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Fascicolo sanitario elettronico, novità in arrivo per l'accesso ai servizi sanitari on line. A partire dal 1 Giugno, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge, l'accesso a tutti i servizi sanitari della Regione Emilia - Romagna erogati tramite il web, sarà possibile solo con il rafforzamento delle credenziali di ingresso Federa/Spid e tramite One time password (Otp) o con smart card. L'adeguamento dei servizi on line al sistema di identità digitale Spid diviene obbligatorio per tutte le pubbliche amministrazioni che erogano servizi on line.

In pratica quando ci si connetterà al proprio Fascicolo sanitario elettronico per continuare a utilizzare le credenziali d'accesso già registrate sarà indispensabile validare il proprio numero di cellulare sul quale sarà poi inviata la One Time Password necessaria per l'accesso, a garanzia di maggiore sicurezza e tutela dei dati. La validazione del numero di cellulare sarà richiesta una sola volta e sarà possibile validare un nuovo numero di cellulare, se lo si riterrà necessario, accedendo alla relativa funzione presente all'interno del proprio profilo utente.

Se il proprio numero di cellulare non è stato fornito in fase di registrazione, per continuare a utilizzare le proprie credenziali, sarà necessario validarlo via web. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata nella guida on line al seguente link: support.fascicolo-sanitario.it/guida/accedi-al-tuo-fse/validazione-cellulare-otp

Cosa è la One-Time Password?
Letteralmente "password valida una sola volta". Si tratta di una password che è utilizzabile solo per una singola sessione di accesso o una transazione. La OTP evita una serie di carenze associate all'uso della tradizionale password (statica). Il più importante problema che viene risolto dalla OTP è che, al contrario della password statica, questa non è vulnerabile agli attacchi con replica. Ciò significa che, se un potenziale intruso riesce a intercettare una OTP che è stata già utilizzata per accedere a un servizio o eseguire una transazione, non sarà in grado di riutilizzarla, in quanto non sarà più valida. D'altra parte, una OTP non può essere memorizzata da una persona. Essa richiede quindi una tecnologia supplementare per poter essere utilizzata (un dispositivo fisico con la calcolatrice OTP incorporata, o un numero di cellulare specifico). Le OTP possono essere utilizzate come unico fattore di autenticazione, o in aggiunta a un altro fattore, come può essere la password dell'utente, i dati della carta di credito o un pin.

Cos'è il Fascicolo sanitario elettronico?
Si tratta di una raccolta di documentazione sanitaria disponibile su internet in forma protetta e riservata, consultabile solo attraverso l'utilizzo di credenziali personali. Nel tempo, costituisce la storia clinica di una persona.Si può costruire e consultare sul sito www.fascicolo-sanitario.it.

Chi lo può avere?
Tutte le persone maggiorenni iscritte al Servizio sanitario regionale che hanno dato il consenso formale all'immissione delle proprie informazioni sanitarie nella rete Sole (Sanità on line). È possibile attivare il Fascicolo anche per altre persone, come figli minori o persone soggette a tutela.

Che cosa contiene?
Nel Fascicolo vengono immesse le informazioni già presenti nella rete Sole: dati anagrafici; eventuali esenzioni dal pagamento del ticket; prescrizioni di visite ed esami specialistici; prescrizioni di farmaci; referti di visite ed esami erogati dalle strutture pubbliche del Servizio sanitario regionale; referti di pronto soccorso; lettere di dimissioni. Ogni persona può decidere di inserire anche altri documenti personali (ad esempio documenti relativi a visite o esami fatti in strutture private o in strutture sanitarie di altre Regioni).

Chi lo può consultare?
Solo l'interessato, con le credenziali personali di accesso. Una volta effettuato l'accesso, è possibile usufruire di altri servizi on line: prenotare online, gratis, alcune visite, diversi tipi di ecografie e di esami radiologici; pagare il ticket o la tariffa di visite ed esami; cambiare o revocare il proprio medico o pediatra di famiglia; conoscere indirizzo e orari del proprio medico o pediatra di famiglia; cambiare la propria autocertificazione della fascia di reddito; consultare il proprio libretto, comprese le esenzioni riconosciute .

Come attivare il Fascicolo Sanitario Elettronico?
L'attivazione è semplice. È necessario rivolgersi a uno degli sportelli predisposti dall'Ausl Irccs di Reggio Emilia per ottenere le credenziali, nel rispetto della privacy. Occorre portare con sé un documento di riconoscimento e un valido indirizzo e-mail dove sarà inviata la seconda parte di password di accesso (la prima viene consegnata allo sportello). Attenzione: ogni assistito dovrà avere un proprio indirizzo e-mail.

 

Fonte: Ausl RE

Due interventi chirurgici endoscopici per calcolosi renale condotti dall'Urologia di Guastalla sono stati trasmessi in diretta streaming a livello mondiale nell'ambito di "Siulive", Congresso di Chirurgia in diretta 2018 della Società Italiana di Urologia, tenutosi a Roma il 5 e 6 aprile.

Durante il congresso sono stati proiettati numerosi interventi di Chirurgia urologica laparoscopica, robotica, open (a cielo aperto) ed endoscopica in collegamento streaming con tutti i più importanti centri italiani, europei e americani. I due interventi eseguiti dall'equipe di Urologia di Guastalla sono stati portati a termine con successo nei tempi di collegamento prestabiliti ottenendo positivi riscontri.

Il primo intervento è stato eseguito dal dottor Antonio Frattini, direttore dell'Urologia dell'ospedale Civile aiutato dal dottor Gian Luigi Pozzoli mentre il secondo è stato eseguito dal dottor Pozzoli aiutato dal dottor Francesco Facchini.
"Un grazie per il grande impegno e la professionalità è doveroso – sottolinea il dottor Frattini –nei confronti del personale infermieristico, degli anestesisti e dei tecnici di Radiologia del Comparto operatorio senza il quale non sarebbe stato possibile ottenere un tale risultato".

 

Fonte: Ausl RE

Alcune informazioni rispetto al caso segnalato dal Resto del Carlino sul trasferimento di una gestante al sesto mese di gravidanza da Castelnovo Monti all'Ospedale di Reggio Emilia

La signora ricoverata all'Arcispedale Santa Maria Nuova, le cui condizioni sono buone e che verrà presto dimessa, anche in caso di travaglio in atto, non avrebbe potuto partorire a Castelnuovo Monti, perché si sarebbe trattato di un parto al sesto mese di gravidanza, il cui esito è legato alla presenza della Terapia Intensiva Neonatale.

Ripercorrendo i fatti avvenuti, si specifica che il trasporto è avvenuto in ambulanza, in tutta sicurezza. Per quanto riguarda l'ipotesi del trasporto in elicottero, in un primo tempo richiesta ma poi non avvenuta per un problema tecnico al velivolo proveniente da Bologna (al momento il solo abilitato per il volo notturno), essa era stata valutata per ragioni legate principalmente al comfort della paziente, non certo per problemi legati alla urgenza dell'arrivo a Reggio Emilia.

Il medico dell'ambulanza, infatti, appena visitata la signora, aveva verificato che non c'era alcun segno di travaglio in atto né tantomeno di parto imminente. Tuttavia in presenza di sintomatologia dolorosa addominale il ricovero è stato disposto in via cautelativa per gli accertamenti del caso.

Provenendo la gestante da altra regione e non essendo nota ai servizi locali, durante il ricovero nell'ospedale reggiano sono stati effettuati numerosi accertamenti per confermare il buon stato di salute materno-fetale.

Il problema tecnico ha generato un'attesa in piazzola a Castelnuovo Monti, da parte della paziente, di 5 minuti, trascorsi i quali l'ambulanza, avuta conferma dell'impossibilità di intervento dell'elisoccorso, l'ha trasportata a Reggio Emilia, dove è arrivata una ventina di minuti oltre il tempo che avrebbe garantito l'elicottero.
Per motivare le cause tecniche della mancata effettuazione del servizio è stata richiesta una relazione ai gestori del mezzo dall'Azienda USL di Bologna.

Nella tabella i tempi di attivazione sia del mezzo di soccorso avanzato che dell'elisoccorso da cui si evince come il tempo di sosta alla piazzola di Castelnovo Monti sia stato di 5 minuti, non 40, come riportato da una testata giornalistica cittadina.

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Mercoledì, 28 Febbraio 2018 10:48

Il ritorno del freddo - Alcuni consigli per difendersi

Il freddo eccessivo, come quello che registriamo in questo periodo, rappresenta una minaccia per la salute soprattutto degli anziani, dei bambini e delle persone affette da particolari patologie, notoriamente più vulnerabili e a rischio di infezioni. Ma anche le persone giovani in apparente benessere possono subire conseguenze sulla salute, a volte gravi, se esposte a valori di temperatura eccessivamente bassi.

Di seguito alcuni consigli contenuti nella Guida contro il freddo del Ministero della salute.
Ecco cosa si deve fare per proteggersi dai malanni dell'inverno, di cui l'influenza è il più comune, ma non il solo:
1. Prestare particolare attenzione ai bambini molto piccoli e alle persone anziane non autosufficienti, controllando anche la loro temperatura corporea.
2. Mantenere contatti frequenti con anziani che vivono soli (familiari, amici o vicini di casa) verificando che dispongano di sufficienti riserve di cibo e medicinali.
3. Assumere pasti e bevande calde (almeno 1 litro e ½ di liquidi), evitando gli alcolici perché non aiutano contro il freddo, al contrario, favoriscono la dispersione del calore prodotto dal corpo.
4. Uscire nelle ore meno fredde della giornata, evitando, se possibile, la mattina presto e la sera soprattutto se si soffre di malattie cardiovascolari o respiratorie.
5. Indossare vestiti idonei: sciarpa, guanti, cappello, cappotto sono ottimi ausili contro il freddo.
6. In caso di ghiaccio, indossare scarpe antiscivolo per prevenire le cadute che, soprattutto nella popolazione anziana, possono essere causa di fratture.

Quali sono le persone più a rischio quando fa molto freddo?
· I neonati ed i lattanti sono particolarmente suscettibili agli effetti delle basse temperature sia per la diminuzione della risposta del sistema di termoregolazione, sia perché i bambini molto piccoli non possono manifestare apertamente il disagio causato dal freddo.
· Gli anziani sono più suscettibili agli effetti delle basse temperature per una diminuita risposta del sistema di termoregolazione e per una ridotta percezione del freddo. Gli anziani con deficit fisici e/o psichici (es. malati di Alzheimer) sono più a rischio, perché non sono in grado di gestire correttamente il riscaldamento domestico e di adottare comportamenti adeguati.
· I malati cronici. Un episodio di grande freddo può peggiorare condizioni di salute già precarie e, soprattutto, aggravare patologie croniche quali: malattia cardiovascolare, broncopatia cronica ostruttiva, asma bronchiale, diabete e disturbi neurologici (soprattutto se in trattamento con sostanze psicotrope).
· Le persone con deficit motori e/o psichici sono a rischio soprattutto se vivono sole.

Cosa è meglio mangiare quando fa freddo
Durante la stagione invernale si consiglia una dieta equilibrata preferendo pasti e bevande caldi, che aiutano a soddisfare le aumentate richieste metaboliche per la produzione di una maggiore quota di calore interno. Quando le temperature sono particolarmente basse si consigliano alcune misure precauzionali:
- Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, salvo diverso parere medico; preferire bevande calde come té e tisane, o anche semplici spremute d'arancia.
- Assumere pasti a base di frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali, molto utili per difendersi dalle insidie del freddo. In generale sono consigliati tutti gli alimenti contenenti vitamina E ed il beta carotene (un precursore della vitamina A), in grado di stimolare le difese immunitarie. Si ricorda che i cibi contenenti carotenoidi sono: carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni, mentre quelli contenenti la vitamina E sono le mandorle, le nocciole, olio extravergine d'oliva, etc.
- Alimenti consigliati sono: la pasta con i legumi o la pasta con le verdure, che forniscono energia e fibre, ed il brodo caldo perché apporta liquidi e proteine digeribili. Il latte ed il miele possono essere un ottimo rimedio, tranne in caso di persone malate di diabete. La carne ed il pesce garantiscono il giusto apporto di proteine, indispensabili per l'organismo, perché forniscono calore ed energia.

(AUSL-IRCCS di Reggio Emilia 26 febbraio 2018)

Dal 23 febbraio Daniela Viviani sarà il nuovo direttore della Struttura Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell'Ospedale Franchini di Montecchio.

Originaria della provincia di Verona, 59 anni, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Parma e la specializzazione in Ginecologia e Ostetricia nella stessa sede. Dal 1990 al 2008 ha svolto la sua attività all'Ospedale Franchini, dove ha acquisito specifica formazione nel trattamento chirurgico del pavimento pelvico collaborando con il dott Lorenzo Spreafico, uno dei pionieri e massimi esperti della disciplina, allora direttore della struttura di Ginecologia e Ostetricia.

Al Franchini, la dott.ssa Viviani ha rivestito il ruolo di responsabile Struttura semplice "Salute Donna e percorso Nascita" per il Distretto di Montecchio e, dal 2003 al 2008, quello di Coordinatore dell'Area Salute Donna della provincia di Reggio Emilia. È stata, inoltre, promotrice e responsabile di progetti innovativi dedicati all'assistenza alla gravidanza fisiologica per parte ostetrica e alla promozione e sostegno dell'allattamento al seno.

Dal gennaio 2008 ad oggi Daniela Viviani ha operato nell'équipe del Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Azienda ospedaliero universitaria di Parma come responsabile della Struttura semplice "Percorso Centro Nascita" e svolto attività didattica e di ricerca in qualità di professore a contratto al corso di laurea in Ostetricia. Ha continuato il suo impegno nel ricondurre il parto alla naturale dimensione di evento fisiologico, con contenuti di rilevanza sociale e affettiva, e nell'organizzare l'assistenza alla gravidanza secondo i livelli di rischio, in integrazione con gli ospedali del territorio.

È stata responsabile dell'ambulatorio di Uroginecologia e rieducazione del pavimento pelvico e della conseguente attività chirurgica e responsabile del Progetto interdipartimentale per il corretto trattamento delle lesioni sfinteriali. Ha introdotto interventi innovativi per la correzione dell'incontinenza urinaria e del prolasso genitale ed è stata referente nel Progetto "Ospedale senza dolore".

Tra gli obiettivi affidati alla professionista all'atto del conferimento dell'incarico vi è il consolidamento delle competenze tecnico-professionali in ambito uro-ginecologico, la garanzia del mantenimento della qualità del Punto Nascita e l'integrazione con il dipartimento oncologico per i percorsi delle donne affette da tumore all'utero e all'ovaio.

Il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'Ospedale Franchini conta su una dotazione di 18 posti letto di degenza ordinaria e 1 di day hospital. Compongono l'équipe 38 operatori, tra i quali 10 medici e 14 ostetriche. Nel 2016 i parti sono stati 639 (il 29% dei quali con cesareo), gli interventi chirurgici 1.091 e i ricoveri 1732 (di cui 621 in day hospital).

 

L'Ufficio Stampa Ausl Reggio Emilia

Domenica 4 febbraio Giornata internazionale contro il cancro. Nonostante le 16mila nuove diagnosi fatte in un anno, nei dati dei Registri Tumori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena l'incidenza dei tumori  appare in calo sia negli uomini che nelle donne ed è in linea con i dati nazionali. 

 

"Smettete di fumare, adottate un'alimentazione sana, fate movimento, rendete più salubri le città, i luoghi di lavoro e le scuole, fate prevenzione". Sono solo alcuni dei messaggi lanciati dagli organizzatori del World cancer day, la "Giornata internazionale contro il cancro" promossa dall'Unione Internazionale contro il cancro (Uicc) e sostenuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che si celebra domenica 4 febbraio in tutto il mondo.

Il triennio 2016 - 2018 è stato dedicato al tema "We can. I can."(Noi possiamo. Io posso), con l'obiettivo di incentivare più persone possibile a essere parte attiva nella battaglia contro i tumori. Uno slogan che vuole indicare l'opportunità che abbiamo, insieme o da soli, di prendere parte alla battaglia contro il cancro. Chiunque può fare la differenza: malati sopravvissuti, parenti, medici, personale ospedaliero e organizzazioni.
Come si evince dalla pubblicazione di recente presentata che mette a confronto, per la prima volta, i dati dei Registri Tumori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, nonostante le 16mila nuove diagnosi fatte in un anno, l'incidenza dei tumori in AVEN (vale a dire nelle province che compongono l'Area Vasta Emilia Nord) appare in calo sia negli uomini che nelle donne ed è in linea con i dati nazionali.

"La strategia di controllo dei tumori sta dando nel nostro Paese come nella nostra Provincia risultati positivi. A sottolinearlo è il dottor Carmine Pinto – direttore dell'Oncologia del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Si riducono i nuovi casi come anche la mortalità per tumore e aumenta la sopravvivenza, che a Reggio Emilia a 5 anni supera il 61%, ai primi posti in Italia. Tutto questo è frutto delle campagna di prevenzione primaria e in primis la lotta al tabagismo, dei programmi di screening e dei miglioramenti nelle conoscenze biologiche e quindi nelle cure. Mettere in rete le realtà oncologiche provinciali e il Core ci permette di offrire per tutte le patologie percorsi terapeutici improntati alla multidisciplinarietà e per quanto concerne l'Oncologia medica trattamenti sempre più personalizzati che utilizzano al meglio la chemioterapia, le terapie a target molecolare e l'immunoterapia. Programmi che vedono insieme cura e ricerca in un legame che sta già producendo risultati rilevanti, sia come disponibilità di accesso ai più innovativi studi clinici, sia come attenzione alla qualità di vita e alla riabilitazione dei pazienti oncologici. Quindi non solo attenzione alla "quantità" di vita con sempre più pazienti guariti e con lunghe sopravvivenze (nella nostra Provincia sono oltre 21mila i cittadini che sono stati sottoposti a terapia per tumore), ma anche e soprattutto alla "qualità" della vita durante e dopo le cure".

Massimo Costantini direttore dell'Irccs di Reggio Emilia, definisce la Ricerca un altro tassello fondamentale nella lotta ai tumori "È la via migliore per garantire le cure più avanzate ai malati di oggi e le cure più efficaci a quelli di domani, specialmente in Oncologia, dove molto è stato fatto, ma molto c'è ancora da fare. A Reggio Emilia la ricerca di laboratorio, clinica e sanitaria è intesa come un'opportunità per i professionisti della salute: tutte le strutture, e tutte le professioni, possono dare il loro contributo".

Per informazioni: www.airc.it  e www.worldcancerday.org.

Fonte: Azienda Sanitaria Reggio Emilia

Presentata oggi la prima pubblicazione sui casi di tumore in Area Vasta. A confronto i dati delle provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena: confermato il trend nazionale che vede in calo l'incidenza della malattia per entrambi i sessi.

23 gennaio 2018

È stata presentata questa mattina nella sede dell'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia la pubblicazione che mette a confronto, per la prima volta, i dati dei Registri Tumori (RT) di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, le provincie che compongono l'Area Vasta Emilia Nord, AVEN.

I Registri tumori sono strutture dedicate alla raccolta di informazioni su nuovi casi di tumore e sulla mortalità relativa in un determinato territorio, perciò rispecchiano le caratteristiche dell'assistenza sanitaria dell'area alla quale fanno riferimento.

Il confronto tra le province, con popolazione complessiva di circa 2 milioni di persone, offre un'importante novità nel panorama oncologico regionale e nazionale e anticipa, secondo l'indirizzo di programmazione voluto dall'Assessorato regionale alle Politiche per la Salute, la realizzazione del registro tumori di Area Vasta Emilia Nord, che segue altre due aree vaste regionali, quella centrale e quella romagnola.

Nonostante le 16mila nuove diagnosi fatte in un anno, l'incidenza dei tumori in AVEN appare in calo sia negli uomini che nelle donne ed è in linea con i dati nazionali. Negli anni passati, invece, il trend appariva stabile negli uomini e in aumento nelle donne. I dati evidenziano, in particolare, come negli uomini siano in calo i tumori di colon, stomaco, fegato, polmone, prostata e leucemie; nelle donne calano, invece, i tumori di stomaco, colon, fegato, colecisti, cervice e mieloma multiplo. Continuano ad aumentare i tumori del pancreas e i melanomi in entrambi i sessi, come anche il tumore al polmone nelle donne; negli uomini aumenta il tumore del testicolo e della tiroide.

L'altra novità è che i dati presentati sono i più recenti a livello nazionale, trattandosi del biennio 2013-2014. "Avere stime aggiornate ci permette di ipotizzare l'incidenza dei tumori negli anni a venire" ha spiegato Cristina Marchesi, direttore sanitario dell'Azienda Usl di Reggio Emilia - IRCCS "e quindi programmare meglio interventi sanitari, potendo valutare la qualità dell'assistenza erogata e i suoi esiti. Da qui l'importanza del confronto tra le quattro provincie e, quando possibile, tra aree regionali e resto d'Italia".

La monografia riporta per la prima volta, inoltre, alcune informazioni utili su stili di vita tratti dalla sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia) 2013-2016, sistema di monitoraggio delle condizioni di salute e degli stili di vita della popolazione avviato sin dal 2007 dal Ministero della Salute.

I dati

In generale i dati presentano un'elevata percentuale di conferme ottenute con esami istologici, a testimonianza della buona qualità dei dati ma anche dell'attenzione dei clinici nell'approfondire con cura il sospetto di tumore, anche in persone molto anziane.
"Qualità, completezza e accuratezza sono elementi fondamentali nella registrazione della casistica" ha spiegato Lucia Mangone, presidente dell'Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) e responsabile per l'Ausl di Reggio Emilia – IRCCS in questo ambito. "La loro elaborazione richiede, non a caso, un lungo percorso di formazione e standardizzazione delle procedure".
La monografia riporta anche i confronti altimetrici evidenziando caratteristiche comuni e differenze tra le popolazioni che vivono in pianura, collina e montagna nelle quattro provincie. Da segnalare più casi di tumori a stomaco, pancreas e cervice nelle aree di montagna mentre sia in montagna che in collina si registrano meno i tumori di colon, polmone, melanoma, mammella, prostata, rene, vescica e linfomi.

Sono quattro gli indicatori presi a riferimento per il confronto tra dati provinciali:

Incidenza
In riferimento all'anno più recente (2014) in AVEN sono stati registrati 12.575 nuovi casi di tumore (6523 negli uomini e 6052 nelle donne) escluso i tumori della cute non melanomi, con un TSD (Tasso Standardizzato Diretto: permette di confrontare i dati, con la stessa popolazione di riferimento) pari a 583 per 100.000 residenti.
I TSD, sempre su 100.000 residenti, rispettivamente per uomini e donne, sono stati pari a: 681 e 527 a Piacenza; 753 e 552 a Parma; 683 e 507 a Reggio Emilia; 644 e 484 a Modena.
La provincia parmense mostra un maggior numero di tumori complessivamente per fegato, pancreas, prostata e linfomi. Anche Piacenza mostra un lieve eccesso di tumori del fegato e stomaco, mentre Reggio Emilia presenta un lieve eccesso per il tumore del polmone e per il melanoma. Modena presenta tassi di incidenza per tutte le sedi che sono più bassi rispetto ad AVEN mentre Reggio Emilia presenta tassi più bassi per il tumore di colon, cervice e prostata.

Mortalità
Nel 2014 in AVEN sono stati registrati 6024 decessi per tumore (3342 uomini e 2682 donne) con un TSD pari a 263 per 100.000 abitanti. A Piacenza sono deceduti per tumore 1062 residenti (583 uomini e 479 donne), 1439 a Parma (782 uomini e 657 donne), 1470 a Reggio Emilia (828 uomini e 642 donne) e 2053 a Modena (1149 uomini e 904 donne).

Sopravvivenza
La sopravvivenza a 5 anni per tutte le sedi tumorali è risultata pari a 63,9% a Modena, 62,1% a Reggio Emilia, 60,6% a Piacenza e 59,7% a Parma. I dati sono in linea con quelli registrati in Emilia Romagna (62,4%) ma più alti rispetto alla media nazionale (60%).

Prevalenza
Complessivamente sono oltre 83.000 le persone stimate in AVEN vive con pregressa diagnosi di tumore (circa 40.000 uomini e 43.000 donne). Ci sono naturalmente evidenti differenze tra le 4 province: le persone vive sono circa 30.000 a Modena, 22.000 a Reggio, 20.000 a Parma, e 10.000 a Piacenza.

 

I Registri tumori (RT)

I dati presentati sono raccolti dai Registri Tumori, strutture dedicate alla raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio. L'obiettivo è sorvegliare l'andamento della patologia oncologica compiendo il processo di raccolta attiva dei dati nelle strutture ospedaliere, di loro codifica, elaborazione e archiviazione. Le informazioni raccolte includono dati sulla sede del tumore, la morfologia, l'età e il sesso del paziente, le condizioni cliniche in cui si trova, i trattamenti che ha ricevuto e l'evoluzione della malattia. Questi dati sono essenziali per la ricerca sulle cause del cancro, per la valutazione dei trattamenti più efficaci, per la progettazione di interventi di prevenzione e per la programmazione delle spese sanitarie.

In Emilia Romagna ci sono tre RT: quello di Area Vasta Romagna, istituito oltre 20 anni fa, quello di AVEC per le provincie di Bologna e Ferrara, e quello di AVEN che interessa le provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.
In Italia sono presenti 49 RT generali di popolazione accreditati in AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), per lo più a copertura provinciale con l'eccezione della Valle d'Aosta, del Friuli-Venezia Giulia, dell'Umbria e della Basilicata che, invece, hanno una copertura regionale.
La maggior parte dei RT italiani sono registri di popolazione generali, ovvero raccolgono i dati relativi alle malattie tumorali di tutti i residenti di un determinato territorio. I registri specializzati, invece, raccolgono informazioni su un singolo tipo di tumore o su specifiche fasce di età. Maggiori informazioni sono presenti sul sito http://www.registri-tumori.it/cms/

Tre registri specializzati sono presenti in AVEN: lo storico RT del colon-retto a Modena che raccoglie elettivamente informazioni sulla storia familiare dei pazienti con questo tumore; il Registro mesoteliomi dell'Emilia-Romagna che raccoglie anche informazioni sull'esposizione ad amianto con sede all'Ausl di Reggio Emilia dove è presente anche il più recente RT specializzato del pancreas che raccoglie informazioni dettagliate su stadio e trattamento.

Le novità dalla sorveglianza PASSI

PASSI è un sistema di sorveglianza sulle condizioni di salute e sugli stili di vita delle persone con 18-69 anni avviato nell'anno 2007 su richiesta di Regioni e Ministero della Salute e sviluppato attraverso interviste telefoniche.
Con riguardo all'abitudine al fumo, Piacenza fa registrare i valori più alti (29,1%) rispetto ad AVEN (27,3%). Per il consumo di alcool è la provincia di Reggio Emilia a mostrare valori più alti (24,1%) rispetto ad AVEN (22,5%) mentre per l'attività fisica è Parma che presenta la migliore performance (61,4%) rispetto ad AVEN (55,4%). L'eccesso ponderale (sovrappeso e obesità) mostra valori peggiori a Modena (45,9%) rispetto ad AVEN (43,3%), mentre il consumo giornaliero di frutta e verdura a livelli raccomandati (5 porzioni) mostra valori migliori a Modena (9,5%) rispetto ad AVEN (9,0%).
Per quanto riguarda la copertura dei test di screening, per la cervice i valori migliori si osservano a Modena (92,9%) rispetto ad AVEN (91,5%); per la mammella, i valori migliori si osservano a Parma (88,1%) rispetto ad AVEN (82,7%) mentre per il colon retto, i valori migliori si osservano a Reggio Emilia (73,9%) non solo rispetto ad AVEN (68,5%) ma anche alla media nazionale (44,5%).

In questa monografia sono riportati i dati aggiornati di due neoplasie poco frequenti ma gravate da elevata letalità. I mesoteliomi, tumori rari ma di grande interesse per la ben documentata esposizione professionale e ambientale ad amianto. In Emilia Romagna il tasso di incidenza è pari a 4,4 casi per 100.000 negli uomini e 1,6 per 100.000 nelle donne. Il tasso più alto è registrato a Reggio Emilia negli uomini (7,0) e a Piacenza nelle donne (2,7).
Nel periodo 2008-2014 il registro pancreas ha registrato 963 casi di cui l'88,8% residenti in provincia di Reggio Emilia. Il 52% dei pazienti presenta un tumore avanzato alla diagnosi (stadio IV). Questo rende ragione della bassa percentuale dei pazienti sottoposti a intervento chirurgico (14,7%), mentre il 14,1% è stato sottoposto a chirurgia palliativa, il 39% dei pazienti ha eseguito una chemioterapia e il 20,8% radioterapia.

(Fonte: Ufficio stampa Usl Reggio Emilia)

Dal 1° dicembre Mariacristina Gregorini è il nuovo direttore della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale Santa Maria Nuova. Veneziana di origine, formatasi a Bologna, opera a Reggio Emilia dal 1997.

Reggio Emilia, 27 dicembre 2017

Veneziana, 54 anni, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Bologna, la specializzazione in Nefrologia e il dottorato di ricerca in scienze nefrologiche nella stessa sede. Dal 1986 al 1997 ha frequentato l'Istituto di Nefrologia e Dialisi del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, approfondendo gli ambiti del trapianto renale e dell'insufficienza renale cronica. La professionista opera all'Ospedale Santa Maria Nuova dal 1997. Dal gennaio 2016 era titolare dell'incarico dirigenziale di alta specialità "Gestione dei pazienti con insufficienza renale cronica" e dal mese di agosto 2016 le era stato conferito l'incarico ad interim di direzione del reparto.
Ha partecipato a diversi convegni e corsi anche come relatrice e docente ed è membro dal 2009 della Società Italiana di Nefrologia, con incarichi nei consigli direttivi della sezione emiliano romagnola della Società (2012-2015) e poi del Gruppo di Studio Trattamento Conservativo della Malattia Renale Cronica (a tutt'oggi).
Nell'ambito dell'attività di ricerca si è dedicata, in particolare, ai temi della malattia renale cronica e relative complicanze, al coinvolgimento renale nel corso di malattie oncoematologiche, alle cure palliative in Nefrologia.
Tra gli obiettivi affidati alla professionista all'atto del conferimento dell'incarico vi è la riorganizzazione della rete nefrodialitica territoriale, con il potenziamento dei servizi offerti dagli ospedali di Correggio e Guastalla, e l'ottimizzazione del percorso assistenziale al paziente con malattia renale cronica attraverso l'integrazione con la Medicina Generale e i servizi territoriali.
Il reparto di Nefrologia e Dialisi del Santa Maria Nuova conta su 14 posti letto e una équipe di 8 medici e 55 tra infermieri, tecnici e personale di supporto. Nell'anno 2016 ha effettuato 578 ricoveri ordinari e oltre 59mila prestazioni ambulatoriali, seguendo circa 900 pazienti con malattia renale cronica, 320 pazienti dializzati e 166 pazienti portatori di trapianto renale.

(Fonte: ufficio stampa Ausl RE)

Mercoledì, 22 Novembre 2017 15:48

Arte e volontariato per la ricerca oncologica

L'associazione Augusto per la Vita dona una borsa di studio al Core. Per i 25 anni di vita della associazione, il 22 e 23 novembre le opere pittoriche di Augusto Daolio saranno esposte al Core. La mostra è aperta al pubblico.

Reggio Emilia, 22 novembre 2017

L'arte incontra la solidarietà per sostenere la ricerca scientifica e la cura dei tumori

Con la collaborazione della sezione reggiana della Lega Tumori (LILT), l'associazione "Augusto per la Vita" dona una borsa di studio del valore di 30mila euro alla Struttura di Oncologia del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per un progetto di ricerca sulla cura del cancro al polmone.
La donazione è stata presentata questa mattina nella sede del Core - Centro oncologico ed ematologico dove si sta svolgendo il 2° convegno internazionale di Oncologia "Clinical Needs and Translational Research in Oncology" organizzato dalla Struttura di Oncologia del Santa Maria Nuova diretta da Carmine Pinto.

Nei due giorni di durata del convegno, 22 e 23 novembre, è allestita al piano -1 del Core una mostra di 16 quadri realizzati dal novellarese Augusto Daolio, fondatore del gruppo I Nomadi, artista poliedrico che ha attraversato con il suo talento gli ambiti musicale, pittorico e letterario. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1992 a soli 45 anni per un tumore al polmone, è nata l'associazione "Augusto per la Vita" che celebra nel 2017 i 25 anni di attività avendo all'attivo 950mila euro di donazioni a favore della ricerca oncologica nei più importanti centri di ricerca e ospedali italiani. Al Santa Maria Nuova erano stati donati 122mila euro.

"Le opere di Augusto esprimono l'amore che aveva per la sua terra" ha spiegato Rosanna Fantuzzi, per 23 anni sua compagna e oggi presidente dell'associazione "Trent'anni di canzoni e soprattutto di concerti in ogni parte d'Italia hanno coinvolto tre generazioni di pubblico appassionato, che vedeva in Augusto carisma e capacità comunicativa. Il Core rappresenta un orgoglio della nostra provincia e non soltanto, siamo certi che la scelta di destinarvi una donazione trovi consenso in tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutato a raccogliere fondi. L'avere trovato nella Lega Tumori reggiana e nel dott. Carmine Pinto, che sarà il coordinatore scientifico del progetto di ricerca, appassionati fan di Augusto ci ha davvero gratificati".

"Lo studio finanziato da questa donazione permetterà lo sviluppo di una ricerca clinica e traslazionale sui tumori polmonari per la caratterizzazione bio-molecolare di tessuti e sangue con l'obiettivo di trovare la migliore terapia per ciascun paziente" spiega Carmine Pinto "Circa il 20% dei nostri pazienti riceve una diagnosi di tumore al polmone, nell'ultimo anno abbiamo avuto 82 ricoveri in degenza ordinaria per questa patologia. La mostra dei dipinti di Augusto Daolio, nel ricordare la figura dell'artista, testimonia l'importanza della musica e della pittura nel dare spunti vitali a una quotidianità difficile quale è quella di chi combatte il cancro".

"L'incontro con l'associazione Augusto per la Vita conferma il nostro percorso di prevenzione e sensibilizzazione che vede nell'arte una delle possibili vie al cambiamento dello stile di vita" commenta con soddisfazione Ermanno Rondini, presidente della sezione reggiana della Lega Tumori "Ancora una volta la collaborazione tra azienda sanitaria, volontariato e cittadini ha rappresentato un punto di forza nel raggiungere un obiettivo importante".

"A nome dell'Azienda desidero ringraziare la presidente Fantuzzi e tutta l'associazione per la sensibilità che, con questo gesto, manifestano nei confronti dell'attività di ricerca oncologica svolta in questa azienda a favore dei pazienti" ha dichiarato Eva Chiericati, direttore amministrativo dell'Azienda Usl "Gesti come questo incoraggiano a continuare su una strada non sempre facile sapendo che siamo sostenuti dalla nostra comunità. Grazie anche alla Lega Tumori per avere rivestito il ruolo prezioso di trait d'union tra l'azienda sanitaria e l'associazione".

La mostra è aperta al pubblico dalle 9:30 alle 18:30. L'ingresso è gratuito.

"Le donne e il diabete: il nostro diritto a un futuro sano": il tema della Giornata mondiale del Diabete 2017. Tante le iniziative gratuite a Reggio Emilia e provincia per il controllo della glicemia e della pressione arteriosa.

Reggio Emilia, 14 novembre 2017

1 donna su 10 convive con il diabete, ma molte incontrano ancora difficoltà ad accedere a percorsi educativi e cure. "Le donne e il diabete: il nostro diritto a un futuro sano", questo é il tema della Giornata mondiale del Diabete 2017 che si celebra il 14 novembre. L'evento propone anche quest'anno un calendario ricco di appuntamenti in tutta la provincia fino a domenica 19 novembre. Per l'occasione i servizi di Diabetologia dell'Azienda Usl di Reggio hanno organizzato presidi negli ospedali ed eventi educativi e informativi sul territorio.

Quest'anno la Giornata mondiale del Diabete sottolinea l'importanza di un equo accesso alle cure per le donne con diabete o a rischio di svilupparlo. Accesso alle cure significa ai farmaci, alle tecnologie, alle informazioni e ai supporti necessari per essere il più possibile autonome e protagoniste nella gestione e nella prevenzione del diabete.

"Le donne con Diabete di tipo 2, sebbene siano trattate quanto i maschi, hanno un profilo di rischio cardiovascolare peggiore, sono più obese e faticano di più a mantenere un buon compenso metabolico della malattia e un Colesterolo LDL entro i limiti. Occorre educarle agli stili di vita più efficaci – spiega la dottoressa Valeria Manicardi, coordinatore della Diabetologia dell'Ausl - per ridurre il rischio di infarto e di ictus cerebrale. E' fondamentale motivarle alla attività fisica e a prendersi cura di sé. Il diabete può comparire anche in gravidanza e per questo a Reggio Emilia facciamo uno screening delle donne a rischio di Diabete Gestazionale per riconoscerlo e curarlo".

A Reggio Emilia i diabetici sono il 6,1% della popolazione, ma nell'età oltre i 65 anni sono il 18%. E' pertanto fondamentale, per contenere costi sociali e assistenziali, una diagnosi precoce. Fino al 19 novembre i servizi di Diabetologia aderenti all'iniziativa saranno a disposizione gratuitamente dei soggetti a rischio di sviluppare il diabete al fine di individuare i casi di diabete misconosciuto o di prevenire/ritardare l'insorgenza della malattia con suggerimenti idonei sullo stile di vita. Le persone che accederanno, nel giorno e nell'orario stabilito, non avranno bisogno di impegnativa.

Mercoledì 15 novembre del tema si parlerà nella trasmissione televisiva "Il medico e il cittadino" su TeleReggio. Saranno presenti: la dottoressa Valeria Manicardi, la dottoressa Elisa Manicardi, specialista ambulatoriale di Diabetologia distretto Ausl di Reggio Emilia, la dottoressa Anna Lasagni che si occupa di Diabetologia pediatrica al Santa Maria Nuova e la dottoressa Valeria Pugni della Diabetologia del Santa Maria Nuova.

DISTRETTO MONTECCHIO: Sabato 18 Novembre a Montecchio prove glicemiche, controllo pressione arteriosa e info point dalle ore 9 a mezzogiorno all'ospedale Ercole Franchini presso il Servizio di Diabetologia.

DISTRETTO DI CORREGGIO: Sabato 18 Novembre dalle ore 9.30 alle ore 12.30 alla Casa della Salute di Fabbrico e domenica 19 Novembre dalle ore 9.30 alle ore 12.30 al centro commerciale "Il Correggio" in piazza Finzi1/7 a Correggio sarà possibile effettuare un controllo glicemico, misurare la pressione e ricevere informazioni.

Ausl Reggio Emilia