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Parma 27 settembre 2019 - Non è un caso se le forze dell'ordine sono ai vertici dell'apprezzamento degli italiani. Sempre pronti a intervenire per la sicurezza e l'ordine pubblico, si distinguono però anche per una parricolare sensibilità d'animo.

La scorsa domenica, ad esempio, il Team Rosina ha organizzato con l'associazione Noi per Loro, un piccolo giro automobilistico lungo le strade di Parma e provincia, per i bambini del reparto oncologico dell'ospedale di Parma.

Il ricavato dell'evento sarà tutto devoluto all'associazione e nell'occasione è intervenuta anche la Lamborghini della polizia stradale, nonchè il personale della predetta specialità della Polizia di Stato, per dare il loro contributo alla migliore realizzazione dell'evento benefico.

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Nella mattinata odierna, la città di Carpi è stata interessata da un servizio straordinario dedicato al controllo del territorio e svolto da personale del Commissariato di P.S., con l’impiego di sette pattuglie, unitamente a due equipaggi della locale Polizia Municipale.

In ausilio anche il Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e una unità cinofila.

Nel corso del servizio sono stati effettuati controlli all’interno di diversi appartamenti in via Unione Sovietica e in via Fermi, dove sono state identificate 34 persone di nazionalità straniera, tutte regolari sul territorio nazionale.

L’attività del Commissariato è poi proseguita con alcuni posti di controllo lungo le principali arterie stradali cittadine. Sono state effettuate verifiche anche presso una sala giochi.

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Commemorazione dell’Appuntato di P.S. Osvaldo Cantore, Vittima del Dovere e Medaglia d’Oro al Valore Civile


Ricorre oggi il 41° anniversario della scomparsa dell’Appuntato di Pubblica Sicurezza Osvaldo Cantore, Vittima del Dovere.
Nella mattinata odierna, il Questore Agricola lo ha ricordato con una cerimonia svoltasi presso il cimitero di Carpi, alla presenza dei familiari, delle autorità cittadine e di una rappresentanza dell’A.N.P.S. di Modena.
Osvaldo Cantore, nato a Grottaglie (TA) il 14 settembre 1923, Medaglia d’oro al Valore Civile, è morto il 7 settembre 1978 a causa delle ferite riportate nel corso di una sparatoria in Piazza Garibaldi a Carpi.


Cantore aveva cercato di bloccare due criminali mentre uscivano da una oreficeria all’interno della quale avevano appena perpetrato una rapina, ma è stato colpito alle spalle da un terzo complice, che fungeva da “palo”.
In via Guido Mazzali, nei pressi della storica ex sede del Commissariato di P.S. di Carpi, sorge un'area verde, con uno spazio giochi, intitolata alla sua memoria.

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Donna ubriaca rifiuta di pagare la consumazione in un bar e sferra calci e pugni agli agenti. La Polizia di Stato la deferisce ali'A.G

Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi ha deferito all' A.G. una donna di anni 36, residente in città per i reati di resistenza a P.U., oltraggio a P.U. e danneggiamento.

Nei giorni scorsi gli agenti sono intervenuti su segnalazione di persona molesta all'interno di un bar del centro di Carpi, dove una donna in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di bevande alcoliche, si rifiutava di pagare la consumazione tentando di allontanarsi.

Gli Agenti hanno quindi fermato la donna che alla richiesta di fornire le proprie generalità ha iniziato a minacciare e percuotere con calci e pugni i poliziotti. A bordo dell'autovettura di servizio la stessa ha continuato la sua condotta violenta sferrando calci contro i vetri da macchina e sputando verso gli operatori; non contenta terminava la sua opera danneggiando altresì una porta del Commissariato.

La donna veniva quindi denunciata a piede libero per i reati di cui sopra e affidata al personale medico del 118 che procedeva ad accompagnarla presso il locale Pronto Soccorso per gli accertamenti del caso.

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La Polizia di Stato inizia a svelare il progetto del calendario istituzionale edizione 2020. Quest’anno, la realizzazione dei 12 scatti che hanno il compito di ritrarre il delicato ruolo degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, è stata affidata alla professionalità del noto fotografo Paolo Pellegrin, vincitore di dieci edizioni del World Press Photo.

Dal 2005 membro effettivo di Magnum Photos, una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo, con le sue fotografie ha voluto ritrarre l’attività operativa delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, attraverso un racconto che mette a fuoco l’umanità dei poliziotti.

Passione, impegno e servizio, tre parole che rappresentano al meglio l’autenticità della Polizia di Stato e che indicano la volontà di essere sempre vicini alla gente, mettendo a disposizione del Paese il proprio lavoro.

Anche quest’anno la realizzazione del calendario ha trovato la partenship di Unicef Italia Onlus. Il ricavato della vendita verrà devoluto al Comitato italiano per l’Unicef per sostenere il progetto connesso alla celebrazione del “Trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, occasione per riaffermare i diritti degli under 18. Nonostante siano trascorsi 30 anni dalla firma della Convenzione ONU, infatti, ancora troppi bambini vengono privati dei loro diritti, vivendo situazioni di degrado, abuso e violenze.

Grazie all’ormai consolidata partnership con UNICEF, dal 2001 ad oggi sono stati raccolti circa 2 milioni e 650 mila euro e completati diversi progetti, tra cui il progetto UNICEF “Yemen”, cui la vendita dei calendari della Polizia di Stato 2019 ha permesso di devolvere 176.949 euro.

Tutti i cittadini potranno prenotare il calendario da parete (costo 8 euro) e il calendario da tavolo (costo 6 euro), entro il prossimo 23 settembre, facendo un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “ Comitato Italiano per l’Unicef”. Sul bollettino dovrà essere indicata la causale

Calendario della Polizia di Stato 2020 per il progetto Unicef “Trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

La ricevuta del versamento dovrà poi essere presentata agli Uffici Relazioni con il Pubblico della Questura che fornirà dettagli sulla consegna.

 

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Lunedì, 12 Agosto 2019 16:04

Rapina all'OVS di via Mazzini

Ruba vestiti all'OVS e tenta la fuga spintonando l'addetto alla sicurezza che cade ma viene bloccato da una pattuglia della Polizia di Stato intervenuta in pochi istanti..

Di LGC, Parma 12 agosto 2019 - Un tunisino di 21 anni è stato sorpreso, sabato scorso 10 agosto, dalla vigilanza del negozio a rubare capi d'abbigliamento all'OVS di via Mazzini.


Il giovane, con già diversi precedenti nel proprio carnet, ha reagito spintonando l'addetto alla sorveglianza del negozio che è caduto. Alla fine però è stato bloccato e arrestato grazie al pronto intervento della volante della Polizia Stato che presidiava il centro storico nell'esercizio della strategia di prevenzione.

Negli ultimi 3 mesi infatti, in forza dell'intensificazione dei controlli nelle zone del centro tra Piazza Duomo, via Mazzini e Teatro Regio sono state identificate numerose persone.

 

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Tentano di compiere più furti in abitazione: arrestata dagli Agenti dell’UPGSP Georgiana in flagranza di reato.

Parma 3 agosto 2019 -  nella trascorsa notte gli Agenti della Squadra Volante della Questura hanno arrestato in flagranza di reato una Georgiana classe 91 per i reati di tentato furto in abitazione in concorso e per violenza nei confronti di un pubblico ufficiale.
Sono circa le 2 di notte quando giunge una chiamata al 113 da parte di una residente di Strada Vincenzo Zileri, la quale aveva sentito e visto 3 soggetti che stavano tentando di intrufolarsi in casa sua.
Il ricordo della signora si era focalizzato in particolare su alcuni dettagli circa l’abbigliamento della ladra di sesso femminile, dettagli che saranno importanti per individuarla e trarla in arresto.
I tre criminali, non contenti, nel frattempo, sempre osservati dalla residente, avevano tentato di svaligiare anche gli appartamenti delle palazzine limitrofe.
Gli agenti, giunti sul posto dopo pochi istanti, sono riusciti ad individuare a pochi metri dal luogo dei delitti una donna corrispondente alle descrizioni fornite dalla testimone. Nel frattempo, con ogni probabilità, viste le auto della Polizia, i due complici riescono a darsi alla fuga.

Intimato l’alt alla rea, quest’ultima, non senza difficoltà viene fermata, infatti, oltre a non voler fornire le proprie generalità morde uno degli agenti, e anche per questo motivo verrà tratta in arresto. Vicino alla donna viene trovata l’autovettura utilizzata dai malviventi, infatti, ivi vengono trovati i documenti della georgiana nonché tutti gli strumenti da “lavoro” dei criminali, ovvero una valigetta con tutti gli attrezzi da scasso a loro necessari per compiere i furti in abitazione.
Anche per questi motivi, unitamente alle testimonianze fornite da alcuni cittadini, la donna è stata tratta in arresto, oltre che per violenza a p.u., per tentato furto in abitazione in concorso con altri due soggetti.
Grazie all’attento lavoro degli uomini della polizia di Stato, durante le perquisizioni, la donna viene trovata in possesso di un cellullare sospetto. A seguito degli approfondimenti investigativi si scopre che quest’ultimo era l’oggetto di un furto in abitazione compiuto qualche mese fa. Per questo motivo la donna è stata anche denunciata a piede libero per il reato di ricettazione e lo smartphone verrà restituito al suo legittimo proprietario.
Sono in corso approfondimenti investigativi per individuare gli altri due correi che con la donna hanno tentato di compiere diversi furti in abitazione.


Questo arresto è particolarmente significativo e rispecchia la grande attenzione che la Questura e quindi gli uomini deputati al controllo del territorio hanno rispetto ad un reato tanto odioso quale il furto in abitazione.

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Parma: Il 18 Luglio, in tutto ii territorio nazionale, si ê tenuto un "Action Day" dedicato alla lotta alla contraffazione e all'abusivismo commerciale.

L'attività ha coinvolto Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Corpo della Guardia di Finanza, Polizie Municipali e Capitanerie di Porto, che hanno messo in campo circa 11.200 operatori.

A livello locale, su tutto il territoritorio nazionale., col coordinamento dalle Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza, sono stati controllati litorali, centri storici, arterie nazionali e locali, laboratori abusivi, mercati ed aree commerciali. In ambito web sono stati oggetto di monitoraggio i "negozi virtuali" ed i profili social dedicati alla vendita di prodotti falsificati.


I fenomeni della contraffazione, della pirateria multimediale e dell'abusivismo commerciale sono forme di criminalità economica che attirano sempre di più gli interessi della criminalità organizzata, sottraggono risorse al mercato legale ed hanno ripercussioni sulla sicurezza e, in alcuni casi, anche sulla salute dei cittadini.


L' "Action Day" dedicato alla lotta alla contraffazione ed all'abusivismo commerciale, che si affianca alle attività di prevenzione e contrasto che giornalmente vengono effettuate dalle Forze di Polizia, si ê svolto nel contesto delle direttive del Ministro dell'Interno e del Piano Strategico Nazionale 2018-2020 del Consiglio Nazionale Anticontraffazione ed è stato promosso dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per il tramite della Direzione Centrale della Polizia Criminale, che ha curato l’attività di "analisi e monitoraggio interforze", anche mediante l'uso di programmi informatici che alimentano le banche dati dedicate alla geolocalizzazione dei fenomeni criminali di maggiore diffusione.


Nel corso degli interventi sono state controllate 25.556 persone, tra queste 15 sono state arrestate, 886 denunciate e 1.436 sanzionate amministrativamente. Complessivamente sono stati effettuati 622 sequestri penali e 1.317 sequestri amministrativi, che hanno consentito di sottrarre dal mercato illecito un ingente quantitativo di prodotti appartenenti ad una vasta gamma di categorie merceologiche, da quelle più tradizionali, rappresentate da abbigliamento, calzature ed accessori per la moda alle più moderne, come elettronica ed informatica. Particolarmente significativi, perché rivelatori dei rischi per la salute ai quali la contraffazione espone i consumatori, sono stati i sequestri di medicinali e prodotti agroalimentari, nonché quelli di giocattoli, potenzialmente dannosi per la sicurezza dei bambini.


Le operazioni hanno condotto, in totale, al sequestro di un numero di articoli pan i a 2.569.896 unità e di altri prodotti per un peso complessivo di 3.903 chilogrammi ed un ammontare di 594 litri.
La particolare attenzione rivolta anche al commercio "on line", che rappresenta un canale di immissione dei prodotti falsificati sempre pia rilevante, ha consentito l'oscuramento di 51 siti internet e la rimozione di 57 contenuti web.

A Parma i controlli sono stati svolti, sotto il coordinamento dell’autorità provinciale di P.s., il Questore, dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura, unitamente alla Polizia Locale. 

I controlli sono stati effettuati presso il mercatino rionale del quartiere Montanara per verificare la presenza di venditori abusivi. Ivi veniva individuato un cittadino straniero che si apprestava a mettere in mostra della merce nei pressi di una delle vie che adducono al mercato. Lo stesso, però, alla vista degli operatori, si dava a precipitosa fuga facendo perdere le proprie tracce ed abbandonando la merce.
La stessa, consistente in nr. 9 borse da donna di varie note marche verosimilmente contraffatte, è posta sotto sequestro.
Successivamente, davanti all’ingresso del supermercato COOP ivi esistente, è stato controllato e sanzionato un venditore ambulante che anziché svolgere l’attività in maniera itinerante, aveva esposto la merce nei pressi del citato ingresso .
È stato altresì controllato un secondo mercatino rionale ubicato in via Pertini, zona via Traversetolo. Anche in questo caso un soggetto di colore, che aveva esposto della merce a terra, si avvedeva della presenza, in lontananza, degli operatori della Polizia di Stato e si dava alla fuga facendo perdere le proprie tracce, ma abbandonando la merce. La stessa, consistente in nr. 18 borse da donna di varie note marche, verosimilmente contraffatte, sono state sequestrate. · In seguito ci si è portati in via Venezia, presso il supermercato CONAD, davanti al quale era presente un soggetto di colore con esposta della merce varia. Lo stesso è stato identificato e si è accertato che non era in possesso della licenza di commercio. Per tale motivo si è proceduto alla contestazione della violazione amministrativa ed al sequestro amministrativo della merce esposta .


Attività di questo tipo, continueranno nelle prossime settimane, concentrandosi su altre zone della città.




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Bloccato da un operaio dopo aver rubato in un cantiere edile: tunisino pregiudicato e clandestino arrestato dalla Polizia di Stato


Modena 31 luglio 2019 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 41 anni rientrato in Italia dopo essere stato espulso con accompagnamento coatto alla frontiera.
Intorno alle ore 11.00 di ieri, è stata segnalata al numero di emergenza 112 NUE una lite animata tra due persone in via Giardini nei pressi di un cantiere edile.


Sul posto gli agenti hanno trovato un uomo a terra tenuto fermo da un altro uomo, un egiziano di 49 anni, il quale lo aveva bloccato perché si era accorto che il tunisino aveva poco prima asportato un portafoglio ed un cellulare da un capanno all’interno del cantiere.
Dopo aver contatto i sanitari del 118 in quanto l’egiziano durante le fasi dell’inseguimento aveva perso l’equilibrio rovinando a terra e al momento lamentava forti dolori ad un polso, gli agenti hanno accompagnato il tunisino in Questura per più approfonditi accertamenti.
L’uomo è risultato gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per furto in abitazione, furto con strappo, furto aggravato, violenza sessuale e possesso di documenti contraffatti. Nel giugno 2017 lo straniero era stato rimpatriato coattivamente per poi rientrare in Italia illegalmente.


Il tunisino è stato trattenuto in stato di arresto presso le celle di sicurezza della Questura in attesa del processo con rito direttissimo ed è stato, altresì, denunciato per il reato di furto.
L’egiziano è stato dimesso dal Pronto Soccorso con una prognosi di 30 giorni per frattura al polso sinistro. Portafoglio e telefono cellulare sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

 

 





 

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Più di 300 agenti sono impegnati dalle prime ore di questa mattina per eseguire provvedimenti restrittivi e perquisizioni emessi dalla Dda Procura della Repubblica di Bologna. Agli indagati, facenti parte del gruppo Maphite operante tra l'Emilia Romagna e il bergamasco, è contestato il reato di associazione mafiosa.

di Manuela Fiorini, Bologna – Una maxi operazione che vede impegnati più di 300 agenti della Squadra Mobile della Questura di Bologna, in collaborazione con i colleghi di Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Ravenna, Forlì-Cesena e Bergamo, è in corso da questa mattina per eseguire oltre 15 provvedimenti restrittivi e perquisizione su ordine della Dda della Procura della Repubblica di Bologna, nell'ambito dell'inchiesta iniziata nel 2017 contro la mafia nigeriana.

Agli indagati è contestato il reato di associazione mafiosa. Farebbero tutti parte del gruppo denominato "Maphite", operante da anni in Emilia Romagna, con un ramo operativo anche nel bergamasco. L'inchiesta è partita, come dicevamo, nel 2017, grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, che ha consentito di risalire ai nomi e ricostruire ruoli, gradi, gerarchie, regole di affiliazione e dinamiche all'interno dell'organizzazione criminale, che si era ritagliata un posto sul territorio attraverso reati quali sfruttamento della prostituzione, spaccio di stupefacenti, uso indebito di strumenti di pagamento elettronico e violenti scontri con organizzazioni criminali nigeriane "rivali" per la sopravvivenza e la gestione del territorio.

La vasta operazione di polizia ha consentito di identificare e sottoporre a fermo anche soggetti che ricoprivano un ruolo di primo piano all'interno dell'organizzazione criminale. Tra questi vi sono coloro che gestivano la prostituzione, mantenevano i rapporti con le altre organizzazioni criminali, organizzavano lo spaccio di droga per strade e piazze cittadine e gestivano e decidevano le nuove affiliazioni attraverso consolidati rituali di iniziazione.

L'operazione, congiunta in tutto il Nord Italia, ha consentito alla Dda della Procura di Torino di ritrovare un "Libro Verde" che riporta le regole e i "comandamenti" della mafia nigeriana, le regole di comportamento e di affiliazione. Un documento preziosissimo per contestare ai fermati il reato 416bis (associazione di tipo mafioso).

Attualmente, gli arresti eseguiti in tutto il Nord Italia sono 30, tra capi e affiliati. Altri 40 soggetti, tutti di nazionalità nigeriana, sono ricercati dalla Polizia, e dieci di questi sarebbero in fuga.

Pubblicato in Cronaca Emilia
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