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I crociati espugnano Fano per merito della rete del bomber Calaiò a due minuti dalla fine. Timidi progressi della squadra di Apolloni ma ancora troppo poco dal punto di vista del gioco. Pareggiano Bassano e Venezia ed ora il primato è a un solo punto.

Parma, 30 ottobre 2016 - di Luca Gabrielli

Il Parma è ancora convalescente senza una vera identità ma nonostante i soliti problemi si trova al secondo posto in classifica ad una sola lunghezza dal primato. È una vittoria davvero importantissima, raggiunta nei minuti finali senza avere amnesie durante la partita, con cuore e grinta ed il solito Emanuele Calaiò che si dimostra giocatore di un'altra categoria. Un match senza acuti e vere azioni da gol, dove le due squadre hanno pensato prima a non prenderle per non tornare a casa senza punti. Alla fine la spuntano i crociati che nei quindici minuti finali dimostrano una migliore brillantezza e lucidità nella ricerca della vittoria e portano avanti il filotto di vittorie che li vede scalare la classifica.

Le difficoltà a creare gioco ed azioni pericolose continuano ad esistere ma questa volta si assiste ad una squadra più corta, compatta ed equilibrata, con i reparti ben legati tra loro e cosa non di poco conto, la difesa subisce reti, rischiando pochissimo. Il gioco latita ma la classifica sorride perché là davanti le prime si fanno del male da sole e pareggiano tra loro, consentendo al Parma di avvicinarsi pericolosamente. È un campionato che sembra davvero aspettare l'esplosione dei crociati che nonostante i problemi di fondo hanno un ruolino di marcia da capolista.

Parola d'ordine: vincere e non soffrire

Apolloni a Fano si presenta con una sola, grossa novità: Evacuo in campo e Calaiò che parte dalla panchina. Per il resto nessuna sorpresa, con il terzetto difensivo composto da Coly, Lucarelli e Canini a proteggere Zommers, il rientrante Nocciolini e Nunzella sulle fasce ed i tre centrocampisti Scavone, Giorgino e Corapi ad imbeccare le due punte Baraye ed Evacuo.
Passano solo 30 secondi e Masini sfiora il palo alla destra di Zommers. Le squadre si studiano e non lasciano spazi agli avversari, facendo nascere un incontro basato sulla tattica e la ricerca dell'errore individuale. Un noioso primo tempo si chiude sullo zero a zero con l'unica occasione crociata al 32' firmata Scavone.

Il copione della ripresa è lo stesso, senza alcuna emozione ed azione rilevante. Nessuna delle due squadre riesce a prendere il pallino del gioco ed un piccolo brivido lo crea Gualdi che non riesce a colpire di testa da buona posizione. Apolloni decide allora di cambiare qualcosa e getta nella mischia Mazzocchi per uno spento Nocciolini e Calaiò per Baraye. Con il passare dei minuti il Parma conquista terreno e una migliore forma fisica permette a Calaiò di firmare il gol partita a due minuti dalla fine: Mazzocchi serve Corapi che crossa, l'arciere da due passi di testa non sbaglia ed insacca. La compagine gialloblu torna a casa con tre punti importantissimi strappati con i denti contro un Fano che non ha assolutamente demeritato ma le partite durano novanta minuti e questa volta a spuntarla è stato un Parma arcigno e determinato.

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I crociati confermano i grossi problemi nel creare gioco ed occasioni da gol ma vincono ancora e restano sulla scia delle prime a soli tre punti dalla capolista. Fischi dagli spalti per l'ennesima deludente prestazione offerta dai ragazzi di Apolloni.

Parma, 23 ottobre 2016 - di Luca Gabrielli

Dopo le ultime partite in cui il Parma si era trovato costretto a ribaltare i risultati, concludendo le partite con rocambolesche goleade, ieri sera al Tardini si è assistito ad una gara senza grossi colpi di scena, terminata con la vittoria dei crociati sul Mantova per uno a zero con la rete di Baraye.
Gli aspetti positivi si denotano nel non aver subito gol nell'arco di novanta minuti ed aver dato continuità ai risultati, restando attaccati alle prime in classifica. Poco altro purtroppo.
Il Parma anche ieri sera ha sofferto troppo contro un avversario modesto venuto al Tardini senza troppe armi a proprio favore. Dopo un atteggiamento iniziale positivo, dove la squadra pareva compatta ed arrivava sempre sulle seconde palle, l'agonismo è piano piano scemato e solo una zampata di Baraye ha permesso ai padroni di casa di passare in vantaggio nel primo tempo. Nell'arco del match a macinare gioco e a tenere in mano il pallino è stato il Mantova che più volte ha sfiorato un meritato pareggio sotto lo sguardo dei tifosi parmigiani delusi. Apolloni non è ancora riuscito a dare una quadratura a questa squadra che pare andare a fiammate di orgoglio.

Ancora troppa sofferenza ma un'altra importante vittoria

Il mister crociato non apporta modifiche al sistema di gioco visto la settimana scorsa contro il Forli e ripropone un 3-5-2 con Zommers tra i pali, difeso da Benassi che prende il posto di Coly, Alessandro Lucarelli e Canini. Nunzella e Garufo sulle fasce con Scavone, Corapi e Baraye a manovrare a centrocampo ed imbeccare la coppia d'attacco composta da Calaiò e la sorpresa Melandri. Ancora panchina per Evacuo.
Il Parma fin da subito sembra scendere in campo con un buonissimo atteggiamento, ben compatto e combattivo sulle seconde palle. Non ci sono però vere e proprie occasioni da gol ed al 21' Zommers compie un miracolo su un colpo di testa mantovano. La spinta crociata lentamente perde vigore lasciando spazio agli ospiti ma al 38' Baraye sblocca il risultato su una respinta corta del portiere su Melandri. È un lampo in un primo tempo vissuto senza particolari emozioni.

La ripresa si apre senza cambi ed inspiegabilmente il Parma resta negli spogliatoi con la testa. Il Mantova prende in mano la partita e solo tre ottimi interventi di Zommers nei primi quindici minuti permettono ai ducali di non soccombere. Al 64' Nunzella ha il colpo del ko ma da due passi fallisce una facilissima occasione. La squadra di Apolloni continua a soffrire ed a restare in balia degli avversari che con Bandini sfiorano il pareggio per ben due volte.
Inizia la girandola dei cambi con Simonetti che prende il posto del match winner Baraye ed Evacuo e Guazzo per gli infortunati Calaiò e Melandri.
Il Mantova perde brillantezza e la partita si chiude con la vittoria dei crociati che ancora una volta mostrano una preoccupante fragilità nel gestire le partite ed un gioco che stenta a decollare.

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I crociati sconfiggono l'ultima in classifica con un risultato quasi tennistico dopo novanta minuti inspiegabili, come capita spesso. Ennesima brutta prova ma grande dimostrazione di carattere della squadra che ora si porta a soli tre punti dalla vetta.

Parma, 16 ottobre 2016 - di Luca Gabrielli

Inspiegabile. Ormai assistere alle partite del Parma non si sa mai a cosa si andrà incontro. Sicuramente i tifosi non si annoieranno, questo no, ma pronti via e si trovano dopo 22' minuti sotto di due reti contro l'ultima in classifica, rimontano, tornano subito in svantaggio e poi segnano altri tre gol portando a casa una vittoria per 5-3. Partite di questo genere manderebbero in confusione anche il più razionale tra i supporters parmigiani.
Questo è il Parma targato Apolloni che si sta sta manifestando da inizio campionato. Una squadra che ancora non mostra una manovra chiara e fluida ma che va solo a fiammate ed una fragilità mentale preoccupante, costretti ogni volta a dover recuperare il risultato. Contro il Forlì, ultima del girone, si pensava ad una trasferta tranquilla dove si potessero vedere passi in avanti nel gioco e soprattutto non subire reti che per una squadra in crisi d'identità risulta essere fondamentale. Invece si assiste ancora alle montagne russe, con continui cambi di risultato ed un Parma che però dimostra una grande caparbietà nel voler vincere la partita e quella determinazione che troppo spesso è mancata nelle partite precedenti. In più e non è da sottovalutare, un' altra importante considerazione. Il campionato sta "aspettando" il vero Parma. Si perché pur con tutti questi problemi e difetti denotati dalla squadra ed i risultati altalenanti, i ragazzi di Apolloni si trovano a soli tre punti dalla prima in classifica, anche se in compagnia di altre otto squadre. Ancora non si è palesata la cosiddetta "ammazza campionato" ed il Parma è lì pronto a combattere per il primato.

Apolloni ritorna al più collaudato 3-5-2

Dopo gli ultimi esperimenti di modulo, il mister crociato decide di rispolverare il modulo più familiare alla squadra. A difendere i pali ritorna Zommers coadiuvato da Canini, Coly e Lucarelli. Sulle fasce a centrocampo Garufo e Nunzella, Corapi regista e Baraye e Scavone proposti come mezz'ali pronte ad inserirsi in avanti. Tandem d'attacco composto da Calaiò e la new entry Guazzo, preferito all'inamovibile Evacuo.

Partenza ai cento all'ora dei padroni di casa

Il Parma avrebbe voluto iniziare la partita imponendo il proprio gioco ma sicuramente non aveva fatto i conti con un Forlì che fin dalle prime battute impone ritmi di gioco elevatissimi.
Ed infatti, dopo soli 22', i crociati si trovano sotto già di due reti con il match che parrebbe già chiuso. Il primo gol arriva dopo una bella ribattuta di Zommers sul diagonale di Tonelli sul quale si avventa Capellini ed insacca. Il raddoppio vede sempre l'indemoniato Tonelli fare da sponda all'indisturbato Ponsat che di testa batte il portiere ospite per la seconda volta in pochi minuti. La difesa del Parma fa acqua da tutte le parti ed ogni volta che il Forlì attacca va in difficoltà senza riuscire a contrastarli.
Sembrerebbe il colpo del ko ed invece dopo quattro minuti Guazzo, di rabbia, colpisce di testa e manda il pallone oltre la linea. Il Parma si butta in avanti alla ricerca del pareggio ed al 43' Scavone riequilibria la partita di sinistro dopo un batti e ribatti. Sembrerebbe l'inizio di una nuova partita ed invece il Forlì passa nuovamente in vantaggio sempre con Ponsat che si incunea troppo facilmente tra le maglie difensive gialloblù e serve Bardelloni che fissa il risultato alla fine del primo tempo sul tre a due.

Tre punti portati a casa con le unghie

Riprende il gioco senza alcuna sostituzione, con i padroni di casa che cambiano strategia e puntano a chiudersi e ripartire. Per il Parma è dura trovare sbocchi ma piano piano prende in mano il gioco ed il subentrato Evacuo al 67' si avventa su un colpo di testa del capitano e riporta nuovamente il risultato sul pareggio. Il Forlì non ne ha davvero più e dopo nove minuti, per la prima volta nella gara, i crociati si portano in vantaggio con un destro di Baraye che trafigge il portiere di casa. Davvero una grande prova di carattere dei ducali che all'ultimo minuto, dopo un palo di Calaiò in contropiede, fissa il risultato definitivo sul 5-3 con lo stesso arciere che segna su calcio di rigore.

Un'altra "pazza" partita di Apolloni&Co ma il primato in classifica dista solo tre punti.

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Domenica, 11 Settembre 2016 08:07

Parma Calcio 1913: così proprio non va!

Finisce zero a zero la partita in trasferta contro il Santarcangelo dopo un buon primo tempo con varie occasioni da gol ed una ripresa molle e senza azioni degne di nota. Troppo poco per una squadra che vuole essere protagonista in Lega Pro.

di Luca Gabrielli Parma, 11 settembre 2016 - 

Un solo gol in tre partite non può andare bene ad una squadra che lotta per la promozione. Rete per lo più segnata da una prodezza individuale di Calaiò che manifesta tutte le difficoltà della manovra crociata in questo inizio di stagione. La manovra ancora una volta si è dimostrata poco fluida, macchinosa e prevedibile contro un Santarcangelo ordinato che non ha fatto fatica a portare a casa un punticino. Certo 5 punti in tre gare, di cui due giocate in trasferta, non sono un brutto ruolino di marcia ma quel che preoccupa è la condizione fisica che puntualmente, nel secondo tempo, tende a peggiorare nel ritmo di gara e si evidenzia la grossa difficoltà di creare occasioni da gol per le due punte.

In campo quasi tutti i titolari

Alla faccia di chi pensava ad un ampio turnover in vista del big match di martedì sera al Tardini contro il Venezia, il mister Apolloni schiera la sua squadra con il consueto 3-5-2. In mezzo ai pali Zommers protetto dal trio difensivo composto da Canini,Lucarelli e Coly. Sulle fasce Messina e Nunzella a spingere, con al centro Scavone,Giorgino e Corapi dietro al tandem offensivo Nocciolini-Calaiò. Ancora panchina per Evacuo.

Primo tempo a tinte crociate

Il Parma si trova ad affrontare l'unica squadra ad aver raggiunto due vittorie nelle prime due giornate. Dopo i primi dieci minuti di studio inizia un forcing offensivo a tinte gialloblù che però non porta i risultati sperati. Al 12' la prima occasione con Nocciolini che di testa trova pronto il portiere di casa Nardi. Dopo tre minuti l'azione-scandalo della giornata: un'azione simile a quella di qualche minuto prima trova il colpo vincente di Nocciolini che vede varcare il pallone oltre la linea, poi smancciato fuori dalla porta dall'estremo difensore. L'arbitro indica il centrocampo ed il Parma esulta ma il guardalinee non è d'accordo ed annulla ingiustamente il gol ai crociati. Al 20' è Lucarelli stavolta ad impegnare il portiere sempre di testa ma non c'è niente da fare. Dopo quattro minuti è Zommers a disimpegnarsi egregiamente su un tiro ravvicinato di Carlini.
Da questo momento il Parma perde mordente ed il primo tempo termina sullo zero a zero.

Ripresa noiosa da dimenticare

Il secondo tempo vede il ritmo della partita calare drasticamente ed a giovarne è quindi la squadra di casa. Il Parma è lento e prevedibile e allora Apolloni prova al 15' della ripresa ad inserire Evacuo per Baraye, schierando il tridente offensivo pesante. Il risultato non cambia con cross dalla trequarti innocui e sterili passaggi orizzontali. Addirittura si rischia la beffa con uno Zommers superlativo che neutralizza un tiro ravvicinato. La gara finisce a reti inviolate con molti dubbi nella testa di Apolloni e dei tifosi in vista del match di cartello di martedì sera al Tardini contro il Venezia. È già una gara da dentro o fuori che potrà dare molte indicazioni sulle sorti stagionali della squadra ducale.

Pubblicato in Calcio Parma
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