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 “Testarolo Pride – Spring edition”, in programma i prossimi 4 e 5 maggio, rivestono di un’importanza particolare e in grado di attirare visitatori e turisti in arrivo da tutta Italia.

 

Pontremoli ed enogastronomia da sempre procedono “a braccetto”. Un binomio noto ben oltre i confini territoriali che pone le sue radici sulle numerose tipicità che fanno parte delle tradizioni della realtà pontremolese.

Sinonimo di semplicità che si sposa con il gusto, di originalità che incontra la storia, di passato che si unisce con il presente, sua maestà il Testarolo da sempre riveste un ruolo di primo piano sulle tavole dei pontremolesi ma non solo. Noto ben oltre i confini del territorio, è il piatto principe della tradizione di questa realtà, in cui si ritrovano alcuni dei tratti caratteristici della cultura e della storia che ha dato vita a quanto oggi più che mai vuole essere riscoperto e valorizzato.

Per questo iniziative come “Testarolo Pride – Spring edition”, in programma i prossimi 4 e 5 maggio, rivestono di un’importanza particolare e in grado di attirare visitatori e turisti in arrivo da tutta Italia.

La formula è semplice. 

Nove ristoranti tra i più noti del territorio, proporranno per le due giornate, menù creati ad hoc per l’occasione e in cui il vero protagonista, neanche dirlo, sarà il Testarolo. Ricette della tradizione o rivisitate per l’occasione, per rendere il noto prodotto pontremolese ancora più speciale del solito, donandogli quei dettagli di originalità e sapori che solo durante questo eventosarà possibile gustare. 

Al visitatore la scelta del luogo e dell’ordine attraverso il quale “affrontare” questa maratona di sapori e bellezza.

Nove i ristoranti che parteciperanno all’occasione con menù da gustare a pranzo o cena:

L’Oca Bianca, viale Cavour, 0187.833219;

Osteria della Luna, via P. Cocchi, 0187.833610;

La Cortina di Cacciaguerra, piazza della Repubblica, 0187.830050;

Osteria San Francesco e il Lupo, piazza San Francesco, 0187.833604;

Cà del Moro, loc. Casa Corvi, 0187.830588;

Il Menhir, via IV Novembre, 0187.830948;

Country Club, via Veterani dello Sport, 0187.832581;

Caveau del Teatro, piazza del Teatro, 0187.833328;

Osteria da Bussè, piazza del Duomo, 0187.831240.

 

“Il testarolo, cibo per il corpo e per la mente, fil rouge che unisce nel tempo e nello spazio tutti coloro che amano il bello e il buono”. 

Per scoprirlo e gustarlo, l’appuntamento è a Pontremoli, la sua patria, il 4 e 5 maggio. Un appuntamento con la storia, con il gusto, con la tradizione e con tutto ciò che fa di Pontremoli fulcro e perno attorno al quale vivere, scoprire e assaporare. 

 

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Ristoratori e aziende parmigiane insieme per dare vita a una cena solidale che ha visto 1500 persone sedersi a tavola pr gustare un menù che racconta Parma e le sue eccellenze. Il ricavato a a sostegno dei ragazzi della comunità

Di Chiara Marando –

20 Aprile 2019 -

Parma, con le sue aziende e i ristoratori, arriva a San Patrignano per una serata all’insegna della condivisione, al fianco dei ragazzi che ogni giorno, con fatica e tenacia cercano di disegnare un nuovo futuro, di crearsi un domani con orgoglio e capacità. Loro sono i figli di una Comunità che ormai da quarant’anni porta avanti una missione, quella iniziata da Vincenzo Muccioli alla fine degli anni ’70.

Quella che è andata in scena è stata una cena solidale da 1500 persone per contribuire alla raccolta fondi a favore di questa grande realtà. A deliziare, uno speciale menù di Parma, realizzato dai ristoratori Parma Quality Restaurants con il prezioso supporto delle aziende del territorio.

Capofila dell’iniziativa sono stati gli chef Fabio Romani e Massimo Spigaroli, insieme a Silvano Romani e Roberto Bezzi di San Patrignano, ai quali si sono affiancati con entusiasmo il gruppo del Parma Quality Restaurants. Insieme per dare vita ad una serata unica e gustosa, a partire dagli antipasti di salumi, Parmigiano Reggiano e giardiniera, fino al Gazpacho alla parmigiana. Poi lo Scrigno di Parma, arricchito all’interno dagli anolini e adagiato su crema di Parmigiano Reggiano, per passare alla Punta ripiena accompagnata da lasagnetta di verdure e finire con la Colomba di Claudio Gatti. Nel calice i vini di Ceci, San Patrignano e Monte delle Vigne.

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Gli chef Parma Quality Restaurants hanno lavorato il giorno insieme ai che operano nelle cucine della Comunità, collaborando e aiutandosi reciprocamente, come ha spiegato Fabio Romani: «I ragazzi erano preparatissimi e organizzati, è stato davvero meraviglioso vederli lavorare».

Per il Parma Quality Restaurants erano presenti: Massimo Spigaroli (Antica Corte Pallavicina), Fabio Romani (Ristorante Romani), Enrico Bergonzi e Marco Pizzigoni (Ristorante Al Vèdel), Andrea Nizzi (Ristorante 12 Monaci) Francesco, Barbara e Luca Dall’Argine (Antica Hostaria Tre Ville), Isabella Chiussi (Osteria Il Bersò), Nico Tamani (Vecchia Fucina), Filippo Cavalli (Osteria dei Mascalzoni), Francesca Toma (Vecchio Borgo), Maria Anedda (Les Caves), Michele Buia (Il Cortile), Simone Berzolla (Giorgione’s). Oltre al team de La Tavernetta del Lupo e Carlo Rabaglia de La trattoria di Vigion.

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«Come ristoratori abbiamo subito aderito all’iniziativa, perché crediamo fortemente nel valore sociale e relazionale del cibo – ha commentato il presidente Parma Quality Restaurants Enrico Bergonzi -. Affiancare i ragazzi di San Patrignano, conoscere dall’interno questa realtà, vedere i sorrisi e ascoltare le parole di chi sta affrontando il percorso all’interno della comunità, fa riflettere e aiuta a capire quanto sia importante stargli vicino».

«Con questa cena abbiamo portato in tavola un cibo che parla di Parma, grazie alla partecipazione di una squadra fatta di ristoratori e aziende che si è progressivamente ampliata, unita dalla volontà di sostenere i ragazzi della Comunità – ha spiegato Massimo Spigaroli -. Speriamo di poter tornare presto per realizzare una nuova serata».

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«Possiamo dire che questa cena è nata quasi per gioco, una sera attorno a un tavolo, si parlava di San Patrignano ed ora eccoci qui, fra tutti questi ristoratori e aziende. Grazie a Parma per essere entrata a far parte della nostra famiglia» ha commentato Roberto Bezzi, presidente cooperativa agricola San Patrignano.

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Dal 10 maggio al 2 giugno, abitanti di Parma e turisti avranno sette occasioni imperdibili per scoprire giardini del centro storico cittadino, tanto affascinanti quanto poco noti, gustando proposte gastronomiche d’eccellenza e selezioni musicali di ispirazione verdiana. Il tutto grazie alle collaborazioni con Parma Quality Restaurants, Silvano Romani e Teatro Regio di Parma - Verdi Off.

“Giardini Gourmet”, evento inserito nel calendario internazionale ufficiale del garden festival londinese Chelsea Fringe, rientra nel programma del progetto Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, reso possibile dall’impegno congiunto di Istituzioni, Consorzi e aziende del settore food.

«Se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che vi serve» affermava Cicerone più di duemila anni fa. Più recentemente, nel Novecento, il critico letterario Héctor Bianciotti sosteneva che «I giardini sono una delle forme dei sogni, come le poesie, la musica e l’algebra». Insieme, questi due aforismi sintetizzano alla perfezione lo spirito di “Giardini Gourmet”, al via a Parma nel weekend dal 10 al 12 maggio. È uno degli eventi clou nel cartellone 2019 del progetto Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, promosso dal Comune di Parma e dalla Fondazione omonima, sotto la regia di Parma Alimentare e dell’associazione “Parma, io ci sto!”.

Il format studiato da Angela Zaffignani, paesaggista ed esperta di botanica, infatti, tesse insieme le tre identità di Parma. Innanzitutto, la sua dimensione verde e culturale: la città ducale è infatti disseminata di incantevoli giardini, dalle storie curiose e significative. Un patrimonio di grande valore, di cui però manca consapevolezza: molti di questi angoli verdi sono ignoti agli stessi abitanti di Parma, spesso perché di proprietà privata e normalmente non aperti al pubblico. In secondo luogo, come certificato da UNESCO nel dicembre 2015, Parma è Città Creativa della Gastronomia: qui nascono eccellenze DOP e IGP come Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP, Culatello di Zibello DOP, Salame Felino IGP, Coppa di Parma IGP, Fungo di Borgotaro IGP. E, passando all’ambito enoico, i Vini DOC Colli di Parma. Parma è poi culla di altre filiere importanti come quelle della pasta (qui ha sede il primo player mondiale nella produzione di pasta), del pomodoro (è il primo distretto industriale in Italia nella trasformazione del pomodoro), delle alici (è infatti lontano dal mare che, specialmente in passato, era necessario sapere lavorare e conservare il pesce: le più antiche aziende italiane di conserve ittiche si trovano nella Food Valley parmense) e del latte (parmense è l’azienda leader nel settore in Italia). Infine, Parma è una città dalla grande tradizione musicale: il pensiero va immediatamente all’opera lirica e a grandi maestri di natali parmensi come Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini. Appuntamento annuale imperdibile è il Festival Verdi, a cui recentemente si è affiancato Verdi Off, una rassegna di appuntamenti collaterali, curata dal Teatro Regio di Parma, che offre occasioni di incontro e scoperta della musica del Maestro a un pubblico eterogeneo per età e background culturale.

“Giardini Gourmet” lega insieme queste specificità di Parma: il verde, la cultura, il buon cibo e la musica. L’idea di Angela Zaffignani è quella di aprire agli abitanti, ai turisti, ai melomani, ai foodie e agli appassionati di gardening, alcuni dei cortili più affascinanti del centro storico di Parma, puntando sul connubio con proposte gastronomiche gourmet e con la grande musica. Già sperimentato con successo alcuni mesi fa, durante “Settembre Gastronomico”, questo format è reso possibile dall’impegno profuso da un gran numero di attori. La curatela gastronomica è di Parma Quality Restaurants, l’associazione - riunisce 28 chef, sotto la presidenza di Enrico Bergonzi - che rappresenta la migliore espressione della cucina parmense. A questo consorzio si affiancherà Silvano Romani, che firmerà le proposte culinarie in occasione delle date di domenica 12 maggio e domenica 2 giugno. Gli chef di Parma Quality Restaurants avranno il compito di studiare un ideale viaggio gastronomico tra i prodotti made-in-Parma: di fondamentale importanza è la collaborazione con i Consorzi di Parmigiano Reggiano DOP e Prosciutto di Parma DOP e con aziende come Barilla, Delicius Rizzoli, L’Isola d’Oro, Mutti, Parmalat, Rizzoli Emanuelli, Rodolfi Mansueto e Zarotti. La selezione musicale, di matrice verdiana, è invece curata da Teatro Regio di Parma - Verdi Off.

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L’edizione primaverile di “Giardini Gourmet” prenderà il via venerdì 10 maggio per concludersi domenica 2 giugno: sette gli appuntamenti previsti, suddivisi tra quattro weekend consecutivi. Con l’esclusione dei tre eventi in programma nel weekend di apertura e dell’evento conclusivo, ogni serata avrà la forma di un walking tour, che toccherà due giardini distinti: il primo ospiterà l’aperitivo, il secondo un light dinner. Una curiosità: le date di “Giardini Gourmet” di sabato 18 e sabato 25 maggio sono state inserite nel calendario internazionale ufficiale di Chelsea Fringe, garden festival londinese emanazione del Chelsea Flower Show.

La partecipazione agli eventi “Giardini Gourmet” è esclusivamente su prenotazione, per un massimo di 100 persone a evento. I biglietti - prezzi a partire da 10 euro per i bambini e da 25 euro per gli adulti, diritti di prevendita esclusi - sono acquistabili online sul circuito VivaTicket.

Venerdì 10 maggio - Passeggiata e degustazione tra le rose

L'edizione primaverile di "Giardini Gourmet" si apre venerdì 10 maggio all'ex Convento di San Cristoforo. Uno spazio suggestivo voluto nel 1251 dalle monache benedettine di San Quintino e in origine destinato all'educazione delle fanciulle: oggi convertito in abitazione privata, l’ex Convento di San Cristoforo conserva arcate e capitelli rinascimentali e si caratterizza per aiuole e vialetti bordati di rose, oltre che per alberi da frutto. L'appuntamento è per le 19:30. Costo: 45 euro + prevendita.

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Si é conclusa la 28esima edizione del Campionato della Pizza 2019, che si è svolta presso le Fiere di Parma in contemporanea a Cibus Connet 2019, fiera internazionale dell'agroalimentare. Un'edizione da record con oltre 770 tra chef e pizzaioli, più di mille gare e 42 nazioni rappresentate.

Riccardo La Rosa si è classificato primo nella Categoria Pizza Classica con la sua versione 'profumi liguri' con cuore di burrata, pomodorino datterino, pomodorino giallo, pesto a mortaio, pinoli tostati e parmigiano. Vince anche il premio speciale parmigiano reggiano e il premio Triathlon.

Per la pizza in teglia il campione del mondo è Angelo D'Intino di Made in Italy a Ceppagatti (Pescara), con la sua 'Made in Italy' a base di formaggi, salsiccia, melanzane, tartufo, rucola e gorgonzola.

Nella categoria della pizza napoletana Stg (Specialità tradizionale garantita) ha vinto Lorenzo Collovigh della Wellpizza Eatalia di Udine con la sua marinara con San marzano, aglio e origano.

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Ieri pomeriggio, all'interno del fitto programma di Cibus Off, sotto i Portici del Grano, 52 allievi del Corso Superiore di pasticceria di ALMA hanno sostenuto una vera e propria prova d'esame. I docenti, chiamati a valutare le preparazioni degli allievi, hanno valutato anche la loro capacità di narrare il dolce preparato. La prova è stato un modo per proporre alla città le dolcezze regionali tipiche. Presenti anche il sindaco Federico Pizzarotti e l'assessore Cristiano Casa.

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PROSSIMI APPUNTAMENTI IN CALENDARIO PER CIBUS OFF 

Mercoledì 10 aprile
 
Ore 9.30    Lab-Bambini - Laboratorio del Gusto: P come Pesce. A cura Giocampus e Madegus
        
Ore 11.45    I Ripieni Chef”- Cooking show con Nicole Zerbini, Chef del Ristorante La Porta di Viarolo, per Chef Ripieno Parmalat
 
Ore 12.30  Parma Cuore del Pomodoro - Cooking show con Francesco Dall’Argine, Chef Antica Hostaria Tre Ville per Rodolfi Mansueto
 
Ore 18.00    Parola in Pentola: Migliorare la sostenibilità delle mense scolastiche  è possibile? Casi di studio nazionali ed internazionali a confronto – Introduce la  Prof.ssa F. Scazzina. Dialogo con la Dott.ssa B. Biasini, il Prof. M. Donati e la Dott. G.Lanza dell’Università degli Studi di Parma
 
Ore 19.00 #aperitips - cooking show con Filippo Cavalli, Chef dell’Osteria dei Mascalzoni per Zarotti
 
Ore 19.30 Aperitivo time
 
Chef del giorno: Nicole Zerbini (Porta di Viarolo), Raffaella Olivieri (Da Rita), Gianpiero Giarrizzo (Locanda del Sale), Francesco dall'Argine (Antica Hostaria Tre Ville)
                                  
 
Giovedì 11 aprile
 
Ore 9.30        Lab-Bambini - Laboratorio del Gusto: P come Pomodoro A cura Giocampus e Madegus 
 
Ore 11.15     Il rosso in cucina. Cooking Show con Michele Buia, Chef del Ristorante Il Cortile per Mutti                                                          
 
Ore 14.00      Innoviamo. Contest fra gli Chef delle Città Creative della Gastronomia UNESCO nel  mondo a confronto
 
Ore 17.00    Parole in Pentola - Progetto EDEN ISS: cibo spaziale per una Terra che cambia.
                      A cura di CNR, Università degli Studi di Parma, ALMA - Scuola Internazionale di Cucina  
                      Italiana e in collaborazione con ASI - Agenzia Spaziale Italiana
                      PRESSO PALAZZO DEL GOVERNATORE, PIAZZA GARIBALDI -PARMA
 
Ore 18.00     La Pasta incontra lo chef - Cooking Show con  Roberto Conti Ristorante Parmigianino –   
               Grand Hotel De La Ville Parma
 
Ore 19.45    Musica Maestro: Verdi OFF presenta il Maestro Giuseppe Verdi 
         
Chef del giorno: Michele Buia (Il Cortile), Matteo Dall'Argine (Trattoria del Cacciatore), Carduccio Pedretti (Alle Roncole)
 
 
Venerdì 12 aprile 
 
Ore 9.30       Lab-Bambini - Laboratorio del Gusto: P come Pasta  A cura Giocampus e Madegus 
 
Ore  11.45    Parole in Pentola:  La Pappa di Parma vola in Tanzania e Burundi. 
                       Racconti di progetti di cooperazione internazionale nel cuore dell’Africa. 
                       A cura della Prof.ssa F. Scazzina e della Prof.ssa E. Carini - Università degli Studi di Parma
 
Ore  13.30    "Dal 1906 l'esperienza ci rende unici. Alici Rizzoli,  il segreto di una vita saporita" – cooking show con Davide Censi, chef del Ristorante Antichi Sapori, per Rizzoli Emanuelli
 
Ore 18.00    P come Parmigiano Reggiano - cooking show con Enrico Bergonzi, chef del Ristorante Al Vedel per il Consorzio del Parmigiano Reggiano 
 
Ore 19.00  Parole in Pentola: Sostenibilità e prospettive future : le scelte di un azienda alimentare - a cura di Parmalat
                   
Ore 19.30    Aperitivo Time 
 
Chef del giorno: Davide Censi (Antichi Sapori), Enrico Bergonzi (Al Vedel)
 
 
Sabato 13 aprile
 
Ore 10.00       Colazione in famiglia: Il Cappuccione a cura di Parmalat
 
Ore 11.00    Parole in Pentola:  L’importanza della prima colazione: verità e consigli per un pasto completo - a cura di Parmalat
 
Ore 12.00      Dialoghi ai fornelli con Giuliano Baldessari, chef del  Ristorante Aqua Crua (1 stella Michelin)
 
Ore  16.30    Incontro di boxe su una tazza di caffè: la battaglia tra il rischio e il  beneficio relativo al consumo di alimenti. Introduce Prof.ssa C. Dall'Asta.  
                 Dialogo con il Dott. L. Della Fiora e il Dott. P. Mena – Università degli Studi di Parma
 
Ore 18.15    Merenda in gioco a cura di Parma Quality  Restaurants  con Andrea Nizzi - chef del Ristorante 12 Monaci   
 
Ore 19.30    Acciughe, origine e verità di un prodotto senza sofisticazioni- cooking show con Filippo Cavalli, chef del Ristorante Osteria dei Mascalzoni,  per L'Isola d'Oro
                        Dialogo con il Dr. Davide Bocelli, consulente innovazione e la Dr.ssa Sara Beduschi, esperta di alimenti.
      
Ore 20.00      Aperitivo in Musica
 
Chef del giorno: Andrea Nizzi (12 Monaci), Filippo Cavalli (Osteria dei Mascalzoni)
 
 
Domenica 14 aprile
 
Ore 10.00    Colazione in famiglia: Il Cappuccione in collaborazione con Parmalat
 
Ore 10.30    Dibattiti e incontri Sulle eccellenze di territorio a confronto – sessione 1 
Interviste a cura di Gazzetta di Parma 
 
Ore 11.00    Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano - cooking show con Terry Giacomello - chef del Ristorante Inkiostro (1 stella Michelin)
 
Ore 12.30 Dibattiti e incontri Sulle eccellenze di territorio a confronto – sessione 2 
Interviste a cura di Gazzetta di Parma 
 
Ore 17.00      Talk Show. Chiusura Cibus Off verso il 2020 – Parma Europa
 
Ore 18.00     Dialoghi ai Fornelli: Parma nel mondo – cooking show con Massimo Spigaroli – 
                       Presidente Fondazione Unesco Parma City of Gastronomy
                      Ristorante Antica Corte Pallavicina, Polesine Parmense (1 stella Michelin)
 
Ore 19.30      Aperitivo Free Style
 
Chef del giorno: Raffaella Olivieri (Da Rita), Filippo Cavalli (Osteria dei Mascalzoni), Simone Berzolla (Ristorante Giorgione's)

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Prodotto editoriale che aggrega prodotti tipici del territorio, punti di interesse artistico-culturali segnalati nella Guida Verde Michelin e ristoranti di qualità selezionati dagli ispettori della Guida Rossa

Di Chiara Marando -

Sabato 06 Aprile 2019 -

Luoghi, bontà, suggerimenti e itinerari, tutti disponibili in un colpo d’occhio, tutti a portata di scelta, di visita e di assaggio. Un concentrato di informazioni utili, una raccolta delle meraviglie culturali e gastronomiche che si intrecciano tra Parma, Reggio Emilia e Piacenza: questa è la nuova Cartoguida Destinazione Emilia, realizzata in collaborazione con Michelin.

Presentata nei giorni scorsi al Teatro Valli di Reggio Emilia, la Cartoguida è studiata per permettere una comprensione immediata, per catturare con disegni, grafiche e nomi da segnare e ricordare per rendere un viaggio ancora più significativo e ricco di esperienze.

Un prodotto editoriale, snello e leggero, che aggrega i prodotti tipici del territorio, i punti di interesse artistico-culturali segnalati nella Guida Verde Michelin e i ristoranti di qualità selezionati dagli ispettori della Guida Rossa Michelin per costruire percorsi inediti e alternativi e per disegnare itinerari non ancora evidenziati sulle mappe del turismo.

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Perché i territori che seguono il disegno di Destinazione Emilia sono storia, radici profonde, paesaggi naturali da scoprire, sapori e profumi da gustare e prodotti tipici diventati eccellenze a livello mondiale. Non a caso, “un quarto delle DOP e IGP italiane vengono prodotte in Emilia – ha voluto ricordare Cristiano Casa, Assessore Commercio e Turismo di Parma, Delegato Unesco - e quello che sta avvenendo in questa terra rappresenta un modello virtuoso da esportare”

“La Cartoguida Travel and Food Map Destinazione Emilia è una risposta alla crescita del turismo enogastronomico in questa area – ha aggiunto Philippe Orain, direttore editoriale e Capo Redattore delle Guide Verdi Michelin – un lavoro coerente con l’obiettivo di Michelin: promuovere la mobilità offrendo nel contempo la miglior esperienza di viaggio”.

Pierangelo Romersi, direttore Destinazione Turistica Emilia, si è soffermato sul concetto che “Destinazione Turistica Emilia è l’epicentro della Food Valley Italiana, il luogo ideale per soddisfare le attese dei gourmet. Con oltre 15 prodotti tipici riconosciuti con il marchio DOP e IGP e circa 500 produttori, tra caseifici, prosciuttifici e cantine pronte ad accogliere i visitatori, Destinazione Turistica Emilia rappresenta il luogo ideale per vivere una esperienza culturale e di scoperta”.

Analisi ed elementi che ben si accordano con i dati attuali, numeri utili a testimoniare quanto stia crescendo il concetto di “turismo enogastronomico”. In particolare i ristoranti di qualità rappresentano una meta turistica, tale da creare un fenomeno definito Taste Tourism, nonché promotori culturali, della gastronomia e delle tradizioni.

Sul territorio di Destinazione Turistica Emilia generato da 8 ristoranti stellati e da 11 bib gourmand è di circa 12 milioni di euro l’anno. Più precisamente nel 2018 gli ospiti di questi 19 ristoranti hanno sfiorato le 200mila unità e un valore indotto complessivo 11Milioni 920mila euro.

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SERATA DI PRESENTAZIONE: 3 STELLATI PER 3 CITTA’

E dopo il momento di presentazione non è potuta mancare una serata all’insegna di quelle tipicità tanto rinomate e raccontate nella cartina della Cartoguida. A interpretarle in chiave gourmet e personale, tre chef stellati, ognuno portabandiera dei territori simbolo di Destinazione Emilia: Massimo Spigaroli, chef e patron de L’Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense; Isa Mazzocchi, chef e patron del Ristorante La Palta – Borgonovo Val Tidone (PC); Andrea Incerti Vezzani, chef e patron del Ristorante Ca’ Matilde a Quattro Castella (RE).

(Foto Gallery a cura di Lorenzo Moreni)

Pubblicato in Food
Venerdì, 05 Aprile 2019 10:25

Al via Cibus Off: tutti gli appuntamenti

Appuntamento a Parma dal 6 al 14 aprile: showcooking stellati, incontri scientifici promossi da Università degli Studi di Parma e CNR, laboratori didattici per educare a una sana alimentazione i più piccoli, a cura di Giocampus – Madegus. Un lavoro di squadra tra realtà pubbliche e private, unite dalla missione di promuovere l’identità gastronomica di Parma.

Di Chiara Marando –

05 Aprile 2019  -

Parma è pronta ad accogliere il ritorno di Cibus Off: dal 6 al 14 aprile 2019, l’vento a corollario e completamento di Cibus Connect, la fiera che si alterna con il biennale Cibus, destinata agli operatori del comparto Food&Beverage e promossa da Fiere di Parma per lo sviluppo internazionale del made-in-Italy alimentare.

Una settimana tra incontri, talk show, degustazioni, visite e show cooking per celebrare l’identità gastronomica di Parma, promuovendo le filiere del territorio, dal Parmigiano Reggiano DOP al Prosciutto di Parma DOP, dalla pasta al pomodoro, passando per le conserve ittiche, il latte e i prodotti lattiero-caseari.

Ed è proprio Cibus Off ad aprire il ricco calendario di eventi di Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, che culmineranno con il “Settembre gastronomico” e l’attesa Cena dei Mille in programma per il 3 settembre. Guest star della serata, lo chef tre stelle Michelin Norbert Niederkofler.

La forza di Cibus Off, come di tutti gli eventi inquadrati nel progetto Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, è quella di una collaborazione pubblico-privato che vede uniti il Comune di Parma e la Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy, con la regia operativa di Parma Alimentare e dell’associazione “Parma, io ci sto!”. Insieme a loro, realtà che includono nella loro mission la volontà di portare linfa vitale alla zona di Parma, facendone conoscere eccellenze e peculiarità anche e soprattutto all’estero:  dai Consorzi del Parmigiano Reggiano DOP e del Prosciutto di Parma DOP a Parma Quality Restaurants da ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana a importanti aziende alimentari, quali Barilla, Mutti, Rodolfi Mansueto, Parmalat e del network di imprese riunite sotto il brand “Le Alici a Parma”, quindi Delicius Rizzoli, L’Isola D’Oro, Rizzoli Emanuelli e Zarotti. Importanti sono anche i contributi, sotto il profilo scientifico e didattico, dell’Università degli Studi di Parma, di Giocampus e di Madegus - Maestri del Gusto, e, sotto il profilo musicale, del Teatro Regio di Parma - Verdi Off.

UN CALENDARIO DI SHOWCOOKING STELLATI

Cinque gli chef stellati che si alterneranno ai fornelli di Piazza Garibaldi nei giorni di Cibus Off: parliamo dei bistellati Moreno Cedroni e Matteo Metullio e degli chef Giuliano Baldessari, Terry Giacomello e Massimo Spigaroli. Ad accendere i fuochi nella giornata inaugurale di sabato 6 aprile, alle ore 12:00, sarà Moreno Cedroni, dal 1984 al Ristorante “La Madonnina del Pescatore”, sul litorale marchigiano.

Molto atteso anche lo showcooking di Matteo Metullio, domenica 7 aprile, alle ore 12:00: chef Metullio può essere considerato un “enfant prodige” dell’alta cucina, avendo ottenuto nel 2013 la stella Michelin a soli 24 anni. Quattro anni dopo ecco arrivare la seconda stella per il Ristorante “La Siriola”, che ha lasciato poche settimane fa.

Sabato 13 aprile, ore 12:00, sarà la volta di Giuliano Baldessari, del Ristorante “Aqua Crua” a Barbarano Vicentino.

Domenica 14 aprile, alle ore 11:00, toccherà allo chef Terry Giacomello, di origini friulane ma ormai adottato dalla città di Parma, dove lavora al Ristorante “Inkiostro” dal 2015. A chiudere i momenti culinari lo chef Massimo Spigaroli, principe del Culatello di Zibello DOP, una stella Michelin con il suo Ristorante “Antica Corte Pallavicina”, che alle ore 18:00 proporrà in chiave gourmet tutti i prodotti simbolo dell’eccellenza gastronomica parmense.

Ma non saranno solo i momenti di show cooking a deliziare il pubblico presente. Per tutta la durata di Cibus Off, a promuoverne la cultura di territorio e prodotto saranno gli chef di Parma Quality Restaurants, il Consorzio che riunisce 28 ristoratori espressione della migliore cucina parmense. Il programma completo è disponibile sul sito www.parmacityofgastronomy.it.

ALTRI APPUNTAMENTI DA SEGNALARE

Martedì 9 aprile, a partire dalle ore 17:30, Piazza Garibaldi diventerà un grande laboratorio di arte dolciaria: oltre 50 studenti del Corso Superiore di Pasticceria di ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana presenteranno ognuno una diversa dolcezza regionale del nostro Paese.

Cibus Off vivrà anche di momenti di confronto tra identità gastronomiche differenti, come nel caso della finale del contest “Gastronomic Made in Italy, in programma giovedì 11 aprile, dalle ore 14:00: un concorso culinario che ha coinvolto 26 chef delle Città Creative UNESCO della Gastronomia. Ognuno di loro è stato chiamato a dare una propria interpretazione della cucina italiana. Dopo una prima selezione, sono rimasti in gara tre chef, che si sfideranno proprio a Parma durante Cibus Off: i brasiliani Angela Sicilia, da Belém, e Daniel Paiva, da Florianopolis e lo statunitense Pieter Sypsteyn, da San Antonio. Il vincitore avrà poi l’onore di proporre la sua ricetta a Fabriano, dal 10 al 15 giugno, in occasione della XIII Conferenza Annuale delle Città Creative UNESCO, all’interno del padiglione Gastronomia, di cui Parma avrà la curatela.

L’Università degli Studi di Parma animerà quattro incontri sul tema della sostenibilità. Domenica 7 aprile, alle ore 18:15, dialogo con il prof. Filippo Arfini, dal titolo “I prodotti tipici sono sostenibili?”.

La cooperazione internazionale, con un progetto che ha interessato il cuore dell’Africa, è il tema dell’incontro, “La Pappa di Parma vola in Tanzania e Burundi”, in calendario venerdì 12 aprile, alle ore 11:45. A curare l’intervento saranno la prof.ssa Francesca Scazzina e la prof.ssa Eleonora Carini, che racconteranno la best practice della “Pappa di Parma”.

L’ultimo appuntamento promosso dall’Università degli Studi di Parma, dal titolo “Incontro di boxe su una tazza di caffè: la battaglia tra il rischio e il beneficio relativo al consumo di alimenti”, è in programma sabato 13 aprile, alle ore 11:00.

Altro appuntamento molto atteso è “Cibo Spaziale per una Terra che cambia”, dedicato al Progetto EDEN ISS, previsto giovedì 11 aprile, alle h 17:00, presso il Palazzo del Governatore. L’incontro è promosso dal CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con Università degli Studi di Parma e ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Il tema è quello delle ricerche in corso per sviluppare tecnologie spaziali, che permettano di produrre cibo per gli astronauti impegnati in missioni interplanetarie o sulle basi lunari e marziane.

Sabato 13 e domenica 14 aprile “Caseifici Aperti”, evento promosso dal Consorzio del Parmigiano Reggiano, farà scoprire a tutti i foodie il Re dei Formaggi, con visite possibili in oltre 50 caseifici, dislocati tra le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova.

Da lunedì 8 a venerdì 12 aprile, Piazza Garibaldi ospiterà laboratori del gusto, organizzati per i bambini delle Scuole primarie da Giocampus in collaborazione con Madegus - Maestri del Gusto, spin off dell’Università degli Studi di Parma che si occupa di educazione alimentare e divulgazione ludico scientifica nel campo della nutrizione.

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Tre giorni tra incontri, confronto, show cooking e visite per parlare di cucina etica, sostenibilità rispetto per l’ambiente e riutilizzo delle materie prime senza spreco: a Brunico si è svolta l’edizione invernale di Care’s Ethical Chef Days

Articolo e foto di Chiara Marando -

03 Aprile 2019 -

La montagna è un mondo, un microcosmo con regole che seguono il ritmo della natura e tempi apparentemente più lenti, perché rispettosi di un ciclo che dalla terra attraversa l’aria, si fonde con l’ambiente per concretizzarsi in gesti quotidiani. La montagna è tradizioni, è famiglie che tramandano usanze, mestieri, culture. La montagna è sostenibilità.

Ed è partendo da questo concetto di sostenibilità che nasce Care’s Ethical Chef, il progetto concepito da uno chef, il tristellato Norbert Niederkofler, per coinvolgere altri chef, ma anche aziende nel settore food, nel portare avanti una strada comune rivolta alla cura dell’ambiente, delle comunità locali e del movimento naturale di un ecosistema da salvaguardare. Il tutto promuovendo un approccio etico e sostenibile partendo dal mondo che li vede protagonisti: la cucina.

Perché i cambiamenti positivi sono possibili, si riescono a concretizzare unendosi in obiettivi che siano corali, in un approccio quotidiano più consapevole.

Un totale di 33 cuochi, provenienti da 13 paesi da tutto il mondo, per 26 stelle Michelin. Questi oggi sono i numeri di Care’s.

E gli Ethical chef days rappresentano un momento per incontrarsi, per dialogare, per sviluppare e far vivere lo spirito di Care’s, dalle montagne fino al mare.

L’ultimo appuntamento ha scelto la Val Pusteria come teatro di tre giorni durante i quali si sono ritrovati alcuni dei numerosi chef che sostengono il progetto, giunto al suo terzo anno. E questa edizione non è stata solo teoria ma anche e soprattutto pratica, sperimentazione e tasting experience per entrare nel pieno dell’anima Care’s. Insomma, la cucina come punto di partenza per arrivare a parlare di economia, agricoltura, sostenibilità, etica e azione.

Diverse location intorno a Brunico hanno ospitato incontri, degustazioni e show cooking. Poi visite dirette per scoprire da vicino le preziose produzioni locali, che riflettono il racconto più vero della cultura gastronomica di montagna. A narrarle i contadini, i maestri dello speck e del formaggio di malga, dalle cui parole traspare l’amore per il territorio, per il lavoro di ogni giorno portato avanti con cura e dedizione.

Cultura del cibo, dell’ecosistema, della filosofia “Cook the mountain”, perfettamente interpretata attraverso la realizzazione dell’ultimo, favoloso, progetto arrivato a conclusione lo scorso dicembre e nato dalle menti di Paolo Ferretti e Norbert Niederkofler: l’Alpinn  - Food and Space Restaurant uno sguardo a 2300 metri su Plan de Corones.  Non solo ristorante, ma anche fulcro di un nuovo concetto di cibo fondato sulla riduzione degli sprechi, sull’utilizzo di materie prime locali, sulla valorizzazione tangibile degli scarti, come ingredienti da utilizzare per piatti differenti.

Proprio l’Apinn ha accolto la serata conclusiva di queste tre giornate intense, concrete e ricche di condivisione. Una finestra su montagne innevate, su un tramonto che ha tolto il fiato, sulla bellezza più pura e silenziosa.

Durante la serata si sono alternati nomi come Dominique Crenn, con la tartare profumata al caffè e ammorbidita dal latte di cocco;

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Alfio Ghezzi, che ha interpretato la pasta monograno in un trittico di semplicità e ciclicità di riutilizzo;  

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David Kinch e la barbabietola arrostita con crema al formaggio di malga; Andrea Tortora, tentatore con il suo Uovo di Tortora all’albicocca e limone;

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Michele Lazzarini, autore dell’Alzavola selvatica alla brace; Pedro Miguel Schiaffino e il suo cavolo con yucca fermentata, tucupi negro e microplancton; Tomaz Kavcic, dove Tradizione si fa….cappone;  Valeria Margerita Mosca, con lei le materie prime sono diventate drink da bere;

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Manu Buffara ha portato il merluzzo alla carbonara con anguria; Jason Bangerter, Lingua d’agnello, ribes, zucca e rosmarino; Robin Gill, ha trasformato la barbabietola affumicata in tartare accompagnandola con yogurt alla cenere, caviale ed erbe di montagna; Marco Perez e Fabio Curreli, insieme per lavorare verdure verdi, raperonzolo, canapa e liquirizia di montagna.

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Piatti diversi, inaspettati, personali, interpretazioni di un concetto che da recupero e sostenibilità si affaccia sulla grande cucina d’autore, quale esempio di un universo che ha ancora tanto da dimostrare, regalare ed emozionare.

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Cena benefica: la direzione artistica ad Antonio Marras e il menù a cura dello chef Luca Marchini

25 Marzo 2019 -

Una cena sicuramente diversa dal solito, alternativa. Una cena per mostrare il grado di civiltà presente in una città, quella di Reggio Emilia. Ecco, questa serata serve come luogo di incontro, di comprensione e scoperta nei confronti di una comunità convinta che la bellezza sia un diritto.

Una cena svolta all’interno del carcere, il cui ricavato andrà in beneficenza. Si tratta di una tappa del percorso di condivisione del Manifesto del diritto alla bellezza, l’occasione per osare il gusto di un incontro. Per varcare una soglia e tornare cambiati: “Cena al fresco”

Fulcro del progetto è il recupero di luoghi, in questo caso le cucine dell’Istituto Penale di Reggio Emilia, dove ogni giorno si trovano impegnati i detenuti nella preparazione di oltre 800 pasti al giorno. L’obiettivo è quello di dare a questo spazio dignità, di renderlo bello, curato e funzionale. Un obiettivo possibile grazie alla generosità e alla creatività di tanti sostenitori.

Ecco quindi che il 29 Marzo prossimo, l’Istituto Penale di Reggio Emilia si trasformerà in un ristorante sotto la direzione creativa di Antonio Marras. Ad occuparsi della cena sarà lo chef stellato Luca Marchini, titolare de L’Erba del Re di Modena, che cucinerà insieme ai detenuti, guidandoli nella preparazione di piatti di alta cucina da condividere.
Il ricavato della cena contribuirà ai costi di ristrutturazione della cucina e consentirà il recupero dell’area accoglienza bimbi, uno spazio che, prima di ogni altra cosa, deve rispettare i bimbi, le mamme e i papà e il loro diritto ad un abbraccio.

Come partecipare?

A questo link la brochure dedicata all’evento con tutte le informazioni necessarie per partecipare alla serata.

Il 18 Marzo 2019 la Comunità di San Patrignano ha ospitatol’appuntamento annuale dell’Associazione JRE Italia: progetti di oggi, quelli futuri e nuovi ingressi.

20 Marzo 2019 -

Un momento di incontro, di dialogo, scambio e condivisione, questo è stato il XXVI° Congresso Nazionale JRE Italia che lo scorso 18 marzo ha visto raccolti gli chef dell’Associazione, pronti per fare il punto sull’anno appena trascorso, per raccontare i progetti attuali e quelli futuri, puntando l’attenzione sulla strada di domani.

Ad ospitare questo atteso appuntamento, il più importante per la realtà JRE Italia, è stata la Comunità di San Patrignano, da più di quarant’anni un luogo dalla significativa storia nel campo dell’aiuto e del sostegno sociale, della speranza e della volontà di costruzione personale e di gruppo.

Ecco quindi che il Congresso è diventato l’occasione per entrare in contatto con una realtà complessa, articolata e di grande impatto, per conoscerne percorsi, attività e visitarne le diverse strutture.

Ma soprattutto, ha rappresentato il momento ideale per raccontare il progetto che vedrà JRE Italia collaborare con la Comunità in un’ottica di crescita e formazione: i ragazzi avranno la possibilità di effettuare stage di sala e cucina all’interno dei ristoranti JRE, con prospettiva di assunzione; inoltre, gli chef metteranno a disposizione la propria arte culinaria per organizzare cene  e serate benefiche all’interno di San Patrignano, ma anche nei rispettivi locali.

“Per noi JRE questa collaborazione con la Comunità di San Patrignano va oltre il concetto di progetto in senso stretto – spiega Luca Marchini, presidente JRE Italiarappresenta l’ulteriore concretizzazione di quella spinta verso visioni comuni fondate sulla costruzione, sulla sensibilizzazione e sulla forza della cucina quale collante tra persone e situazioni”.

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Quello appena trascorso è stato per la compagine italiana un anno ricco di progettualità e conferme, come nel caso della partnership che, per il secondo anno, ha legato l’Associazione con Infront e AFC Fiorentina nella gestione gourmet delle partite giocate in casa dalla squadra viola. Un modo differente di interpretare lo sport, con uno sguardo che coniuga la passione per il calcio con quella per la cucina.

Grande successo anche per #Tavola25, l’iniziativa che JRE Italia ha dedicato ai più giovani nella fascia d’età 18/25, in collaborazione con Marchesi Antinori: tre portate, accompagnate da tre calici di vino Antinori, selezionati dai sommelier dei ristoranti coinvolti, il tutto a 25 euro. Il sold out registrato già dalla prima settimana, e le continue richieste, hanno portato l’Associazione a decidere di prorogare il termine dell’iniziativa.

Il 2018 è stato anche “When Food meets Fashion”, tre giorni di cooking show, degustazioni e moda, organizzati da La Rinascente per trovare un punto di contatto tra la grande cucina e il mondo del fashion. Cinque gli chef JRE coinvolti, protagonisti di invitanti momenti gourmet e masterclass.

Continua il progetto di formazione con la Scuola di Stresa, caratterizzato da attività di alternanza scuola/lavoro, lezioni degli chef JRE e personale di sala per gli alunni di IV° e V°, nonché dall’ormai collaudato “Discover talent” che prevede due vincitori, uno di sala e uno di cucina, a cui spetta il premio di 6 mesi di stage in un ristorante a scelta JRE, oppure 1 anno di studio presso la scuola professionale “Intrecci”.

E sono stati proprio i due alunni che si sono aggiudicati questa edizione a raccontare durante il Congresso l’esperienza vissuta, le sensazioni e le prospettive.

Ma l’appuntamento ha rappresentato anche il momento ufficiale in cui svelare i nomi degli chef che hanno fatto il loro ingresso  nell’Associazione: Simone Nardoni - Ristorante Essenza, Terracina (LT), 31 anni; Giorgio Bertolucci - Ristorante Eurossola, Domodossola (NO), 39 anni; Cesare Grandi - Ristorante La Limonaia, Torino, 30 anni; Federico Beretta - Ristorante Feel, Como, 35 anni.

“La famiglia JRE sta crescendo – ha sottolineato il presidente Luca MarchiniLo sta facendo con le persone, con la volontà e con i progetti che porta avanti. Parlo di valori, di visioni e intenti comuni che anno dopo anno si riconfermano come si riconferma il nostro impegno. Siamo arrivati al 26esimo Congresso, lo specchio di un tempo che ci ha portato ad essere ciò che rappresentiamo oggi e in cui crediamo: la passione per il mondo della cucina, dell’accoglienza, della sensibilizzazione, dell’esperienza gastronomica e culturale”.

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Infine, al termine del Congresso si è svolta la tradizionale Cena di Gala, quest’anno organizzata proprio all’interno di San Patrignano e portatrice di un messaggio molto particolare: gli chef Silvio Battistoni, Fabiana Scarica, Vinod Sookar e Manfred Kofler​, chiamati a studiare e realizzare il menù, sono stati affiancati da alcuni dei ragazzi della Comunità impegnati negli studi di ristorazione e sala. Il primo, piccolo passo di un nuovo cammino.

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