Nella serata di venerdì 1 aprile, nella gremita sala conferenze "Leonardo Mussini" della Cittadella del Rugby l’associazione “Parma è Sport” si è presentata ufficialmente alla città.
Ad aprire la serata è stato Pietro Vignali, già Sindaco di Parma, che ha tratteggiato il manifesto dell’associazione, spiegando come l’obbiettivo principale della prossima amministrazione dovrà essere quello di “riportare Parma sul podio dello sport in cui si trovava nel 2011”.
“Come certificato dal Sole 24 – ha dichiarato Vignali – nell’ultimo anno della mia amministrazione Parma era al 1° posto in Italia nella classifica delle città per lo sport. Primato che non ha mantenuto negli ultimi 10 anni, scivolando fino alla 41esima posizione. Quel risultato è stato frutto di un duro lavoro con investimenti nell’impiantistica sportiva come il nuovo stadio del Rugby, del Baseball, il centro polisportivo Campus e la Casa dello sport, oltre alle tante iniziative come i 330 eventi di Parma Capitale europea sport, il Festival dello sport e gli Stati generali dello sport”
“Ora per riportare Parma a quel livello – ha proseguito Vignali – occorre programmare un censimento degli impianti e delle aree abbandonate da destinare alla pratica sportiva, riqualificare e fare manutenzione degli impianti sportivi in concessione, promuovere la pratica sportiva all’aperto nei quartieri come antidoto al degrado e sostenere l’associazionismo sportivo e le società sportive dilettantistiche che svolgono un ruolo di agenzia educativa per i giovani al pari di scuola e famiglia. La cittadella – ha concluso Vignali – deve rimanere un grande polmone verde per gli sport individuali e il Palasport, per il quale sono stati persi 10 anni, va ripensato come spazio moderno per attività sportiva ed eventi”.
A seguire è intervenuto il presidente della nuova associazione Marco Osio, volto storico dello sport cittadino ed ex giocatore del Parma Calcio, che ha ribadito come l’associazione si occuperà di promuovere iniziative e progetti per lo sviluppo delle attività sportive locali.
Nella seconda parte dell’incontro è andata in scena la tavola rotonda “Cosa serve allo sport, cosa serve a Parma” a cui hanno partecipato l’ex giocatore del Parma Calcio Alessandro Melli e il responsabile Aned Sport Emilia Romagna Luca Colli. A chiudere la serata l’intervento “E’ il futuro che pilota il presente” del dirigente sportivo Roberto Ghiretti, Ceo di SG PLUS.
L’incontro è stato moderato dal giornalista Carlo Chiesa.
I presidenti delle associazioni Parma Futura Pablo e Parma Nuovo Futuro hanno presentato un esposto al “Dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative e urbane, le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali”, al “Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici” e “Al Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici” riguardante lo stato di abbandono, degrado e omessa fruizione verso la collettività del Ponte Nord di Parma.
LE MOTIVAZIONI- A distanza di 10 anni dall'insediamento dell’amministrazione Pizzarotti e di un anno e mezzo dall'evento pubblico organizzato dal Comune di Parma nel quale il Sindaco ha comunicato che il Ponte sarebbe stato messo in funzione per ospitare gli uffici dell’Autorità Distrettuale del fiume Po (30 ottobre 2020), il Ponte Nord è ancora inutilizzato, sottratto alla libera fruizione della città e della sua popolazione, non usufruibile per l’ uso pubblico per cui è stato autorizzato, diventando terra di nessuno.
LE ORIGINI - Il Ponte Nord a Parma è stato finanziato dallo Stato e approvato dal Parlamento nell'ambito delle opere connesse all'insediamento dell'EFSA. Il finanziamento era stato ottenuto dall'allora Amministrazione di Parma con Sindaco Ubaldi, prevedendo di realizzare un Museo sul Design del Food (Parma Food Design Center) sulla base di uno studio fatto dalla Triennale di Milano. Il progetto è poi proseguito, seppur ridimensionato dall’amministrazione successiva del Sindaco Vignali. Il Ponte è stato inaugurato a novembre 2012 dall’Amministrazione Pizzarotti.
I FATTI - Lo spazio coperto del Ponte, dopo un’inerzia dell’amministrazione stessa durata 7 anni, è stato autorizzato dall’ emendamento del Senatore Campari approvato dal Parlamento col Decreto 18 aprile 2019 n. 32. In seguito a questi provvedimenti Legislativi, Il Ponte Nord è divenuto il terzo Ponte abitato in Italia dopo Ponte Vecchio di Firenze e il Ponte di Rialto di Venezia, con autorizzazione all'utilizzo permanente, mediante l'insediamento di attività di interesse collettivo.
Da allora si sono succeduti una serie interminabile di ritardi dell’amministrazione Pizzarotti.
Nell’ottobre del 2020, l’ex Consigliere Comunale di Parma Luigi Derlindati ha presentato un esposto alla Procura per danno erariale contro il Sindaco Pizzarotti. Motivazione, la mancata messa a disposizione e fruibilità della struttura pubblica, nonostante l'autorizzazione rilasciata per l'uso della parte coperta del Ponte. Con evidente precipitazione, il 30 ottobre 2020, è seguito il summit istituzionale citato precedentemente. Nei giorni scorsi (2022) c’è stato il via libera da parte della Corte dei Conti.
VOLONTARIETÀ DELLA CONDOTTA DELL’ AMMINISTRAZIONE PIZZAROTTI - L’amministrazione Pizzarotti è pienamente consapevole che si tratta di un’ opera pubblica finanziata dallo Stato, approvata fin dall’origine dal Parlamento e rientrante nelle opere inserite dal Ministero delle Infrastrutture nella legge per le opere connesse all’insediamento dell’EFSA, grazie al lavoro dell’allora Ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, all’epoca coadiuvato dal suo consigliere Giovanni Bernini.
Il Sindaco Pizzarotti, anche per il rilievo e la immediatezza delle relazioni con il Ministero competente, avrebbe potuto e dovuto far conseguire alla Città l'autorizzazione all'uso del Ponte Nord almeno 7 anni prima, chiedendo che venisse autorizzato ciò che era autorizzabile già allora. Ciò si è verificato in seguito con l’emendamento di un Senatore della nostra città.
Il sospetto è che l’amministrazione Pizzarotti, responsabile dell'evidente omesso utilizzo e quindi spreco del bene pubblico finanziato dallo Stato, intenda sottrarsi alle sue mancanze, riproponendo la teoria delle “macerie” lasciate dalle Amministrazioni precedenti, che al contrario, quell'opera l'hanno realizzata. È ormai chiaro che si tratta di una condotta messa in atto non in vista dell'interesse pubblico della città ma per calcolo e strumentalizzazione politica. L’amministrazione Pizzarotti aveva dichiarato nel 2016, durante una cena dentro al ponte, che “il ponte a nord non sarebbe rimasto inutilizzato e abbondonato al degrado”. Dopo sei anni, ancora nulla: le “macerie” sono da attribuire all’amministrazione attuale.
CONCLUSIONE E RICHIESTE - In tutti questi anni la Città di Parma è stata privata di un bene finanziato dallo Stato. Inoltre il Ponte Nord è rimasto abbandonato a se stesso, in uno stato di grave degrado, sede di bivacco e di spaccio.
L’esposto si conclude con la richiesta che la struttura coperta del ponte venga messa al più presto a disposizione dei cittadini attraverso la realizzazione di uno spazio museale che può essere dedicato o al tema dell’Acqua (come proposto dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po) o a quello dell’alimentazione (realizzando il “Parma Food Design Center” sulla base del progetto realizzato dalla Triennale di Milano).
L'Assessore del Comune di Parma Tiziana Benassi ha dichiarato che è stato fatto un investimento di 56 milioni di euro per il trasporto pubblico locale della città.
Il presidente dell’associazione “Parma Sud” Fiorenzo Baroni e membri del Direttivo si chiedono come siano stati utilizzati questi fondi dal 2018 ad oggi, visto che nelle frazioni della zona Sud di Parma permangono ormai da troppo tempo i gravi problemi di disservizio che i residenti denunciano da anni, rimanendo completamente inascoltati dalla Giunta.
La Benassi dice di aver “implementato le corse” ed “esteso le linee”. Questo purtroppo nelle nostre frazioni non è mai avvenuto, in particolare per quanto riguarda Vigatto, Alberi e Corcagnano. Qui il servizio di trasporto pubblico si è fatto sempre più carente, per non dire inesistente, soprattutto durante i mesi invernali, con la presenza di un solo autobus ogni ora che consenta a residenti e famiglie di raggiungere la città.
Inoltre registriamo la totale disorganizzazione dei collegamenti durante gli orari scolastici. Ancora oggi infatti, nonostante i numerosi appelli rivolti all’amministrazione, l’autobus che passa da Vigatto arriva a Corcagnano dopo l’inizio delle lezioni (e spesso è, per giunta, in ritardo). I residenti hanno chiesto l'anticipo della corsa alla Tep, ma è stato risposto che nessuna variazione è possibile. Anche l’assessore Benassi si è mostrata completamente indifferente ai nostri appelli, mostrando superficialità e dilettantismo nell’affronto questo grave problema.
Servirebbero quindi nuove navette dedicate che consentano il raccordo tra le frazioni e permettano ai cittadini di raggiungere agevolmente il parcheggio scambiatore Sud.
L’associazione “Vivere San Lazzaro Lubiana” contesta con forza le parole dell’assessore Michele Guerra sui giochi nelle aree verdi della città
Proprio sul tema delle attrezzature ludiche per bambini nei parchi del nostro quartiere, di recente la nostra associazione ha denunciato la pericolosità dei cantieri imbastiti nell’area verde di via Newton e in piazzale Lubiana. I giochi sono stati divelti e al loro posto è rimasto un cumulo di macerie e materiale molto pericoloso per bambini, famiglie e anziani che possono avvicinarsi, dato che mancano completamente le recinzioni protettive.
Questo è l’ennesimo caso di disinteresse e dilettantismo da parte del Comune, che abbandona i nostri parchi al degrado e all’insicurezza e poi cerca di mettere una pezza all’ultimo minuto, fuori tempo massimo, solo per dare visibilità al candidato. Da tempo chiediamo con forza di progettare una manutenzione costante delle aree verdi – mai realizzata nel corso degli anni – invece che intervenire con sporadici interventi molto costosi e poco funzionali. Sono queste le cose da fare se si vogliono riqualificare le aree verdi della città, come successo durante l’amministrazione Vignali, che proprio nei nostri parchi era riuscito a riportare decoro e sicurezza.
Dopo anni di richieste e segnalazioni, avremmo voluto ribadire queste cose di persona anche all’assessore Alinovi (detiene la delega alla gestione del Verde pubblico), al candidato Guerra e a tutta la Giunta, ma non siamo mai stati ascoltati né tantomeno convocati. Per questo ci auguriamo che la prossima amministrazione – chiunque la rappresenti – sappia imprimere il giusto cambio di passo, tornando ad interessarsi attivamente della tutela delle famiglie e dei più piccoli.
In merito alle recenti dichiarazioni del candidato Michele Guerra, l’associazione “Noi del Cittadella” contesta con forza le parole dell’assessore sulle piste ciclabili. Un problema che – da componente della Giunta che ha governato Parma negli ultimi 10 anni – avrebbe avuto tutto il tempo di affrontare durante il mandato invece di parlarne ora, durante una campagna elettorale, quando è giunto il momento di fare un bilancio su quello che è stato realizzato (poco) e quello che invece è stato disatteso (quasi tutto).
Sul tema dello scarso funzionamento di molte piste ciclabili della città, la nostra associazione si batte da tempo per chiedere maggior sicurezza per i tanti cittadini parmigiani che le utilizzano. Il Comune si è sempre rifiutato di ascoltare le nostre proteste, mostrando approssimazione e dilettantismo nell’affrontare questo delicato problema.
La prova lampante di questo totale disinteresse per i bisogni dei cittadini è la pista ciclabile realizzata in viale Rustici. Da tempo riceviamo segnalazioni e proteste da parte degli abitanti del quartiere Cittadella, che denunciano l’estrema pericolosità di questo tratto, costruito ai margini della strada principale senza barriere che tutelino i ciclisti, che si ritrovano in grande pericolo soprattutto durante le giornate umide e piovose, quando il tracciato diventa estremamente scivoloso.
Prova tangibile di tutto questo è quanto accaduto pochi giorni fa ad un pensionato residente nel quartiere che è scivolato con la propria bicicletta, finendo in mezzo alla strada, rischiando di essere investito dalle molte macchine che ogni giorno transitano ad alta velocità. Solo per puro caso e fortuna l’accaduto non ha assunto contorni drammatici.
Questo tratto di pista ciclabile andava realizzato a sbalzo sul fiume, lontano dal traffico della strada, come previsto dal progetto approvato dall’allora sindaco Pietro Vignali insieme all’ingegner Casali, accantonato da Alinovi, Guerra e tutta la Giunta per supponenza e incompetenza. Per questo ci auguriamo che la prossima amministrazione – chiunque la rappresenti – sappia imprimere il giusto cambio di passo, tornando ad interessarsi attivamente della tutela dei cittadini di Parma.
In occasione della partita della Nazionale Femminile “Italia-Lituania”, in programma allo Stadio Ennio Tardini di Parma, Venerdì 8 Aprile 2022, kick off ore 19, l’A.I.A.C., Associazione Italiana Allenatori Calcio, organizza un incontro di aggiornamento sul Calcio Femminile, che precederà l’importante match valido per le Qualificazioni Mondiali. Dalle ore 16.30, infatti, dopo i saluti istituzionali di Pierluigi Vossi (Vice Presidente A.I.A.C.), Valentina De Risi (Rapp. Nazionale calcio femminile), Ruggero Ricci, Presidente A.I.A.C. Emilia), Ilenia Nicoli (Rapp. Nazionale calcio femminile Emilia, allenatore 1^ Squadra Parma Femminile), si potranno ascoltare le relazioni di Giampiero Piovami (Allenatore 1^ Squadra Sassuolo Femminile), Gian Loris Rossi (allenatore in 2^ Sassuolo Femminile), Matteo Benassi (preparatore atletico Sassuolo Femminile), Giovanni De Gennero (preparatore atletico recupero infortuni Sassuolo Femminile), Alessandro Corradi e Lorenzo Bettati (preparatori dei portieri Settore Giovanile maschile e femminile Parma Calcio 1913 e 1^ Squadra Femminile Parma Femminile), Filippo Galli (Responsabile Area Metodologica Parma Calcio 1913). Posti limitati su prenotazione (con possibilità di assistere all’evento e alla partita), tramite e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Lunedì 4 Aprile 2022, in posticipo a Bologna (ore 14.30 Complesso Sportivo “Biavati”, campo 1), riprende dopo la lunga pausa per lo svolgimento del Torneo di Viareggio (i Crociati, battuti dall’Atalanta 4-1 sono usciti dopo gli Ottavi) il Campionato Nazionale Under 18 del Parma Calcio, che sarà ospite dei rossoblù in una sfida importante in ottica play-off: al momento la classifica vede la squadra di Mister Giovanni Valenti (38) precedere i pari età felsinei (35) di tre lunghezze, ma il Bologna ha giocato tre gare in meno (20 anziché 23). La partita, però, come tutte quelle nella locandina della 9^ Giornata del Torneo di Domenica 3 Aprile 2022) – e sarà così sino al termine della stagione – vedrà anche una importante innovazione: infatti, come ha comunicato la FIGC, il Campionato Nazionale Under 18, organizzato dal Settore Giovanile e Scolastico, è stato scelto per la sperimentazione, nel nostro Paese, del progetto FIFA sulla nuova regola del fuorigioco. In sostanza, esattamente al contrario di quanto avviene ora, con la nuova regola si è in fuorigioco solo se si è interamente (e non solo in parte) al di là dell’ultimo difensore e dunque un giocatore è in posizione regolare se qualsiasi parte del suo corpo che può segnare è in linea con l’ultimo difensore. La Sperimentazione, scrive la FIGC, è stata incoraggiata dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina. e ha visto il supporto dell’Associazione Italiana Arbitri con il Presidente Alfredo Trentalange. La sperimentazione riguarda la valutazione della punibilità, prevedendo che un calciatore sarà considerato in gioco quando una parte qualsiasi del corpo con cui può andare in gol è in linea con il penultimo difensore avversario. Quindi per essere sanzionato un fuorigioco l’attaccante ed il difendente, visti lateralmente dalla posizione dell’assistente arbitrale, devono essere completamente staccati. Questa interpretazione è finalizzata a favorire un aumento delle occasioni da rete. Il progetto è stato al centro di un incontro, svolto in modalità videoconferenza, al quale hanno partecipato Christian Kanellas, FIFA High Performance Manager and Project Lead, il Segretario del Settore Giovanile e Scolastico Vito Di Gioia, il Segretario dell’Associazione Italiana Arbitri, Silvia Moro, il Responsabile del Settore Tecnico arbitrale Matteo Trefoloni, e tutti i responsabili di Settore Giovanile delle 16 Società di serie A e B coinvolte. La sperimentazione, che coinvolgerà 16 club di Serie A e B, coprirà gli ultimi sette turni del Campionato Under 18 2021-2022, oltre ai play-off, le semifinali e la finale nazionale prevista per Giugno. Proprio in quest’ottica, l’AIA modificherà l’Organo Tecnico relativo ai direttori di gara, prevedendo l’invio di arbitri e assistenti della CAN C. Per questo motivo la scorsa settimana un gruppo selezionato di arbitri ed assistenti dell’organico CAN C ha partecipato, al Centro sportivo dell’Acquacetosa a Roma, ad un apposito raduno. Durante il meeting, alla presenza del Responsabile della CAN C Maurizio Ciampi e del Settore Tecnico, si sono svolte riunioni in aula e prove pratiche. In particolare sono state effettuate alcune simulazioni sul terreno di gioco che, riprese con telecamere, sono state poi oggetto di un’approfondita analisi tecnica.
La sperimentazione, dunque, sarà oggetto di un costante monitoraggio: c’è molta curiosità per vederne gli effetti direttamente sul campo. Questa novità, secondo le aspettative, potrebbe annullare oltre il 50% dei casi di fuorigioco che diventerebbero giocate valide, per cui potenzialmente (ed è questa la finalità principale) ci potrebbero essere più gol e dunque maggiore spettacolo. Certo bisognerà capire anche quanto potrà essere condizionato il gioco e l’approccio di squadre e staff che dovranno risolvere il dubbio se convenga schierarsi più alti o più bassi rispetto a quanto fatto fino ad ora e quindi se privilegiare più l’aspetto offensivo o quello difensivo. Per cogliere l’impatto della sperimentazione sul gioco seguirà una analisi qualitativa (con la raccolta di feedback da coach, giocatori e arbitri tramite una piattaforma online e meeting online con i rappresentanti di ogni categoria) e una quantitativa, attraverso la creazione di un apposito database con raccolta dei cambiamenti di comportamento in campo non solo in termine di gol prodotti, ma anche possesso palla dietro la linea difensiva, tiri in porta, sprint e corsa veloce attuata dai difensori, possibilità di segnare una rete da un attaccante sul filo del fuorigioco, spazio di proprietà dell’attaccante tra centrocampo e linea difensiva, profondità media della linea difensiva nelle varie fasi di gioco,
Per cercare di fare una corretta opera di divulgazione www.parmacalcio19013.com ha intervistato il dirigente addetto agli arbitri del Parma Calcio 1913 Riccardo Pinzani.
Riccardo Pinzani, in cosa consiste questa sperimentazione?
“Cambia l’interpretazione della regola: adesso un calciatore è in fuorigioco quando tutta la testa, il corpo e i piedi sono più vicini alla linea di porta e sono aldilà/oltre la linea del pallone e la linea del penultimo difensore, mentre è in posizione regolare quando qualsiasi parte della testa, del corpo o dei piedi è allo stesso livello con il penultimo difensore o gli ultimi due avversari. In pratica il contrario della interpretazione che c’è stata fino ad oggi quando bastava anche solo una porzione di corpo per determinare il fuorigioco e non tutta come ora. In pratica tutti quei gol che venivano annullati per un piede, un ginocchio, o la testa in fuorigioco ora saranno tutti buoni…”
C’è qualche episodio significativo del passato che possa essere esemplificativo della novità introdotta?
“In Parma-Juventus, campionato 2019-20, finita 0-1 con gol di Chiellini, la rete del possibile 0-2 segnata da Cristiano Ronaldo fu annullata per un mezzo piede in fuorigioco: se co fosse stata la nuova interpretazione voluta con questa sperimentazione, quel gol sarebbe stato convalidato. Se io ho tutto il mio corpo proteso in avanti e sono in linea con il piede del mio avversario, e dunque solo un piede crea contatto o linea, ora il gol è valido: per cui si può segnare un gol di testa, con il corpo completamente in fuorigioco, perché basta il piede per tenere in gioco. Questi gol, finora, venivano tutti annullati. La parte del corpo che deve essere in linea affinché il gol sia valido, può essere qualsiasi – testa, piede, ginocchio, spalla -, ma non le braccia, perché con le braccia non si può segnare”.
Quali vantaggi apporterà?
“Ci saranno molti più gol, direi quasi l’80% in più di quelli che prima venivano annullati. Quando di sperimentano regole nuove si va sempre verso lo spettacolo e questo è l’obiettivo fondamentale: cioè avere più gol e dunque più spettacolo., evitando che venga annullato per un dito o un piede in fuorigioco un gol tipo quello di Ronaldo che ho citato prima. Per la FIFA, che sta spingendo questa sperimentazione, una cosa così non deve più succedere”.
Quali i possibili lati contro, invece?
“I lati contro sono tutti per le difese. Il difensore, per mettere in fuorigioco un attaccante ora deve essere davvero totalmente staccato da lui, perché basta una minima parte del corpo giocabile che tocchi o sia in linea con quella dell’avversario, per tenerlo in gioco e dunque restare fregato. Dunque, ora, per applicare la tattica del fuorigioco bisogna essere veramente sicuri che ci sia un adeguato spazio, se no anche con un movimento fatto bene c’è il rischio di vanificare tutto…”
Rischi per le difese e favoriti gli attaccanti, dunque…
“Per gli attaccanti è sicuramente un vantaggio perché prima gli venivano annullati gol per pochi centimetri, dunque alla fine se ne può trovare 4 o 5 in più. Mi viene da pensare a Pippo Inzaghi che giocava sul filo del fuorigioco: lui sicuramente ne avrebbe tratto un notevole vantaggio e così chi, come lui, gioca sul filo del fuorigioco. Se a lui venivano annullati una decina di gol in un campionato, ora gliene verrebbero annullati, in proporzione, solo due…”
La sperimentazione in Italia parte dagli Under 18. Poi?
“Questa è una sperimentazione che in Italia si limita al Campionato Under 18: poi bisognerà vedere se piacerà e se andrà in porto. Il principale vantaggio è l’aumento del numero dei gol segnati…”.
Quanto sarà condizionato il gioco e l’approccio gara di squadre e tecnici? Si schiereranno più alte o più basse? Avranno un atteggiamento più offensivo o difensivistico?
“Difficile rispondere compitamente a tutte queste domande, anche perché si entra nella soggettività di ogni allenatore che dovrà valutare se alla sua squadra convenga stare più alta o più bassa. Se uno non vuole rischiare di fare il fuorigioco e poi magari è buono, allora difendo più basso e non faccio più il fuorigioco o meno: se invece preferisce continuare a farlo, dovrà farlo in modo più esasperato ancora, perché tra il difendente e l’attaccante ci deve essere un corpo veramente staccato, e dunque bisogna esasperarlo. Quindi un allenatore può decidere se rischiare meno o di più, perché ora con questa nuova interpretazione, basta una piccola parte del corpo per tenere in gioco l’attaccante e dunque prendere gol. Il concetto, dunque, è molto semplice: è una sperimentazione che viene fatta per aumentare lo spettacolo ed i gol. E chi ama il calcio, il gol e lo spettacolo non può che sperare che questa sperimentazione poi diventi realtà!”
Si è svolto domenica 27 Marzo 2022, nel Complesso Polisportivo Stuard “Ferruccio Bellè” di San Pancrazio (PR) il 3° Torneo Centri di Formazione (CDF) organizzato da Parma Academy e dedicato ai Primi Calci (2014) delle società affiliate del territorio. L’appuntamento ha visto coinvolte 12 società per un totale di 16 squadre e circa 170 atleti. Tanti anche i genitori presenti, con oltre 300 persone che hanno supportato le squadre, con tanto entusiasmo e sportività, divertendosi.
Il programma, fittissimo, è stato avviato alle 13.00 per concludersi alle ore 19.00, dopo un totale di 80 partite. Una giornata impegnativa per tutti (atleti in primis), ma ricca di emozioni. Un pomeriggio all’insegna del divertimento e dell’amicizia.
“Ringraziamo tutte le società che hanno scelto di condividere con Academy questa bella giornata di calcio e divertimento. Ci teniamo a ringraziare anche tutte le famiglie e i giovani atleti presenti, i veri protagonisti di questo torneo, per l’energia, la gioia e la passione per il calcio che hanno portato qui oggi”, ha detto a fine torneo Gioele Caravello, Responsabile Academy Parma Calcio 1913.
L’impegno di Parma Academy, in attesa dei prossimi eventi dedicati in via esclusiva al territorio, prosegue con il Torneo internazionale “Copa Crozada” in programma a Parma dal 14 al 16 Aprile 2022, per il quale sono attese circa mille persone provenienti dall’Italia e dall’estero.
2^ Giornata della “Poule Promozione” del Campionato Regionale Emilia Romagna di Eccellenza Femminile, Domenica 27 Marzo 2022, sul campo 2 in sintetico del Complesso Sportivo “Il Noce” a Noceto, il Parma batte il Modena 5-0 e, a punteggio pieno ed isolato, sala al comando della classifica provvisoria della 2^ Fase del Torneo. Le Crociate di Mister Ilenia Nicoli risolvono la pratica nel primo quarto d’ora andando a segno a ripetizione per ben tre volte tra il 10′ e il 14′: una volta portatesi sul 3-0 mantengono il controllo della gara, ma senza schiacciare troppo sull’acceleratore. Al 10′ è Capitan Debora Fragni, a sbloccarla, su servizio della “vice” Marta Baccanti, che con la sua precisa imbeccata scavalca la difesa, liberando la numero 10 al tiro vincente (1-0). Al 12′ il raddoppio è di Beatrice Parizzi con un gran goal da fuori area con palla nell’angolino destro del portiere (2-0). Al 14′ è la volta di Gaia Iacuzzi: il portiere para una prima conclusione, ma senza trattenere, e la rapace centravanti la punisce raccogliendo e ribadendo in rete. La prima frazione si chiuderà sul 4-0: al 38′ è Capitan Debora Fragni a centrare la doppietta personale, grazie all’assist di Beatrice Parizzi. Nella ripresa (29′ st) perfezionerà il tabellino la rientrante Giada Maini andata in dribbling sul portiere prima del tocco finale (5-0).
PARMA-MODENA 5-0 (2^ GIORNATA DELLA POULE PROMOZIONE DEL CAMPIONATO REGIONALE DI ECCELLENZA FEMMINILE) / IL TABELLINO
Marcatrici: 10′ e 38′ Fragni, 12′ Parizzi, 14′ Iacuzzi, 21′ st Maini
PARMA – 1. Matilde Ravanetti; 2. Francesca Alfieri, 3. Giorgia Cocconi; 4. Marta Baccanti (V. Cap., 1′ st 18. Lucrezia Baffi), 5. Giulia Scaffardi (12′ st 14. Cristina Miani), 6. Aurora Remondini (24′ st 15. Giulia Fontanesi); 7. Carlotta Vasirani, 8. Zaira Cuciniello (32′ st 20. Giorgia Tommasini), 9. Gaia Iacuzzi (1′ st 19. Giada Maini), 10. Debora Fragni (Cap.), 11. Beatrice Parizzi. Allenatore: Ilenia Nicoli
A disposizione: 12. Giorgia Bedini; 13.Lucia Frati, 16. Alice Gennari, 17. Rosanna Avendato
MODENA – 21. Francesca Ierardi; 15. Isabella La Torrre (32′ st 5. Elena Bobirneaga), 20. Aurora Milizia; 3. MariaChiara Gandolfi, 26. Martina Biagioni (Cap.), 27. Sonia Sarego; 10. Giulia Pellegrino, 22. Lucia Preti (1′ st 14. Chiara Gabrielli), 16. Rebecca Baiano (32′ st 28. Dina Ferraro), 6. Daniela Balestri (17′ st 9. Elena Bergamini V. Cap.), 17. Martina Coppelli (12′ st 25. Bianca Ferlicca). Allenatore: Massimo Montanini
A disposizione: 1. Sara Montorsi, 12. Alessia Forti; 2. Daniela Perna
Arbitro: Sig. GianMaria Frigo della Sezione AIA di Parma
Ammonite: Miani, Parizzi, Scaffardi; Sarego
VIDEO DAL CANALE UFFICIALE YOUTUBE DEL PARMA CALCIO 1913 SETTORE FEMMINILE
di Gabriele Majo, Responsabile Ufficio Stampa & Comunicazione del Settore Giovanile e delle Squadre Femminili del Parma Calcio 1913
L’affermazione odierna di “Parma in Centro” che parla di un’affinità tra Pietro Vignali e i dieci anni successivi è completamente errata sia come dato storico che nel merito dell’accusa.
Avendo fatto il Vicesindaco sia di Elvio Ubaldi che di Pietro Vignali, ricordo, la continuità sulle politiche del traffico e della mobilità tra le amministrazione Ubaldi (di cui Pietro è stato assessore alla Viabilità, Mobilità e all’Ambiente) e quella di Vignali.
Politiche del traffico che hanno rivoluzionato complessivamente, come tutta Parma sa bene, tutto il sistema della viabilità della città, precedentemente ferma da decenni (molti hanno ancora in mente il semaforo che attraversava un pezzo di tangenziale, divenuto una barzelletta in tutta Italia).
La continuità di Vignali con l’azione amministrativa di Ubaldi deriva non solo dall’aver con lui impostato le politiche viabilistiche per nove anni come Assessore, ma dall’aver proseguito anche successivamente le innovazioni apportate al traffico cittadino.
L’accessibilità in un centro storico come quello di Parma ha richiesto negli anni scelte sempre nuove e sperimentali, talché è veramente semplicistico e sbagliato affermare che Vignali sia responsabile della chiusura del centro.
Le soluzioni apportate per alleggerire e rendere meglio accessibili la città e il centro risalgono all’ultimazione dell’anello delle tangenziali, eliminando in un sol colpo il traffico non solo di attraversamento ma anche pesante che riempiva le vie residenziali della città.
Di pari passo non si possono dimenticare la messa in funzione dei quattro parcheggi scambiatori ai poli della città con navette dedicate per raggiungere il centro storico; l’eliminazione di oltre cento semafori con benefici sulla fluidificazione del traffico; la realizzazione di oltre novanta km di piste ciclabili per favorire al viabilità leggera di penetrazione dai quartieri al centro storico, anche attraverso incentivi per l’acquisto di ben cinquemila biciclette elettriche; i contributi per trasformare migliaia di auto con propulsione a metano in modo da poter raggiungere il centro storico con il permesso “auto amica dell’ambiente”.
A ciò si aggiunge la rivoluzione e il potenziamento apportato al trasporto pubblico con un sistema a raggiera che da tutti i quartieri permetteva a migliaia di persone di confluire in centro storico, potenziamento ottenuto grazie a un contributo annuale che aveva raggiunto la cifra record nazionale di sei milioni di euro che Vignali era riuscito a far erogare alla TEP.
E ancora: l’istituzione di linee con autobus piccoli in centro storico (come ad esempio la linea n. 15), gli autobus a chiamata come il Pronto Bus (soprattutto per i giovani), l’innovativo Happy Bus per il servizio scolastico.
Insomma, con tutte queste politiche Parma era arrivata al primo posto in Italia per efficienza del trasporto pubblico locale e per le politiche di viabilità e mobilità sostenibile.
Da allora le politiche del traffico e delle infrastrutture sono rimaste completamente ferme, se non per qualche minimale intervento che recentemente ha fatto ridere la città come la pseudo pista ciclabile di via Pasini.
Ma con riferimento in particolare al centro storico, voglio soprattutto ricordare che Vignali aveva realizzato sette Centri Commerciali Naturali con la costituzione del Consorzio Centro Città (costituito da Comune, Ascom, Conferescenti e Camera di Commercio). Vignali aveva anche nominato un City Manager per la gestione dei centri commerciali naturali e coordinare i centinaia di eventi culturali diffusi organizzati in collaborazione con le associazioni dei commercianti nelle strade, piazze e vie del centro storico : dalle serate con i negozi aperti e all’organizzazione di eventi culturali (Boulevard, le notti bianche, il cinema all’aperto in Piazza della Pace, Artisti nei Borghi, la rassegna “E’grandEstatE”, Parma sotto le Stelle e tanti altri).
A fronte di tutto ciò, dire semplicemente che Vignali ha chiuso il Centro Storico è una inesattezza colossale, indice di davvero scarsa memoria della storia recente di Parma.
Paolo Buzzi, già Vicesindaco delle Amministrazioni Ubaldi e Vignali