Domenica, 24 Agosto 2014 12:24

Terza Guerra Mondiale In evidenza

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Al centesimo anniversario dallo scoppio della prima guerra mondiale stiamo, almeno per ora, vivendo da spettatori la terza guerra mondiale. Solo 11 Paesi al mondo non sono impegnati in teatri di guerra.

di Lamberto Colla -
Parma, 24 Agosto 2014 -
Per l'Italia sarà l'anno prossimo, e per la precisione il 24 maggio 2015, la ricorrenza dall'ingresso delle nostre truppe, i fanti, nel primo conflitto mondiale.
Sui nefasti risultati dei due conflitti che hanno occupato la prima metà del secolo scorso si era appunto concentrato l'interesse dei saggi d'allora di costituire una Europa unita. L'idea era proprio di sotterrare l'ascia di guerra cercando quelle sinergie in grado di eliminare i conflitti che avevano devastato il vecchio continente.
Sembrava quasi fatta. Dapprima fu CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio - 1951), quindi EURATOM (Comunità Europea per l'Energia Atomica 1957), poi si ampliarono i trattati per diventare CEE (1957 trattato di Roma) e infine, con l'unione monetaria e il trattato di Maastricht con l'accordo di libera circolazione di Schengen (1993) si trasformò in UE a un passo quindi dalla realizzazione della federazione europea. Tanti popoli e un'unico governo. Sembrava tutto fatto e invece la decadenza di spessore dei politici e la presa di potere degli euroburocrati sta vanificando 50 anni di lavoro d'unificazione. Paradossalmente contribuì maggiormente la Guerra Fredda al processo d'unificazione che il crollo e la riunificazione di Berlino.
Poi venne l'attacco alle Torri Gemelle e il mondo si accorse che tutti gli scenari geopolitici erano mutati e il caos stava regnando mentre conquistava spazi quel terrorismo di religione senza patrie nè confini.
Da quel momento è stato un continuo innesco di focolai di piccole guerre entro e fuori i confini di stati sovrani. Un mutare frenetico di leadership sempre più autoritarie e dalle mire più o meno espansionistiche. Teatri di guerra regionali e spesso dimenticati dalle cronache, ogni tanto intervallati da interventi di polizia internazionale sotto il controllo dell'ONU o della NATO, dall'Iraq ai Balcani e dall'Afganistan al centr'Africa sino a arrivare agli ultimi giorni con il conflitto russo-ucraino e il conflitto Israelo Palestinese, mai veramente domato, a fare da fil rouge. Morto Bin Laden l'integralismo islamico è risorto più agguerrito di prima. Organizzato addirittura in Califfato sta cercando di conquistare nuove terre in una regione - Siria e Iraq - già martoriata da anni di guerre civili (si fa per dire!) e con un chiaro obiettivo di rivalsa su tutto il mondo occidentale. Migliaia di uomini stanno aderendo all'ISIS (stato Islamico dell'Iraq e del Levante) e, dopo la conversione all'Islam, molti sono di provenienza occidentale, inglesi per lo più ma anche italiani.

Un mondo in fiamme. Solo 11 paesi non sono coinvolti direttamente o a sostegno indiretto in teatri di guerra. In Europa la sola svizzera si salva. Ma si sa la neutralità della Confederazione Elvetica nei vari conflitti è sempre stata una manna per le sue banche e i suoi "illuminati e riservati" uomini d'affari. Una neutralità di convenienza e non di etica pacifista.
Orbene con gli Stati Uniti in preda al delirio di onnipotenza e una manifesta sindrome del "Poliziotto di Quartiere Globale" che tutto vorrebbe ma nulla stringe, con una Russia impegnata a ridisegnare lo scacchiere all'interno dell'ex URSS e a arricchirsi, con una Cina laboriosa intenta a conquistare più mercati possibili e a acquistare ogni giorno pezzetti d'Africa, il Mondo è rimasto alla mercé dei fanatici, degli irresponsabili e degli incapaci.
Tutto può accadere da oggi in poi. Anche che il virus Ebola sia stato diffuso da un pazzo non uscito da un romanzo di fantapolitica bensì frutto di quest'epoca arrogante, ignorante, egoista e autoreferenziale. Se una mano divina non interverrà nessun umano vedrà gli effetti benefici degli investimenti sull'ambiente e la lotta al buco dell'ozono.
Contaminati sette anni fa dai mutui subprime e domani dal virus Ebola o qualche altra diavoleria dei nuovi illuminati?