Nel primo trimestre dell'anno, tasso di sviluppo imprenditoriale negativo dello 0,5%. a Parma e provincia, sono nate 838 nuove imprese mentre 1.083 hanno cessato l'attività. -
Parma, 16 giugno 2015 -
Nel primo trimestre 2015, a Parma e provincia, sono nate 838 nuove imprese mentre 1.083 hanno cessato l'attività, determinando un tasso di sviluppo imprenditoriale negativo dello 0,5%. Complessivamente, al 31 marzo scorso, le imprese iscritte al Registro Imprese della Camera di commercio di Parma sono 45.998, di cui 41.249 attive. Rispetto al 31 dicembre 2014 le imprese registrate sono diminuite di 275 unità.
"Tradizionalmente, nel primo trimestre dell'anno, si registra un bilancio negativo perchè vengono contabilizzate a gennaio cessazioni d'impresa che in realtà sono riferibili agli ultimi giorni dell'anno precedente - sottolinea il presidente Andrea Zanlari - Tuttavia, con il saldo tra iscrizioni e cessazioni di -245 unità, registriamo un risultato che è tra i peggiori degli ultimi quindici anni. Le iscrizioni, in questi primi tre mesi dell'anno, sono ancora deboli e si collocano al quart'ultimo posto dal 2001; le cessazioni si attestano tra i livelli medi degli ultimi 15 anni".
Nel 2014 il tasso di sviluppo annuale, ottenuto dal rapporto fra il saldo delle imprese iscritte e cessate (senza le cancellazioni d'ufficio) e la consistenza a fine anno, è stato negativo (-0,5%), percentuale che si traduce in -257 imprese, il terzo peggior risultato degli ultimi 15 anni (dopo quelli del 2009 e 2013),
Le forme giuridiche
A soffrire e a cessare l'attività sono soprattutto le imprese individuali che, da sole, hanno perso 275 unità. Se a questo dato aggiungiamo quello delle società di persone, -62 unità, si evidenzia che la parte più fragile del tessuto imprenditoriale provinciale, tra gennaio e marzo, ha perduto complessivamente 337 unità. Un bilancio solo parzialmente compensato con il saldo positivo delle società di capitale: +95 unità, a sottolineare un andamento ormai di lungo periodo.
Nel corso del primo trimestre di quest'anno si sono iscritte nel Registro Imprese 238 società di capitale, 72 società di persone, 512 imprese individuali, 16 imprese costituite in "altre forme". Sono invece cessate 143 società di capitale, 134 società di persone, 787 imprese individuali, 19 imprese costituite in "altre forme".
Le società di capitale hanno quindi registrato un tasso di crescita dello 0,8% generato da una prevalenza delle iscrizioni sulle cessazioni pari a 95 unità, portando il proprio peso sullo stock delle imprese iscritte presso la Camera di Commercio di Parma al 26,3%, per un totale di 12.117 imprese registrate.
I settori di attivita'
I saldi negativi riguardano tutti i settori di attività. Costruzioni: -137 unità, agricoltura: -99, attività manifatturiere: -29 e commercio: -19 sono quelli con le riduzioni più consistenti dello stock di imprese in termini assoluti. Nei servizi hanno registrato piccoli segnali positivi i settori dell'informazione e comunicazione (+17), noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese (+16) e attività finanziarie e assicurative (+7).
(Fonte: ufficio stampa Camera di commercio di Parma)
Fisco su immobili produttivi, la rilevazione di Confartigianato: "Imu e Tasi più pesanti per le imprese di Parma: è la città più tassata dell'Emilia-Romagna e al 13°posto in Italia" -
Parma, 16 giugno 2015 -
Le tasse sugli immobili produttivi dividono l'Italia degli imprenditori. Il fisco colpisce capannoni, laboratori, strumenti di lavoro con una 'giungla' di aliquote diverse. In Emilia-Romagna Parma è la città più penalizzata.
Lo rivela l'ufficio studi di Confartigianato che, in vista della scadenza dei pagamenti del 16 giugno, ha tracciato una mappa delle aliquote di Imu e Tasi applicate dai comuni italiani sugli immobili produttivi delle imprese. Le elaborazioni dell'Ufficio studi, su dati di ITWorking, mostrano che l'aliquota media di Imu e Tasi è del 9,97 per mille, ma con scostamenti molto significativi nelle diverse zone del Paese.
Parma, da questo punto di vista, è la città più cara dell'Emilia Romagna con un'aliquota del 10,28 per mille, ma non solo della nostra regione, visto che si piazza al 13° posto in Italia, su 108 capoluoghi di provincia (escluso Trento e Bolzano). A Bologna, per esempio, l'aliquota è del 10,15 nella vicina Reggio Emilia è di 9,65, chiude la classifica dell'Emilia Romagna Ferrara con 9,32 per mille.
In Italia, gli imprenditori più tartassati sono quelli di Trieste, con un'aliquota del 10,99 per mille, seguiti da quelli di Lucca (10,57) e di Terni (10,54). Il fisco è più clemente ad Aosta, su laboratori e capannoni si paga l'aliquota più bassa: 8,16 per mille.
Dall'elaborazione dell'ufficio studi di Confartigianato emerge, inoltre, che tra il 2012 e il 2014, la tassazione sugli strumenti di lavoro delle imprese è cresciuta del 18,4%, mentre nello stesso biennio le tasse sulle abitazioni principali sono diminuite del 10%. In media, in due anni ciascun imprenditore ha subito un aumento di 138 euro della pressione fiscale sugli immobili produttivi.
«Su laboratori, macchinari, capannoni – sottolinea Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla – si concentra un prelievo fiscale sempre più forte e la nostra città è ai massimi livelli in Italia. Non ci stancheremo mai di ribadire che è assurdo tassare gli immobili produttivi delle imprese come se fossero seconde case o beni di lusso. Come si può essere competitivi così? Ci chiediamo che fine abbia fatto l'annunciata riforma della tassazione immobiliare all'insegna della semplificazione e della riduzione delle aliquote».
(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)
Con UniCredit e la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, focus su crescita economica e opportunità per le aziende del territorio. Il 24 giugno la sede dell'Ente camerale ospita l'incontro operativo organizzato per fornire agli imprenditori locali strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività a nuovi mercati. -
Parma, 15 giugno 2015 -
E' in programma il prossimo mercoledì 24 giugno, presso la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, in Corso della Repubblica n. 5 a Forlì, il Forum Export di UniCredit, organizzato in collaborazione con l'Ente camerale, Cesena Fiera-Macfrut e Rete Enterprise Europe Network, e dedicato alle prospettive di sviluppo del business delle imprese locali in tre Paesi in forte sviluppo e amanti del made in Italy: Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia
Un appuntamento pensato e organizzato per le aziende del territorio e volto a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività a nuovi mercati; affrontando tematiche concrete per l'approccio alle aree di riferimento come processi d'azienda e accorgimenti bancari e finanziari.
L'incontro sarà aperto dai saluti introduttivi di Alberto Zambianchi, Presidente Camera di Commercio di Forlì-Cesena; e di Angela Vella, Vice Area Manager Romagna UniCredit. Tra gli interventi previsti, anche quello di Renzo Piraccini, Presidente Cesena Fiera - Macfrut, per un Focus sul settore ortofrutticolo; e quello di Laura Bertella, Unioncamere Emilia Romagna-Politiche comunitarie e per l'innovazione, su "La Rete Enterprise Europe Network".
Al termine dei lavori i relatori sono a disposizione per approfondimenti individuali con le aziende interessate.
Per informazioni www.fc.camcom.it/internazionalizzazione
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
Diverse imprese locali interessate a lavorare con l'estero che grazie all'iniziativa di Emil Banca hanno potuto avere colloqui diretti con la delegazione messicana. -
Modena, 12 giugno 2015 -
Investimenti e alleanze strategiche tra imprese italiane e messicane nel settore dell'automotive. Si è parlato di questo ieri nella sede Emil Banca a Bologna a un incontro al quale ha partecipato una delegazione di imprese messicane guidate da Paolo Zavoli, Console Onorario del paese centroamericano per l'Emilia-Romagna. Sono intervenute diverse imprese locali interessate a lavorare con l'estero; grazie all'iniziativa di Emil Banca hanno potuto avere colloqui diretti con la delegazione messicana.
«La nostra regione esporta per 13,5 miliardi di euro, un valore che la colloca al terzo posto in Italia, dietro solo a Lombardia e Veneto che, però, quest'anno sono cresciute meno di noi - ha dichiarato il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia, aprendo i lavori - I mercati internazionali sono un'opportunità che le imprese locali devono saper cogliere. Per questo da tempo ci siamo attivati per fornire ai nostri soci, clienti e a tutte le imprese del territorio gli strumenti, conoscenze e relazioni necessarie per sviluppare nuovi business». Sono 335 le imprese clienti di Emil Banca attive con l'estero. Il totale delle linee di credito con l'estero accordate da Emil Banca ammonta a circa 100 milioni di euro.
(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Le tre start-up cooperative, che si chiamano Etcetera, InTandem e Terre d'Appennino, sono state presentate oggi alla Palazzina Vigarani, il centro principale delle attività modenesi collegate all'Expo. -
Modena, 11 giugno 2015
Sono prevalentemente under 30 e donne i soci delle tre start-up cooperative nate nei giorni scorsi a Modena e provincia nel settore dell'accoglienza turistica e del sociale. Vogliono cogliere le opportunità offerte dall'Expo di Milano, ma il loro orizzonte temporale si spinge oltre il 31 ottobre 2015 (data di chiusura di Expo).
«Queste nuove imprese sono nate per intercettare il flusso turistico generato dall'Expo sul nostro territorio, ma vogliono durare nel tempo e, come è tipico delle cooperative, creare lavoro ai soci e benessere alla comunità locale – afferma Cristian Golinelli, direttore di Confcooperative Modena, la centrale cooperativa che ha fornito assistenza e consulenza a questi giovani cooperatori in fase di start-up – Li abbiamo accompagnati nei primi passi e adesso per loro viene il difficile, ma non li lasceremo soli e faremo tutto il necessario per aiutarli a crescere e camminare con le proprie gambe».
Le tre start-up cooperative, che si chiamano Etcetera, InTandem e Terre d'Appennino, sono state presentate oggi alla Palazzina Vigarani, il centro principale delle attività modenesi collegate all'Expo. Etcetera si è costituita il 6 maggio scorso a Vignola per iniziativa di sette soci fondatori; la cooperativa nasce da Eidos, un'associazione di promozione sociale che collabora da qualche anno con enti pubblici e privati della zona di Vignola. Lo scopo sociale è valorizzare il territorio modenese, accrescere la cultura dell'accoglienza, accompagnare alla scoperta delle eccellenze culturali, gastronomiche e paesaggistiche della nostra provincia, promuovere visite guidate, laboratori creativi, punti di informazione turistica e altre attività che favoriscano la conoscenza del territorio.
InTandem, che è nata il 3 giugno e ha sede a Modena, è una cooperativa sociale che vuole occuparsi del tempo libero delle persone con disabilità proponendo, ogni fine settimana, un percorso tematico accessibile e assistito che permetta di scoprire Modena, dai motori alla cucina, dall'arte allo sport. Offrendo l'assistenza come valore aggiunto all'interno del pacchetto turistico, i tre soci di InTandem intendono far divertire e integrare le persone che, a causa di svantaggi fisici e/o psichici, normalmente non hanno accesso alla maggior parte delle offerte che il nostro territorio propone. Da sottolineare che InTandem è una delle cooperative che si sono costituite grazie a Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe, con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca, partito a ottobre 2014 e conclusosi lo scorso marzo. La cooperativa Terre d'Appennino è nata invece a Montese per iniziativa di un cooperatore "senior" e due ragazze appassionate di viaggi e turismo, specialmente in montagna. Obiettivo di questa cooperativa è creare degli itinerari che, partendo dall'Appennino Modenese e Bolognese, portino a Modena scoprendo non solo la natura, ma anche la cultura e la storia legate al Ducato degli Estensi; gli itinerari proposti possono essere di tipo storico, mistico-spirituale o naturalistico, possono durare una giornata o più giorni, essere percorsi con mezzi diversi, dall'auto alla bicicletta o a piedi.
«È significativo che tutte e tre queste start-up abbiano scelto la forma cooperativa e che siano strettamente legate al nostro territorio, del quale intravedono delle potenzialità forse finora poco conosciute o sottovalutate – commenta Golinelli – Inoltre le attività che intendono svolgere contengono degli elementi di innovazione, anche di tipo sociale, che vanno al di là del puro scopo lucrativo. Certo, queste cooperative devono stare sul mercato e i soci lo sanno bene, ma il loro desiderio è fare qualcosa che – conclude il direttore di Confcooperative Modena - sia utile anche per il territorio e la comunità».
(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Siglato un accordo tra il Gruppo bancario e il Consorzio di garanzia dell'Unione Parmense degli Industriali per garantire e agevolare il credito alle aziende dell'area. -
Parma, 5 giugno 2015 -
Nuovi finanziamenti e condizioni di favore alle piccole e medie imprese parmensi verranno messi a disposizione da UniCredit grazie a un'intesa siglata con Unionfidi Parma, il Consorzio di garanzia dell'Unione Parmense degli Industriali.
L'accordo, firmato da Fabrizio Simonini, Responsabile Area Commerciale Parma UniCredit; e da Antonio Tirelli, Presidente di Unionfidi Parma, prevede la possibilità di accesso al credito da parte delle Aziende Associate, grazie alla garanzia offerta dal Consorzio che si è impegnato a costituire e a mantenere presso UniCredit un fondo di garanzia volto ad essere utilizzato ad eventuale copertura dei crediti erogati e non restituiti dalle imprese beneficiarie.
La destinazione dei finanziamenti – è stato spiegato in occasione della firma dell'accordo – spazia dalla copertura delle esigenze di liquidità al sostegno per investimenti di più ampio respiro.
«Abbiamo una collaborazione antica con Unionfidi Parma – ha detto Fabrizio Simonini, – e questa intesa ci offre importanti garanzie per l'apertura di nuove linee di credito e ci avvicina anche a nuovi potenziali clienti».
«E' con vivo piacere comunicare oggi la sottoscrizione di questa nuova Convenzione con UniCredit – annuncia il Presidente di Unionfidi Parma Antonio Tirelli – che potrà sicuramente essere di supporto ed aiuto alle nostre aziende associate nel rapporto banca-impresa».
L'accordo è valido fino al 31 Dicembre del corrente anno e s'intenderà rinnovato tacitamente di anno in anno salvo disdetta.
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
A tre anni dal sisma Rete Imprese Italia fa il punto sulla situazione terremoto con un'iniziativa in programma venerdì 12 giugno. La serata è aperta al pubblico. -
Mirandola, 03 giugno 2015 -
Una serata per non dimenticare, e per farlo Rete Imprese Italia ha organizzato, a poco più di tre anni dal disastroso sisma del 2012, un'iniziativa che vuole fare il punto della situazione della ricostruzione, evidenziando il tanto che è già stato fatto, ma anche il tanto, il troppo, che rimane da fare. Soprattutto cosa fare per facilitare la ricostruzione.
Le proposte sono tutte nel titolo dell'iniziativa che Cna, Confesercenti, Confcommercio e Lapam organizzano per venerdì 12 giugno alle 20.30 presso la sala consigliare del Municipio di Mirandola, in via Giolitti 22: "Semplificare la burocrazia, introdurre la zona franca urbana: ci vogliamo ancora credere". E' attorno a questi punti che si svilupperà il dibattito, dopo il saluto del portavoce di Rete Imprese Umberto Venturi, e le relazioni di Andrea Tosi e Maurizio Brama: il primo parlerà degli attuali ostacoli alla ricostruzione e delle semplificazioni necessarie per accelerarla, il secondo degli effetti che potrebbero avere sull'economia locale le cosiddette zone franche e delle modalità per sbloccarle.
A parlarne saranno poi Alberto Silvestri, presidente dell'Unione dei Comuni dell'Area Nord, Palma Costi, Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna, e l'onorevole Paola De Micheli, sottosegretario al Ministero Economia e Finanze.
Non mancherà il dibattito, per discutere in modo costruttivo di tutti i problemi ancora sul tavolo.
"Con questa iniziativa – continua la nota di Rete Imprese Italia di Modena – in un'occasione di una ricorrenza dolorosa quanto importante, vogliamo condividere con la comunità le soluzioni in grado di contribuire a un rapido ritorno alla normalità produttiva e al rientro nei centri storici di attività commerciali e residenti".
La serata è aperta al pubblico.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
Mercoledì 27 maggio, nella Sala delle Capriate, sede della Direzione di UniCredit a Carpi, una giornata di formazione e approfondimento
dedicata alle imprese che puntano all'export per crescere. -
Modena, 25 maggio 2015 –
Fa tappa a Carpi l'Export Manager Day di UniCredit: una giornata di confronto attivo tra imprenditori, export manager e rappresentanti di rilevo del territorio che, utilizzando la leva della formazione e dell'informazione di Go International! – programma messo a punto dal Gruppo Bancario e focalizzato sull'approfondimento di tematiche legate al commercio internazionale – potranno condividere un'importante opportunità di crescita, per sapere scegliere e muoversi con maggiore consapevolezza sui mercati esteri.
L'Export Manager Day è in programma per mercoledì 27 maggio, con inizio alle 9, all'interno della Sala delle Capriate, sede della Direzione di UniCredit a Carpi, in via Berengario, 1.
La giornata sarà aperta dai saluti di Massimiliano Villa, Area Manager Carpi UniCredit. Subito dopo prenderà il via la tavola rotonda sul tema "Fiscalità internazionale ed e-commerce". Seguirà un workshop sui temi: "Affrontare l'import export in sicurezza, il Credito Documentario" e "Il sistema bancario U.S.A. e il ruolo di UniCredit". L'incontro sarà quindi concluso da un dibattito e dall'intervento di Stefano Giorgini, Regional Manager Centro Nord di UniCredit.
L'obiettivo di UniCredit è mettere a disposizione della propria clientela il patrimonio di esperienze e know-how del Gruppo tramite professionisti qualificati (interni ed esterni) per accompagnare le aziende ad affrontare adeguatamente le opportunità offerte dai mercati internazionali in un contesto che richiede, molto più che in passato, una conoscenza approfondita e aggiornata degli aspetti di riferimento, dei principali punti di attenzione, delle possibili criticità e rischi.
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
Organizzata dalle CNA di Ferrara, Ravenna, Imola, Forlì – Cesena, Rovigo e Rimini e da Cna Produzione nazionale, alla manifestazione hanno partecipato 140 aziende. Sviluppo e innovazione crescono attraverso la rete tra imprese. -
Parma, 22 maggio 2015 -
Dalla provincia di Ferrara e dalla Romagna, ma anche da aree limitrofe, 350 imprenditori in rappresentanza di 140 imprese della produzione e dei servizi si sono incontrati venerdì, presso la Fiera di Ferrara, alla seconda edizione di Cna Business Day, manifestazione organizzata dalle Cna di Ferrara, Ravenna, Imola, Forlì – Cesena, Rovigo e Rimini e da Cna Produzione nazionale, con la partnership dell'Associazione Costruiamo Opportunità e il contributo di UniCredit, Citroen, Heracomm, Acantho, Avis e Cna ServiziPiù.
Caratterizzata da un fitto programma di appuntamenti e matching, fissati dalle stesse imprese con l'obiettivo di ricercare eventuali partner per future iniziative economiche commerciali, o comunque estendere la rete di relazioni della propria azienda, l'intensa giornata è stata caratterizzata da un fitto intreccio di conversazioni incrociate e da una molteplicità di incontri all'insegna del business to business.
"Le imprese che oggi ce la fanno sono quelle che si mettono in rete", ha affermato in apertura della manifestazione Paolo Govoni, presidente regionale di Cna Emilia Romagna e presidente della Camera di Commercio di Ferrara ricordando come, su questo versante, gli incontri tra imprenditori di diversi settori e filiere produttive, costituiscano un formidabile e poco costoso strumento per allargare i confini dell'impresa e veicolare gli stessi processi di innovazione.
"Dall'economia vengono segnali positivi – aveva esordito Alberto Minarelli, presidente provinciale della Cna di Ferrara, dopo il saluto ai partecipanti e agli ospiti - che vanno osservati con attenzione, ma anche con cautela, perché il percorso per una vera ripresa dello sviluppo non è scontato e richiederà, anzi, decise azioni di riforma, innanzitutto rivolte ad alleggerire le aziende del pesante carico fiscale e burocratico che ne rallenta lo sviluppo. In ogni caso, gli imprenditori senza attendere tempi migliori, hanno imboccato il percorso dell'innovazione, investendo nelle proprie risorse e capacità di fare rete per competere sul mercato e per crescere".
Dopo il benvenuto del presidente dell'Ente Fiera di Ferrara, Filippo Parisini, è intervenuto Luciano Resciniti, Area manager di UniCredit Ferrara. "L'incontro di oggi – ha detto Luciano Resciniti, Responsabile Area Commerciale Ferrara di UniCredit – si configura come un'opportunità importante per le imprese del territorio. Un momento di confronto e di crescita in relazione alla possibilità di far rete; e anche un momento di approfondimento su tematiche importanti per lo sviluppo di un business di qualità, grazie al workshop che ci vede partecipare su un argomento di stretta attinenza e risvolti pratici in merito alle tematiche del commercio internazionale".
In tarda mattinata si è, poi, tenuto un workshop dedicato al tema dell'internazionalizzazione, a cui sono intervenuti Pierpaolo Giannaccari, specialista per l'Estero di UniCredit e Gaetano Bergami, presidente nazionale di Cna Produzione. "Gli imprenditori che si affacciano ai mercati esteri – ha spiegato Pierpaolo Giannaccari, Specialista Estero UniCredit - devono essere al corrente non solo delle opportunità ma anche dei rischi connessi al business oltre confine. Oggi abbiamo voluto concentrare l'attenzione sui sistemi di pagamento illustrando loro gli strumenti migliori – come la lettera di credito - e il ruolo delle banche che anche su questo fronte possono essere di grande supporto dal punto di vista tecnico e dal punto di vista della capacità di garantire le transazioni, tutelando così l'imprenditore e il suo business".
Per tutta la giornata, il colpo d'occhio dei tavoli del grande salone della Fiera, affollati di imprenditori, tecnici e consulenti nelle diverse problematiche della gestione manageriale, ha dato testimonianza della vitalità e del grande fervore espresso da un mondo imprenditoriale, capace di esprimere grande voglia di crescere, e di mettere a frutto le proprie inestimabili capacità professionali e innovative per creare nuove condizioni di sviluppo competitivo.
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
Organizzata dalle CNA di Ferrara, Ravenna, Imola, Forlì – Cesena, Rovigo e Rimini e da Cna Produzione nazionale per favorire relazioni commerciali ed economiche. Il presidente Minarelli: "Non attendiamo la ripresa per sostenere le imprese che vogliono crescere."
Parma, 19 maggio 2015 -
Dall'economia vengono primi segnali positivi, ma gli oltre 300 imprenditori e imprenditrici ferraresi, di diverse aree della regione e di quelle limitrofe, che si presenteranno venerdì 22 maggio, alla Fiera di Ferrara per la seconda edizione di Cna Business Day, hanno deciso di non attendere che la ripresa si manifesti in tutta evidenza e cercheranno, invece, di gettare le basi per future collaborazioni economiche e commerciali, mettendo a frutto la capacità di fare rete tra imprese.
Quest'anno, la manifestazione, imperniata sul business to business, è organizzata dalle Cna di Ferrara, Ravenna, Imola, Forlì – Cesena, Rovigo e Rimini e da Cna Produzione nazionale, con la partnership dell'Associazione Costruiamo Opportunità e il contributo di UniCredit, Citroen, Heracomm, Acantho, Avis e Cna ServiziPiù; patrocini del Ministero dello Sviluppo economico, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Ferrara.
"Dopo la significativa esperienza dello scorso anno - dice Luciano Resciniti, Responsabile Area Commerciale Ferrara di UniCredit -, siamo entusiasti di sostenere anche per l'edizione 2015 questa grande convention imprenditoriale che ci vede ancora una volta partner operativi di Cna. Confermiamo così la nostra forte volontà di essere partner del territorio, un impegno che portiamo avanti giorno dopo giorno nelle nostre filiali, con il nostro team e prodotti e servizi specifici per le esigenze delle famiglie e delle imprese dell'area ferrarese".
La giornata, con un programma molto intenso, si aprirà alle 9,30 con i saluti del presidente provinciale della Cna di Ferrara, Alberto Minarelli, di Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara e presidente regionale della Cna, Filippo Parisini, presidente dell'Ente Fiera di Ferrara, Luciano Resciniti, Area manager UniCredit Ferrara. Alle 10, iniziano i «matching», cioè gli incontri programmati tra le imprese partecipanti, che si avvicenderanno fino alle ore 12, per lasciare spazio ad un workshop dedicato al tema dell'internazionalizzazione, coordinato da Alessandro Battaglia, responsabile dei Cna Produzione e Cna Internazionalizzazione di Ravenna. Intervengono: Pierpaolo Giannaccari, specialista per l'Estero di UniCredit su "Gli strumenti di pagamento nel commercio internazionale" e Gaetano Bergami, presidente nazionale di Cna Produzione su: "Il futuro della manifattura in Italia".
Dalle ore 13 alle 14,25 si svolgerà un «BarCamp» gestito da Cna Giovani Imprenditori, in occasione del quale le aziende partecipanti presenteranno brevemente le proprie attività e idee. Alle 14,30 riprendono gli appuntamenti tra imprenditori, che costituiranno la parte più rilevante del programma della giornata, proseguendo fino alle 19; i partecipanti potranno avvalersi della consulenza gratuita di professionisti qualificati negli ambiti della internazionalizzazione, reti d'impresa e cluster, formazione e promozione web.
"Il business to business si sta dimostrando sempre più – sottolinea il presidente provinciale della Cna, Alberto Minarelli - una modalità efficace per trovare partner, nuovi clienti e fornitori, per collaborazioni nell'ambito di filiere produttive o di nuovi segmenti di mercato, in un'ottica di sviluppo e competitività aziendale. Fare rete e utilizzare la relazione tra imprese del proprio settore, o viceversa di settori diversi, contribuisce ad allargare la visuale e le conoscenze, a stabilire nuovi contatti, innescando comunque azioni con effetti positivi per la propria attività. D'altra parte, i primi segnali di ripresa registrati in questi ultimi mesi non ci rendono ancora certi che l'economia ricomincerà a crescere, portando ossigeno ai diversi comparti produttivi e dei servizi. Cna e le aziende che parteciperanno questa edizione di Cna Business Day, in ogni caso, daranno il proprio contributo per creare le condizioni di uno sviluppo che, comunque, non può che realizzarsi attraverso il protagonismo delle imprese".
Sono 140 le imprese che daranno vita all'evento, rappresentative dei diversi settori economici: della meccanica, chimica, materie plastiche, costruzioni, dell'abbigliamento, energia, legno arredamento, impianti, elettronica, agroalimentare, servizi informatici, comunicazione e marketing, e inoltre studi professionali di servizio alle imprese.
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)