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Ha riaperto  battenti ieri il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma. Pronto a spalancare di nuovo le sue porte, con le precauzioni e gli adeguamenti necessari, dopo un periodo di due mesi di letargo forzato, dove è rimasto un po’ sospeso come tutti noi.

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È uscito per Round Robin Editrice il romanzo scritto a quattro mani da Antonella De Minico e Jessica Bianchi. Ambientato nella Carpi del 2012, il libro è un romanzo corale, dove al terremoto fisico consegue quello emotivo dei personaggi.
Di Manuela FioriniCarpi 26 maggio 2020 - Una data scelta non a caso, quella di venerdì 29 maggio (in diretta streaming alle 18.00 sulla pagina Facebook della libreria La Fenice di Carpi

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“TRE PER TE” 2019/2020 - Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza
Prosa / Altri Percorsi / Teatro Danza

“A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ” 2019/2020 Rassegna di teatro per le famiglie

Richiesta di rimborso tramite voucher per gli spettacoli annullati

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Tradizione cinese, malese, indiana ed europea si mescolano nella storia di Andrew Tan, liutaio e musicista d’altri tempi. 
Una passione nata suonando il violino in tenera età, che l’ha portato, crescendo, a viaggiare e sposare la cultura del mondo occidentale per indagare la storia e le origini di uno strumento così antico. Un percorso formativo perfezionato a Parma, frequentando il conservatorio e l’accademia di liuteria con sede nella Rocca di Noceto.

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Martedì, 19 Maggio 2020 07:18

MuseoInBlu per una cultura per tutti.

Di Raffaele Crispo 18 maggio 2020 - Lunedì 18 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei in diretta sui canali social di Parma 2020, si è tenuta la proclamazione dei vincitori di un importantissima call di Parma2020 dal titolo "Cultura per tutti, Cultura di tutti". 

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Giovedì, 14 Maggio 2020 12:02

Covid-19 il libro su tutte bufale e i complotti

Di Redazione (NC) Parma 14 maggio 2020 - Il Covid-19 è nato in laboratorio? Gli americani vogliono invadere l’Europa? È tutta una macchinazione costruita da Bill Gates per sterminarci? L’acqua di Montaldo ha poteri curativi? Perché non siamo riusciti a fermare il virus nonostante tutte le profezie?

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Una nuova alba su piazza Ghiaia, in attesa della totale riapertura di uno dei punti storici del commercio e della socializzazione di Parma

Di LGC e Francesca Bocchia Parma 28 aprile 2020 - "Difficile descrivere le sensazioni di contentezza, quasi infantile, per la riapertura della libreria". A parlare è Domenico Maisto, titolare della Libreria Mondadori di Piazza Ghiaia, "quello che mi aveva abbattuto è stata l'improvvisa chiusura. Raramente penso che le cose possono andar male e faccio di tutto perché vadano bene. Il pensiero che la mia libreria avesse potuto chiudere per 60 giorni è stato veramente brutto e imprevisto. Riaprire ieri è stato invece bellissimo per tanti motivi. Le persone hanno dimostrato quanto a loro mancavamo, e poi è come se avessi imparato a godere nuovamente di una cosa che prima davo per scontata. Aprire la libreria ogni giorno da 16 anni era una cosa normale, ma ieri è sembrata una cosa completamente nuova. Un profumo, una consistenza nuova. Il fatto di non doverla richiudere è un nuovo dono che fa parte di questa piccola rinascita. Una sensazione veramente molto bella!".

Ma il piacere non è solo di Domenico, bensì di tutta la comunità che gravita sulla Ghiaia. Si percepisce la diffusa sensazione legata alla positività di una prossima riapertura delle attività e il ritorno alla socializzazione.

"Sono nato con la camicia, prosegue Domenico, tra le mie grandi fortune c'è di avere cominciato già dal giorno seguente alla serrata, a fare le consegne a domicilio. Insomma mi sono fatto un pacchetto di documenti, ho fatto dei post dove comunicavo il servizio e il riscontro è stato notevolmente superiore anche a quello che potevo gestire: ho fatto quasi 400 consegne. Una occasione che mi ha consentito di non patire la clausura e, oltre ai clienti affezionati, ho avuto la possibilità di acquisirne di nuovi perché per almeno due settimane sono stato l'unico a offrire il servizio, fatto salvo il lavoro dei corrieri. Anche questa è stata una bella esperienza che mi ha fatto apprezzare il contatto umano e il piacere dell'incontro che traspariva dagli occhi lasciati liberi dalle mascherine. Insomma, è stato come se io dessi ai clienti una aspettativa di futuro e loro a me una carica di resilienza. Ho fatto consegne fino a Lagrimone, e nessuna è stata una consegna banale."

Oggi il negozio è aperto e una nuova alba si è accesa sulla Ghiaia, attendiamo tutte le altre.

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Ecco il programma che andrà on line da oggi a giovedì 2 aprile su emiliaromagnacreativa.it e Lepida Tv, oltre che sulle pagine web e social degli operatori culturali coinvolti.

Continua con un notevole riscontro di pubblico #laculturanonsiferma, il grande festival multimediale promosso dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con il mondo della cultura regionale. Nel passato week end il dato è stato di 36.563 visualizzazioni, con una media giornaliera di oltre 11 mila persone connesse, cui vanno aggiunte le presenze televisive e quelle che si sono collegate alle dirette streaming sulle pagine facebook dei singoli artisti.

Il palinsesto fino a giovedì 2 aprile prevede diversi importanti appuntamenti, a partire da oggi pomeriggio, alle 19,30, con una diretta streaming (Jazz a Domicilio) del sassofonista jazz Piero Odorici in "Remember brother Ray”, concerto dedicato a Ray Mantilla, percussionista e batterista protagonista assoluto della scena dei ritmi afrocubani e maestro del latin jazz, molto legato all’Italia e a Bologna in particolare, morto alcuni giorni fa a New York all'età di 85 anni.
Sempre oggi (alle ore 21,02) Non mi avete convinto. Pietro Ingrao si racconta dialogando a distanza con uno studente anni '80: il regista Filippo Vendemmiati propone una lunga intervista al leader realizzata da gennaio a giugno 2012, che diventa testamento culturale ed emozionale del grande uomo politico.

Domani, martedì 31 marzo, dopo uno speciale (ore 20) Omaggio a Leonard Bernstein con Wayne Marshall che dirige la Filarmonica Arturo Toscanini (”Danze sinfoniche" da West Side Story e ”Ouverture" e "Suite per orchestra" dall'opera Candide), #laculturanonsiferma propone (ore 20,50) Ulisse, l’arte e il mito ai Musei San Domenico di Forlì. Il più grande viaggio nell’arte raccontato in un video documentario che affronta il tema di Ulisse e del suo mito, che da tremila anni domina la cultura dell’area mediterranea ed è oggi universale. La mostra illustra un itinerario senza precedenti, attraverso capolavori di ogni tempo: dall’antichità al Novecento, dal Medioevo al Rinascimento, dal naturalismo al neo-classicismo, dal Romanticismo al Simbolismo, fino alla Film art contemporanea. A seguire, sempre domani (ore 21) Speciale Motus || Panorama, spettacolo del 2018 commissionato da La MaMa E.T.C., mitico teatro newyorkese fondato da Ellen Stewert. Insieme agli attori e attrici della compagnia di casa, la Great Jones Repertory Company, Motus ha costruito una biografia plurale e visionaria del gruppo interetnico di performer, scaturita da lunghe interviste e ricerche nel background.

Mercoledì 1 aprile, dopo un concerto in live streaming (ore 19,30) del pianista Fabrizio Puglisi per Jazz a Domicilio, alle ore 21,02 andrà in onda Nostalgia della luce, film di Patricio Guzmàn, in concorso a Cannes nel 2010 e distribuito solo nel 2016, evento proposto in collaborazione con I Wonder Pictures. Il deserto dell’Atacama, in Cile, per gli astronomi è il punto di congiunzione tra la terra e l’universo. Per Patricio Guzmán diventa anche il luogo d’incontro tra diverse memorie: quella di una nazione che non sta attivamente preservando la memoria storica del periodo della dittatura di Pinochet; quella del passato precolombiano e, infine, quella della terra come pianeta, con la sua conformazione geologica.
La serata di mercoledì proseguirà con l’ultima puntata dello Speciale Motus (ore 22,35). In programmazione Rit It Up, spettacolo-concerto-karaoke-manifesto realizzato nel 2019 con 15 allievi attori della Manufacture, importante scuola di arti sceniche di Losanna.

Giovedì 2 aprile, dopo un “faccia a faccia” tra la Romagna Mia di Mirko Casadei e la Romagna mia - Chinese Version di Alessia Raisi da Shanghai (dalle 19,17), alle ore 19,30 Casa Bentivoglio propone un concerto jazz del pianista Giovanni Guidi, uno tra i migliori giovani musicisti italiani, già forte di collaborazioni con i più grandi jazzisti e concerti in tutto il mondo. Segue, alle ore 20, Speciale Le belle bandiere || La Locandiera, energica rilettura del più celebre testo teatrale di Goldoni con in scena tra gli altri Elena Bucci (Mirandolina), Marco Sgrosso (Il Cavaliere di Ripafratta), Daniela Alfonso (Dejanira), Maurizio Cardillo (Il Conte d'Albafiorita). Per chiudere la serata ancora jazz, questa volta manouche (influenze gitane) alle 22,30 con il chitarrista Paolo Prosperini.
Gli eventi andranno on line sulle piattaforme regionali di EmiliaRomagnaCreativa (www.emiliaromagnacreativa.it) e Lepida Tv www.lepida.tv, canale YouTube LepidaTV OnAir, oltre che sul canale 118 del digitale terrestre e sul 5118 di Sky e sulle pagine web e social degli operatori culturali coinvolti nell’evento.

I programmi potranno subire variazioni, gli aggiornamenti sul portale www.emiliaromagnacreativa.it

Palazzo Bocchi Bossi: visita virtuale alle Collezioni d’Arte di Fondazione Cariparma



Comunicato - Parma 21 marzo 2020 - In linea con le direttive dell’autorità circa il contenimento dell’epidemia, anche Palazzo Bossi Bocchi, al pari di tutti i musei nel nostro Paese, è stato costretto a chiudere, proprio all'indomani dell’inaugurazione della mostra La Certosa di Parma. La città sognata di Stendhal interpretata da Carlo Mattioli e dell’avvio del ricchissimo programma di eventi e attività culturali ideati per promuovere l’arte e la cultura durante tutta la primavera.
Ma anche questo momento di doverosa e forzata quarantena può essere un’occasione per visitare, dalla poltrona di casa, le Collezioni d’Arte di Fondazione Cariparma, grazie alla visita virtuale disponibile sul sito www.fondazionecrp.it al seguente link: https://www.fondazionecrp.it/attivita-culturali/collezioni/visita-virtuale/
Uno straordinario tour immersivo permette di conoscere e contemplare le eleganti sale espositive di Palazzo Bossi Bocchi, che offrono una straordinaria testimonianza della cultura e dell’arte della città di Parma: dipinti, sculture, opere d’ebanisteria e complementi d’arredo raccontano la storia ducale della città e del gusto che si è evoluto nel passaggio da una corte all'altra. Dallo splendido autoritratto a penna di Parmigianino, passando per la caravaggesca tela di Lanfranco, i seicenteschi ritratti farnesiani e quelli di epoca borbonica di Van Loo, alle padane nature morte di Boselli, al prezioso ciclo ottocentesco di Giambattista Borghesi, ricostruito in una delle più suggestive sale dell’itinerario espositivo, sino alla Parma trasfigurata di Bruno Zoni e al dialogo con l’informale di Goliardo Padova. Importanti lasciti hanno inoltre ampliato i confini oltre l’ambito locale: la donazione Renato Bruson - straordinaria testimonianza dell’800 italiano -, quella dei fratelli Cozza, significativa raccolta di pittura fiamminga; la donazione Marani, dove si ammirano pittori contemporanei, mobili parmigiani e raccolte di porcellane settecentesche e di vetri art déco ed ancora la donazione Garbarino, con il prezioso insieme di ceramiche rinascimentali dell’Italia centro settentrionale.
Ma non solo: ciascun capolavoro che si può ammirare lungo i “corridoi virtuali” propone una ricca scheda descrittiva che permette di approfondire al meglio l’opera d’arte, con fotografie interattive per studiare l’opera in dettaglio, notizie storico-critiche ed una bibliografia.
Insomma, un’opportunità per continuare a meravigliarsi dei tanti tesori di Palazzo Bossi Bocchi, in modo che la bellezza, la pittura e le storie che essi sono capaci di raccontare possano farci compagnia in questo tempo di forzato e necessario isolamento.
A breve gli iscritti alla newsletter e alla pagina facebook di Fondazione Cariparma riceveranno i #Respirid’Arte#: ogni quadro, se letto nel modo giusto, ha tante cose da raccontare! Ad iniziare dai luoghi della nostra città, svelando storie, aneddoti e curiosità.
Si ricorda che è possibile iscriversi alla newsletter di Fondazione Cariparma direttamente dall'home page del sito www.fondazionecrp.it.

Foto di copertina: credits ParmaWelcome

In un momento in cui si leggono consigli di ogni genere, in cui si cerca di riempire la giornata in maniera utile, in cui si  prendere tutte le precauzioni del caso per non essere contagiati dal Coronavirus, può essere più che mai interessante rivolgere la propria attenzione alla PNL, acronimo di programmazione neuro linguistica.

Ma cos’è la PNL?

È la disciplina che studia i modi di pensare e i comportamenti delle persone di successo. Se si vogliono ottenere risultati migliori in un campo specifico, e si ha la possibilità di sapere come ragionano i migliori in quel campo, ovviamente si parte avvantaggiati. Questo non passa mai di moda perché le persone e le loro abilità specifiche in un settore evolvono. Richard Bandler è il padre della PNL e sarà prossimamente in Italia (in base agli sviluppi della situazione) per incontrare tanti appassionati: “L’Italia è un paese meraviglioso e voi italiani siete tra le persone più creative al mondo. La passione e la modalità (anche non verbale) con cui comunicate vi permette di essere enormemente efficaci nel mandare il vostro messaggio. Credo, però, che possiate migliorare in generale quando viene il momento di prendere delle decisioni. Spesso ci mettete tanto tempo e, alla fine, non avete ancora fatto una scelta definitiva. E la verità è che se non prendete una decisione, la prenderà qualcun altro per voi”.

Il parmigiano Alessandro Mora è uno dei più conosciuti trainer italiani e ci spiega i principi cardine della PNL: “Ci sono dei presupposti guida, delle convinzioni estremamente utili che ti permettono di avere un approccio efficace alla vita. Uno dei principali, applicabile nella comunicazione con gli altri, è che “la mappa non è il territorio”. Questa frase significa che la rappresentazione mentale che ci facciamo di un’esperienza non è mai l’esperienza reale che abbiamo vissuto”.

Ci può fare un esempio?

“Quando discuti con una persona, non ti rendi conto che il problema è che interpreti la realtà in modo diverso dal tuo interlocutore. La grande abilità del bravo comunicatore è quella di comprendere come l’altra persona pensa in modo da poterle fare arrivare il suo messaggio in modo più efficace senza creare inutili barriere”.

Altre indicazioni?

“Un altro caposaldo è che non esistono fallimenti ma solo risultati. Questi risultati possono essere in linea con le tue aspettative oppure no. Se sì, hai vinto. Se no, puoi imparare qualcosa di estremamente utile per diventare una persona più intelligente”.

Dove è possibile trovare queste indicazioni? 

“Richard Bandler ha scritto un libro che si intitola Pensa in modo intelligente: è una vera e propria guida che si rivolge a tutti coloro che vogliono migliorare concretamente la propria vita, per realizzare il futuro che davvero desiderano”.

Perché vale la pena leggerlo, soprattutto in questo momento?

“Perché passa in rassegna, in modo frizzante ma allo stesso tempo riflessivo temi quali: “Come l’umorismo ci aiuta a pensare”, “La macchina per l’apprendimento più intelligente”, “Cosa significhi essere strategici”, fino a ricordare che “La felicità non capita, va allenata. E ora più che mai si tratta di argomenti importanti”.

Quali possono essere, quindi, i suoi tre consigli per migliorare la nostra qualità della vita?

“Smettila di dare la responsabilità dei propri risultati all’esterno. Molte persone vivono la malattia della “scusite” ossia hanno sempre una ragione per cui non ottengono risultati”.

Secondo? 

“Scoprire cosa ci rende felice e farlo. Molte persone si lamentano di non essere felici. La felicità non è qualcosa che si trova, è qualcosa che si fa. È un atteggiamento che metti nelle azioni che fai quotidianamente”.

E ultimo?

“Scoprire perché fai le cose che fai ogni giorno. Avere un motivo chiaro per aprire gli occhi alla mattina, permette di farlo con una passione e un entusiasmo contagiosi”.

Pietro Razzini

Pubblicato in Cultura Emilia
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