA Operations: Stefano Omer Orsi, Direttore Polo Industriale di Modena, Paola Gobbi, Responsabile Servizi Generali ed Antonella Sghedoni, Responsabile Controllo di Gestione. I donatori sono stati accolti dal Direttore Generale del Policlinico Ivan Trenti, da Pietro Torricelli, Direttore del Dipartimento Interaziendale Integrato Diagnostica per Immagini (D.I.I.D.I.) e da Rachele Battista, radiologo del Policlinico.
«Grazie a questa ulteriore acquisizione tecnologica – commenta il Direttore generale Ivan Trenti – il Policlinico è in grado di offrire alle proprie pazienti e alla rete provinciale un decisivo strumento di diagnosi del tumore al seno, che affianca e potenzia lo Screening di primo livello e le indagini di secondo livello svolte nel nostro ospedale. Siamo quindi grati alla GA Operations per la sensibilità dimostrata verso il nostro Policlinico in un settore strategico, quello della lotta al cancro della mammella. A questo proposito vorrei anticipare che il Percorso Diagnostico Terapeutico del Policlinico ha avviato l'iter di certificazione dell'European Society of Breast Cancer Specialist (EUSOMA), il massimo organismo scientifico europeo che si occupa del tumore al seno. Una volta concluso, il percorso attesterà gli elevati standard sia dal punto di vista organizzativo, sia dal punto di vista della casistica e delle terapie raggiunti dal Policlinico».
«Un grande Grazie va ai nostri colleghi – commenta Stefano Omer Orsi, Direttore Polo Industriale di Modena - La realizzazione di questo importante progetto, infatti, è stata possibile grazie anche al contributo delle oltre 400 persone di GA Operations Sede di Modena. Conosciamo la sensibilità dei nostri dipendenti verso i progetti benefici, ma la loro risposta ha stupito anche noi». Nelle prossime settimane i radiologi senologi del Policlinico visiteranno lo stabilimento di GA Operations per sensibilizzare sulla prevenzione le dipendenti dell'Azienda e ringraziare della donazione.
La mammografia tradizionale
La mammografia bidimensionale (2D) rappresenta l'esame gold-standard di diagnostica senologica, in quanto consente di effettuare diagnosi precoce di tumore al seno, riducendo sia il numero di tumori diagnosticati in fase avanzata che il tasso di mortalità. Tuttavia, una percentuale significativa di tumori (fino al 40%) può non essere identificabile, in quanto caratterizzata da segni minimi e non sempre riconoscibili all'esame mammografico iniziale. «Il problema – spiega Pietro Torricelli, Direttore del Dipartimento Interaziendale Integrato Diagnostica per Immagini - è legato al più importante limite della mammografia 2D, ovvero la densità mammografica; infatti, la valutazione di strutture tridimensionali, quali i corpi mammari, mediante un esame bidimensionale come la mammografia 2D, comporta la sovrapposizione delle diverse componenti del tessuto fibro-ghiandolare mammario denso, che può limitare la visibilità di lesioni neoplastiche. Le conseguenze sono, da un lato la difficoltà a riconoscere le lesioni più piccole, dall'altro il rischio di avere "false immagini" e reperti sospetti, che rendono incerta l'interpretazione dell'esame mammografico 2D».
La tomosintesi 3D
La Tomosintesi Digitale della mammella (Digital Breast Tomosynthesis, DBT) rappresenta un'ottima soluzione a questo problema. La DBT è una tecnica di imaging tridimensionale che elabora diverse proiezioni bidimensionali, ottenute mediante la rotazione del tubo radiogeno intorno alla mammella in esame, ricostruendo poi immagini volumetriche tridimensionali della mammella stessa. «La DBT permette di visualizzare la quasi totalità di quelle lesioni che possono sfuggire alla mammografia tradizionale - conclude il prof. Torricelli – Dal momento però che la DBT si basa su esposizioni multiple, va attentamente valutato il rischio di accrescere la dose di radiazioni, rischio che si può minimizzare effettuando esposizioni a basse dosi, in modo che ogni acquisizione con DBT corrisponda a circa il 5-10% di dose di una singola proiezione mammografica. E' importante, infatti, ricordare che le radiazioni vanno sempre limitate allo stretto necessario, secondo un criterio di ottimizzazione basato sulla valutazione del rapporto costi-benefici».
Gli utilizzi
La DBT ha importanti applicazioni sia nel campo dello Screening, dove permette la riduzione dei richiami, cui consegue un aumento della sensibilità e della specificità del programma di Screening e la riduzione dell'intervallo di tempo tra esame e diagnosi definitiva. Poiché la DBT consente di superare il limite della densità mammaria, appare più agevole l'identificazione delle lesioni espansive, con migliore caratterizzazione della loro forma e contorni, nonché dell'ampiezza e dell'architettura delle distorsioni parenchimali. Anche nei seni a prevalente componente adiposa, l'apporto migliorativo della DBT è rappresentato da una maggior capacità di individuazione di lesioni di piccole dimensioni, che possono talvolta sfuggire alla mammografia 2D. È inoltre possibile effettuare un eventuale campionamento bioptico della lesione utilizzando le coordinate generate dalla DBT. Nel campo della mammografia clinica la maggiore accuratezza della DBT permette una riduzione degli esami di II e III livello (ago-aspirati, biopsie, mammo-RM), che impattano sensibilmente sul carico di ansia e apprensione delle pazienti oltre che sulla spesa sanitaria.
La DBT trova pertanto ampie prospettive di applicazione nella valutazione delle mammelle ad elevata densità radiografica, tipiche della donna giovane, sia nella fascia di età pre-screening (40-44 anni), sia nelle pazienti che presentano rischio elevato di sviluppo di carcinoma mammario su base genetico-familiare che vengono sottoposte a specifici programmi di sorveglianza clinico-strumentale. La DBT può essere inoltre utilizzata come metodica di rivalutazione di reperti evidenziati dalla sola RM, in quanto permette una migliore localizzazione spaziale della lesione. «La DBT installata al Policlinico – spiega la dottoressa Rachele Battista – verrà utilizzata principalmente come diagnostica di secondo livello. Si tratta infatti di un'apparecchiatura molto sofisticata che deve essere dedicata a casi selezionati sulla base delle esigenze diagnostiche. In futuro potrà essere utile per indagini mirate su particolari settori della popolazione sulla base di progetti specifici».
Il Policlinico e la lotta al tumore mammario
Il Policlinico di Modena è la struttura di riferimento a livello provinciale per la cura del carcinoma mammario, il cui percorso diagnostico si sviluppa all'interno del Dipartimento Interaziendale ad attività integrata di Diagnostica per Immagini, sia attraverso l'attività di Screening mammografico, sia attraverso le indagini della mammografia clinica. Al Policlinico vengono attualmente svolte più di 6.000 mammografie cliniche, circa 7.000 tra ecografie e RM mammarie e circa 750 indagini di tipo bioptico. In caso di riscontro di patologia tumorale le pazienti vengono inserite nel percorso terapeutico e inviate al PUNTO Amico Senologico, dove un team multidisciplinare, composto da chirurghi senologi, chirurghi plastici, oncologi, radioterapisti, anatomopatologi, fisiatri, psicologi, in stretto legame con i radiologi senologi, prendono in carico la paziente in ogni fase del percorso. Ogni anno sono circa 500 le donne che si rivolgono al PUNTO per una patologia neoplastica al seno e gli interventi chirurgici eseguiti annualmente sono circa 600, con almeno 450 linfonodi sentinella valutati.
SCHEDA - La TOMOSINTESI 3D della Hologic, Modello Selenia Dimensions© Avia Tomo ready
Il mammografo digitale Selenia Dimensions© offre la possibilità di rivoluzionare la mammografia, innovando in modo significativo i paradigmi dell'imaging mammografico e del precoce rilevamento del tumore alla mammella. Questo grazie alla combinazione di immagini acquisite a due dimensioni, a tre dimensioni e tomosintesi tridimensionale multi-strato. Il Dimensions è progettato per fornire eccezionali immagini 2-D e 3-D alla dose più bassa possibile di radiazioni. La ricostruzione stratificata ottenibile con la tomosintesi riduce o elimina del tutto i problemi causati dalla sovrapposizione dei tessuti ed il rumore strutturale, che si possono avere in una immagine 2-D, offrendo un'ottimizzata capacità diagnostica ed una superiore attenzione alla paziente.
(Fonte: ufficio stampa Usl MO)
Parte a Piacenza il Cafè Alzheimer, iniziativa promossa dal Consultorio per i disturbi cognitivi dell'Azienda Usl in collaborazione con il Comune di Piacenza. L'inaugurazione è in programma per giovedì 14 gennaio, ore 15, al circolo Il Tulipano di via Cantarana 10, a Piacenza. -
Piacenza, 11 gennaio 2016
Uno spazio informale e accogliente, dove le persone affette da demenza e i loro familiari possono riunirsi per trascorrere alcune ore insieme, socializzare e chiedere consigli grazie alla guida di operatori esperti. Parte a Piacenza il Cafè Alzheimer, iniziativa promossa dal Consultorio per i disturbi cognitivi dell'Azienda Usl in collaborazione con il Comune di Piacenza. L'inaugurazione è in programma per giovedì 14 gennaio, ore 15, al circolo Il Tulipano di via Cantarana 10, a Piacenza.
Attraverso gli incontri, il Cafè Alzheimer tende a migliorare l'integrazione dei malati e dei loro parenti nel territorio contrastando l'isolamento e lo stigma, per incrementare il sostegno e il senso di sicurezza dei familiari, per promuovere l'apprendimento di strategie per la gestione dei disturbi psico-comportamentali, dando risposte mirate alle loro proposte e alle loro esigenze informative.
(Fonte: Ufficio stampa Ausl Piacenza)
L'Azienda Usl di Modena informa sugli orari del periodo delle feste. Consultori familiari, poliambulatori, centri prelievo e centro servizi di Baggiovara: ecco come cambia l'apertura dei servizi sanitari in città durante il periodo di fine anno. Il punto prelievo di Baggiovara e quello di via Newton rimarranno sempre aperti. -
Modena, 31 dicembre 2015
Il Cup (Centro Unico di Prenotazione) presso il Poliambulatorio di Modena di via del Pozzo 71/b, giovedì 31 dicembre chiuderà alle ore 13.00. Anche il Cup del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense a Baggiovara (in via Giardini, 1355) il 31 dicembre e il 5 gennaio chiuderà alle 13.00. Il 2 gennaio le attività di prenotazione allo sportello sono sospese l'intera giornata. Per prenotare visite ed esami i cittadini possono comunque rivolgersi nelle farmacie del territorio o utilizzare il numero verde gratuito 800 239 123 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.00, il sabato dalle 8.00 alle 13.00) che il 31 dicembre e il 2 gennaio sarà attivo dalle 8.00 alle 13.00. È possibile recarsi anche nei Reparti Coop Salute dei centri commerciali "GrandEmilia", "I Portali", "I Gelsi". Chi utilizza i servizi online può invece collegarsi al sito internet www.ausl.mo.it/cupweb (servizio attivo solo per gli esami di laboratorio) o attivare il proprio Fascicolo sanitario elettronico sul sito support.fascicolo-sanitario.it.
CENTRI PRELIEVO DI MODENA
Il punto prelievo di Baggiovara e quello di via Newton rimarranno sempre aperti. Quello ad accesso diretto presso il centro commerciale "La Rotonda" chiuderà il 2 gennaio. Per questa giornata sarà possibile recarsi al punto prelievi di Baggiovara che, nella giornata di sabato, garantisce l'accesso diretto ai prelievi. Il punto prelievo presso l'Ex Ospedale Estense sarà chiuso il 31 dicembre e il 2 gennaio, mentre quello di Modena Est resterà chiuso fino al 6 gennaio. Il punto prelievi CAM sarà chiuso il 31 dicembre e il 2 gennaio, il punto prelievi Test sarà chiuso dal 31 dicembre al 3 gennaio. Il punto prelievi Micron sarà chiuso il 30 e il 31 dicembre. Per i prelievi TAO, gli ambulatori Estense e Modena Medica rimarranno chiusi il 31 dicembre.
CENTRO SERVIZI' DI BAGGIOVARA
Giovedì 31 dicembre 2015 tutti i servizi del Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina Legale presenti all'interno del 'Centro Servizi' attiguo al Nuovo Ospedale S.Agostino-Estense di Baggiovara (Strada Martiniana, 21) termineranno la propria attività ordinaria alle ore 13.00. Sabato 2 gennaio 2016, invece, gli uffici del 'Centro Servizi' rimarranno chiusi per l'intera giornata. Restano in ogni caso attive le pronte disponibilità che garantiranno, in entrambe le giornate, risposta a eventuali urgenze o chiamate d'emergenza relative a prevenzione collettiva, tutela della salute pubblica dai rischi di origine ambientale, lavorativa, alimentare e tutela della salute animale.
POLIAMBULATORI
Gli ambulatori presso il Poliambulatorio dell'ex Ospedale Estense e quelli di via del Pozzo 71/b il 31 dicembre e il 5 gennaio chiuderanno alle ore 14.00. Il 2 gennaio l'intera struttura sarà chiusa. Presso l'ambulatorio pediatrico 'Torrenova' sarà sospesa l'attività di controllo della pediculosi fino al 3 gennaio, in corrispondenza del periodo di chiusura delle scuole. Nei giorni del 31 dicembre e del 5 gennaio è prevista la chiusura di tutte le attività alle ore 14.00. Il Servizio di Diabetologia di via del Pozzo terminerà l'attività alle ore 13.00 il 31 dicembre e il 5 gennaio. Resterà chiuso sabato 2 gennaio. Lo screening mammografico presso il Poliambulatorio di Modena sospenderà l'attività il 31 dicembre e il 5 gennaio alle ore 14.00. Osserverà la chiusura nella giornata del 2 gennaio.
CONSULTORI FAMILIARI
Il Consultorio familiare di via Don Minzoni rimarrà chiuso il 31 dicembre. Durante la chiusura funzionerà regolarmente il Consultorio in viale Molza 3, che sospenderà l'attività solo il 2 gennaio. Il Centro per la salute delle donne straniere presso il Consultorio in via Don Minzoni 121 sarà chiuso nel pomeriggio del 31 dicembre. Lo Spazio Giovani rimarrà chiuso fino al 12 gennaio.
(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)
Nuovo volto per il Policlinico di Modena: più accessibile, sostenibile ed anche più gradevole alla vista. Il 2016 porterà con sé il consolidamento di una lunga serie di miglioramenti strutturali già in larga parte realizzati o in fase di ultimazione. Posti riservati ai pazienti oncologici, deposito biciclette, più posti per i disabili ed una nuova modalità di erogazione dei permessi. -
Modena, 30 dicembre 2015
Un Policlinico più accessibile, sostenibile ed anche più gradevole alla vista. Il 2016 porterà con sé il consolidamento di una lunga serie di miglioramenti strutturali già in larga parte realizzati o in fase di ultimazione. Un impegno mantenuto nei confronti dei pazienti, dei dipendenti e di tutta la cittadinanza, finalizzato a rafforzare qualitativamente l'ospedale, inclusa l'area esterna del campus stesso.
Un nuovo volto
Comincia a cambiare il sistema di accesso e sosta all'interno del Policlinico. Nelle scorse settimane sono stati effettuati importanti lavori di manutenzione nella zona adibita a parcheggio provvisorio sul retro del Padiglione Pier Camillo Beccaria. L'area, fino a qualche giorno fa interamente sterrata e soggetta a buche e gelate, è stata pavimentata con riciclato di asfalto per un totale di 4.379 mq, ai quali si aggiunge la strada di accesso asfaltata per una lunghezza di 516 mq. Il totale dell'intervento, ammonta quindi a 4.895 mq, per un complessivo investimento pari a 50.000 €. La durata del cantiere è stata di appena una settimana, in cui si è provveduto ad incanalare la viabilità in direzione dell'ingresso 3 mediante la creazione di un ampio spazio pedonale in direzione dell'ingresso 1, volto a decongestionare l'area interessata.
Il più grande polmone verde del centro
Sono stati contestualmente impiantati oltre cinquanta alberi (delle varietà Frassini, Prunus e Carpini) che hanno rafforzato il parco del Policlinico, con i suoi circa 105.752 mq. a tutt'oggi uno dei più grandi polmoni verdi nelle vicinanze del centro della città. La durata dell'intervento è stata di circa una settimana.
Pulizia campus
Lunedì 28 e martedì 29 dicembre, pulizie straordinarie nell'area esterna del Policlinico. Destinatari dell'intervento speciale disposto dalla Direzione Aziendale sono state le aree parcheggio del Poliambulatorio, da via Marzabotto fino alle Camere Ardenti ed il parcheggio lato via del Pozzo dell'Ex Vivaio Galli. Dopo la preziosa iniziativa del maggio scorso "Puliamo i Luoghi Comuni", in collaborazione con le associazioni di volontariato, un nuovo intervento a carico dell'Azienda per restituire al campus ospedaliero il giusto decoro. Con un invito al senso di responsabilità civica di tutti i cittadini, al fine di contribuire a mantenere tale standard anche in futuro.
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L'attenzione alle categorie più fragili
La novità più importante riguarda il primo step di una complessiva rivisitazione dei criteri di accesso al parcheggio da parte di determinate categorie che necessitano di un'attenzione particolare. L'intervento, infatti, ha permesso di rivedere la viabilità nei pressi del Padiglione Beccaria ricavando 8 posti auto aggiuntivi dedicati ai pazienti disabili, 15 posti riservati a quelli sottoposti a terapia oncologica e 10 nuovi posti riservati ai pazienti di Radioterapia, che aggiunti ai 2 già a disposizione portano a 12 posti auto la dotazione complessiva.
A tali posteggi dedicati si accede attraverso la strada che rimane sulla sinistra del Padiglione Beccaria, contestualmente resa a senso unico. I parcheggi sono indicati dalle strisce gialle sul terreno e dalla lettera "R", proseguendo anche dietro all'edificio.
«Ci eravamo impegnati a migliorare questi aspetti – ha precisato il Mobility Manager del Policlinico – allo scopo di favorire le categorie più fragili. Questo è stato solo il primo di una lunga serie di interventi sulla viabilità interna che abbiamo previsto nel corso di tutto il 2016».
Dal 1 febbraio i pazienti in cura presso Oncologia, Radioterapia, Dialisi, Servizio Trasfusionale ed Oncoematologia Pediatrica disporranno di un nuovo permesso, che verrà consegnato a partire dai primi giorni di gennaio su indicazione della Caposala di reparto, accompagnato da una brochure esplicativa. Il permesso, strettamente personale, consentirà di parcheggiare anche all'interno del campus, nei posti delimitati da apposite strisce bianche.
La mobilità sostenibile: deposito per le biciclette
Come regalo di Natale l'Azienda ha predisposto il primo deposito per le biciclette riservato ai dipendenti. Vi si accede tramite badge personale, con attivazione elettronica per tutti i dipendenti che ne faranno espressa richiesta ed è stato ufficialmente inaugurato mercoledì 23 dicembre. Il box, situato nel Corpo G sotto l'ingresso 1, può ospitare sino a 78 biciclette. L'accesso avviene dall'area pedonale tra l'ingresso 1 e l'ingresso 3 ed il deposito è dotato di porte con maniglione antipanico, chiudiporta ed elettroserratura collegata a lettore badge.
All'attivazione di questo primo deposito farà seguito nei prossimi mesi quella di analoghi spazi per i dipendenti, in altre zone dell'area ospedaliera.
(fonte: ufficio stampa USL MO)