Dopo che nelle ultime settimane si sono sbloccati i fondi per i pagamenti della cassaintegrazione in deroga per il 2013, adesso si aspettano le prossime mosse del Governo per quelli relativi al 2014. Secondo la Cgil reggiana, la riforma prospettata dal ministro Poletti rischia di far saltare tutto.

Reggio Emilia, 18 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

"Se non cambieranno le intenzioni del ministro Poletti, alla fine di agosto migliaia di lavoratori in cassaintegrazione verranno licenziati". Sono queste le conclusioni della Cgil di Reggio Emilia, che oggi ha diffuso il consueto bollettino mensile sui dati provinciali della crisi nel mondo del lavoro. Tra le situazioni più difficili c'è appunto quella di chi ha diritto alla cassaintegrazione in deroga. O meglio, avrebbe diritto.

Infatti, se è vero che poco più di un mese fa il Governo ha messo a disposizione i fondi per il pagamento delle ultime mensilità del 2013, per ora rimangono ancora in sospeso i pagamenti ai lavoratori per tutto il 2014. "Solo in questi giorni il Governo ha stanziato 400 milioni di euro per tutta l'Italia. Insieme a una radicale riforma degli ammortizzatori in deroga, presumibilmente altri 400 verranno messi a disposizione nel corso dell'anno". Ma la riforma della cassaintegrazione in deroga prospettata dal Ministero del Lavoro prevede che la copertura sia di un massimo di 8 mesi all'anno, partendo dall'anno in corso. Una situazione insostenibile per tanti lavoratori, in larga parte dipendenti di piccole imprese, perché non ci saranno strumenti alternativi di sostegno al reddito.

"E' evidente – si legge ancora nel comunicato - che diventa sempre più urgente avere una risposta dal governo sul finanziamento degli ammortizzatori e su una riforma che consegni agli ammortizzatori il carattere universale". Per ribadire il concetto al Governo, Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato due giornate di presidio a Roma, davanti a Montecitorio, il 22 e il 24 Luglio 2014. A quell'appuntamento l'Emilia Romagna si presenterà con una delegazione di 1.000 lavoratrici e lavoratori, e da Reggio partiranno alcuni pullman organizzati dai sindacati.

Tornando ai dati sulla crisi del lavoro, le persone interessate agli ammortizzatori sociali nella nostra provincia a giugno erano 11.434 unità. "Una cifra che non scende sotto le 10.000 unità da quasi 3 anni", dicono le rilevazioni della Cgil. E che riguarda prevalentemente i lavoratori dell'industria: delle quasi 4 milioni di ore autorizzate, infatti, il 61,6% è stato utilizzato proprio in questo settore, il 14,1% nell'edilizia e il 12,8% nel commercio.

La cassaintegrazione ordinaria è in sensibile calo (rispetto al periodo gennaio/giugno 2013 diminuiscono del 63,1% le ore autorizzate), ma nello stesso tempo centinaia di lavoratori hanno dovuto ricorrere a quella straordinaria e ai contratti di solidarietà. In ogni caso, rispetto al mese precedente, il numero dei lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali è aumentato di 273 unità.

RILEVAZIONE SULLA CRISI – GIUGNO 2014

                                                                      MESE               Numero Aziende          Numero Lavoratori
                                                                Giugno 2009                    518                          23.660
                                                                Giugno 2010                    426                          19.495
                                                                Giugno 2011                    197                           6.940
                                                                Giugno 2012                    263                          10.627
                                                                Giugno 2013                    304                          13.218
                                                                Giugno 2014                    242                          11.434

Il nuovo percorso di studio post diploma forma specialisti nell'uso dei materiali: il 40 per cento delle ore totali del corso è consistito in stages presso aziende meccaniche modenesi -

Modena, 17 luglio 2014 -

Si sono diplomati la settimana scorsa e hanno già trovato quasi tutti un lavoro stabile i 21 "supertecnici" modenesi della meccanica formatisi con il corso per Tecnico superiore per l'innovazione di processi e prodotti meccanici. Unico nel suo genere in Italia, il nuovo percorso di studio post diploma è altamente specializzante sull'uso dei materiali; iniziato nel novembre 2012, il corso si è concluso nei giorni scorsi con gli esami.

«Modena è una delle 59 città italiane in cui sono stati avviati i corsi Its (Istituto tecnico superiore) – ricorda Ampelio Corrado Ventura, presidente dell'Its Maker, il soggetto creato da imprese meccaniche, enti di formazione e istituzioni per gestire il corso - Gli Its formano specialisti, mettono insieme studio e tirocinio aziendale, rappresentano un'alternativa per i giovani che, terminate le scuole secondarie di secondo grado, sono indecisi tra la ricerca di un lavoro e l'università. Il corso, durato due anni, aveva l'obiettivo di favorire la crescita della cultura tecnica tra i giovani diplomati e si è caratterizzato per un forte collegamento con il mondo del lavoro. Il 40 per cento delle 2.000 ore totali del corso, infatti, è consistito in stages presso aziende meccaniche modenesi che hanno già assunto, o stanno per farlo, i giovani che hanno contribuito a formare». Intanto cinque allievi che frequentano il primo anno del corso 2013-2015 sono partiti per Berlino per un tirocinio formativo di due mesi, durante il quale potranno migliorare le proprie competenze professionali e linguistiche.

(Fonte: ufficio stampa Its Maker)

Firmato il protocollo d'intesa tra CNA, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e CSS, Consorzio di Solidarietà Sociale Cooperative Sociali della Provincia di Modena per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro di laureandi e laureati di UNIMORE con disabilità -

Modena, 15 luglio 2014 -

Tre realtà importanti del territorio, impegnate su diversi fronti ma ugualmente sensibili ai bisogni dei più deboli, che decidono di unire le proprie forze per riuscire a rispondere al meglio alle esigenze delle piccole e medie imprese e per favorire una categoria che spesso riscontra difficoltà nell'inserimento nel mondo lavorativo. Nasce da questa idea il protocollo d'intesa tra CNA, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e CSS, Consorzio di Solidarietà Sociale Cooperative Sociali della Provincia di Modena per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro di laureandi e laureati di UNIMORE con disabilità.

Alla base del protocollo, la collaborazione già esistente tra LavoroCNA (lo sportello d'intermediazione del personale che favorisce l'incontro tra domanda e offerta di lavoro nelle imprese) e CSS, che ha sviluppato negli anni una significativa esperienza nell'inserimento nel mondo del lavoro di persone disabili. Questa interazione già consolidata ha spinto i due soggetti a cercare un terzo partner per riuscire a portare il servizio a un livello superiore: l'Ateneo, appunto, per una collaborazione a tre fondata sulla convinzione che ciascuna delle parti detiene competenze specifiche di particolare rilevanza nel proprio campo di attività, tali per cui esistono le condizioni ottimali per creare una vera integrazione.

In particolare, CNA raccoglierà le esigenze espresse dalle imprese tramite lo sportello LavoroCNA, l'Università (tramite l'Ufficio Placement e l'Ufficio Studenti con Disabilità) individuerà soggetti in possesso del titolo di studio o specializzazione in grado di soddisfare le esigenze dell'azienda e il CSS fornirà supporto tecnico per l'individuazione della migliore soluzione pratica proponibile e l'assistenza per il buon inserimento del lavoratore. "Questo protocollo – afferma il Presidente di CNA Modena Umberto Venturi - da una parte è un'opportunità per studenti laureandi e laureati disabili di occupare posti di lavori non dettati semplicemente dall'obbligo previsto dalla legge 68/99. Dall'altra sarà possibile utilizzare ogni forma di agevolazione per promuovere nelle piccole e medie imprese l'occupazione di studenti laureati/laureandi con disabilità, agevolando e supportando le aziende passo dopo passo".
"La collaborazione con CNA nasce dallo sviluppo di un progetto Europeo, che a partire dal 2008, ha reso sempre più stretta ed efficacie la collaborazione tra imprese e sistema delle cooperative sociali. Sono stati negli anni realizzati inserimenti efficaci e duraturi. Il protocollo operativo", prosegue Arturo Nora presidente di CSS Modena "già in essere tra CSS e CNA è la base da cui si è partiti per creare questa nuova opportunità di inserimento rivolta a profili di persone appartenenti alle categorie protette con invalidità superiore al 46%".
"Per UNIMORE – afferma il Rettore prof. Angelo O. Andrisano – questo segna il completamento ed il coronamento di un percorso iniziato una quindicina di anni fa con l'istituzione dell'Ufficio Accoglienza Disabili. L'intento era ed è quello di accompagnare anche persone con handicap fisici a integrarsi nel mondo accademico e poter compiere un proprio percorso formativo fino alla laurea. L'intesa odierna è un passo importante perché segna il superamento di barriere e diffidenze non ancora completamente abbattute. Di questo segnale che viene dal sistema della piccola e media impresa modenese siamo naturalmente compiaciuti".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Domani, incontro di CNA, presso la sede Provinciale sui bandi per l'assegnazione d'incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea fatti su misura per le PMI -

Modena, 14 luglio 2014 -

Che cosa sono i finanziamenti europei e come funziona questo complicato meccanismo? Guardandoli dalla prospettiva di un piccolo imprenditore sono senz'altro un'importante opportunità da cogliere (soprattutto in questo momento di difficile congiuntura economica) ma sembrano a volte una meta astratta irraggiungibile, un puzzle da comporre troppo complicato. Passare dall'astratto al concreto può essere però molto semplice se si è supportati da un esperto del settore e CNA vuole essere proprio questo per le sue imprese.

Dal mese di settembre la regione Emilia Romagna inizierà a pubblicare bandi per l'assegnazione d'incentivi messi a disposizione dall'Unione Europea fatti su misura per le PMI. Tutto quello che un'azienda deve sapere per accedere a questo tipo di finanziamento nei tempi giusti, e le relative opportunità collegate, sono il tema centrale dell'incontro di CNA che si svolgerà martedì 15 luglio alle ore 18.30, presso la sede Provinciale in via Malavolti 27 a Modena. Innovazione, ambiente, formazione e sviluppo sono solo alcuni degli argomenti che saranno oggetto dei prossimi bandi, in conformità a nuovi regolamenti più favorevoli alle aziende di piccola dimensione. Questa è un'importante novità: anche per i piccoli artigiani si presenta alla porta un'occasione per l'accesso facilitato al capitale fatto su misura per loro.

Relatori della serata Marcella Contini (Responsabile Progetti Internazionali CNA Emilia Romagna), Morena Diazzi (Direttore Generale Attività Produttive Regione Emilia Romagna) e Luciano Vecchi (Assessore Attività Produttive Regione Emilia Romagna) che affronteranno tutti gli strumenti di sostegno dalla A alla Z a disposizione delle PMI per l'accesso ai fondi UE. Aprirà l'incontro con i saluti il Presidente di CNA Umberto Venturi.
Questo incontro si colloca all'interno di una serie d'iniziative svolte da CNA in merito alla creazione di una guida per le imprese all'interno del complicato, ma fortemente utile, mondo dei finanziamenti. Tutto questo a dimostrazione di quanto l'associazione abbia a cuore lo sviluppo delle sue imprese. La partecipazione è gratuita: per l'iscrizione basta registrarsi sul sito www.mo.cna.it.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Più di 600 persone hanno partecipato, nell'ultimo anno, a iniziative promosse da Cescot. Sette su dieci tra coloro che erano in cerca di occupazione, a due anni di distanza dai corsi, hanno trovato un lavoro stabile. Sul canale 'Youtube' tre testimonianze esemplari di persone che dopo avere frequentato corsi di formazione guardano al futuro con minore incertezza.

Modena, 12 luglio 2014 -

La formazione e l'aggiornamento professionale servono o non servono? Sono davvero strumenti efficaci per aumentare e qualificare l'occupazione, sostenere la crescita economica e favorire la diffusione dell'innovazione nelle imprese? Tagliare o quantomeno ridurre drasticamente i finanziamenti, nazionali e comunitari significa ridurre degli sprechi o negare delle opportunità?

Domande dirette, per certi aspetti provocatorie, alle quali si deve dare una risposta, entrando però nel concreto, misurando qualità e quantità degli interventi e ascoltando i protagonisti veri, vale a dire i partecipanti ai corsi. Evitando, in altre parole, posizioni pregiudiziali o prese di posizione autoreferenziali. A scendere in campo con determinazione su questi temi che sono di recente stati giorni oggetto anche di aspre polemiche a livello nazionale, è CESCOT, l'ente di Formazione di Confesercenti Modena. Lo fa partendo dalle parole della giovane direttrice Francesca Sola, modenese poco più che trentenne, che snocciola dati e soprattutto porta tre testimonianze che possono definirsi esemplari. Quella di un imprenditore di successo come Silvano Franciosi dell'agenzia di comunicazione Proxima, di Davide Cacciani, laureato che dopo un corso ha finalmente trovato un'occupazione stabile con un contratto a tempo indeterminato e di Barbara Philippart, aspirante imprenditrice nel settore della promozione turistica.

"La formazione e l'aggiornamento professionale svolgono un ruolo importante nel qualificare le risorse umane – afferma Francesca Sola – e proprio nella formazione si possono trovare una parte delle risposte alle difficoltà che il mondo dell'economia, si tratti di lavoratori o imprenditori, è da tempo chiamato ad affrontare. A confermarlo sono i risultati conseguiti".

Lo scorso anno Cescot ha promosso più di 50 iniziative, che complessivamente hanno interessato oltre 600 persone (età media 35 anni), per un numero totale di ore di formazione erogate che ha raggiunto quota 4.350. A due anni dalla partecipazione a un corso professionalizzante, il 70% di chi non aveva un'occupazione ha un lavoro grazie alla formazione ricevuta.

"Si tratta di numeri molto incoraggianti, per noi, così come per l'intera comunità modenese, che sono frutto di analisi accurate che ci permettono di plasmare l'offerta formativa partendo dal fabbisogno reale delle imprese. Un giusto mix tra parti teoriche e applicazione sul campo in contesti reali, con l'affiancamento di docenti rigorosamente selezionati rappresentano i mattoni coi quali costruiamo la nostra offerta. Incontriamo regolarmente imprenditori e lavoratori, utilizzando la conoscenza diretta di centinaia di imprese del territorio per dare maggior concretezza ai nostri interventi - prosegue Francesca Sola - anche grazie alla collaborazione con Confesercenti Lavoro, la nostra agenzia per il lavoro, che permette di agevolare l'incontro tra domanda e offerta". "Non dobbiamo però dimenticare - prosegue Francesca Sola - che quasi nella totalità dei casi questi interventi sono stati possibili grazie a finanziamenti in parte riconducibili all'Unione Europea (Fondo Sociale Europeo) e in parte a Fon.Ter, il Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua del terziario. La presenza di questo sostegno è vitale. Naturalmente altrettanto fondamentale è che l'utilizzo delle risorse avvenga in modo trasparente ed efficace, offrendo sempre la possibilità di misurare i risultati effettivamente conseguiti".

Tre storie esemplari di persone che, dopo avere frequentato corsi di formazione, guardano al futuro con meno incertezza

Accanto ai numeri, per quanto lusinghieri, è altrettanto importante ascoltare la voce di alcuni dei veri protagonisti, di chi ha partecipato ai corsi di formazione per comprendere il valore strategico per il sistema socio-economico della formazione.

Il laureato che ha trovato lavoro a tempo indeterminato
"Ho trentasette anni – racconta Davide Cacciani – e un lavoro a tempo indeterminato in un supermercato a Carpi grazie a un corso di Cescot sulla lavorazione delle carni. Quando ho iniziato la formazione non sapevo cosa avrei fatto ma, oggi, posso dire che grazie a questa esperienza ho avuto la fortuna di potermi rimettere in gioco. Il corso a cui ho partecipato, infatti, mi ha dato una mano a trovare la strada giusta, mi ha indirizzato verso il lavoro, accompagnando la teoria alla pratica".

Chi è Davide Cacciani, un suo breve profilo
Classe 1977, nato a Correggio. È sposato e da poco è diventato papà. Grazie alla frequenza di un corso di seicento ore sulla lavorazione delle carni organizzato da Cescot Modena, ha trovato lavoro presso un'azienda per uno stage. Oggi, nella stessa ditta, ha un contratto a tempo indeterminato.

L'azienda di successo
"Abbiamo sempre fatto della ricerca e sviluppo la nostra ragion d'essere – sottolinea Silvano Franciosi, responsabile delle relazioni con i clienti dell'agenzia di comunicazione Proxima –. Gli interventi di formazione servono per acquisire capacità tecniche e professionali, ma anche per sviluppare e diffondere in azienda la cultura del 'gioco di squadra'. Siamo in un momento storico di grande cambiamento e credo che la formazione sia una risorsa strategica per continuare ad essere competitivi sul mercato".

Chi è Silvano Franciosi un suo breve profilo
Nato a Castelnuovo Rangone nel 1953, laureto al DAMS di Bologna, collabora per diversi anni con l'Ufficio cinema del comune di Modena. Agli inizi degli anni '80 il centro di Formazione professionale 'Patacini' lo incarica di sviluppare una innovativa attività di formazione e consulenza aziendale. Anche grazie a questa esperienza, nel 1987 dà vita insieme ad altri professionisti, alla agenzia di comunicazione Proxima. Dalla sua fondazione, ricopre il ruolo di Responsabile relazioni con i Clienti al quale si sono aggiunti la Ricerca e Sviluppo e il Mood aziendale. Con troppi hobby e passioni, esplora in camper, con curiosità, luoghi e persone.

L'aspirante imprenditrice
"Sono ventotto anni che lavoro in uno studio notarile – spiega Barbara Philippart – e a inizio gennaio 2013 sono stata messa in cassa integrazione. È stato un periodo molto duro. Sentivo di aver perso la mia identità di lavoratore. Così ho cercato di cambiare punto di vista. Da sempre amo viaggiare e ho pensato potesse essere interessante sviluppare nuove competenze come operatore turistico dei nostri prodotti locali. Il corso di formazione organizzato da Cescot, grazie a insegnanti validissimi che hanno sviluppato la mia curiosità, mi ha fatto conoscere un intero mondo. Oggi ho ripreso il lavoro nello studio notarile ma l'idea di creare qualcosa di mio per la promozione turistica del territorio non è scomparsa. Anzi, credo molto nel progetto e spero che a breve possa diventare realtà".

Chi è Barbara Philippart, un suo breve profilo
Nasce a Pavullo nel 1966 da padre belga - militare delle Forze della Nato - e mamma italiana. Vive i primi cinque anni tra Belgio, Germania e Olanda. Torna quindi a Pavullo dove si diploma all'Istituto Tecnico Commerciale Cavazza. Nel 1985 parte per un'esperienza di lavoro in Senegal per poi tornare a Modena e iscriversi al corso di laurea in Giurisprudenza. Inizia, proprio in questo periodo, a collaborare con il notaio Gino Bergonzini. Coltiva da sempre l'hobby dei viaggi, l'Africa è la sua seconda patria, dove va almeno tre volte all'anno. Il viaggio è la sua 'molla' e il sogno nel cassetto è lavorare nel settore del turismo. Oggi è impiegata nello studio notarile Bergonzini, dopo una parentesi non facile di cassa integrazione durante la quale ha frequentato i corsi di formazione di Cescot per mettere a frutto le sue aspirazioni legate alla promozione del territorio.

ON-LINE SU 'YOUTUBE'
Una sintesi video delle tre testimonianze è visibile sul canale 'Youtube' di Confesercenti Modena all'indirizzo: https://www.youtube.com/channel/UCwZkElsjqLJIESfefOrZkIw/featured

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

 

Venerdì, 11 Luglio 2014 11:54

Modena - Seminario CNA su AVCPASS e appalti

Lunedì 14 luglio (dalle ore 17.00) seminario presso CNA Provinciale sul nuovo sistema informatico di verifica dei requisiti di partecipazione alle gare pubbliche -

Modena, 11 luglio 2014 -

Che cos'è l'AVCPASS e quali sono gli adempimenti a carico delle imprese e a carico delle stazioni appaltanti? Si tratta di un nuovo sistema informatico di verifica dei requisiti di partecipazione alle gare pubbliche, un'applicazione resa necessaria dall'obbligatorietà, per gli enti pubblici, di acquisire la documentazione che attesta i requisiti economici e tecnico-organizzativi esclusivamente attraverso l'utilizzo di una interfaccia web. Un obbligo che costringe le imprese a conoscere questo sistema per acquisire le autorizzazioni informatiche necessarie e registrarsi su questa applicazione.

Per venire incontro alle esigenze delle imprese e fare chiarezza su queste novità, CNA propone un seminario lunedì 14 luglio dalle ore 17.00 alle ore 20.00 presso la sede Provinciale in via Malavolti 27 a Modena.
Fornire una guida semplice e pratica per il districato mondo delle sigle degli appalti è l'obiettivo che CNA si propone di ottenere con questo incontro, che avrà come relatrice l'esperta in contrattualistica pubblica Thelma Prestifilippo. Presenzierà l'incontro anche il Presidente CNA Modena Umberto Venturi.
La partecipazione è gratuita: per l'iscrizione basta registrarsi sul sito www.mo.cna.it, oppure rivolgersi a Pamela Michelini (CNA Servizio Appalti) allo 059-418506 o mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Il periodo di transizione prodotto dalla riforma delle Province ha steso una coltre di incertezza sui lavoratori di quella reggiana. Non si conoscono ancora le funzioni di quello che sarà il nuovo ente di area vasta. Tra problemi e criticità, il sindacato chiede con forza chiarimenti agli organi competenti.

Reggio Emilia, 10 luglio 2014 - di Ivan Rocchi

Straordinari ancora da pagare per il servizio neve svolto dal personale di montagna nello scorso inverno, selezioni interne e graduatorie che svaniscono nel nulla, delocalizzazioni di uffici importanti e alcune assunzioni all'oscuro dei sindacati. Sarebbe questa la situazione dei lavoratori della Provincia di Reggio Emilia, secondo Salvatore Coda, funzionario cittadino della Cgil. "E' prima di tutto una questione di trasparenza – spiega Coda -, e non si capisce perché nessuno degli organi competenti dell'ente abbia risposto finora alle nostre domande. Neanche il commissario Sonia Masini, che fino a poche settimane ne era la presidente".

Un destino pieno di luci e ombre quello della Provincia, che adesso si trova nel pieno di una transizione istituzionale. Secondo il funzionario della Cgil, "l'approvazione della legge Delrio sulla presunta abolizione delle Province in realtà sostituisce ai vecchi organi dei nuovi, ma non eletti direttamente dai cittadini". Adesso si era in attesa di un provvedimento da parte del Governo, che rendesse chiare le materie delegabili dalle Regioni ai nuovi Enti di area vasta. "Ma ieri – continua Salvatore Coda - è decorso il termine, fissato proprio dalla legge Delrio. E del provvedimento nessuna traccia. Evidentemente il Governo è talmente veloce da averlo superato senza accorgersene e l'ha lasciato indietro".

Tante le questioni ancora in ballo tra lavoratori e sindacati da una parte e Provincia dall'altra. "E' stata fatta una selezione interna e una graduatoria per il servizio in montagna – ricorda Coda - ma alla fine ai lavoratori non è stato detto più nulla. Questo passaggio di qualifica non implica neanche un aumento di costi per l'Ente. Per quanto riguarda le delocalizzazioni, sembra che alcuni uffici del Provveditorato in via Crispi dovranno essere lasciati, e anche alcuni in via Guido da Castello. Inoltre, ci è giunta voce dall'interno dell'Ente di quattro assunzioni a tempo determinato, senza che nessuno si sia preso il disturbo di informare le rappresentanze sindacali".

Da diverse settimane, e su alcuni di questi temi anche da mesi, il sindacato sta chiedendo risposte alla Provincia. "Siamo di fronte ad un vero e proprio muro di gomma, che denota con tutta evidenza, un disprezzo per i lavoratori e le lavoratrici della Provincia, che anche in queste ore continuano a svolgere le loro attività quotidiane, ma vengono lasciati all'oscuro di decisioni che avranno un riflesso nella loro vita personale".

Presso la CNA Provinciale di Modena un seminario gratuito che fa chiarezza sulle canne fumario e lo scarico a parete -

Modena, 4 luglio 2014 -

Sembrerebbe un problema soprattutto tecnico, in realtà lo scarico dei fumi dei camini o canne fumarie, espulso sulle pareti delle abitazioni, crea enormi problemi di convivenza tra gli inquilini negli edifici: i prodotti della combustione contengono polveri sottili che danneggiano la salute delle persone e che hanno portato, di conseguenza, a diverse segnalazioni alle ASL territoriali.

Per porre rimedio al problema è stata introdotta la L. 90/2013 che ha confermato l'obbligo di scaricare a tetto, estendendolo a tutte le tipologie di edifici. Proprio di questa si parlerà nel seminario di CNA lunedì 7 luglio, dalle ore 17.00 alle ore 20.00, presso la sede Provinciale CNA, in via Malavolti 27 a Modena. Il relatore della serata, il tecnico Paolo Grisoni, oltre a esaminare la L. 90/2013, che ha annullato l'apparente possibilità che era stata proposta sulla liberalizzazione dello scarico dei fumi da combustione, affronterà anche i temi riguardanti le tre eccezioni di scarico a parete. Infatti al giorno d'oggi, con le molteplici disposizioni in vigore poco chiare e spesso contraddittorie, è molto difficile per un installatore individuare le condizioni per comprendere i rari casi in cui è possibile scaricare a parete, per giunta con caldaie a basse emissioni inquinanti. Nel corso dell'incontro saranno analizzate anche le norme UNI 10683 (regolazione impianti a biomasse legna e pellet) e UNI 10738 (sicurezza degli impianti). È previsto l'intervento del Presidente Unione Installazione e Impianti CNA Modena, Gennaro Petrillo. La partecipazione è gratuita.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Al via il progetto pilota "Banda larga" di CNA, grazie alla sinergia tra l'Associazione, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio. Dopo la scelta dell'operatore tecnologico tutto è pronto per la connessione ultraveloce nella zona artigianale di Via Don Milani che è diventata un "quartiere tecnologico"-

Reggio Emilia, 3 luglio 2014 -

A circa un anno dall'avvio del primo progetto pilota in provincia per la dotazione della tecnologia a banda larga per una ventina di aziende dell'area artigianale di Quattro Castella (direzione Pontenovo), ci si avvia alla sua fase conclusiva. Il gioco di squadra tra CNA, che è stata il motore dell'idea, Lepida, la società della Regione Emilia Romagna che si occupa di informatica e telematica, Comune di Quattro Castella, Camera di Commercio e Provincia di Reggio Emilia, e le imprese aderenti al progetto, ha permesso di realizzare in breve tempo e con costi ridotti i lavori per installare la linea superveloce a fibre ottiche. Un progetto innovativo e unico nel suo genere ideato da CNA Reggio Emilia, che già nel 2011 aveva individuato nello sviluppo delle nuove tecnologie un asse strategico per il futuro delle pmi, e che servirà da apripista per dotare della tecnologia ad alta velocità le altre aree industriali della provincia, affinché le imprese possano avvalersi di questo importante elemento competitivo sul mercato globale.

Ieri sera presso la Sala Consigliare del Comune di Quattro Castella, in occasione dell'incontro per l'analisi delle proposte commerciali per la scelta dell'operatore tecnologico, alla presenza del Sindaco Andrea Tagliavini, della Presidente della Provincia Sonia Masini e degli imprenditori coinvolti, Giorgio Francia, Presidente CNA Area Val D'Enza, ha espresso la sua soddisfazione per l'obiettivo raggiunto: "CNA è particolarmente orgogliosa della messa in campo di questo progetto non solo per i notevoli vantaggi di cui godranno le imprese coinvolte, ma soprattutto perché si tratta di un esempio d'eccellenza che può e deve essere replicato su tutto il territorio provinciale. Lo sviluppo digitale è fondamentale per incrementare fatturato e occupazione. È una nuova arma per sfidare la crisi. Noi imprenditori dobbiamo avere il coraggio di cambiare e di innovarci pur mantenendo salde le nostre radici". Anche il Sindaco Tagliavini ha rimarcato che questo progetto è solo l'inizio dell'impegno del Comune per ridurre il digital divide nelle aree con minore copertura come Orologia e Salvarana, mentre la Presidente Masini ci ha tenuto a fare i complimenti ad una cabina di regia che ha funzionato in maniera ottimale, auspicando che sia possibile estendere la banda larga in tutta l'area emiliana per creare delle infrastrutture informatiche di qualità per rilanciare l'economia. Dall'utilizzo della tecnologia VOIP per diminuire i costi di telefonia alla possibilità di implementare i servizi di vendita e assistenza con il web, ai minori costi di gestione e manutenzione dei server aziendali. Le opportunità offerte dalla banda larga sono molteplici e rappresentano un elemento strategico di competitività per i sistemi produttivi locali.

Le tappe. CNA lo sa bene e ha iniziato a parlarne già nel novembre 2011 durante un importante convegno sul futuro dell'area nord. In quell'occasione l'Associazione chiese agli Amministratori Pubblici uno sforzo straordinario per la costruzione delle cosiddette "autostrade informatiche" per la diffusione della rete ultra veloce in tutta la provincia. Un progetto ambizioso basato su dati reali: grazie a ricerche di mercato e al confronto con gli esperti dei laboratori della Fondazione Marconi di Bologna, specializzati in progetti innovativi sulla rete, sono stati definiti i primi passaggi da compiere. Per ribadire il suo impegno, CNA dedicò all'argomento la propria Assemblea annuale del 2012 con una tavola rotonda che riunì gli interlocutori istituzionali del territorio regionale.

Il fare rete tra privati e istituzioni locali ha reso possibile passare dalle parole ai fatti. Individuata l'area artigianale che gode della vicinanza a una rete a fibre ottiche di LEPIDA, si è partiti per mettere a punto modi, tempi e costi dell'operazione che ha portato "in casa" delle imprese" la rete di comunicazione informatica e telematica di ultima generazione. Sono stati fatti dei lavori per deviare la banda larga dalla dorsale principale parallela a via Lenin, all'interno dell'area artigianale. La fibra ottica transita dentro alle polifere dell'illuminazione pubblica già presente nella zona. Ogni impresa si è fatta carico di portare la linea ad alta velocità al proprio interno (si parla di una velocità di rete che permette scambio di informazioni in entrata e in uscita di almeno dieci volte superiore rispetto alle normali connessioni ADSL) con costi assolutamente ridotti che si aggirano sui mille/millecinquecento euro. Un investimento che si recupera anche solo per l'aumento di valore "automatico" che hanno le aree dotate di questa nuova tecnologia.

"CNA ha dimostrato – ha concluso il Presidente Giorgio Francia - che il confronto e la sinergia tra le Associazioni e le istituzioni locali è un fattore vincente per lo sviluppo di azioni condivise per la crescita e il futuro delle imprese e del nostro territorio. Per questo motivo dopo la scelta dell'operatore tecnologico, proponiamo a tutti gli interlocutori del progetto di "inaugurare" insieme il nuovo quartiere tecnologico".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

CNA Fita lancia un nuovo servizio di consulenza per recuperare competitività nelle imprese manifatturiere migliorando la gestione dei trasporti. Il progetto, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, è finalizzato a promuovere forme di aggregazione tra imprese interessate a soluzioni per il miglioramento della gestione dei trasporti e della logistica.

Parma, 3 luglio 2014 -

Si è concluso "LOG in PROGRESS", un progetto di CNA Emilia Romagna co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che punta ad aumentare la competitività delle imprese artigiane migliorando i processi di gestione della logistica e del trasporto merci. Riqualificazione sviluppo e riorganizzazione sono le parole chiave per spingere le imprese della manifattura fuori dalla crisi e ritrovare parte della competitività perduta anche a partire da una migliore gestione dei processi di trasporto. La CNA dell'Emilia Romagna in collaborazione con la Fondazione ITL ha presentato ieri sera, insieme alle Imprese coinvolte, le risultanze finali del progetto cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna finalizzato a promuovere forme di aggregazione tra imprese interessate a soluzioni per il miglioramento della gestione dei trasporti e della logistica.

"Il sistema delle attività industriali e commerciali dell'Emilia Romagna- ha rilevato l'ing. Andrea Bardi, direttore dell'Istituto Trasporti e Logistica - genera un valore complessivo del trasporto e della logistica che si attesta attorno ai 12 miliardi l'anno. Tuttavia solo una percentuale attorno al 40% del valore totale è gestito da trasportatori professionali e la parte prevalente è gestita in-house, direttamente dalle imprese di produzione e servizio con scarsa consapevolezza dei processi e modesto orientamento al loro miglioramento. Per questo abbiamo ritenuto importante partire da un'indagine con azioni rivolte inizialmente al lato 'domanda di servizi' per giungere successivamente al versante della strutturazione dell' 'offerta dei servizi di trasporto e logistica'."

Il Progetto ha messo in luce che esistono importanti spazi di miglioramento con positive ricadute sulla competitività del sistema: migliore utilizzo delle infrastrutture, aumento della competitività delle filiere interessate, contenimento dello sprawl logistico costituito da piccole piattaforme, riduzione del tasso di congestione. Dall'indagine è emerso che chi utilizza un trasporto conto terzi ha un costo a Km di 0,83 € mentre chi utilizza un mezzo di trasporto proprio, finisce col pagare molto più del doppio, ovvero 1,98 € a Km.

"Il progetto ha visto l'iniziale coinvolgimento di circa 200 imprese su tutto il territorio regionale dell'Emilia Romagna, delle filiere dell'alimentare, della moda e della meccanica/macchine, oltre che del trasporto merci. A queste – sottolinea Isabella Angiuli – responsabile CNA Alimentare Emilia Romagna - è stato sottoposto un questionario di diagnosi delle criticità della gestione del trasporto merci. Successivamente, si è inteso dimostrare che l'aggregazione della domanda di trasporto e la realizzazione di reti e aggregazioni da parte del sistema manifatturiero, può comportare un indubbio risparmio nei costi del trasporto".
Nella fase finale del progetto, dunque l'attività pilota di orientamento e consulenza di CNA e ITL è servita a definire azioni di miglioramento e si è concentrata su un gruppo di aziende della produzione collocate su un'area del ferrarese, decentrata rispetto alle principale vie di comunicazione.

"Sono emerse ipotesi di lavoro che vanno dallo start-up di impresa a forme di aggregazione, per giungere poi alla replicabilità del modello - ha sottolineato Elmo Giovannini – responsabile CNA Fita Regionale - Il risultato più apprezzabile di Log In Progress è infatti costituito dalla disponibilità di un modello estendibile e riproponibile da una specifica area territoriale come quella della meccanica ferrarese a tutte le aree produttive della Regione, specie quelle debolmente connesse con l'Emilia centrale o con i principali assi di comunicazione viaria, come le aree produttive ubicate in zone collinari/appenniniche. "

Alla presentazione del progetto è intervenuto il dott. Francesco Cossentino dell'Assessorato Attività Produttive, Commercio, Turismo della Regione Emilia-Romagna, affermando che si tratta di un progetto pilota che può e deve essere replicato e diffuso su tutto il territorio regionale per la qualificazione del sistema manifatturiero e contestualmente per la gestione dell'impatto ambientale.

(Fonte: Ufficio stampa CNA Emilia Romagna)

E' un vero e proprio viaggio all'interno di tutte le agevolazioni previste per le start up innovative quello che la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha messo in programma per venerdì 4 luglio nella sala convegni di Piazza della Vittoria, 3.

Reggio Emilia, 2 luglio 2014 -

Grazie ad esperti del Ministero dello Sviluppo Economico, di Unioncamere nazionale, di Aster (Agenzia regionale per lo sviluppo tecnologico), Reggio Emilia Innovazione, saranno infatti approfondite le diverse novità in materia di incentivi fiscali per gli investimenti in start up innovative, di accesso al Fondo Garanzia e di credito d'imposta per l'assunzione di personale altamente qualificato, e le altre agevolazioni introdotte a livello nazionale.
Il seminario camerale è rivolto ad imprenditori, ad aspiranti imprenditori, nonché a quelle figure (commercialisti e consulenti aziendali, in primo luogo) che possono affiancare le imprese intenzionate a cogliere le nuove opportunità previste dalla legge 221/2012.
Al seminario, che inizierà alle 9,30, interverranno Enrico Martini della Segreteria Tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico, che illustrerà lo stato d'attuazione della normativa e le nuove misure a sostegno delle start up innovative, Marco Conte, vicesegretario di Unioncamere, Ledi Halilaj di Aster e Eliana Porreca di Reggio Emilia Innovazione.

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Mercoledì 02 luglio (ore 21.00) presso la sede Provinciale CNA un seminario in cui saranno trattati i temi della consulenza finanziaria, del rating e del Fondo Centrale di Garanzia -

Modena, 1 luglio 2014 -

Riuscire a relazionarsi e ad avere gli strumenti corretti per catturare l'attenzione degli istituti di credito non è sempre così facile, soprattutto in un mondo come quello di oggi. La crisi degli ultimi anni ha creato una situazione paradossale che vede, da una parte, la crescita di esigenze lavorative nuove e più complesse e, dall'altra, la vulnerabilità di alcune aziende nello svolgimento della propria funzione, contraddistinte semplicemente da una mancata abitudine a interagire con le banche e con il loro "linguaggio". Proprio per queste imprese manifatturiere, dove la quotidianità del "fare" vince sulla gestione finanziaria dell'azienda, CNA ha pensato a un seminario che si terrà mercoledì 2 luglio alle ore 21.00 presso la sede della CNA Provinciale in via Malavolti 27, Modena. Nel corso del seminario saranno trattati i temi della consulenza finanziaria, del rating e del Fondo Centrale di Garanzia. Relatori della serata Giorgio Carretti, Presidente Industria Italia CNA, Nicola Tarini, Direttore Serfina e Fabio Casalin, consulente di Direzione CNA Consulenza.
L'obiettivo di CNA è fornire una semplice ma efficace presentazione delle conoscenze necessarie a rapportarsi con consapevolezza agli istituti di credito e a vari intermediari finanziari.
Per informazioni sul seminario tel. 059.418502, oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Martedì, 01 Luglio 2014 09:21

Canone Speciale Rai per le imprese

Si paga il canone per le apparecchiature munite di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione dall'antenna radiotelevisiva. Tutte le apparecchiature come personal computer, notebook o tablet che consentono la visione di programmi radiotelevisivi via Internet, e non attraverso la ricezione del segnale terrestre o satellitare, sono escluse dal pagamento del canone. 

Reggio Emilia, 1 luglio 2014 -

In questi giorni stanno pervenendo alle imprese migliaia di lettere della RAI con allegato bollettino precompilato per il pagamento del canone speciale per la ricezione fuori dall'ambito familiare delle trasmissioni radiotelevisive. Si sta riproponendo quanto avvenuto nel 2012, quando a seguito di una dura posizione presa da Rete Imprese Italia, CNA in primis, il Ministero dello Sviluppo Economico è intervenuto con una nota che escludeva dall'obbligo di pagamento tutti gli strumenti (PC, apparecchi di videosorveglianza, monitor, smartphone, tablet...) privi di sintonizzatore per le trasmissioni radiotelevisive.

Cos'è il Canone Speciale - Devono pagare il canone speciale coloro che detengono uno o più apparecchi idonei o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive in esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico o comunque fuori dell'ambito familiare, o che li impiegano a scopo di lucro diretto o indiretto. R.D.L.21/02/1938 n.246 e D.L.Lt.21/12/1944 n.458 

Validità del canone - Il Canone speciale ha validità limitata all'indirizzo per cui è stipulato, indicato nel libretto di iscrizione; pertanto, chi detenga più apparecchi idonei o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive in sedi diverse dovrà stipulare un canone per ciascuna di esse (è il caso, ad esempio, delle catene alberghiere, o delle filiali di banca).R.D.L.21/02/1938 n.246

Il Canone speciale è strettamente personale - in caso di cessione degli apparecchi o di cessione o cessazione dell'attività, deve essere data disdetta del canone alla RAI.

In sintesi, debbono ritenersi assoggettabili a canone tutte le apparecchiature munite di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione dall'antenna radiotelevisiva. Ad esempio i personal computer, anche collegati in rete, se consentono l'ascolto e/o la visione dei programmi radiotelevisivi via Internet e non attraverso la ricezione del segnale terrestre o satellitare, non sono assoggettabili a canone. Quindi tutte le apparecchiature come personal computer, notebook o tablet che consentono la visione di programmi radiotelevisivi via Internet, sono escluse dal pagamento del canone.
Invece, un apparecchio originariamente munito di sintonizzatore -come tipicamente un televisore- rimane soggetto a canone anche se successivamente privato del sintonizzatore stesso, ad esempio perché lo si intende utilizzare solo per la visione di DVD.

CNA vuole rassicurare gli imprenditori chiarendo che nulla è cambiato rispetto a due anni fa e che il canone va pagato solo per chi si trova in possesso di apparecchi atti o adattabili per la ricezione dei canali televisivi. "Vale la pena specificare - afferma Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA - che un apparecchio si intende "atto" a ricevere le radioaudizioni se e solo se include nativamente gli stadi di un radioricevitore completo; sintonizzatore radio, decodificatore e trasduttori audio/video per i servizi televisivi, solo audio per i servizi radiofonici. Un apparecchio è "adattabile" invece se e solo se include almeno uno stadio sintonizzatore radio ma è privo del decodificatore o dei trasduttori, o di entrambi i dispositivi, che, collegati esternamente al detto apparecchio, realizzerebbero un radioricevitore completo". 

Ne deriva che un apparecchio privo di sintonizzatori radio operanti nelle bande destinate al servizio di radiodiffusione non è ritenuto né atto né adattabile e per esso non va pagato alcun canone TV. "Consigliamo alle imprese – conclude Dallari - di verificare a quale tipologia appartengono gli apparecchi detenuti nell'ambito aziendale: se sono atti o adattabili il pagamento del canone speciale RAI sarà dovuto e del numero del relativo abbonamento dovrà essere data evidenza nella prossima dichiarazione dei redditi. In caso diverso, non dovrà darsi seguito ad alcun pagamento. Nel frattempo, la CNA Nazionale ha chiesto al Governo il blocco dell'invio dei bollettini alle imprese".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Un momento di informale e libera conversazione sul tema del coworking, appuntamento mercoledì 2 luglio alle ore 18.00 in CNA -

Parma, 30 giugno 2014 -

Il Gruppo CNA Giovani Imprenditori di Parma, organizza, grazie al prezioso sostegno della Banca Popolare di Lodi – Gruppo Banco Popolare, un incontro che avrà come tema protagonista il coworking. Ospiti dell'evento saranno Riccardo Valentino, autore di "Coworking Progress. Il Futuro è arrivato" e Ivana Pais, Sociologa e Docente Ricercatrice della Facoltà di Economia dell'Università Cattolica di Milano.

"Coworking" è condivisione, apertura, scambio, nascita di relazioni, una vera e propria creazione di valore. Il mondo del lavoro è cambiato e continua a farlo giorno dopo giorno verso il futuro con una nuova organizzazione e un nuovo approccio alla realtà lavorativa ed economica. 

La ricerca del ritorno al passato e a vecchi schemi non è più possibile, la strada da percorrere è invece quella dell'innovazione mentale e della co-creazione di nuovi percorsi. 

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

Premiata al meeting dell'Area Centro Nord di Poste Italiane Martina Segalini, dell'ufficio postale di San Nicolo' a Trebbia -

Piacenza, 30 giugno 2014 -

Serietà, competenza, credibilità e responsabilità come qualità professionali per porsi in maniera vincente all'interno del mercato dei prodotti finanziari.
Al meeting dell'Area Centro Nord (Emilia Romagna e Marche) di Poste Italiane dedicato agli specialisti commerciali, a salire sul gradino più alto durante la premiazione, è stata fra gli altri Martina Segalini, dell'ufficio postale di San Nicolo' a Trebbia, per la sua capacità di capire i bisogni della clientela proponendo le soluzioni più adatte alle diverse necessità, ispirandosi all'etica, alla competenza professionale e al rispetto della persona.
Proprio questi aspetti sono stati gli argomenti centrali della convention territoriale che ha rappresentato un importante momento di aggregazione e di confronto sulla vasta gamma di prodotti e servizi offerti quotidianamente da Poste Italiane: Poste Vita e Poste Assicura, conti correnti, PosteMobile, libretti postali.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

Giovedì 3 Luglio un corso di una giornata per scoprire le soluzioni organizzative più adatte per gestire la presenza della propria azienda all'estero -

Modena, 30 giugno 2014 -

Se l'obiettivo di una azienda italiana è quello di presidiare il mercato estero, è fondamentale avere chiaro che l'attuale globalizzazione e l'alta competitività del mercato impongono la scelta di un approccio moderno che necessita di flessibilità e soprattutto di una gestione attenta delle risorse economiche. Partendo dal presupposto che l'uso di mandatari di agenzia a presidiare il nuovo posto di lavoro ormai è stato scavalcato da modelli organizzativi che prevedono la presenza fisica di personale all'estero alle dirette dipendenze della casa madre, per aiutare gli imprenditori ad avere un quadro pratico e operativo CNA ha deciso di organizzare un corso che si terrà in una sola giornata, quella di giovedì 3 luglio (dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00) presso la sede della CNA Provinciale, in via Malavolti 27 a Modena. L'obiettivo è analizzare nel dettaglio la creazione di un ufficio di rappresentanza, i limiti della stabile organizzazione, la tassazione estera, l'invio del personale all'estero e il service. Il relatore del corso Alessandro Arletti, dello Studio Arletti & Partners, si soffermerà ad esaminare anche le problematiche di carattere giuridico, fiscale e contributivo relative allo spostamento di personale dipendente, dell'applicazione delle convenzioni fiscali internazionali e dei principi OCSE. Il corso è rivolto a responsabili della gestione delle risorse umane all'estero, responsabili amministrativi e finanziari e amministratori di aziende di ogni dimensione, visto che a fare la differenza, in questo caso, non è il numero di dipendenti ma la vocazione all'export.
Il costo del corso, sulla base del raggiungimento di un numero minimo di partecipanti, è di 100 Euro + Iva per imprese associate CNA e 120 Euro + Iva per non associati CNA. Per informazioni è possibile contattare Rosita Lamacchia 059/418531, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

H&M, la famosissima multinazionale svedese simbolo della moda low cost, tra pochi mesi aprirà un punto vendita nel centro storico di Reggio Emilia. Luca Tamagnini, presidente della Federazione Moda Italia di Confcommercio Reggio Emilia, evidenzia in una nota stampa, opportunità e rischi da prendere in considerazione perchè questa novità diventi un'occasione per contribuire a dare slancio all'Esagono -

Reggio Emilia, 24 giugno 2014 -

"Come già noto, ad ottobre approderà nella nostra città, in centro storico, più specificatamente nel restaurato Palazzo Busetti (ex sede INPS), la famosissima multinazionale svedese H&M, per la gioia delle teenager reggiane e non solo.
H&M, per chi non la conoscesse, è una multinazionale del comparto moda con sedi in tutto il mondo ed è uno dei marchi più influenti del lifestyle adolescenziale globale. Vende prodotti di confezione estera e si inserisce in una fascia di prezzo molto bassa.
Proprio su questo mi piacerebbe soffermarmi. Vogliamo che i nostri ragazzi crescano succubi della globalizzazione, incapaci di cogliere l'importanza della provenienza dei prodotti, della loro qualità e storia, e che per loro contino solo prezzo e attrattiva del prodotto? Come associazione e come Federazione Moda Italia è nostro compito rendere i consumatori consapevoli del fatto che spendere poco non vuol dire spendere bene. Spesso, troppo spesso, una spesa minima è sinonimo di prodotti di bassa qualità e di facile deteriorabilità. Non per forza bisogna avere venti t-shirt di colori differenti da 9,99€, ne bastano dieci da 20,00€ o perfino cinque da 40,00€.
Ben vengano i colossi della moda nel nostro centro storico. Noi piccoli commercianti non dobbiamo perdere l'occasione di avere più utenza nell'Esagono. Sta poi a noi, col nostro savoir-faire, la nostra preparazione e soprattutto coi nostri prodotti, convincere i clienti a scegliere noi invece di altri.
L'ultimo punto è una domanda che rivolgo alla nuova Amministrazione comunale. Come si intende affrontare al meglio questa nuova opportunità per dare slancio al nostro centro storico? Quali sono gli interventi per accogliere al meglio le migliaia di persone che raggiungeranno l'Esagono dalla città e dalla provincia? Come presidente di categoria mi rendo disponibile per un confronto sul tema, sperando che questa proposta non rimanga inascoltata."

(Fonte: Confcommercio Reggio Emilia)

 

 

Ricerca e innovazione: con Spinner 149 aziende, 2000 nuovi occupati e oltre 500 mila persone coinvolte. L'assessore Patrizio Bianchi: "Con Spinner abbiamo creato un collegamento tra conoscenza e sviluppo del territorio" -

Parma, 20 giugno 2014 -

Imprese innovative, startup, spinoff, ricerca, sviluppo e soprattutto nuovi occupati: sono queste le parole chiave emerse dal racconto dell'esperienza Spinner, il Programma regionale di interventi per la qualificazione delle persone nel settore della ricerca e della innovazione tecnologica cofinanziato dal Fondo sociale europeo. Oltre 13 anni di lavoro che hanno permesso in Emilia-Romagna di investire nella crescita del territorio e far nascere 149 nuove aziende delle quali 115 ancora attive, con un tasso di sopravvivenza pari al 77% e un fatturato medio in crescita costante. Tra queste anche 60 spinoff accademici, risultati che rendono la Sovvenzione Spinner best practice delle politiche per gli spin off in ambito universitario. I traguardi di Spinner sono stati presentati ieri in Regione al convegno Work Maker.

"Durante la sua attività, Spinner è stato capace di creare un collegamento tra conoscenza e sviluppo del territorio - ha detto l'assessore regionale alla Ricerca e Università Patrizio Bianchi - Continueremo ad investire per creare nuova occupazione e occasioni di autoimprenditorialità, coinvolgendo le scuole medie superiori, rivolgendoci non solo alla ricerca ma anche alla creatività e pensando un programma rivolto non soltanto ai giovani".
"Spinner è stata un'esperienza di lungo periodo - ha detto Paolo Bonaretti, presidente del Consorzio Spinner - con cui si è trasferita l'alta specializzazione di laureati e dottorandi alle imprese che volevano innovarsi, creando le condizioni per un ambiente stimolante che tutela e valorizza i talenti e permette lo sviluppo tecnologico ed economico del territorio".

Nelle azioni di trasferimento tecnologico degli 869 nuovi posti di lavoro creati, circa il 60% coinvolge le imprese ospitanti o l'ambito della ricerca per un legame stretto con l'università. Investire sul capitale umano, premiare l'istruzione e supportare l'innovazione delle imprese sono stati i pilastri delle azioni Spinner che hanno messo al primo posto le persone. Più di 500 mila persone che hanno potuto usufruire di questo percorso, avviato nel 2001, che ha dato ai giovani laureati e laureandi un incentivo alla creatività e al mettersi in gioco.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Allarme lanciato dal sindacato dei lavoratori agroindustriali Fai-Cisl di Modena per le forti ripercussioni negative sulla richiesta di manodopera sia nelle aziende agricole che nelle cooperative di trasformazione causate a causa delle recenti calamità naturali -

Modena, 19 giugno 2014 -

A causa delle recenti calamità naturali ci saranno forti ripercussioni negative sulla richiesta di manodopera sia nelle aziende agricole che nelle cooperative di trasformazione. L'allarme è lanciato dal sindacato dei lavoratori agroindustriali Fai-Cisl di Modena, che stima nel 2014 una perdita tra le 30 e 40 mila giornate di lavoro, con possibili ripercussioni anche nel 2015. «Nei Comuni più colpiti dagli ultimi eventi (Bastiglia, Bomporto, Nonantola e Soliera) gli operai agricoli a tempo determinato hanno lavorato negli ultimi tre anni in media quasi 78 mila giornate l'anno – spiega Pier Secondo Mediani, reggente della Fai-Cisl - Dunque quest'anno rischiamo di perdere la metà delle giornate di lavoro e ci sono timori anche per il prossimo anno. Il Comune con le maggiori difficoltà lavorative potrebbe essere Bomporto, dove ha sede una grossa cooperativa ortofrutticola di conservazione e commercializzazione che già nel 2013 ha subito una riduzione di 8 mila giornate rispetto all'anno precedente. Preoccupa meno il caso dei dipendenti fissi, il cui dato medio è di circa 12 mila giornate lavorative annue; essi dovrebbero risentire della calamità in misura inferiore rispetto agli stagionali». Ricordiamo che gli operai fissi sono quelli assunti con contratto a tempo indeterminato, mentre gli stagionali lavorano al massimo 150 giorni l'anno. Nelle cooperative ortofrutticole sono quelli che lavorano durante il periodo della raccolta frutta e, nelle cantine, durante la vendemmia. Con la tromba d'aria e la grandinata del 30 aprile si è allargata l'area già colpita dal terremoto e dall'alluvione. Sono quasi 13 mila gli ettari coinvolti. Nella zona del Sorbara i danni alle colture vanno da un minimo del 30 per cento fino al 100 per cento della produzione 2014. «Le coltivazioni più colpite sono pere e uva, non solo la frutta ma anche le piante, quindi con danni probabili anche alla produzione del prossimo anno – afferma Valeria Camurri, direttore della Copagri (Confederazione produttori agricoli) di Modena - Questo causerà alle imprese perdite di quote di mercato perché, quando manca il prodotto, grossisti e commercianti lo reperiscono su altri mercati. Per quanto riguarda i risarcimenti, meglio abbandonare la richiesta della no tax area, che non è stata concessa nemmeno per il terremoto. Abbiamo già provveduto a consegnare ai parlamentari modenesi un emendamento da inserire nel "decreto Modena", pubblicato a metà maggio in Gazzetta Ufficiale, con il quale chiediamo di lasciare aperta la valutazione dei danni da alluvione, risarcibili con il decreto, in modo da poter indennizzare con le risorse disponibili anche il mancato reddito causato dall'evento del 30 aprile per il quale, vista la sua eccezionalità e le distruzioni causate, chiediamo lo stato di emergenza». La Copagri ricorda che per le strutture danneggiate dal tornado, così come per la tromba d'aria del 3 maggio 2013, si aprirà una misura (la 126) sul Piano regionale di sviluppo rurale che liquida l'80 per cento delle spese di ricostruzione; sono comprese strutture, macchine e attrezzature, scorte vive e scorte morte eventualmente danneggiate. «Stiamo chiedendo alle nostre strutture nazionali maggiore attenzione e risorse sul "caso Modena", il cui territorio è stato colpito nel 2012 dal terremoto e dalla siccità, nel 2013 dalla tromba d'aria e dalle piogge persistenti, nel 2014 dall'alluvione, dall'eccezionale grandinata del 30 aprile, nonché dal tornado dello stesso giorno. Questo – continua Camurri - sapendo che siamo in "concorrenza" con i disastri ambientali accaduti in Veneto, Calabria, Sardegna e Marche. Urgono provvedimenti per far fronte all'emergenza ambientale e al dissesto idrogeologico. La legge 102 sulle calamità, infatti, non concedendo né contributi a fondo perduto né mutui a tasso agevolato per le aziende che hanno subito danni per le colture assicurabili, non è di fatto una fonte alla quale attingere. Questo nonostante la grandinata del 30 aprile abbia divelto reti antigrandine e danneggiato la produzione sottorete che non viene ovviamente assicurata proprio perché le reti – conclude il direttore della Copagri di Modena - dovrebbero essere sufficientemente protettive».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

Proseguono anche negli stabilimenti modenesi della Case New Holland Italia il blocco degli straordinari e di tutte le forme di flessibilità proclamato l'altro giorno dai sindacati Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Uglm-Ugl e Aqcf per protestare contro la rottura della trattativa per il ccsl (contratto collettivo specifico di lavoro) del gruppo Fiat Chrysler Automobiles.

Modena, 18 giugno 2014 -

«Nell'ultimo incontro sindacati-azienda non è stato possibile trovare un accordo sull'una tantum per il 2014. A fronte dei 390 euro richiesti da noi, – spiega il segretario provinciale della Fim Claudio Mattiello, che fa parte della delegazione trattante - FCA ne ha offerti 250, cioè un terzo in meno. Se l'azienda ha la volontà di proseguire la discussione, deve essere disponibile ad accettare una mediazione che tenga conto delle esigenze di entrambi, avvicinando le distanze sugli aspetti economici e normativi ancora aperti».

I sindacati presenti al tavolo (Fiom non partecipa) sono convinti di aver messo in campo proposte responsabili che tengono conto di un corretto equilibrio tra azienda e lavoratori. Mattiello fa capire che se queste proposte non fossero recepite, si finirebbe con il mettere in discussione le relazioni sindacali in tutti gli stabilimenti FCA; a quel punto si potrebbe arrivare anche una protesta più ampia, come lo sciopero in tutto il gruppo. «Per questo motivo ci auguriamo che FCA rifletta sulle possibili mediazioni e ci convochi entro questa settimana, evitando così – conclude il segretario provinciale della Fim-Cisl - il protrarsi di una situazione di conflitto per ora solo agli inizi».

(Fonte: ufficio stampa Federazione Italiana Metalmeccanici)

Luca Tamagnini eletto vice presidente regionale della categoria affiancherà il neo presidente Marco Cremonini, di Bologna, e l'altro vice presidente, Giammaria Zanzini, di Rimini. Tra le problematiche che ha dichiarato di affrontare, la necessità di avviare un confronto con l'Agenzia delle Entrate e con il mondo del credito -

Reggio Emilia, 16 giugno 2014 -

Nel corso della riunione, giovedì 12 giugno, del Comitato Regionale di Federazione Moda Italia Confcommercio Emilia Romagna, Luca Tamagnini è stato eletto vice presidente regionale della categoria. Affiancherà il neo presidente Marco Cremonini, di Bologna, e l'altro vice presidente, Giammaria Zanzini, di Rimini. Luca Tamagnini, titolare di due negozi di calzature, uno a Reggio Emilia e uno a Riccione, è presidente di Federazione Moda Italia Reggio Emilia. «Insieme al presidente Cremonini, che è anche consigliere nazionale, e al vice presidente Zanzini –spiega Luca Tamagnini- faremo squadra e porteremo le nostre battaglie a un livello superiore, quello regionale, per una categoria che aveva forte bisogno di attività sindacale». «Nel nostro programma di lavoro –continua Luca Tamagnini- abbiamo definito quattro priorità. Proseguire l'impegno per trovare soluzioni condivise all'interno della categoria, rispetto alle problematiche di maggiore interesse per il settore, a partire dai saldi e dagli orari di apertura dei negozi. Particolare attenzione sarà quindi rivolta alla necessità di avviare un confronto con l'Agenzia delle Entrate e con il mondo del credito, tutto questo alla luce di un momento di grave difficoltà del settore. Ottenere poi una regolamentazione regionale degli outlet. Definire, infine, un decalogo sul rapporto tra negozi di moda e fornitori per riequilibrare una relazione a tal punto sbilanciata a favore di questi ultimi da mettere spesso in crisi le attività di vendita al dettaglio».

(Fonte: Ufficio Stampa Confcommercio Reggio Emilia)



Giovedì 19 giugno Unimore ospita l'evento promosso da CNA Reggio Emilia e GT Idea sull'importanza della comunicazione online -

Reggio Emilia, 16 giugno 2014 -

Giovedì 19 giugno dalle 14.30 alle 19 presso l'Aula Magna dell'Università di Modena e Reggio, in Via Allegri, 9 arriva il GT Study Day. L'evento, organizzato da CNA Comunicazione e terziario avanzato in collaborazione con CNA Giovani Imprenditori e CNA Impresa Donna, e da GT Idea - società specializzata nelle strategie nelle attività di ricerca, formazione e consulenza nel settore del Web Marketing, ha lo scopo di capire e conoscere i cambiamenti legati al web per le PMI. I temi trattati nel corso della giornata riguarderanno in particolare search strategy, vetrine virtuali e promozione video. Cosmano Lombardo (direttore di GT Idea) e Giorgio Taverniti, CEO di GT Idea e fondatore della omonima Community online, la più grande d'Italia dedicata ai temi del Web Marketing, interverranno sul web marketing e la SEO (Search Engine Optimization), fondamentali per la promozione del proprio business a livello globale, e offriranno una panoramica sulla rivoluzione del Search Marketing, focalizzandosi sui cambiamenti derivanti dall'azione di Google. Seguiranno gli interventi di Luca Bove, esperto di marketing strategico e operativo, che approfondirà il tema della promozione del proprio prodotto/servizio attraverso le vetrine virtuali (marketplace) e Anna Covone, sulla promozione video attraverso Youtube. 

Giuliano Ferrari, Presidente provinciale CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, spiega come: "Con questo importante evento, oltre ad aumentare le sinergie di azione tra le Unioni e i Raggruppamenti del sistema CNA, ci poniamo l'obiettivo di aumentare all'interno delle PMI la consapevolezza dell'importanza di investire sul canale Internet per sviluppare il business e accrescere la propria visibilità. Ciò significa definire obiettivi, pianificare azioni e strategie, monitorare i risultati con metodo e costanza". Dello stesso avviso Manuel Villa, Presidente provinciale CNA Giovani Imprenditori, che aggiunge: "Vorremmo diffondere una nuova cultura d'impresa secondo la quale diviene necessario, anche per le micro, piccole e medie imprese, affrontare un mercato difficile ed in continuo cambiamento utilizzando i canali web. Il marketing tradizionale non è più sufficiente, bisogna saper cogliere le relazioni tra web e marketing per analizzare il proprio target di riferimento, comunicando e vendendo il proprio prodotto a livello globale". Cosmano Lombardo, direttore di GT Idea: "Oggi non prendere in considerazione il Search Marketing nell'impostazione di un sistema di business equivale, nella maggior parte dei casi, a rimanere isolati dall'andamento del mercato e ancorati a modelli obsoleti. Esplorare il Search Marketing, approfondirlo e studiarne le strategie annesse e le implicazioni in ambito business è un'opera in cui ci siamo ambiziosamente lanciati insieme ai nostri Partner e agli altri operatori del settore. Speriamo che tale lavoro possa essere sostanzialmente utile a creare valore per coloro i quali azionano questa importante macro-leva del web marketing".

L'evento è gratuito ma l'iscrizione è obbligatoria tramite adesione online sul sito www.cnare.it. Segreteria organizzativa: Fosca Bonaretti, Tel. 0522-356350, Fax 0522-356351, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Saranno attribuiti a 10 imprenditori di Parma che con la loro attività hanno dato lustro al territorio. La cerimonia avrà la forma di un talk show condotto dal giornalista Andrea Gavazzoli e vedrà giovani studenti di Parma in dialogo con i premiati.

Parma, 13 giugno 2014 -

Fare impresa, creare valore. E' da questo semplice quanto fondamentale assunto che si è mossa la Camera di Commercio nell'individuare il personaggio di Parma che meriterà il premio "Aurea Parma", riconoscimento che l'ente camerale destina a chi ha portato in auge in Italia e nel mondo il nome di Parma e il suo territorio. Ad altri 9 imprenditori che si sono distinti nel creare valore per il parmense saranno consegnati i premi "Universitas Mercatorum Parmae".
La cerimonia di consegna si svolgerà in Camera di commercio giovedì prossimo dalle 16. L'evento avrà la forma di un talk show condotto dal giornalista Andrea Gavazzoli e, dopo l'introduzione di Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio, vedrà giovani studenti degli istituti superiori di Parma in dialogo con i premiati, per creare un momento di scambio e confronto positivo tra le generazioni.
"Fare impresa ogni giorno significa far leva su valori positivi quali la responsabilità, la creatività e la preparazione. - sottolinea il presidente Zanlari - La Camera di commercio riconosce questi valori e premia la passione e l'impegno degli imprenditori che, con il proprio operato, ne hanno dato concreta testimonianza contribuendo allo sviluppo economico e sociale della nostra provincia. Sarà un momento di festa nel quale ci riconosceremo, una volta di più, come comunità viva e operosa, nonostante le difficoltà del tempo presente."
Il pomeriggio vedrà alcuni intermezzi musicali affidati alle Voci Bianche della Corale Verdi di Parma, dirette da Beniamina Carretta, nominata il 2 giugno Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici e sociali.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di commercio)

 

Nel corso del Consiglio nazionale, Giovedì 12 giugno, il presidente Gardini lancerà il nuovo portale di Confcooperative, che in modo innovativo ed essenziale accompagnerà il navigatore, occasionale o abituale che sia, attraverso tutto ciò che occorre, dalle informazioni ai servizi -

Parma, 11 giugno 2014 -

Giovedì 12 giugno 2014 sarà una data che rimarrà, di certo nella storia, perché segnerà l'apertura dei mondali di calcio in Brasile. Per quel che ci riguarda, però, rimarrà anche negli annali di Confcooperative. Nel corso del Consiglio nazionale, il presidente Gardini lancerà il nuovo portale di Confcooperative che in modo innovativo ed essenziale accompagnerà il navigatore, occasionale o abituale che sia, attraverso tutto ciò che occorre, dalle informazioni ai servizi, tutto in pochi click. Importanti novità anche in casa Italia Cooperativa, il nostro house organ. Da settimanale online si trasforma in quotidiano online e raddoppia, perché diventa agenzia stampa. Innovazione fondamentale per "una comunicazione tempestivita e frizzante", come dice Gardini, delle nostre cooperative, del nostro sistema, dei nostri settori. Nel pomeriggio, ultimo, ma non meno importante appuntamento: alle 14.30 è la volta dell'internazionalizzazione sul web (programma allegato). Si perché Confcooperative dedica anche un portale all'internazionalizzazione. Una vera e propria bussola on line per le cooperative che volessero intraprendere politiche di internazionalizzazione e di export.

Era il 27 maggio 2004 quando andò on line il portale di Confcooperative così come lo vediamo oggi. Dopo 10anni e 16giorni di onorato servizio appende gli scarpini al chiodo. Da allora di strada ne abbiamo fatta, ma da veri cooperatori quali siamo non ci fermiamo su ciò che abbiamo fatto, ma fedeli alle nostre radici guardiamo avanti, con coraggio, per continuare a rispondere alle sfide dei tempi e alle esigenze dei territori e delle comunità, perché "i cooperatori – dice Gardini – con responsabilità si caricano sulle spalle pezzi di paese".

(Fonte: Confcooperative Parma)

 

Mercoledì 11 Giugno (ore 20.30) incontro di CNA Modena e Bologna presso la CNA Provinciale Modena -

Modena, 10 giugno 2014 -

È possibile sviluppare nuove tecnologie e nuovi prodotti, avendo alla base una collaborazione con i centri di ricerca e le università, magari per riuscire ad avviare il proprio business sui nuovi mercati internazionali? La risposta di CNA ai suoi imprenditori è sì. Questo, peraltro è l'obiettivo che si è dato Innovanet, un'iniziativa nata nel 2008 su spinta dell'Unione Produzione che oggi aggrega qualcosa come un centinaio di imprese operanti nei più diversi settori, dalle costruzioni al benessere, dal tessile-abbigliamento al terziario avanzato, dall'installazioni impianti sino al comparto manifatturiero in tutte le sue declinazioni.
Con il coordinamento dell'associazione, questo vero e proprio network coinvolge i propri membri lungo tre direttrici: un forte collegamento con il sistema pubblico della ricerca, una facilitazione nell'accesso alle risorse necessarie a svolgere attività d'innovazione (bandi nazionali e comunitari, oltre a convenzioni di vario genere) e un utilizzo efficace delle strutture che CNA già mette a disposizione su questi temi.
Da questa idea nasce l'iniziativa CNA MATCHING Modena-Bologna: un momento di confronto e di scambio delle buone prassi durante il quale gli imprenditori di Innovanet illustreranno le competenze e conoscenze sviluppate grazie a questo strumento di relazione. L'incontro si terrà DOMANI, mercoledì 11 giugno alle ore 20.30 presso la sala direzione di CNA Provinciale di Modena, in Via Malavolti 27 con l'obiettivo di allargare alle aziende modenesi questa esperienza di successo.
Prenderanno parte al confronto Lorenzina Falchieri (Presidente Unione Produzione Bologna e co-fondatrice Innovanet), Paolo Bertuzzi (vice presidente Unione Produzione Bologna e co-fondatore Innovanet) e Roberta Piccinini (vice presidente Cna Bologna e co-fondatrice Innovanet), oltre ad altri imprenditori di questo network.
L'iniziativa rientra nell'ambito delle sinergie attivate dalle due Associazioni provinciali di Bologna e Modena con l'obiettivo di consolidare le buone prassi e le soluzioni più efficaci in grado di offrire opportunità di sviluppo alle imprese di due territori sempre più interconnessi tra di loro.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Dopo il caso del fornaio abusivo l'Associazione di via Maiella invita a rivolgersi solo a professionisti e a segnalare casi di abusivismo. "Diffidate dagli abusivi e controllate le etichette. Ne va della vostra salute" -

Reggio Emilia, 10 giugno 2014 -

"Il recente caso del fornaio abusivo che vendeva pane fatto in casa in condizioni igienico-sanitarie precarie è un esempio allarmante del dilagare della piaga dell'abusivismo, un fenomeno in rapida ascesa soprattutto in tempo di crisi. Come CNA Reggio Emilia ha denunciato con il lancio della campagna di sensibilizzazione "Basta abusivi" è il momento di sensibilizzare i consumatori a diffidare di questi "imitatori" e rivolgersi solo a professionisti seri e qualificati: il pane comprato da un abusivo fa la differenza soprattutto perché si mette a rischio la salute del consumatore".

È il commento di Laisa Rinaldi, Presidente provinciale di CNA Alimentare, alla notizia dell'arresto del fornaio ambulante abusivo nei mercatini dell'ex Foro Boario apparsa su tutti i giornali la scorsa settimana.

"L'abusivismo è sempre un rischio per i consumatori, a maggior ragione quando si tratta di prodotti alimentari - spiega Marco Simonazzi, titolare del Forno Pasticceria Simonazzi di Castelnovo Né Monti e membro del direttivo CNA Alimentare – che devono sottostare a rigide normative di etichettatura, tracciabilità degli ingredienti e che prevedono il rispetto di requisiti igienico sanitari in tutte le fasi di produzione, trasporto e commercializzazione."

"Un prodotto alla base dell'alimentazione come il pane – continua Simonazzi - è preso di mira da "fornai improvvisati" per il suo elevato consumo, ma il cliente deve chiedersi se ne vale la pena di rischiare anche gravi problemi di salute per risparmiare pochi centesimi invece di rivolgersi a fornai esperti che rispettano tutte le norme igienico-sanitarie e garantiscono un prodotto di sicura qualità".

"Ben vengano segnalazioni – conclude la Presidente Laisa Rinaldi - per portare alla luce fenomeni di abusivismo in qualsiasi settore e combattere questo male che danneggia il consumatore e la nostra economia. Per questo ricordiamo l'indirizzo mail dedicato Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. che CNA Reggio Emilia ha attivato per segnalazioni non anonime di cui si farà carico l'Associazione e il numero di telefono 0522-356395".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Confesercenti: "Un Pos per le MPMI associate e non, adattabile a smartphone o tablet per pagamenti rapidi, soprattutto svincolato dagli istituti bancari" -

Modena, 9 giugno 2014 -

Un Pos, per le micro e piccole imprese modenesi, ma a condizioni agevolate. Questo quanto riservato da Confesercenti Modena ai propri associati e non, in vista della scadenza del 30 giugno 2014 prossimo. A partire da quella data infatti scatta l'obbligo per professionisti ed imprese che emettono fatture o richieste di pagamento superiori ad importi di 30 euro, di consentire e garantire il pagamento ai clienti attraverso carte bancomat. Ragione che induce le MPMI a dotarsi, e quindi renderli funzionanti di Pos, in grado di garantire questo tipo di transazioni.

Confesercenti da sempre attenta nei confronti dell'innovazione e determinata a ricercare nuove forme di risparmio per i propri associati - a maggior ragione in un periodo come quello attuale contrassegnato da difficoltà evidenti, calo dei consumi e costi delle transazioni ancora elevati che da sempre rappresentano un aggravio per le imprese, in particolare quelle più piccole - ha voluto dare una prima risposta alle richieste delle imprese in modo semplice da un lato e cercando di contenere i costi del Pos dall'altro.

Allo scopo infatti l'Associazione imprenditoriale modenese ha istituito una convenzione col gestore telefonico Vodafone che prevede ad associati e non di dotarsi di M-Pos. Si tratta di un'innovativa tipologia di terminale che rispetto al tradizionale Pos consente per mezzo di un piccolo lettore di carte compatto di accettare pagamenti in mobilità collegandosi allo smartphone o al tablet dell'esercente, in modo semplice sicuro e veloce. Oltre all'innovazione tecnologica son anche altri i vantaggi che questa tipologia di Pos offre: in primo luogo non è più necessario possedere una linea telefonica fissa per ricevere pagamenti elettronici, dato che M-Pos sfrutta la connessione dati della Sim dello smarthphone/tablet; è di stimolo all'incremento delle vendite, facilitando gli acquisiti ovunque e in qualsiasi momento, dato che è possibile incassare pagamenti con carta anche al di fuori del punto vendita e con i medesimi standard di sicurezza. Ultimo, ma non meno importante rispetto ai Pos tradizionali, M-Pos, e questa è forse la novità più di rilevo, è completamente svincolato dagli istituti bancari rispetto ai tradizionali processi d'attivazione.

"Abbiamo voluto in questo modo – sottolinea Confesercenti - andare in contro ad esigenze manifestate a più riprese dai piccoli imprenditori del commercio, del turismo dei servizi come pure dai professionisti, cercando di offrire un'opportunità che rispetto al passato risulta semplice, veloce, sicura e dai costi contenuti. Resta però il fatto che manifestiamo tutta la nostra perplessità di fronte alla norma che dal 30 giugno 2014 renderà il Pos obbligatorio. Perplessità, in quanto tale provvedimento è destinato a penalizzare le piccole e piccolissime imprese già per altro in forte sofferenza a causa della crisi. Senza contare infine che non essendo previste sanzioni si rischia di vanificarne i contenuti".

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Ferraroni, Presidente CNA Area Padana Ovest: "Nessuno chiede di finanziare imprese che non hanno futuro. Ma è indispensabile ridare ossigeno alle pmi sane" -

Reggio Emilia, 5 giugno 2014 -

"Il problema dell'accesso al credito ha ridotto moltissimi artigiani e imprese in gravi difficoltà o peggio li ha costretti alla chiusura. Nessuno chiede di finanziare imprese che non hanno futuro, ma è indispensabile ridare ossigeno alle PMI sane, in grado di produrre. CNA fa la propria parte di rappresentanza di queste imprese chiedendo alle istituzioni strumenti più efficaci per favorire l'accesso al credito ma gli strumenti che abbiamo, anche se limitati, vanno utilizzati e la nostra associazione offre la consulenza necessaria per farlo". Queste le motivazioni principali secondo Cristina Ferraroni, Presidente CNA Area Padana Ovest, alla base del seminario dal titolo: "Come conoscere meglio il sistema bancario".

Obiettivo dell'incontro era quello di far crescere la consapevolezza su come funzionano gli istituti di credito e in particolare su quali sono i modelli con cui le banche valutano un'impresa. Discorso affrontato da Sergio Manini, formatore esperto di banca e finanza. Il rating, la classe di rischio, la perdita attesa: strumenti tecnici di valutazione da cui dipende se concedere un finanziamento o un affidamento e a quali costi.

Gianni Mazzi, Direttore di CNA Prefina, ha illustrato gli strumenti pubblici nazionali e regionali per il sostegno al credito. Si può dire che si sono fatti molti sforzi, in questi ultimi anni per sostenere le banche, meno per sostenere l'accesso al credito delle PMI: "Grazie al sistema di garanzie Unifidi – ha spiegato Gianni Mazzi – molte imprese sono riuscite ad ottenere dei finanziamenti ed è importante anche ricorrere agli strumenti pubblici come i fondi della nuova legge Sabatini, il fondo Energia e il fondo StartEr sui quali Prefina offre consulenza. Inoltre, CNA Reggio Emilia ha stretto convenzioni bancarie molto interessanti con diversi istituti di credito e grazie alle migliaia di domande che presentiamo sappiamo quali banche hanno più liquidità e disponibilità con le imprese".

Infine, Massimo Medici, Direzione CNA Servizi Imprese e Cittadini, e Marco Lasagni, Consulente CNA Prefina, sono entrati nel merito dei servizi dell'Associazione per difendere le imprese e sostenerle nei rapporti con le banche, come l'Home Banking SICURO, la predisposizione del business plan e il calcolo dell'anatocismo, servizio molto apprezzato dagli imprenditori presenti.

Per maggiori informazioni rivolgersi a CNA Prefina Tel. 0522-356389, 0522-356336, 0522-356251, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

"Made in Parma", il progetto, nato nell'ambito del master in "Web Communication e Social Media per giornalisti e comunicatori" dell'Università di Parma. Martedì 10 giugno alle 17 alla Sala Du Tillot della Camera di Commercio, la presentazione.

Parma, 4 giugno 2014 - di Paola Tanzi -

Il progetto, nato nell'ambito del master in "Web Communication e Social Media per giornalisti e comunicatori" dell'Università di Parma, che si presenta come una piattaforma di e-commerce narrativo dedicato al territorio del parmense, ma estendibile ad altre aree, e che sarà attivo da subito sui tre continenti, Europa, States e Asia, si rivolge alle aziende del settore alimentare: a quelle che hanno intenzione di guardare oltre il presente e cogliere l'opportunità che il web oggi offre. "Made in Parma" è una start up cui partecipano molti professionisti dell'ambito comunicativo e commerciale ed a cui hanno già aderito alcune delle più note aziende del settore "Food&Beverage" della provincia di Parma. La terza, ed ultima chiamata, quella di martedì, alle aziende interessate vedrà l'illustrazione del progetto di questa innovativa impresa che punta sul racconto, sullo storytelling, per quello che al momento è il primo esempio di e-commerce narrativo che vedrà un'offerta alle aziende partner del tutto nuova e professionale nel settore della comunicazione.

«"Made in Parma" è uno dei tanti laboratori del nostro corso giunti a destinazione- ha spiegato la professoressa Anna Maria Cavalli, presidente del master- che, assieme a quelli avviati con Agi e Gruppo Seat Volkswagen, hanno visto protagonisti i nostri ragazzi. È l'esempio di come dalla teoria sia possibile arrivare alla pratica e come una buona idea sia utilizzabile a livello professionale». «I dati parlano chiaro» ha aggiunto il coordinatore del corso, il professor Giorgio Triani. «Nel 2015 oltre 200 milioni di europei acquisteranno prodotti on line, con circa 40 milioni di nuovi clienti rispetto al 2011, il 20 per cento farà acquisti su siti esteri ed una ricerca Nielsen del 2013, condotta su 28.000 utenti internet in 56 Paesi, evidenzia che la propensione ad acquistare online prodotti "Food&Beverage" è cresciuta del 44 per cento in due anni. Non è, quindi, più procrastinabile lo sbarco sulla rete per un'azienda. Ma la scelta deve essere innovativa, coinvolgente. "Made in Parma" è questo: raccoglie prodotto, identità e territorio in un progetto d'impresa che parla al mondo».

Giovedì 5 Giugno (ore 20.30) presso la sede provinciale CNA un seminario per parlare del commercio elettronico e del diritto d'autore nell'era della rete -

Modena, 4 giugno 2014 -

Cambiamento: un termine strettamente legato alle attività collegate al web, ma anche, come sta accadendo negli ultimi mesi, un processo determinato dalle sempre più frequenti variazioni alla normativa di riferimento. E' il caso, ad esempio, delle vendite effettuate tramite web e la tutela sul diritto d'autore online.
Argomenti di cui si parlerà domani, giovedì 5 giugno alle ore 20.30, presso la sede Provinciale CNA in via Malavolti 27 a Modena, grazie al confronto con l'esperta di diritto applicativo alle nuove tecnologie, Maria Pia Miani di CNA Interpreta.
Si comincerà dal commercio elettronico, uno degli esempi di cambiamento più eclatanti. Questo tipo di commercio, infatti, rappresenta per il consumatore un'importante opportunità per fare acquisti risparmiando tempo e denaro, ma si tratta di un mercato ancora poco conosciuto, regolato da quel Codice del Consumo che il 14 giugno conoscerà notevoli cambiamenti.
L'incontro darà anche l'opportunità per esaminare anche le variazioni sul regolamento dell'Agcom, novità entrate in vigore a fine marzo e riguardanti la tutela del diritto d'autore on line. In particolare ci si soffermerà su uno dei passaggi più discussi del regolamento, quello che riguarda la possibilità, per la stessa Agcom, di poter intervenire sui siti ritenuti responsabili di violazione del diritto d'autore, senza l'intervento dell'autorità giudiziaria.
La partecipazione all'evento è gratuita.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA Modena)