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Lo stabilimento in prima linea nella lotta contro la psoriasi: il 27 ottobre alle Terme di Cervia si potranno incontrare su prenotazione specialisti di dermatologia, idrologia e nutrizione, tre specialità importanti per consulenze sulla patologia. Le Terme di Cervia nel 2017 hanno pubblicato una ricerca scientifica che conferma l’efficacia terapeutica delle cure di fangobalneoterapia nel contrasto della psoriasi: merito del Fango Liman e dell’Acqua Madre, esclusive locali. Durante la giornata sarà presente con materiale informativo la fondazione Corazza che riunisce diverse centinaia di associati. 

Secondo l’OMS la psoriasi è una malattia dall’impatto psicologico e sociale sottovalutato: colpisce circa 3 milioni di italiani. Le Terme di Cervia sono al loro fianco nella lotta quotidiana contro questa patologia infiammatoria proponendo dei trattamenti di comprovata efficacia.

Anche quest’anno lo stabilimento partecipa alla Giornata Mondiale della Psoriasi del 27 ottobre fornendo dei consulti specialistici gratuiti su prenotazione, dalle ore 9 alle ore 12. Trattandosi di una malattia insidiosa, che richiede un approccio interdisciplinare, sono coinvolti specialisti di idrologia, nutrizione e dermatologia, per comprendere e trattare la psoriasi a 360 gradi. Sarà inoltre presente con i suoi collaboratori per la divulgazione di materiali informativi anche Valeria Corazza, presidente della Fondazione Natalino Corazza, importante ente che si occupa di studio e ricerca ad ampio raggio intorno alla psoriasi e all’artrite psoriasica e alle patologie onco-dermatologiche. 

 
 
 

Le Terme di Cervia sono sempre in prima linea nella ricerca medica contro la psoriasi. Nel 2017 hanno pubblicato uno studio scientifico che conferma scientificamente quanto, a livello empirico, si intuiva da decenni: il Fango Liman e l’Acqua Madre Salsobromoiodica delle Terme di Cervia producono effetti positivi nel trattamento di questa patologia. In particolare, si riducono le recidive, i periodi di remissione raddoppiano, diminuiscono i medicinali da assumere e si abbattono i costi – individuali e a carico del SSN – per la terapia.

La sperimentazione, durata due anni, è stata condotta presso la struttura termale, in collaborazione con l’Unità Operativa di Dermatologia e l’Unità Operativa di Biostatistica dell’Azienda USL della Romagna, con l’autorizzazione del Comitato Etico USL della Romagna.

La cura della pelle può proseguire tutto l’anno anche a domicilio, grazie alla linea dermocosmetica delle Terme di Cervia specialmente rivolta a questi pazienti. Ingredienti preziosi sono il Fango Liman e l’Acqua Madre, esclusive dello stabilimento. Sono quattro i prodotti specifici dedicati: il Fango termale lenitivo, l’Olio lavante ozonizzato, la Crema termale emolliente e iperidratante e lo Shampoo decongestionante protettivo della cute.

Per le prenotazioni: 800-016245

Editoriale: - I Bravi che poi così "Bravi" non sono stati, o forse sì? - Crescono Parmigiano Reggiano e Grana Padano - Cereali e dintorni. Mercati stabili e mais in calo. - Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia II° quadrimestre 2017 -"illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo" -

SOMMARIO Anno 17 - n° 39 30 settembre 2018

1.1 editoriale
I Bravi che poi così "Bravi" non sono stati, o forse sì?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Crescono Parmigiano Reggiano e Grana Padano
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stabili e mais in calo.
4.1 bonifica Bonifica Parmense, Nuove Regole Operative Per Migliorare La Propria Azione Sul Territorio
4.2 bonifica Urne aperte fino a Domenica per le elezioni al Consorzio di Bonifica Emilia Centrale
5.1 sicurezza alimentare "illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo".
6.1 parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia II° quadrimestre 2017
7.1 cereali e dintorni Poche variazioni e sull'onda dei cambi.
8.1 eventi Torino Salone del Gusto - Città Slow
8.1 eventi pubblici Sabato 29 e domenica 30 settembre torna Caseifici Aperti
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Allarme mondiale dal Regno Unito: "illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo". RASFF lancia l'allarme, in Italia il Ministero ha lanciato allerta tre anni fa. Ma la vendita in rete continua

26 settembre 2018 - Una sostanza pericolosa per la salute è stata scoperta in alcuni alimenti dietetici e integratori alimentari. L'annuncio arriva dal Regno Unito attraverso ben 4 notifiche diverse del Rasff (2018.2666 - 2668 - 2674 e 2676 del 25-09-2018), ovvero il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare.

Il composto incriminato è il 2,4 (Dnp), a lungo utilizzato dai bodybuilder agonisti e da consumatori in cerca di soluzioni miracolose per un dimagrimento facile e rapido.

Nei giorni scorsi, il Department of health inglese ha segnalato la presenza del Dnp in alcuni prodotti messi in commercio come brucia-grassi e come integratori alimentari per il dimagrimento attraverso i canali di vendita on line di internet e ha diffuso l'allarme rivolgendosi a tutti i professionisti del settore sanitario.

Oggi il 2,4 dinitrofenolo è illegale, ma non è difficile procurarselo, per esempio attraverso siti Internet che ne omettono o minimizzano la pericolosità.

Oltre ai pericoli legati alla sostanza, i rischi sono amplificati dalla produzione illegale, in laboratori clandestini che espongono i consumatori al rischio di sovradosaggio e contaminazioni. Il dinitrofenolo, utilizzato per aumentare il metabolismo e favorire la perdita di peso, è stato ritirato a causa di diverse incidenti mortali.

In rete però si può acquistare tranquillamente anche se viene mascherato con nomi di fantasia. Dal 2007 si sono registrati 24 casi di tossicità del Dnp e cinque di essi hanno avuto esito fatale: è quanto riporta David Walker, responsabile medico del dipartimento inglese della Salute in una lettera rivolta ai medici di base e ai professionisti che operano nei reparti di emergenza.

«Nonostante tutti gli sforzi che sono stati fatti per rimuoverli dal commercio, questi prodotti sono tuttora disponibili», scrive Walker «e possono essere utilizzati da body builder e da coloro che cercano di perdere peso.»

In Italia il DNP non è notificato come integratore e non può essere venduto, ma in rete si compra tranquillamente.

La sostanza inoltre dà luogo ad accumulo nell'organismo e non esistono antidoti in grado di salvare la vita del paziente dopo intossicazione con una dose letale.

Ma il problema è nella rete visto che secondo MarkMonitor, azienda specializzata nella protezione del brand online, ci sono 165 che vendono "pillola dimagranti" a base di Dinitrofenolo (DNP). Molti di questi siti hanno sede in paesi stranieri, e questo complica molto l'azione delle autorità sanitarie.

Gli esperti del Department of health ricordano tutti i possibili sintomi dell'avvelenamento acuto da Dnp, che nei casi più gravi possono portare al decesso: febbre, disidratazione, nausea, vomito, agitazione, arrossamento della pelle, sudore, vertigini, mal di testa, respiro affannoso e battito cardiaco accelerato o irregolare.

Anche il consumo prolungato di piccole quantità di 2,4 dinitrofenolo si associa a numerosi effetti avversi al sistema nervoso e cardiocircolatorio, oltre a cataratta e lesioni cutanee. Gli esperti raccomandano di disporre un ricovero ospedaliero per i pazienti che manifestano sintomi di questo tipo.

In Italia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", come in molti altri paesi Europei, è illegale vendere DNP come prodotto per la perdita di peso, ed è vietato per il consumo umano.

Si raccomanda ai medici che dovessero entrare in contatto con individui sospettati di assumere questa sostanza, di informarli dei pericoli e consigliare loro di interromperne immediatamente l'assunzione. La segnalazione diffusa ieri dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti, farmaci e presidi medici (RASFF) è stata inviata dal Ministero della salute italiano.Nonostante l'allerta, questa sostanza pericolosa è ancora ampiamente venduta illegalmente online.

 

Voltaren pericoloso per il cuore? Uno studio danese pubblicato sul Bristish Medical Journal mette nel mirino uno degli antidolorifici più venduti al mondo: presenta un alto rischio di infarto.

 

È usato per alleviare il mal di testa, i dolori dentali, mestruali, articolari, dei legamenti, dorsali, legati alle lesioni e per abbassare la febbre durante le condizioni simil-influenzali. Stiamo parlando del farmaco antinfiammatorio non steroideo più utilizzato al mondo: il dicloflenac, conosciuto in Italia come Voltaren, uno dei "gioielli" del colosso farmaceutico Novartis.

Diversi studi sono già giunti a dimostrare che l'uso di questo farmaco, soprattutto a lungo termine e in dosi elevate (da 150 mg al giorno), potrebbe aumentare l'insorgenza di un evento cardiaco, soprattutto in persone che hanno già fattori di rischio, come una storia di infarto o ictus, iperlipidemia, diabete o tabacco.

Uno studio danese, pubblicato il 4 settembre scorso sull'autorevole Bristish Medical Journal, in risposta a una richiesta di rivalutazione del rapporto rischi/benefici dei trattamenti contenenti questa molecola dall'Agenzia europea per i medicinali nel 2016, ha confermato questo legame in modo particolarmente forte. Sulla base di un registro nazionale contenente i dati di 6,3 milioni di pazienti, utenti o non antinfiammatori tra il 1996 e il 2016, gli autori sono stati in grado di confrontare i pericoli dell'assunzione di diverse classi di farmaci di questa famiglia: diclofenac (Voltaren, Inflamac, Ecofenac ...), ma anche l'ibuprofene (Brufen, Irfen, Algifor ...), naproxene (Apranax, Proxen ...) e paracetamolo (Panadol, Dafalgan ...). I risultati dimostrerebbero che un trattamento con diclofenac per 30 giorni, indipendentemente dalla dose prescritta, sarebbe associato ad un aumento dell'incidenza di eventi cardiovascolari (disturbi del ritmo cardiaco, ictus, infarto, arresto cardiaco) in circa il 50% in più rispetto alle persone non in trattamento, 20% rispetto all'ibuprofene e il 30% rispetto al naprossene, indipendentemente dal sesso o dall'età dei soggetti studiati.

Va notato che gel, unguenti o compresse contenenti diclofenac non sono interessati a causa del basso assorbimento della molecola attraverso la pelle. Con quali meccanismi i farmaci antinfiammatori possono essere dannosi per il cuore? "Queste molecole agiscono modificando la produzione di prostaglandine", afferma Thierry Buclin, Chief Medical Officer del Dipartimento di Farmacologia Clinica presso il CHUV di Losanna. Questi messaggeri chimici sono mediatori del dolore e dell'infiammazione, ma sono anche coinvolti nella coagulazione del sangue e nella protezione delle membrane mucose e dei vasi sanguigni. Pertanto, se calma il dolore, un antinfiammatorio può anche causare sanguinamento gastrico, ma facilita anche la formazione di coaguli che possono causare eventi cardiovascolari.

Lodato inizialmente per la sua migliore tolleranza gastrica, l'anti-infiammatorio sviluppato da Merck, il Vioxx, è stato ritirato dal mercato nel 2004 a causa di un rischio cinque volte maggiore di un evento cardiovascolare rispetto ai suoi principali concorrenti. Morten Schmidt, autore principale dello studio, contattato dal celebre quotidiano The Times, ritiene che dovrebbero essere prese misure dalle autorità sanitarie per quanto riguarda l'uso di diclofenac, "Noi crediamo che sia il momento di riconoscere il potenziale rischio per la salute legato a questa sostanza e ridurre il suo uso. Questo farmaco non dovrebbe più essere disponibile senza una prescrizione e, quando prescritto, dovrebbe essere accompagnato da un chiaro foglio illustrativo che ne spieghi i potenziali pericoli ".

Jules Desmeules, direttore medico del dipartimento di farmacologia clinica presso l'HUG, a Ginevra, è più moderato: "Sebbene gli autori ci ricordino giustamente che il rischio cardiovascolare con farmaci antinfiammatori esiste, non lo escludiamo. Tuttavia, non è possibile inchiodare il diclofenac alla gogna basandosi su questo studio perché si basa su registri e dosaggi che non sono sufficientemente dettagliati. Se il diclofenac è ​​più rischioso di altre sostanze, può essere perché viene spesso usato al dosaggio massimo consentito, a differenza, ad esempio, dell'ibuprofene. Tuttavia, questo lavoro ci rafforza nell'idea che il paracetamolo sia certamente la migliore scelta analgesica per le persone a rischio ".

Conoscere i possibili effetti collaterali dei farmaci che ingeriamo sembra tanto più significativo rispetto ad una revisione della prescrizioni sui prodotti terapeutici che possa ulteriormente facilitare l'accesso della popolazione agli anti-infiammatori. In ogni caso, per Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti”, la nostra associazione che da anni, tra le sue attività si occupa di farmacovigilanza e di tutela dei pazienti dalle conseguenze dannose dei farmaci, ritiene utile un approfondimento delle verifiche da parte delle autorità di farmacovigilanza a partire da AIFA ed EMA alla luce di questa ricerca pubblicata su una rivista scientifica così autorevole ed effettuata sulla base di dati riguardanti milioni di soggetti. Nel frattempo, raccoglieremo tutte le segnalazioni che dovessero pervenirci in merito a casi anche e solo di sospette conseguenze negative sulla salute per coloro che hanno assunto farmaci contenenti il principio attivo in questione.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Editoriale: - Più "Sport per tutti". I 70 anni di UISP - Lattiero caseari. Cede il burro ma continua la ripresa del Grana Padano e del Parmigiano. - Cereali e dintorni. Dazi ancora in via di definizione. Mais in ribasso - Bonifica Emilia Centrale: come e dove votare per il rinnovo del consiglio del Consorzio - Tecnologia indossabile? il primato spetta... alle vacche!.-

SOMMARIO Anno 17 - n° 38 23 settembre 2018
1.1 editoriale
Più "Sport per tutti". I 70 anni di UISP
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Cede il burro ma continua la ripresa del Grana Padano e del Parmigiano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dazi ancora in via di definizione. Mais in ribasso
4.1 bonifica Parma. Idrovora abbeveratoia. Per a sicurezza a nord ovest
4.2 bonifica Bonifica Emilia Centrale, ecco cosa è stato fatto in 31 mesi.
5.1 bonifica Bonifica Emilia Centrale: come e dove votare per il rinnovo del consiglio del Consorzio
6.1 Internet of Thngs (IoT) Tecnologia indossabile? il primato spetta... alle vacche!.
7.1 ambiente Nomine: Meuccio Berselli nel board di indirizzo del Ministero dell'Ambiente per i contratti di fiume italiani
8.1promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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Editoriale: - Ci mancava solo l'intervento dell'ONU - Lattiero caseari. Perde il burro e il latte spot. - Cereali e dintorni. Le reazioni dei mercati post USDA - Uova fresche, allerta del ministero della salute per la salmonella -

SOMMARIO Anno 17 - n° 37 16 settembre 2018
1.1 editoriale
Ci mancava solo l'intervento dell'ONU.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Perde il burro e il latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Le reazioni dei mercati post USDA
4.1 salone del gusto Il "Parmigiano" a "terra Madre Salone del Gusto"
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato interno in via di stabilizzazione e estero ancora incerto.
6.1 sicurezza alimentare Uova fresche, allerta del ministero della salute per la salmonella
7.1promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners

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Elogio del "Tè matcha ". L'antitumorale della natura. Proprietà e Benefici. Per gli scienziati, questo tipo di tè verde è un portento contro il cancro al seno.

 

Direttamente dalla natura arrivano alcune risposte alla domanda di salute che spesso vengono confortate anche dagli studi della medicina. Esistono, infatti, piante che utilizzate nelle cucine o nelle tradizioni mediche di alcuni paesi anche da migliaia di anni, possono apportare benefici sufficientemente conclamati anche a livello della ricerca scientifica.

Questa volta, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", vuol parlare dei benefici ed usi di una pianta, utilizzata come bevanda da oltre 5.000 anni in Cina denominata "Tè matcha", perché le sue foglie, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, vengono cotte al vapore, asciugate e, infine pestate fino ad ottenere una polvere finissima che viene comunemente utilizzata principalmente nella tradizionale cerimonia del tè.

 

I BENEFICI DEL TÈ MATCHA

Il matcha è una varietà di tè comunissima nel mondo orientale, e sempre più diffusa anche da noi per le sue eccellenti proprietà detox, in favore del metabolismo e contro il colesterolo alto. Ma non è tutto. Secondo una nuova ricerca condotta presso la Università di Salford, a Manchester, gli antiossidanti e le altre proprietà del matcha sono in grado di combattere le cellule del cancro. Il team ha testato un estratto del tè in laboratorio sulle cellule staminali del tumore al seno, impiegando fenotipi metabolici, una strategia mirata alla comprensione dell'interazione tra il genotipo, l'ambiente e lo stile di vita a livello molecolare.

Secondo i risultati, il matcha ha «condotto le cellule tumorali ad uno stato metabolico quiescente», come riporta l'articolo pubblicato nella rivista scientifica Aging. Anche la loro diffusione è stata limitata ad una concentrazione relativamente bassa (0.2 mg/ml). «Il tè verde è un prodotto naturale usato come supplemento nelle diete, dal potenziale enorme per una vasta gamma di trattamenti», ha dichiarato Michael Lisanti, professore di medicina tradizionale presso l'università britannica. «Usando questo fenotipo metabolico, abbiamo scoperto che il tè è in grado di sopprimere il metabolismo mitocondriale ossidativo: in altre parole, previene la "ricarica" delle cellule, e dunque causa loro di diventare inattive e di morire».

Gli effetti del matcha sono stati rilevati anche sulla mTOR (rapamicina), che regola la crescita e la sopravvivenza delle cellule. Il ruolo della mTOR è considerato cruciale nel metabolismo delle cellule tumorali; per questo il team di ricerca ha considerato il suo impiego nelle terapie per i pazienti con il cancro al posto dei farmaci con rapamicina. «Gli effetti del matcha sulle cellule del carcinoma della mammella negli esseri umani sono stati veramente impressionanti», continua il professor Lisanti. «Questi risultati confermano la nostra convinzione che il matcha ha un enorme potenziale terapeutico sulla riprogrammazione delle cellule tumorali».

 

NON TUTTI GLI ESPERTI SONO GIUNTI ALLE STESSE CONCLUSIONI

Anche se i risultati sono significativi, non tutti gli esperti sono giunti alle stesse conclusioni. Martin Ledwick, dell'associazione Cancer Research UK, ha dichiarato: «Non ci sono prove sufficientemente forti che dimostrino che il tè verde può aiutare a curare i pazienti con il cancro». «Anche se questo studio indica che il matcha possa uccidere le cellule tumorali in laboratorio, è molto difficile che questo accada bevendo il tè».

Editoriale: - Opposizione responsabile o ostruzionismo? Tutti contro - In lieve ripresa il Grana Padano e il "Parmigiano" - Crisi Ferrarini, qualcosa si muove. Forse. - La Pace Fiscale - Bonifica Emilia Centrale: tutto sulle elezioni consortili - Chiacchierata a tutto campo con Bobo Craxi. - Cereali e dintorni. Prove di stabilità con l'incognita del cambio -
SOMMARIO Anno 17 - n° 36 9 settembre 2018
1.1 editoriale
Opposizione responsabile o ostruzionismo? Tutti contro.
2.1 lattiero caseario In lieve ripresa il Grana Padano e il "Parmigiano"
3.1 economia e crisi Crisi Ferrarini, qualcosa si muove. Forse.
4.1 fisco e finanza La Pace Fiscale
4.2 bonifica centrale Bonifica Emilia Centrale: tutto sulle elezioni consortili
5.1 politica. Il Personaggio Chiacchierata a tutto campo con Bobo Craxi.
6.1 eventi parma city of gastronomy La cena dei 1000. Il foto-racconto
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prove di stabilità con l'incognita del cambio.
8.1 biologico L'Emilia-Romagna sempre più bio
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Una intera giornata da dedicare alla propria salute e al benessere nella splendida cornice del parco della Villa Meli Lupi a Vigatto: domenica 9 settembre, dalle 10 alle 19, con ingresso gratuito, l'associazione culturale "Le Monadi", con il patrocinio del Comune di Parma, organizza la sesta edizione di "Benessere in Villa", un momento per entrare in contatto con tante discipline per prendersi cura di se stessi. L'iniziativa è stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno partecipato Nicoletta Paci, assessora alla Sanità e all'Associazionismo; Lena Tritto e Claudia Politi Persson dell'Associazione Culturale Le Monadi.

"Il Comune di Parma ha patrocinato, anche quest'anno, – ha spiegato l'assessora alla Sanità, Nicoletta Paci – questo bell'evento che prevede diverse attività volte a pubblicizzare e migliorare il rapporto con pratiche legate al benessere".

Claudia Politi Persson, Presidente dell'Associazione Culturale Le Monadi, ha ricordato che "si tratta della sesta edizione di una giornata dedicata al benessere, per presentare diversi operatori del territorio in modo da soddisfare le esigenze delle persone che intendono migliorare la qualità della propria vita. Il programma della giornata è molto ricco e prevede ben 16 conferenze". La Presidente ha ricordato che ci sarà la possibilità, grazie alla collaborazione con FIAB Bicinsieme di raggiungere Villa Meli Lupi in bici con la partenza alla mattina da Parma e due rientri, uno in tarda mattinata ed uno al pomeriggio.

Lena Tritto, dell'Associazione Culturale Le Monadi, ha ringraziato le associazioni che hanno messo a disposizione i laboratori per bambini. "La giornata vuole essere una grande vetrina – ha detto – con attività all'aria aperta e coinvolge l'intera frazione di Vigatto".

"Benessere in Villa" vuole essere un luogo di incontro e di scambio fra chi vuole occuparsi della propria salute e del proprio benessere e chi di questo ha fatto una professione. Ci saranno conferenze divulgative, workshop, lezioni dimostrative e stand con operatori professionisti saranno a disposizione di tutte le persone che desiderano incontrare e conoscere discipline, metodiche naturali, pratiche per la salute e il benessere: naturopatia, floriterapia, fitoterapia, aromaterapia, al reiki, meditazione, sistema aura soma, feng shui, counseling, tarologia. Arteterapia, riflessologia plantare, shiatsu, massaggio psicosomatico, massaggio on site, massaggio sonoro armonico con campane tibetane, yoga della risata, scuole di naturopatia, reiki counseling e shiatsu.

Nell'incantevole cornice di Villa Meli Lupi a Vigatto oltre alla possibilità di conferenze e lezioni dimostrative gratuite delle varie discipline in spazi dedicati, saranno a disposizione dei partecipanti tante attività dedicate ai bambini e alla mobilità sostenibile.

L'area bimbi prevederà percorsi di pedagogia e didattica per l'infanzia, arteterapia. letture animate, laboratori, attività di manipolazione, attività di travaso, attività di scoperta sensoriale e motricità fine e la presenza di un "angolo morbido" per i piccolissimi.

Lo spazio dedicato alla mobilità verde e sostenibile proporrà laboratori esperienziali dedicati a chi ama andare in bicicletta, un laboratorio di recupero e manutenzione di biciclette usate e tante informazioni su cicloturismo lento e dolce.

Inoltre, per la giornata di domenica 9 settembre Fiab Parma organizza una "Pedalata family bike e adulti" da Parma a Vigatto, con ritrovo al parco Bizzozero (via Bizzozero 15) alle ore 9.15 (la registrazione prevede un costo assicurativo di 3 euro) per tutti coloro che volessero raggiungere la destinazione in bicicletta.

Sarà presente infine, per tutta la giornata, un'area ristoro allestita nel parco della Villa a cura del Circolo Anspi "La Famiglia" di Vigatto.

Per info: Lena Tritto, cell. 338 6168358 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  FB Lena Tritto
Claudia Politi Persson / Ass. Le Monadi Cell. 340 9945603 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  www.lemonadi.it 

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FB Benessere in Villa

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Giovedì, 06 Settembre 2018 08:36

Vaccini. Conferma dell'obbligo

Vaccini. Conferma dell'obbligo, il presidente Bonaccini e l'assessore Venturi: "Una vittoria del buonsenso e della scienza. E la conferma che avevamo ragione quando in Emilia-Romagna lo introducemmo due anni fa". Dopo l'emendamento della maggioranza al Milleproroghe che cancella il rinvio di un anno. "Una decisione che mette al riparo il tema della salute pubblica dal dibattito politico. Insensato opporsi a quanto sostiene l'intera comunità scientifica"

Bologna - "E' innanzitutto la vittoria del buonsenso: è la risposta giusta alle tante richieste di medici, pediatri, esperti di sanità, ma anche di famiglie e dirigenti scolastici, che a più riprese avevano contestato una scelta rischiosa per la salute dei più piccoli e dell'intera collettività. E sarebbe una vittoria anche per noi, la conferma della correttezza della scelta che avevamo fatto come Regione: l'Emilia-Romagna, lo ricordiamo con orgoglio, ha aperto per prima un percorso con l'approvazione della legge regionale sull'obbligo vaccinale per l'iscrizione ai nidi nel novembre 2016, anticipando la normativa nazionale".
E' quanto affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, commentando la notiziadella presentazione, da parte della maggioranza parlamentare, di un emendamento al Milleproroghe che sopprime il rinvio di un anno dell'applicazione del divieto di frequenza scolastica in assenza delle vaccinazioni obbligatorie, introdotto al Senato.

"Non abbiamo mai avuto dubbi in proposito- aggiungono-: la salute pubblica va tutelata, in particolare quella dei bambini, soprattutto dei più deboli. Questo ci ha portato ad avviare un percorso complesso, che alla fine ci ha premiato: ad oggi, in Emilia-Romagna la copertura vaccinale complessiva contro le quattro malattie per le quali abbiamo introdotto l'obbligo regionale, e dunque difterite, tetano, poliomielite ed epatite B, ha superato il 97% tra i nati nel 2016. Oltre la soglia di sicurezza del 95% indicata dall'Organizzazione mondiale della sanità. Non possiamo, dunque, che essere profondamente soddisfatti- concludono Bonaccini e Venturi-, perché questa, lo ripetiamo, è una vittoria del buonsenso ma anche della scienza e delle istituzioni sanitarie. Una decisione che, giustamente, mette al riparo il tema della salute pubblica da quello che sono confronto e polemica politica".