Un georgiano di 39 anni, K.K., è stato tratto in arresto nella mattina di ieri da un equipaggio Volante dell'U.P.G.S.P. in quanto colto in flagranza di reato per furto in abitazione.
I fatti si sono svolti in largo Moncassino quando, verso le 11.00, un italiano di 69 anni nel rientrare in casa ha notato una manomissione della serratura della porta d'accesso del proprio appartamento sito al decimo piano, insospettito dal blocco della porta ha allertato la sala Operativa della Questura.
Mentre l'equipaggio Volante stava raggiungendo il decimo piano il proprietario dell'appartamento, dopo essere riuscito ad aprire la porta dell'abitazione, si è trovato di fronte il giovane ladro che dopo una colluttazione, che gli ha causato contusioni a una mano refertate con 5 gg di prognosi, è riuscito a divincolarsi trovandosi di fronte gli uomini della Polizia di Stato che lo hanno bloccato ponendolo in stato d'arresto.
Rinvenuta tutta la refurtiva, ammontante a 100,00 euro in contanti e monili per 1500,00 euro, restituita al legittimo proprietario sul posto.
L'uomo condotto in Questura in stato d'arresto è risultato irregolare sul territorio nazionale, già tratto in arresto in Svezia per furto aggravato nel 2014 e a Reggio Emilia nel 2016 per furto in abitazione.
Questa mattina si volgerà il processo con rito direttissimo.
Nella notte appena trascorsa, una banda ha preso d'assalto l'ufficio Postale di via Mordacci angolo Santi Vincenzi, nel quartiere Crocetta.
Erano circa le 03.00 quando una Volante della Polizia allertata per un tentativo di furto, è giunta sul posto, si è trovata davanti al ad un autocarro che bloccava l'incrocio. Procedendo a piedi fino all'ufficio postale, gli agenti hanno notato che la saracinesca e la vetrina di fianco al bancomat erano stati divelti. Inoltre, l'altro incrocio con via Castagnola era stato bloccato da un'auto, una Minicooper.
Una signora residente nel quartiere ha riferito che poco prima era stata svegliata da un forte rumore. Guardando in strada per capire cosa stesse succedendo, aveva notato 7/8 uomini che tentavano di caricare una cassaforte su di un furgone.
Mentre era al telefono con l'operatore del 113, la donna ha visto un uomo che all'incrocio di via S. Vincenzi via Mordacci, in lingua moldava, avvisava i complici dell'arrivo della Polizia, dandosi alla fuga in via Castagnola a bordo dell'auto.
Da accertamenti effettuati sul posto, gli operatori hanno trovato e sequestrato tutti i mezzi usati dagli autori del furto per i successivi ed accurati accertamenti da parte del personale della Polizia Scientifica.
La cassaforte è stata spostata e appoggiata su di un fianco, non riuscendo a trasportarla. Un armadio blindato, mancante, è stato poi rinvenuto all'interno di un altro furgone, intercettato da personale dell'Arma dei Carabinieri in via Martiri della Liberazione, mentre gli occupanti si davano alla fuga. Sul posto sono stati sequestrati diversi cavi in acciaio, usati per scardinare la vetrata ed altri per cercare di trasportare la cassaforte.
Il personale del reparto di Ostetricia e Ginecologia si è accorto della mancanza dei macchinari diagnostici. I Carabinieri hanno eseguito un sopralluogo e acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Ridotti al minimo i disagi per le utenze.
CARPI (MO) – Lo scorso lunedì mattina, il personale del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Carpi si è accorto subito che qualcosa non andava. Mancavano infatti all'appello ben sette sonde ecografiche in dotazione al reparto, per un valore quantificabile in circa 70 mila euro.
Sono quindi stati allertati subito i Carabinieri, che si sono subito recati presso il nosocomio per un sopralluogo. Hanno poi acquisito l'elenco dettagliato del materiale scomparso e le immagini delle telecamere di videosorveglianza per risalire agli autori del furto.
In attesa di sviluppi, il personale sanitario ha cercato di ridurre al minimo i disagi per le pazienti che nella giornata di ieri e nei prossimi giorni deve sottoporsi a controlli diagnostici. Sono infatti state predisposte strumentazioni alternative che hanno permesso di mantenere in funzione due dei tre ecografi presenti nel reparto.
È stato grazie al tempestivo intervento degli equipaggi Volante, in servizio di controllo del territorio, che questa notte sono stati arrestati 3 cittadini stranieri responsabili di rapina aggravata in concorso.
I fatti si sono consumati dopo la mezzanotte di venerdi in via Vittorio Veneto quando il terzetto ha avvicinato una giovane donna ventenne in compagnia di un amico e sotto la minaccia di un coltello si è fatto consegnare la borsa dalla stessa.
Dopo la segnalazione al numero di emergenza unico 112, grazie alla descrizione fornita, gli equipaggi Volante hanno intercettato i tre in via Jacopo Barozzi provvedendo a bloccarli.
Dai controlli sono emersi importanti indizi di reità del gruppo: sono stati rinvenuti tanto il cellulare – un iphone7 – della ragazza quanto la somma dichiarata dalla stessa.
Poco lontano in un bidone della spazzatura è stata anche recuperata la borsa: tutto il materiale è stato restituito all'avente diritto.
I tre soggetti, marocchini, non in regola con le norme sul soggiorno, sono stati tratti in arresto: si tratta di due minorenni, censurati, di 17 anni associati presso il Carcere Minorile di Bologna e di un maggiorenne associato presso la Casa Circondariale di Modena.
Alle 19.40 di ieri 2 novembre 2017, una Volante della Questura di Parma è intervenuta presso il supermercato Esselunga di Via Emilia Ovest dove due uomini erano stati sorpresi dagli addetti alla vigilanza interna con merce non pagata.
All'arrivo della Volante, è stato riferito dal direttore del supermercato che i due avevano tentato di uscire dal negozio attraverso una cassa chiusa, con in mano una busta con 13 salami interi. fermati dall'addetto alla vigilanza, uno dei due era riuscito a darsi alla fuga mentre l'altro aveva spintonato l'addetto, facendolo cadere in terra e colpendolo con calci e pugni. Nonostante ciò, l'addetto era riuscito ad immobilizzarlo fino all'arrivo della Polizia.
Mentre all'addetto del supermercato sono state riscontrate in ospedale lesioni guaribili in 6 gg., la persona fermata, che nel frattempo aveva rifiutato di fornire le proprie generalità agli operatori di polizia, appena giunto in ospedale ha iniziato ad opporre una tenace resistenza, gettandosi in terra e cercando più volte di divincolarsi per fuggire.
Con non poca fatica si è riusciti ad immobilizzarlo e, una volta medicato, condurlo in Questura, dove è stato finalmente identificato per A.N., 20enne cittadino del Senegal, richiedente asilo politico e pregiudicato.
Al termine degli accertamenti, è stato tratto in arresto per rapina impropria e resistenza a Pubblico Ufficiale, nonché indagato in stato di libertà per le lesioni personali in danno del personale del supermercato e per il rifiuto di generalità.
Al momento è trattenuto in Questura in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto.
Erano circa le 18.30 di ieri, quando un ragazzino minorenne è stato fermato dalla sicurezza del negozio "Game Seven" dell'Euro Torri perché intento a rubare una felpa.
La responsabile del negozio ha notato il ragazzo aggirarsi tra gli scaffali, prendere la felpa e poi andare in camerino, per poi uscire senza l'indumento. Chiedendo l'intervento di un addetto alla vigilanza, è stato fermato ed ha confessato di aver commesso il furto, restituendo la felpa nascosta sotto il giubbotto.
Davanti ai poliziotti ed all'addetto alla sicurezza, il ragazzo, preso dalla rabbia, ha tirato un pugno ad un muro in cartongesso, rompendolo. E' stato quindi accompagnato in Questura per i rilievi segnaletici e denunciato per il reato di furto aggravato e danneggiamento.
Parma, 24 ottobre 2017
Ancora poche ore all'alba di lunedi, erano circa le 3,15, e scatta l'allarme al conessionario di Moto "Philosophy" di via Veroni.
Prontamente intervenuta la volante della Questura di Parma, su segnalazione del tirolare, ha potuto constatare che le tre vetrate del negozio erano state infrante e, quella posta al centro, era stata divelta completamente.
Unitamente al titolare del negozio gli agenti effettuavano un sopralluogo ed il proprietario lamentava la mancanza di 3 moto che erano esposte nella concessionaria per un valore complessivo di circa 40.000,00 (quarantamila) euro.
Erano circa le 17.00 di ieri, quando, un commerciante di oggetti preziosi che si stava dirigendo alla sua auto si è visto infrangere il vetro da due malviventi che sono scappati con un lauto bottino.
Dopo aver effettuato durante la giornata vari giri tra le gioiellerie di Mantova e Parma per valutare alcuni orologi preziosi si è concesso un caffè in un bar di via Repubblica, lasciando incostudita in auto la sua valigetta. Tempo della sosta e l'uomo ha notato che vicino alla sua auto vi erano due uomini: uno a bordo di una moto, l'altro dal lato passeggero. Neanche il tempo di avvicinarsi al suo veicolo che il secondo, con un'abile mossa repentina, ha infranto il vetro prelevando la valigetta posizionata sul sedile, per poi fuggire col complice a bordo della moto in direzione di barriera Repubblica.
All'arrivo della volante il commerciante ha dichiarato che all'interno della valigetta vi erano preziosi per un valore approssimativo di circa 6000 euro.
Alle ore 16.45 circa del 03 ottobre scorso, personale della Polizia Ferroviaria di Parma, nel corso del consueto servizio di vigilanza allo scalo ferroviario notava, in lontananza, nel Piazzale Esterno - Lato Nord - della stazione, una persona piegata sopra una bicicletta parcheggiata su una ringhiera posta a protezione degli accessi dei parcheggi sotterranei presenti tra i viali Falcone e Bosellino. Nella corcosanza gli agenti notavano che il giovane, dopo alcuni istanti introduceva un oggetto voluminoso all'interno dalla parte anteriore dei calzoni che indossava.
Gli agenti riconoscevano il giovane, già noto come tossicodipendente con dimora a Reggio Emilia e perciò ancor più insospettiti, lo hanno seguito mentre si dirigeva verso un treno in partenza per Bolona. L'uomo veniva perciò bloccato nel sottopassaggio, mentre portava con sè anche una bicicletta. Dopo aver notato che nel cestino anteriore del mezzo c'era un lucchetto tranciato gli agenti, esguendo una perquisizione, hanno rinvenuto un tronchese di metallo di 35 centimetri.
A questo punto il ragazzo, ventisettenne di nazionalità indiana, in posizione irregolare nel territorio nazionale in quanto destinatario di un recente provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Reggio Emilia, veniva condotto presso gli uffici della PolFer ove, mentre proseguivano gli accertamenti a suo carico, giungeva sul posto la proprietaria della bicicletta che riconosceva sia la bici e anche il lucchetto tranciato. A dimostrazione della proprietà la signora ha aperto il lucchetto con le hiavi in suo possesso.
Lo straniero, veniva perciò tratto in arresto per furto aggravato di bene esposto alla pubblica fede, commesso con violenza sulle cose e di possesso ingiustificato di arnesi atto allo scasso, la tronchese in metallo veniva sequestrata mentre la bicicletta, del valore di circa 100,00 euro, con il consenso dell'A.G. procedente, veniva immediatamente restituita alla proprietaria.
Il giorno seguente l'arrestato veniva condotto all'udienza di convalida d'arresto e conseguente giudizio, con rito direttissimo, dinanzi al Giudice in Composizione Monocratica che condannava il soggetto alla pena di mesi quattro applicando la misura cautelare personale coercitiva del divieto di dimora nel comune di Parma e disponendo la confisca e distruzione di quanto sequestrato.
Il cittadino indiano, a carico del quale risultavano numerosi precedenti di polizia per vari reati, veniva inoltre denunciato per l'inosservanza all'ordine del Questore di Reggio Emilia disposto nei suoi confronti conseguentemente all'espulsione descritta e venivano avviate le procedure finalizzate all'esecuzione materiale di tale provvedimento.
Nel corso degli accertamenti eseguiti, in base ad elementi raccolti nell'immediatezza dei fatti, veniva rinvenuta nei pressi di un convoglio regionale in partenza per Bologna, una seconda bicicletta, da uomo, tipo city bike, seminuova che, analogamente a casi accertati in precedenza, si sospetta fosse stato analogamente poco prima sottratto in zona per essere poi trasportato, unitamente a quello restituito, in altra provincia per essere rivenduti sul mercato illegale.
Al riguardo, sono in corso ulteriori accertamenti, mediante l'utilizzo delle registrazioni del circuito di video sorveglianza della stazione, finalizzati alla conferma di tale ipotesi investigativa.
La bicicletta da uomo così rinvenuta si trova presso gli uffici della Polizia Ferroviaria a disposizione di eventuali vittime che ne abbiano subito il furto nelle circostanze di tempo descritte.
La Polizia Stradale di Modena, la notte del 25 settembre, ha individuato un italiano E.V. di 49 anni e A.F. senegalese di 33 anni alla guida di una Range Rover Sport mentre transitavano sull'A1 direzione Milano.
L'auto fermata per un controllo è risultata clonata con utilizzo fraudolento dei dati di un'autovettura rubata in Francia.
Anche i documenti esibiti dai due sono risultati provento di furto presso la Motorizzazione di Caltanissetta nel 2014.
Ad insospettire gli agenti della stradale è stata anche la circostanza che il conduttore, il senegalese, fosse arrivato a Fiumicino con aereo il giorno precedente ed aveva già in un biglietto di ritorno per il 27 settembre.
Entrambi i soggetti sono stati indagati per ricettazione di autoveicolo e di documenti.
L'autovettura è stata sottoposta a sequestro per gli accertamenti finalizzati all'individuazione del legittimo proprietario.
Secondo gli investigatori della Polizia Stradale l'auto era destinata al mercato estero, luogo ove i due si stavano dirigendo.