Nei guai un 41 enne palermitano e un 40 enne napoletano, entrambi residenti a Carpi, che da mesi sottraevano alle isole ecologiche prodotti elettronici ancora in buono stato e ne traevano profitto.
CARPI (MO)
"L'occasione fa l'uomo ladro", recita un vecchio adagio. E quella grande quantità di prodotti elettronici ancora in buono stato, o con anche solo alcune parti riutilizzabili, a portata di mano devono subito essere sembrati "una manna" a due dipendenti Aimag. I due, un palermitano 41 enne e un napoletano 40 enne, entrambi residenti a Carpi, da mesi sottraevano rifiuti elettronici dalle i Isole Ecologiche gestite da Aimag, in particolare in quella situata in via Lucrezio, a Carpi, e un'altra in Strada Morello, a Soliera.
I due selezionavano i pezzi ancora in buono stato, in tutto o in parte, poi li rivendevano ai mercatini dell'usato di cui erano assidui frequentatori. Probabilmente, la storia andava avanti da parecchi mesi, circa nove, secondo la ricostruzione dei fatti. L'azienda, a un certo punto, si è accorta degli ammanchi e ha segnalato i furti ai Carabinieri.
Gli uomini del Nucleo Operativo di Carpi hanno quindi messo sotto controllo le isole ecologiche del territorio gestite da Aimag, concentrando, tuttavia, le indagini sullo stesso personale dell'azienda, che ha libero accesso e libertà di movimento proprio nelle zone dove si verificavano i furti.
I sospetti si sono poi concentrati sui due uomini, addetti al trasporto dei rifiuti. Un paio di giorni fa uno dei due è stato sorpreso mentre si appropriava di alcuni elettrodomestici, che aveva poi consegnato al complice, che li occultava per poi conferirli, a fine giornata, presso la casa del primo. I Carabinieri sono quindi andati "a colpo sicuro", decidendo di perquisire i garage dei due, che, in effetti, era stato adibito a "magazzino" per custodire i rifiuti elettronici rubati in attesa di rivenderli.
I militari hanno trovato quasi un migliaio di oggetti, tra elettrodomestici, televisori, telefoni cellulari, dispositivi elettronici e materiale elettrico di vario tipo che i cittadini solerti portavano in discarica per smaltirli a norma di legge.
I due dipendenti infedeli sono quindi stati denunciati per i reati di furto e ricettazione e dovranno comparire davanti al giudice. Anche l'azienda, che era all'oscuro di tutto, probabilmente prenderà provvedimenti nei loro confronti.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione nei confronti dei reati predatori a bordo dei treni, in particolare nella tratta Bologna – Modena, gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno denunciato, nel mese di dicembre, due persone per ricettazione e arrestato un'altra persona per furto.
Quest'ultima, R.P., cittadina italiana di origine giorgiana, era già stata denunciata verso la fine di novembre per il medesimo reato.
La donna, con l'identico modus operandi, aveva cercato, questa volta, di rubare il trolley ad una signora che viaggiava sul treno intercity, diretto da Bologna a Modena.
La viaggiatrice accortasi del furto ha allertato il personale di bordo, che ha provveduto immediatamente a chiamare gli agenti, permettendo di fermare la ladra prima che il convoglio arrivasse nella stazione di Modena.
R.P. processata per direttissima, al termine dell'udienza è stata sottoposta all'obbligo di dimora presso la propria residenza.
Denunce in stato di libertà a carico di tre persone per furto aggravato commesso ai danni dell'attività commerciale "Bricoman" di Via A. Bertolucci nr.12/a nei giorni 02 e 03 Gennaio 2018.
Erano circa le 16:10 del giorno 02 Gennaio quando il personale dell'Ufficio Volanti è intervenuto al "Bricoman" dove l'addetto alla sorveglianza interna aveva fermato due soggetti che si erano resi responsabili di un furto di vario materiale elettrico che avevano occultato all'interno dei propri giubbotti, prima di oltrepassare le casse dopo aver pagato regolarmente altra merce.
Il valore della refurtiva quantificata in Euro 60,00 circa, composta da prese elettriche, pulsanti e placche, veniva restituita prima dell'arrivo delle forze dell'ordine al predetto addetto direttamente dagli autori del furto, identificati poi dagli Agenti per i cittadini moldavi incensurati P.G. classe 84 e P.S. classe 82, entrambi residenti nella provincia di Parma, con una regolare occupazione lavorativa.
Ancora il Bricoman a essere preso di mira, questa volta nel pomeriggio di ieri. Alle 16:50 il personale delle Volanti è intervenuto su richiesta dell'addetto alla sicurezza interna che aveva fermato, poco prima, uno straniero resosi responsabile del furto di un trapano del valore commerciale di Euro 45,00 circa, prelevato dalla confezione lasciata sugli scaffali espositivi ed occultato poi nella propria giacca.
Lo stesso, fermato anch'egli prima di uscire dal negozio, riconsegnava l'utensile trafugato prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. L'autore del furto identificato per C.A. classe '87, cittadino ucraino residente città, pregiudicato per reati contro il patrimonio, veniva poi preso in consegna dagli Agenti che provvedevano ad accompagnarlo in Questura per gli adempimenti del caso.
Nella pomeriggio di giovedì scorso, un equipaggio della Questura di Parma è intervenuto in Via Mazzin,i presso l'esercizio COIN, per donne autrici di furto bloccate dagli addetti alla sorveglianza.
La pattuglia, giunta tempestivamente sul posto, accertava come due donne italiane M.F. classe 1987 e D.J. classe 1995, entrambe incensurate, dopo aver girato a lungo nel reparto profumeria, cominciavano a riempire le proprie borsette di numerosi prodotto quali smalti, rossetti, fondotinta, creme, ed altri articoli, per poi uscire dall'esercizio senza passare dalle casse, momento in cui venivano poi bloccate dagli addetti alla vigilanza.
I prodotti asportati, le cui confezioni risultavano in parte danneggiata dall'asportazione violenta delle placche antitaccheggio, risultante avere un valore complessivo di circa euro 1.000, venivano opportunamente inventariati e posti in sequestro in quanto non più rivendibili.
Le autrici del furto, trovate anche in possesso di un paio di forbici utilizzate per l'asportazione delle lingue antitaccheggio, venivano tratte in arresto e poste agli arresti domiciliari presso la loro residenza in Parma.
Nella giornata di ieri, giudicate con rito direttissimo venivano entrambe condannate ad anni 1 di reclusione e 140,00 di multa.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione e contrasto dei reati predatori, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un giovane moldavo di anni 20, in Italia senza fissa dimora, per il reato di ricettazione.
Lo straniero in sella ad una costosa mountain bike, alla vista della Polizia aveva cercato di eludere un eventuale controllo, aumentando la velocità e facendo perdere le proprie tracce.
Rintracciato nei pressi dell'Agenzia delle Entrate, il giovane non è riuscito a dare valide spiegazioni circa la provenienza del velocipede.
Ritendo che il mezzo potesse essere oggetto di furto, gli operatori di Polizia sono riusciti, per il tramite dei rivenditori e riparatori di biciclette di Carpi, ai quali è stata portata in visione una fotografia della mountain bike, a risalire al legittimo proprietario, a cui era stata sottratta pochi giorni prima nel garage della propria abitazione.
N.M. cittadino Senegalese, indagato in stato di ARRESTO per RAPINA IMPROPRIA AGGRAVATA IN CONCORSO, con persona in corso di identificazione.
Alle ore 17:15 circa, del giorno 14.12.2017 personale della Squadra Volanti, interveniva presso la COIN di via Mazzini 6/A, a seguito della segnalazione da parte di personale addetto all'accoglienza che aveva sorpreso due soggetti di colore che si erano resi responsabili di un furto di capi di abbigliamento. I due, una volta fermati sul marciapiede di via Mazzini dopo aver fatto scattare l'allarme sonoro, aggredivano l'addetto all'accoglienza che riusciva a trattenere soltanto uno dei due che però riusciva a passare lo zaino con la refurtiva al complice. L'addetto all'accoglienza riportava lesioni personali guaribili in giorni 10. Per quanto accaduto, gli operatori della volante traevano in arresto N.M. classe '86, richiedente asilo politico, contestando il reato di rapina impropria aggravata in concorso. Lo stesso su disposizione del Magistrato di Turno veniva associato alla locale Casa Circondariale. Sono in corso le indagini per l'identificazione del complice.
D.P. classe '97 e E.L.K. classe '01 originari del GHANA indagati in stato di liberta per il reato di FURTO AGGRAVATO IN CONCORSO.
Alle ore 17:15 circa del 14.12.2017 personale della Squadra Volanti, interveniva alla COIN di via Mazzini 6/A, per la segnalazione di due giovani di colore che avevano asportato della merce, occultandola e danneggiandola. I due ragazzi, dopo aver tolto i dispositivi anti taccheggio apposti su diversi capi di abbigliamento, li occultavano all'interno dei rispettivi zaini ed uscivano dal negozio. Quivi veniva richiesto di effettuare una verifica da parte di personale addetto all'accoglienza, che riscontrava il danneggiamento di merce per un valore totale di circa 600 Euro. Per quanto accaduto, personale della Squadra Volante indagava in stato di libertà i due ragazzi, incensurati, per il reato di FURTO AGGRAVATO IN CONCORSO.
A.K., ghanese, classe 1981, in regola sul territorio nazionale con precedenti di Polizia, mentre si trovava all'interno dell'OVIESSE del Centro Commerciale "I Portali", pensando di "farla franca", ha indossato uno scalda collo, dopo averne strappato l'etichetta, per poi dirigersi verso l'uscita del negozio.
Scattato l'allarme, mentre oltrepassava le barriere antitaccheggio, personale di vigilanza, che ne aveva seguito ogni movimento, lo ha fermato chiedendogli la restituzione di quanto indebitamente sottratto.
Lo straniero, vistosi scoperto, ha iniziato a dare in escandescenza spingendo e insultando l'addetto alla sorveglianza. Intervenuta la Volante, A.K. è stato bloccato ed accompagnato in Questura, ove è stato trattenuto in stato d'arresto presso le camere di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo
Cittadino romeno fermato dalla Polizia Stradale sulla A/22: trasportava un motore fuoribordo. Denunciato per ricettazione.
Intorno alla mezzanotte di ieri, personale della Sottosezione di Modena Nord, in servizio sulla A/22 del Brennero, poco prima degli svincoli con la A/1 in carreggiata sud, ha intercettato una Mercedes classe B con targa bulgara che si stava dirigendo a forte velocità verso Modena.
Il conducente alla vista della Polizia ha repentinamente rallentato la velocità, per cui gli operatori, insospettiti dalla manovra, gli hanno immediatamente intimato l'alt.
Una volta fermatosi, il conducente ha cercato invano di guadagnarsi la fuga lanciandosi nella adiacente scarpata. Una volta bloccato, è stato identificato per M. B., romeno trentenne, residente in provincia di Modena, incensurato.
All'interno del bagagliaio dell'autovettura è stato rivenuto un motore fuoribordo da 15 cv, marca Suzuki, del quale il fermato non è stato in grado di indicare la provenienza.
Alle prime luci dell'alba è stata eseguita anche una perquisizione presso l'abitazione del romeno, nel corso della quale, pur non essendo stata rinvenuta altra refurtiva, è stata riscontrata la presenza di canne e altra attrezzatura professionale per la pesca al siluro, per cui si può ragionevolmente ritenere che il motore sequestrato sarebbe poi stato utilizzato per svolgere quel tipo di attività.
M.B. è stato deferito all'A.G. per i reati di ricettazione in concorso con ignoti.
Sono in corso indagini per risalire al legittimo proprietario del motore sequestrato.
Poco dopo le 5 di questa mattina, la Polizia è intervenuta presso la concessionaria Boselli Moto di Parma in Via La Spezia, per la segnalazione di un furto.
I ladri, dopo aver abbattuto ed infranto la vetrata del salone adibito ad esposizione, danneggiando tra l'altro 2 motociclette e 3 scooter, hanno portato via, probabilmente stipandole sopra un furgone, 4 motociclette marca Husquarna, nuove, ancora da immatricolare.
Sono in corso i sopralluoghi tecnici della Polizia.
Parma, 23 novembre 2017
Erano da poco passate le 11 di sabato scorso, quando una giova coppia di viaggiatori in transito dalla stazione di Parma si accorgevano di essere stati derubati. Insospettiti per aver sentito pronunciare alle loro spalle la frase "...hai visto?..." la ragazza ha verificato che le era stato sottratto lo smartphone dalla borsetta. Prontamente si recarono al Posto di Polizia Ferroviaria di Parma fornendo entrambi una accurata descrizione del sospettato.
Sono scattate così ricerche del sospettato, anche attraverso l'utilizzo del circuito di sorveglianza, riuscendo a intercettare e a fermare il sospettato.
In effetti, il sospettato, era in possesso di uno smartphone che la ragazza riconosceva e le foto al suo interno ne confermavano la proprietà.
L'autore del fatto, cittadino straniero trentacinquenne, regolarmente soggiornante nel territorio provinciale, veniva pertanto tratto in arresto per il delitto di furto aggravato ed il cellulare restituito alla proprietaria.
Il giovane senegalese, già noto alle forze di polizia per la recente commissione di reati contro il patrimonio, veniva condotto presso il Tribunale di Parma per l'udienza di convalida dell'arresto e la celebrazione del rito direttissimo.
Il Giudice convalidava l'arresto disponendo l'immediata liberazione dello straniero e in attesa della valutazione di ammissibilità di riti alternativi espressamente richiesta dalla difesa, rinviava il processo al 27 novembre.