La raffinata mostra antologica dell'artista Tommaso Tomasi inaugura oggi, sabato 5 settembre alle ore 17 presso Galleria S.Andrea, in via G. Cavestro 6, Parma. Dal 5 al 18 settembre aperta al pubblico ad ingresso gratuito: da martedì a sabato 10-12 e 16-19, domenica 16-19, lunedì chiusura. -
Parma, 5 settembre 2015 -
L' associazione UCAI Sezione di Parma è lieta di riaprire la stagione autunnale delle attività presso la Galleria S. Andrea con la raffinata mostra antologica dell'artista TOMMASO TOMASI intitolata PARMA PERDUTA, realizzata con il Patrocinio del Comune di Parma, il Patrocinio della Provincia di Parma ed il Patrocinio della Società Dante Alighieri-Comitato di Parma.
La mostra, a cura di Eles Iotti, organizzata in collaborazione con l'associazione UCAI, è voluta dai nipoti a cinquant'anni dalla morte dell'artista, veronese di nascita, ma parmigiano d'adozione, per restituire anche un riconoscimento pubblico da lui tanto rifuggito in vita. Considerando che l'ultima e principale mostra dedicata a Tommaso Tomasi a Parma è stata la retrospettiva postuma del 1965 alla Galleria Camattini si vuole rimettere in luce l'eredità culturale di un pittore per sua natura schivo e riservato.
"Il nucleo di questa mostra - come spiega Eles Iotti nel testo critico di introduzione al catalogo - è costituito da una serie pregnante di paesaggi di Parma e da alcune particolari vedute che ci consegnano un fresco e inedito racconto della periferia della città degli anni '50 e '60 alla viglia degli anni del boom economico prima della crescita dei nuovi quartieri popolari condominiali che sorgeranno a nord/ovest della città". Saranno pertanto visibili al pubblico circa 35 opere tra olii su tela e cartoncino telato, e acquarelli.
Estratto dal testo a cura di E.Iotti: "Tommaso Tomasi si stabilì nella nostra città con la famiglia nel lontano 1887, a soli tre anni, a Parma visse, studiò in Accademia e mise su famiglia.
Uomo schivo, silenzioso e riservato, dall'ermetico carattere e dal volto perennemente aggrottato, come testimoniano due dei suoi ultimi parlanti Autoritratti, databili 1960 e 1964. Ricordato dai pochi amici come un irriducibile misantropo, introverso e umbratile, praticò la pittura in solitudine e, alieno dalle gratificazioni della fama, scoraggiò sempre ogni attenzione o velleità di indagine intorno alla propria attività artistica.
Dopo avventurose esperienze di viaggi lontani (Sud America) da sognatore anarchico socialista, si legò profondamente a Parma dove insieme all'attività di decoratore ha praticato la pittura. Ancora negli ultimi anni della sua vita lo si poteva incontrare in bicicletta con tabarro, cavalletto e cassetta da pittore in cerca di soggetti da dipingere.
Questa mostra permette di scoprire l'archivio delle opere dell'artista e di ripercorrere in modo approfondito la sua ricerca. Interessante è la sua prima produzione ritrattistica d'inizio secolo nata dagli insegnamenti dall'ammirato maestro d'Accademia Cecrope Barilli. Ritratti concisi al volto, descrizioni umane di sentimentale penetrazione psicologica a cui, con la sapiente precisione di tocco e di disegno, l'artista infonde quel soffio di vita che scandisce le pieghe dell'anima.
Il sentimento del vero che tanto impegnò la pittura naturalistica ottocentesca, diventa per Tomasi necessità poetica di fissare l'incanto di una arcadia serena e nostrana che non concede nulla alla cronaca".
Per info:
Galleria S.Andrea
tel. 0521 228136
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www.ucai-parma.it
Dopo il successo dello scorso autunno, torna il fuorisalone della cultura ideato da Fiere di Parma e Comune di Parma: esplorazione del mondo artistico dell' "incompiuto". In contemporanea un ciclo di talk per spaziare nelle opere "mai realizzate" di musica, letteratura e cucina. -
Parma, 5 Settembre 2015 -
Dopo il successo dello scorso autunno, torna il fuorisalone della cultura ideato da Fiere di Parma e dal Comune di Parma. Un evento all'insegna della "Sperimentazione", è questa la parola chiave di Mercanteinfiera OFF 2015 che arriverà in città dal 25 settembre al 31 ottobre con una mostra d'avanguardia dedicata alle opere "incompiute" di artisti internazionali, patrimonio del Museo digitale MoRE.
Dopo aver vinto, grazie a questo aspetto pionieristico il Premio Mercanteinfiera 2014, con MoRE - acronimo di Museum of REfused and unrealised art projects - , in autunno Palazzo Pigorini ospiterà, in una mostra gratuita al pubblico, oltre 30 progetti "mai realizzati" da parte di artisti che nel tempo si sono affermati nel panorama culturale nazionale ed internazionale.
La mostra è curata da Elisabetta Modena e Marco Scotti (ideatori dello stesso museo MoRE), Valentina Rossi e Anna Zinelli che con questo lavoro vogliono interrogarsi sul significato e sulle potenzialità dell'esporre progetti mai portati a termine, composti di materiali eterogenei e presentati in forme differenti.
MoRE, infatti, raccoglie, conserva ed espone progetti di artisti del XX e XXI secolo non realizzati per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure semplicemente utopici o impossibili. Il tutto però rigorosamente "on line". Un museo dunque dalla doppia identità: non solo inedita realtà digitale ma serbatoio democratico che nobilita, grazie ad una fruizione illimitata (nel tempo e nello spazio) progetti "incompiuti" aprendo così ulteriori spazi di indagine e dibattito sul sistema d'arte contemporanea.
"L'idea centrale di questa iniziativa - spiega Ilaria Dazzi, Brand manager di Mercanteinfiera - oltre a dare continuità all'esperienza di Mercanteinfiera OFF, è quella di valorizzare la progettualità dei ricercatori di MoRE, dando al non realizzato, al non finito, un luogo fisico dove possono trovare spazio progetti e opere ad oggi confinate al mondo virtuale del museo. Una iniziativa inedita e di alto profilo di cui siamo molto soddisfatti e che rappresenta l'orizzonte cui il polo fieristico sta guardando: cercare, creare e sperimentare, anche grazie alla multimedialità, nuovi scenari che sappiano avvicinare al mondo dell'arte un pubblico sempre più giovane".
Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au, Forum Vogelsang Banana (2008)
A Palazzo Pigorini si potranno così ammirare i progetti "incompiuti" di Valerio Berruti, Davide Bertocchi, David Casini, CRASH! (Scott King & Matthew Worley), Matthew Darbyshire, Jeremy Deller, Regina José Galindo, Goldschmied & Chiari, Franco Guerzoni & Luigi Ghirri, Ugo La Pietra, Claudia Losi, Eva Marisaldi, Jonathan Monk, Liliana Moro, Giovanni Ozzola, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Luca Trevisani, Massimo Uberti, Luca Vitone, Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au.
Per l'occasione saranno inoltre presentate due nuove acquisizioni che andranno ad arricchire la collezione in esposizione sul sito www.moremuseum.org : il progetto di Sissi per la fiere londinese Frieze Art Fair, e un progetto di arte pubblica di Flavio Favelli: la "porta" che avrebbe dovuto essere realizzata presso l'aeroporto di Malpensa.
"Volentieri collaboriamo anche quest'anno alla valorizzazione del Premio Mercanteinfiera attraverso l'organizzazione della mostra dedicata al progetto More - conclude Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura del Comune di Parma -. L'originalità della proposta che unisce un'approfondita ricerca scientifica alle potenzialità dell'innovazione digitale siamo certi potrà incuriosire un pubblico trasversale. La riflessione sul concetto di Progetto, anche dove non realizzato, riteniamo costituisca oggi elemento fondamentale di crescita per comunità basate sulla conoscenza e circolazione di saperi e siamo particolarmente soddisfatti che la collaborazione con Fiere di Parma consenta la realizzazione di questa preziosa opportunità per cittadini e visitatori di Mercanteinfiera".
Parallelamente alla mostra artistica, nelle sale di Palazzo Pigorini, dal 25 settembre al 31 ottobre, sarà organizzato dal museo MoRE in collaborazione con Fiere di Parma un ciclo di talk tenuti da personaggi di spicco del panorama culturale che sveleranno motivi, retroscena e curiosità di altri "incompiuti".
Il fuorisalone si terrà in contemporanea alla fiera internazionale di antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, Mercanteinfiera (3-11 ottobre), giunto quest'anno alla sua 35esima edizione e organizzato dalle Fiere di Parma.
Prima edizione della mostra mercato "Mont'Art – arte nel borgo" a Montechiarugolo. Il bando di partecipazione per artisti. Le domande entro il 15 settembre 2015. -
Parma, 1 settembre 2015 -
Domenica 20 settembre il borgo medievale di Montechiarugolo ospiterà la prima edizione della mostra mercato "Mont'Art – arte nel borgo".
La manifestazione si propone come una vetrina di arti figurative con l'intento di dare visibilità alle opere di giovani artisti anche al di fuori di luoghi convenzionali come le gallerie d'arte.
Per preservare lo spirito della manifestazione non saranno ammesse opere di artigianato assimilabili ad ornamenti personali (collane, bracciali, anelli, ecc. ), oggetti da arredo o oggettistica di uso comune che non presentino caratteristiche di ricerca artistica.
Gli artisti rientranti nella categoria "fotografia" non potranno essere superiori al 35% dei partecipanti; la priorità verrà assegnata in base all'ordine di arrivo delle richieste all'ufficio protocollo. Le Associazioni potranno partecipare con più associati, presentando una richiesta per ciascuno degli artisti proposti.
Ogni partecipante avrà a disposizione uno spazio espositivo coperto e dovrà provvedere ad allestire lo spazio assegnato con strutture adeguate a consentire l'esposizione delle proprie opere. Il Comune di Montechiarugolo, organizzatore della manifestazione, provvederà a segnalare in modo ben visibile il nome dell'artista nella postazione assegnata.
Gli artisti interessati a partecipare dovranno presentare richiesta scritta entro il 15 settembre 2015 secondo le modalità indicate dall'Ufficio Manifestazioni nell'apposito bando e allegare la ricevuta di pagamento di €. 15,00 quale quota di partecipazione.
Gli artisti ammessi esporranno le loro opere dalle ore 10 alle 19 nel centro storico di Montechiarugolo (Piazza del Municipio e vie adiacenti), chiuso al traffico per l'occasione.
Gli artisti ammessi alla manifestazione verranno valutati da una giuria popolare e da una giuria di esperti; i vincitori di entrambe le categorie si aggiudicheranno la possibilità di esporre le proprie opere presso le sale comunali.
(Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montechiarugolo (PR))
In ulteriore crescita la massiccia partecipazione dell'Emilia Romagna al concorso fotografico internazionale Wiki Loves Monuments – Sono 662 i monumenti e siti d'arte "liberati" tra Piacenza e Rimini, inclusi i siti Unesco regionali – Dal 1° al 30 settembre chiunque potrà partecipare al concorso semplicemente pubblicando in rete la foto di uno dei luoghi in gara al concorso fra chiese, piazze, luoghi storici, parchi protetti, siti Unesco
Può essere una chiesetta medioevale, una piazza rinascimentale oppure un castello ricco di storia: sono ben 662, un numero record rispetto alle scorse edizioni, i monumenti e i siti d'arte che l'Emilia Romagna ha messo in lizza quest'anno al concorso internazionale Wiki Loves Monuments. Anche nell'edizione 2015 si conferma dunque la partecipazione massiccia dell'Emilia Romagna al concorso fotografico internazionale, promosso da Wikipedia e che coinvolge oltre 40 paesi dai cinque continenti. Obiettivo del concorso: valorizzare attraverso internet i patrimoni artistico - culturali locali che appartengono all'umanità.
Completato l'elenco dei monumenti in gara, adesso parte il concorso vero e proprio. Dal 1° al 30 settembre, chiunque potrà "postare", cioè pubblicare, il proprio luogo del cuore, scegliendo fra quelli in lizza sul sito del concorso che fa capo a Wikipedia (attualmente il 5° sito al mondo per accessi).
Non è necessario che si tratti di una foto scattata di recente: si potrà anche inviare uno scatto del passato. L'importante è che il soggetto sia fra quelli nell'elenco. Una giuria di qualità istituita da Wikipedia Italia di esperti giudicherà poi le fotografie più belle e assegnerà riconoscimenti agli autori delle foto.
Per quanto riguarda l'Emilia Romagna quest'anno si è registrato un incremento di partecipazione da parte degli enti pubblici con l'adesione di ben 97 istituzioni regionali tra comuni (60), città metropolitane (1), Province (3), Fondazioni (5), parrocchie e Diocesi (14).
Esprime soddisfazione Graziano Prantoni, Presidente dell'Unione di Prodotto Città d'Arte, Cultura e Affari dell'Emilia Romagna: «L'ottima risposta al più grande concorso fotografico digitale al mondo consente di estrapolare dati e informazioni su quali siano i patrimoni locali più apprezzati dagli utenti, che prima di tutto sono turisti, già acquisiti o potenziali, offrendo altresì preziosi suggerimenti in termini di promo-commercializzazione».
La lista completa dei 662 monumenti e siti d'arte "liberati" cioè resi fotografabili per la partecipazione al contest è su http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/wlm2015-liste-monumenti-ed-elenco-enti/Emilia-Romagna/).
Ecco l'elenco completo delle istituzioni pubbliche e private partecipanti a Wiki Loves Monuments 2015:
60 Comuni: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Faenza, Rimini, Vernasca, Fidenza, Roccabianca, Sala Baganza, Brescello, Campagnola Emilia, Canossa, Casina, Correggio, Poviglio, Reggiolo, Rolo, San Polo d'Enza, Scandiano, Vezzano sul Crostolo, Castelvetro di Modena, Nonantola, Novi di Modena, Pavullo nel Frignano, San Felice sul Panaro, Sassuolo, Bentivoglio, Budrio, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castel San Pietro Terme, Crevalcore, Dozza, Imola, Marzabotto, Pieve Di Cento, Comacchio, Bondeno, Goro, Bagno di Romagna, Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cesena, Cesenatico, Forlimpopoli, Meldola, Longiano, Modigliana, San Mauro Pascoli, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Verghereto, Mondaino, Montefiore Conca, Montegridolfo.
La città metropolitana di Bologna
Le 3 Province di Reggio Emilia, Ferrara e Parma
Le 5 Arcidiocesi/Diocesi di Piacenza-Bobbio, Imola, Bologna, Faenza- Modigliana, Ravenna e Rimini, e le 9 parrocchie di San Giovanni Battista e Tizzano (BO), Santa Maria Assunta (FC), San Pietro Apostolo (FC), San Lorenzo di Panico (BO), S. Nicolò di Gardelletta (BO), S. Zenone (RE), S. Maria Nascente e di S. Genesio Vescovo (RE), Duomo (MO), Levizzano Rangone (MO)
Le 5 Fondazioni: Cassa di Risparmio di Imola (MO), Cassa di Risparmio di Modena, Casa Enzo Ferrari,(MO), di Vignola (MO) e RavennAntica
I 2 Castelli di San Pietro in Cerro e Paderna
L'Associazione dei Castelli del ducato di Parma e Piacenza
I Musei Civici di Modena
L'Accademia Militare di Modena
Infine: la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, la Galleria Ricci Oddi (PC), la Galleria Estense, il Consorzio di Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno (BO), la comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, Sfera SRL, Tizzano Società Agricola SRL, Newco duc Bologna SPA e la partecipazione Agraria di Nonantola
All'artista è dedicata la mostra pittorica e documentaria "Radici. Il pittore, il cittadino di Roccabianca", che verrà inaugurata sabato 29 agosto alle ore 18 nel castello rossiano. L'iniziativa è stata presentata al Parma Point da Antonioli, Bellini, Dall'Acqua, Scaltriti.
Parma, 24 agosto 2015 Verrà inaugurata sabato 29 agosto alle ore 18 nel castello di Roccabianca la mostra pittorica e documentaria "Radici. Il pittore, il cittadino di Roccabianca" che il suo paese natale dedica a Giovanni Voltini, pittore e scenografo nato nel 1875 e scomparso nel 1964.
L'esposizione, curata da Marzio Dall'Acqua, è organizzata dall'Associazione Castello Eventi con il contributo del Comune di Roccabianca ed il patrocinio della Provincia di Parma, dell'Archivio di Stato di Parma e dalla Accademia delle Belle Arti di Parma e da Culatello & jazz di Roccabianca.
In mostra 40 opere ad olio, a pastello, ritratti, autoritratti e paesaggi, disegni e documenti sulla Roccabianca dal XIX al XX secolo. La mostra è visitabile a ingresso libero, fino al 1° novembre, sabato e domenica negli orari di apertura del Castello: sabato: 1518, domenica e festivi: 1011 / 1518.
Per visite su appuntamento occorre telefonare al n. 0521-374065.
"La presenza della Provincia celebra l'impegno sociale e l'intelligenza di quei nostri concittadini che come Voltini nel tempo hanno lasciato una traccia importante di sé e sono un esempio per gli altri - ha dichiarato il Vice presidente della Provincia di Parma Gianni Guido Bellini.
"L'amministrazione comunale di Roccabianca ha colto con favore questa opportunità promossa dalla famiglia Voltini, e grazie alla proficua collaborazione tra pubblico e privati, oggi ci consente di proporre una mostra che oltre a celebrare il talento artistico di un pittore che ha saputo farsi apprezzare sia in Italia che all'estero, ci fa riscoprire le vicende umane di un figlio della Bassa, con il suo spiccato senso civico sorretto da ideali di giustizia e di solidarietà umana" ha affermato il Sindaco di Roccabianca Marco Antonioli.
"Voltini era un grande artista, uno dei maestri del '900 finora ignorato e recuperarlo è un'operazione di grande respiro ha spiegato il curatore Marzio Dall'Acqua Auspichiamo che questa mostra sia la prima; la prossima esposizione dovrebbe essere dedicata a Voltini scenografo e coinvolgere un istituto di Parma e quindi, nel 2017, una grande antologica che documenti e presenti con rigore sistematico i risultati ottenuti in questi anni e dia la certezza dei punti definitivi raggiunti, sempre coinvolgendo il Comune di Roccabianca".
LA MOSTRA
La mostra che Roccabianca dedica a Giovanni Voltini, pittore e scenografo, non solo permette di ampliare ed approfondire la conoscenza di un artista poco conosciuto, ma senz'altro tra i più importanti nel panorama dell'arte parmigiana e parmense del secolo scorso, ma di riscoprire anche parte della storia di Roccabianca di quegli anni.
Filo conduttore il Voltini cittadino di Roccabianca, che amò, dipinse, e contribuì anche a trasformarla e renderla democratica, partecipando come assessore alle giunte dal 1914 al 1922 e, dopo il fascismo, che lo schedò come "sovversivo", dal 1946 al 1956.
Gli impegni civile, umanitario, artistico e culturale contribuirono a mutare il volto di Roccabianca, a renderlo più moderno, più coeso socialmente e riconoscente nei confronti sia dei caduti della prima guerra mondiale che di quelli della lotta partigiana, poiché il pittore collaborò a realizzarne i monumenti celebrativi.
Voltini ha studiato a Napoli, dal 1897 al 1901, per cui è stato definito "il più settentrionale dei pittori meridionali", che allora era uno dei centri internazionali del rinnovamento artistico, allievo di Michele Cammarano, acquisendo all'inizio il linguaggio di questa scuola.
Ha poi fatto esperienza in America Latina, anche come scenografo che collaborava con Giuseppe Carmignani, e quindi in Spagna e a Parigi, durante un soggiorno nel 1911/12, elaborando quindi un suo linguaggio personale che costruisce le forme con la luce, in una sottile e delicata poesia emotiva, per cui le immagini sono come sospese nell'incanto della natura.
Politicamente fu repubblicano all'inizio del secolo e ritornato a Roccabianca, dove rapidamente ritrovò appunto le sue radici fu molto vicino alle esperienze delle cooperative di Giovanni Faraboli e alla posizione riformista e non rivoluzionaria di quel movimento, condivisa dal circondario di Fidenza, allora Borgo San Donnino.
Questa mostra è la prima realizzazione di un progetto, che a ricordo di Voltini, poco dopo il cinquantesimo anniversario della sua morte, ripropone in modi e forme diverse l'opera e la vicenda umana dell'artista, puntualizzando i suoi rapporti con Roccabianca sia per scoprire come la bellezza della natura e dei luoghi, sia i suoi monumenti sono diventati fonte di ispirazione pittorica, sia per tessere il filo di rapporti e relazioni di cui non esistono da tempo più testimoni, sia per la partecipazione civile che lo vide protagonista come cittadino, come uomo inserito nella vita collettiva, con la propria terra e la propria gente. Pittore e cittadino dunque: basterebbe la scoperta dei ritratti del medico Cavalli e di sua moglie, fino ad ora inediti, per aprire una porta sul passato del maestro ma anche del paese stesso di Roccabianca.
Hanno collaborato alle ricerche per questa mostra i nipoti Luigi e Gianluca Voltini, il progetto e l'allestimento sono di Marco e Matteo Scaltriti, la Grafica di Alberto Nodolini, le cornici di Luciano Ripasarti, il video in mostra di Gianluca Voltini e Filippo Magnani; per il catalogo: il progetto editoriale e i testi di Marzio Dall'Acqua, la grafica di Alberto Nodolini, le fotografie di Mauro Davoli, la stampa di Stamperia scrl, Parma.
Proseguono, con grande altruismo, le importanti donazioni dell'artista reggiano Giordano Montorsi agli Ospedali reggiani.
Reggio Emilia 13 Agosto 2015 - L'artista ha infatti donato anche all'Ospedale di Guastalla un olio su tela.
Il quadro, che consiste in tre grandi pannelli delle dimensioni di cm 150 x 300 dal titolo " la Terra che torna Stella" è stato collocato sulla parete individuata con Montorsi, nell'ingresso dell'Ospedale.
Nato a Scandiano e diplomatosi all'Accademia di Belle Arti di Bologna, Giordano Montorsi espone con continuità in Italia ed all'estero, focalizzandosi sul duplice versante della pittura e dell'installazione. Le sue opere si caratterizzano per le forti valenze simboliche, enigmatiche e sacrali.
Vive e lavora a Macigno-San Polo d'Enza, Reggio Emilia . Dopo aver insegnato in diverse accademie italiane, attualmente è professore ordinario all'Accademia di Belle Arti di Brera.
L'artista anche per esperienza personale, si dichiara un forte sostenitore del Sistema Sanitario Italiano, pubblico ed universalistico.
Cinema, musica, espressività artistica, giovedì 16 luglio. Sequence in collaborazione con Wendy Film, Associazione Culturale Workout Pasubio e con il Patrocinio del Comune di Parma presenta L'età del ferro: Estate Doc meets Workout Pasubio. (via Palermo, 6 – ingresso via Catania – Parma). Tutte le serate sono a ingresso libero. -
Parma, 14 luglio 2015 -
La prima serata di Cinema al Workout Pasubio, per l'anteprima cittadina di "Nar per Fer" di Matteo Ferrarini, ha fatto registrare il tutto esaurito nella calda sera dell'8 luglio, testimoniando il grande interesse della città sia per gli appuntamenti inconsueti sia per questo spazio ex-industriale che sta tornando a nuova vita. Si replica, con una serata di tenore del tutto differente, ma ugualmente composta di cinema, musica, espressività artistica, giovedì 16 luglio per la seconda serata della mini rassegna "Estate doc Parma – L'età del ferro".
E' stata proprio la location ad ispirare la scelta del film, spiegano gli organizzatori, ma questa volte utilizzando il ferro come metafora di un prodotto di scarto difficile da nascondere che diventa un veicolo di creatività artistica. La Comunità dei "Mutoid Waste Company", che nasce a Londra nel 1986 e si è insediata a Santarcangelo di Romagna nel 1991, è ora a rischio di sgombero sebbene protetta e difesa da una gran parte della città. Anche oggi, a distanza di un lustro, ha molto da raccontare a chiunque creda nella creatività come ad una alternativa di vita percorribile. La serata, oltre alla proiezione del film "Hometown/Mutonia" (ore 21:30), vedrà l'importante presenza a Parma del Collettivo ZimmerFrei, ovvero Anna De Manicor, Massimo Carozzi e Anna Rispoli: artisti a tutto tondo, che si muovono tra Bologna e Bruxelles spaziando tra installazioni, performance, regia, musica e fotografia mixando diversi media. Saranno loro a presentare la performance "Safari", una sorta di collage visivo-uditivo eseguito dal vivo in forma di concerto che è stata presentata al Festival Internazionale di Teatro in Strada di Santarcangelo di Romagna nel 2014.
L'ambiente ospitante, inoltre, sarà anche la location ideale per l'esposizione delle opere dell'artista parmigiano LUfER, anch'esse basate sull'assemblaggio ironico e irriverente di materiali di recupero. Per gli appassionati di arte contemporanea, street art, cinema documentario e sperimentazione sarà dunque una serata da non lasciarsi sfuggire.
Il ciclo di Estate Doc 2015 si concluderà sabato 18 luglio con il gemellaggio con il Festival di cortometraggi Concorto: la location sarà il bellissimo piazzale San Bartolomeo, che diventerà teatro della serata-spettacolo "Concorto meets San Bartolomeo Swing Society", in puro stile "Sequence", con la fusione tra musica, cinema (questa volta nella forma del Cortometraggio) e socialità.
Tutte le serate sono a ingresso libero.
Fb: www.facebook.com/associazionesequence
Eat Drink Love Italian, manifestazione promossa da The Family Officer Group con lo scopo di valorizzare l'enorme patrimonio italiano nel settore dell'enogastronomia, del turismo e dell'arte. -
Parma, 29 giugno 2015 - di Giada Andrea Rusciano -
Il 30 giugno presso l'Ambasciata Italiana di Londra si svolgerà la presentazione della seconda edizione di Eat Drink Love Italian, manifestazione promossa da The Family Officer Group creata con lo scopo di valorizzare l'enorme patrimonio italiano nel settore dell'enogastronomia, del turismo e dell'arte.
Patrocinata dall'Ambasciata di Italia in Londra e dall'Anica, la prima edizione si è svolta lo scorso 18 e 19 dicembre nei suggestivi locali della Old Town Hall di Chelsea, dove gli oltre 1500 visitatori hanno avuto modo di incontrare le 30 aziende italiane che hanno aderito al progetto, tra questi Riflessi, Molinari, Michele Satta e tanti altri. Tra gli espositori figuravano numerosi ristoratori italiani che hanno avviato le loro imprese nel Regno Unito, operatori turistici, giovani designer ed artisti, imprenditori e manager italiani di grande rilievo; importantissima la presenza di due gioielli dell'Italian Lifestyle: Parma con i consorzi delle "Terre Verdiane" e l'Isola di Capri.
Un brillante modo di rilanciare il made in Italy, mettere in contatto aziende provenienti dai settori più diversi e aiutare quelle medie e piccole imprese che in tempi di crisi affrontano con maggior difficoltà le enormi sfide del mercato.
Una delle proposte più interessanti della scorsa manifestazione è stata senza dubbio l'annuncio del primo Seed Fund "Italian Ventures" dedicato alle micro imprese avviate da italiani a Londra.
La prossima edizione si svolgerà il 3 e 4 settembre ad Old Spitalfields Market, Londra e vedrà la partecipazione di nuove e importanti aziende.
Un appuntamento da non perdere per gli amanti del gusto italiano e per tutti quegli imprenditori che ambiscono ad espandersi all'estero!
Il noto storico dell'arte sarà ospite di Modenamoremio alla Chiesa di San Carlo nel programma di eventi in centro storico per EXPO 2015. -
Modena, 23 giugno 2015 -
Sarà Philippe Daverio a concludere alla Chiesa di San Carlo mercoledi 24 giugno il ciclo di conversazioni su cibo e arte promosso da Modenamoremio nelle iniziative per EXPO 2015.
Il noto critico d'arte, nonché eclettico autore e conduttore televisivo, guiderà il pubblico in un viaggio tra i capolavori di tutti i tempi spaziando come è nel suo stile dai dipinti, alla storia, ai personaggi, al costume. Al centro ci saranno sempre la tavola e i prodotti della natura, nelle diverse raffigurazioni che i maestri ne hanno prodotto. Un racconto "oltre la tela" che legge il cibo come fonte d'ispirazione, ma anche come simbolo, messaggio e testimone dei cambiamenti della cultura e della società.
A condurre la conversazione con Daverio sarà Federica Galli, giornalista dell'emittente televisiva modenese TRC. Storico dell'arte, come ama definirsi, Philippe Daverio alterna la sua attività fra progetti di salvaguardia e rilancio di beni culturali, giornalismo, docenza universitaria e conduzione di programmi televisivi di successo come "Passepartout" ed "Emporio Daverio" su RaiCinque. Dirige la prestigiosa rivista Art e Dossier e ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra cui "Il Museo Immaginato" del 2011, presentato anche a Modena alla Galleria Cantore, e "Il secolo spezzato delle avanguardie" uscito nel 2014. Da settembre 2014 è Direttore Artistico del Grande Museo del Duomo di Milano.
La serata, realizzata grazie al contributo del marchio Trenkwalder, si inquadra alla Chiesa di San Carlo nella cornice della mostra "Il gusto della contaminazione" dove sono esposti, sempre sul tema del cibo, dipinti dal '500 al '900 provenienti in gran parte da collezioni private modenesi messi in relazione con pezzi altrettanto rari usciti dalle maison di moda italiane.
L'appuntamento è alle 20.30 con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)
"Giorni di magro e giorni di grasso riflessi nei dipinti di natura morta". Nel programma di Modenamoremio per EXPO l'incontro con la storica dell'arte Lucia Peruzzi. -
Modena, 5 giugno 2015 -
Prende il via giovedi 11 giugno il ciclo di incontri con gli esperti d'arte in programma per "Il gusto della contaminazione", il calendario di iniziative per EXPO 2015 promosso da Modenamoremio intorno alla omonima mostra su moda, arte e cibo alla Chiesa di San Carlo fino al 19 giugno.
Sarà proprio la sede della mostra, all'interno della chiesa, ad ospitare giovedi alle 18 la conferenza di Lucia Peruzzi "Giorni di magro e giorni di grasso riflessi nei dipinti di natura morta".
Curatrice della raccolta di dipinti antichi della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, autrice del catalogo di dipinti antichi del Museo Civico e autrice della mostra monografica su Ludovico Lana del 2003, la storica dell'arte modenese proporrà un percorso attraverso la rappresentazione del cibo nelle nature morte, sia quelle di carattere rustico, raffiguranti cibi "poveri", che quelle a carattere aristocratico, dove prelibatezze come selvaggine, carni e pesci venivano imbandite sulla tela in modo sfarzoso. Un racconto anche a carattere "sociale" del cibo nell'arte, che partirà dai primissimi esempi dei medievali "Tacuina sanitatis" per arrivare alla pittura emiliana del '600 e '700, i cui maggiori interpreti furono Paolo Antonio Barbieri, Pierfrancesco Cittadini, Nicola Levoli e Arcangelo Resani. Di Barbieri e Cittadini si possono ammirare due opere anche nella mostra alla Chiesa di San Carlo, così come, sempre in mostra, sono esposte quattro tele del faentino Giovanni Rivalta raffiguranti nature morte con cibi "magri" e cibi "grassi" provenienti proprio dalla collezione della Banca Popolare curata dalla dott.ssa Peruzzi.
Registra intanto numeri lusinghieri l'affluenza alla mostra "Il gusto della contaminazione", che ha già raggiunto circa 2000 visitatori nelle giornate di apertura (giovedi/venerdi dalle 16 alle 19.30, sabato domenica e festivi 10/13 e 16/19.30), mentre prosegue il programma di appuntamenti dedicati all'arte in tutte le sue espressioni. Il 15 giugno sarà la volta dell'arte del bel canto, con il concerto alle 20.30 dei cantanti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Vecchi – Tonelli" allievi di Raina Kabaiwanska. L'appuntamento è sempre alla Chiesa di San Carlo in centro a Modena.
(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)