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Lunedì, 21 Aprile 2014 08:33

Pasqua amara per Pizzarotti

 

Gianroberto Casaleggio attacca il Sindaco di Parma che per tutta risposta scrive un lungo post su facebook sostenendo che “Parma merita rispetto.”

 

di Lgc

Parma 21 aprile 2014 ----

La promessa mancata. Pochi giorni sono passati dall’intervento alla testa che già il cofondatore del movimento 5 stelle torna sul palcoscenico della politica a sostegno della campagna elettorale per le europee. Nell’intervista rilasciata in esclusiva  a “Il Fatto Quotidiano”, Gianroberto Casaleggio, tocca tutti i punti nevralgici della politica italiana e i cavalli di battaglia del M5S. Da Renzi “clone” di Berlusconi al fiscal compact, dai dissidenti del Movimento al loro più rappresentativo sindaco, Federico Pizzarotti, reo di avere messo in discussione la selezione dei candidati alle europee e, forse, di avere assunto una autorevolezza all’interno del Movimento tale da minare il percorso pianificato dai due Guru, Grillo e Casaleggio.  “perchè parli”  tuonava pochi giorni fa Beppe Grillo contro “Capitan Pizza” all’indomani dei commenti sui candidati. 

Dallo scorso agosto, data dell’accensione del termovalorizzatore di Parma, i rapporti tra Pizzarotti e Grillo si erano un po’ raffreddati. A dire il vero, Beppe Grillo, durante l’intervista a Enrico Mentana, avrebbe tentato di sminuire il dissenso cercando di sdoganare l’insuccesso: “L’Inceneritore c’era già. Capisco il povero Pizzarotti. Pizzarotti è un’istituzione. Forse ha perso un po’ di vista il movimento .“

E se qualcuno pensava che pace fosse fatta è stato immediatamente smentito con l’entrata a gamba tesa di  Calsaleggio sui dissidenti e le poche  regole che gli appartenenti al Movimento hanno obbligo di rispettare. Il simbolo di questo dissenso, probabilmente, è lo stesso Pizzarotti al quale Casaleggio rivolge l’invito di rimettere il suo mandato avendo fallito sulla questione dell’inceneritore.  "Aveva promesso di chiudere l'inceneritore e non l'ha fatto. Così non può restare",  tuonò infatti poche ore fa Casaleggio. 

Per tutta risposta, nonostante la festività pasquale, in tarda serata il sindaco di Parma ha postato sul proprio profilo facebook un documento di “realpolitik”; dalle difficoltà di governare al rapporto con la cittadinanza intera e non solo di parte, concludendo che “Parma merita rispetto, i parmigiani meritano rispetto. Nulla, per me, è più importante della mia città e dei miei concittadini.”

- Il Post pasquale di Pizzarotti -

“Amministrare a 5 Stelle. Penso che non sia semplice far capire che cosa vuol dire amministrare una città. Una città che aveva 870 milioni di debito che, in meno di due anni, è stato ridotto di quasi la metà. Amministrare non è solo proporre la propria idea di politica: è attuare quell'idea. Un'idea che deve essere il più possibile compatibile con la realtà. Amministrare vuol dire rappresentare tutti i cittadini, essere l'istituzione di chi ti ha votato e di chi non ti ha votato, vuol dire non essere il sindaco di una parte, ma essere il sindaco di tutti. Amministrare vuol dire calarsi nella politica reale, lavorare duramente affrontando i problemi, intraprendere con coraggio la strada che si ritiene migliore per la propria città, la più giusta e la più equa. E' affrontare problemi reali, a volte, vuol dire anche non vincere alcune battaglie. Vero. Ma questo non vuol dire tradire un ideale. Non conta solo il risultato ottenuto per i cittadini, ma anche che l'idea di politica che si vuole lasciare per la propria città. Tutto questo significa amministrare in piena sintonia con i valori del Movimento. Con umiltà, serietà e coraggio, sapendo che solo con l'esempio si possono coinvolgere veramente le persone. Ma fintanto che non si governa tutte queste cose non si possono capire, senza viverle ogni giorno sulla propria pelle non si capiranno mai. Parma merita rispetto, i parmigiani meritano rispetto. Nulla, per me, è più importante della mia città e dei miei concittadini. E sono i fatti che lo dimostrano. Ecco i più significativi degli ultimi due anni: http://www.comune.parma.it/comune/timelineBlank.aspx

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 13 Aprile 2014 12:37

Grillini (non) parlanti. Obiettivo Europa

“Capitan Pizza” nel mirino di Beppe Grillo. Dal BLOG di Grillo “sparisce” un post di dissenso del 8/4 delle 20:20. 

di Lamberto Colla ---

Parma, 13 aprile 2014 -

“Chi ha scritto questo post?... No perché se c'é uno da cacciare a calci in culo é proprio lui. Ma come? Alla vigilia delle Europee, con le iene dei media che alitano sul collo, si prende una foto di OMISSIS di Pizzarotti, non Pizza!, Pizzarotti!, ricordo ai disattenti, Sindaco del M5S, per farlo passare da OMISSIS. Lo si scredita usando nomignoli alla OMISSIS. Lo si critica pubblicamente facendolo passare per OMISSIS, e poi alla fine lo si invita neanche tanto sarcasticamente a non parlare e stare zitto!OMISSIS OMISSIS “ Ma le vogliamo vincere le Europee si o no? Perché cosi, forse a qualcuno sfugge, NONSIVINCEUNomissis!

Ai banchetti per raccogliere i contributi per le elezioni distribuiamo anche un martello per devastarci Tafazzianamente i coglioni!!

Strategia di comunicazione = 0

Calcio in culo ai responsabili...CHIUNQUE SIANO!

OMISSIS

 

OMISSIS 08.04.14 20:20|

 

Questa la trascrizione del commento scomparso che, di fatto, se la prende con Beppe Grillo per l’attacco al più rappresentativo degli eletti Sindaco all’esordio del M5S appena 2 anni fa. 

Un po’ scurrile il linguaggio usato dal “cittadino” aderente al movimento pentastellato ma efficace. Tanto efficace che, questa volta, non è stato censurato dalle “iene dei media” ma, come sembra plausibile, dal suo stesso media di riferimento, il Blog di Beppe Grillo. Non si può escludere comunque che la responsabilità sia da imputare a un temporaneo problema di internet. 

Fatto sta che questo post e il precedente delle 20:19 il giorno 11 aprile non c’erano più. Un guasto di “rete” forse o forse la verità fa male e, in clima di campagna elettorale,  risulta sconveniente minare la strategia di comunicazione monolitica impostata da Grillo e Casaleggio.

Una strategia che indubbiamente ha dato i suoi frutti dei quali ne ha beneficiato abbondantemente lo stesso “Capitan Pizza” riuscendo ad affondare l’”invincibile armada” del PD parmense alle amministrative locali del 2012. 

Una vittoria del “M5S” in primis e poi di Pizzarotti. Già perchè lo stesso attuale Sindaco di Parma non si era ancora speso per la città sino al momento dell’exploit. Merito del successo si dovette ai due comizi/spettacolo di Beppe Grillo e alla forza della rete, che prima lo portarono al ballottaggio con il PD di Bernazzoli e poi a una storica vittoria, complice anche la voglia di rinnovamento dei parmigiani che mai si sono sottratti alle sfide e al desiderio di cambiamento.   Oggi, ala vigilia delle Europee del 25 maggio,  la strategia del M5S è identica ad allora. 

Cavalcare il dissenso e raccogliere il consenso per portare gli “emeriti sconosciuti” a Bruxelles. Il numero fa la forza e di questo Grillo ne è perfettamente cosciente così come è cosciente del fatto che è lui l’anima trascinatrice del movimento tant’è che ha ricominciato a comparire con gli “spettacoli” e, novità delle novità, a farsi “benevolmente” intervistare.  L’obiettivo è troppo importante per il Movimento che nessuno può e deve minarne il percorso.

Nessuno, nemmeno l’ufficiale, comandante di Parma, “Capitan Pizza” può farlo nonostante sia un privilegiato al quale è stato concesso, primo tra tutti, di intrattenere rapporti, seppur moderati, con la stampa e di avergli perdonato il mancato spegnimento dell’inceneritore di Parma.

A dire il vero, leggendo i “post” del BLOG sembra che gli attivisti intravedano un po’ troppa attività mediatica di Pizzarotti ma, vista la recente apertura dello stesso Beppe Grillo verso le grandi testate editoriali, non è più un comportamento censurabile con l’espulsione dal movimento.

Anche il Movimento 5 Stelle matura e con la muturità cresce la “critica” e con essa le fratture saranno all’ordine del giorno. 

Ma non ora. In tempo di guerra non c’è possibilità di discussione e si applica il codice militare e con esso la Corte Marziale. Il generale ordina e le truppe eseguono. A loro non è dato a sapere del perché nè tantomeno di discutere gli ordini.

L’obiettivo finale è la conquista dell’Europa. 

Nel conto di una guerra ci sta la perdita di vite umane e il sacrificio anche degli ufficiali. Le truppe grilline avanzano  inesorabilmente verso nord in una manovra a tenaglia con l’armata della Le Pen impegnata da Ovest e quella di Alba Dorada da Est. Punto di congiunzione, Bruxelles 25 maggio 2014.

 

 

Pubblicato in Politica Emilia

 

Federico Pizzarotti: "Ho fatto tutto ciò che era possibile fare con i poteri di un Sindaco."


Parma 28 agosto 2013 (20,00) --
"Oggi a Parma viviamo un momento particolare della nostra storia. Un evento che tutte le forze politiche, meno una, hanno fortemente sostenuto, e alla fine, dopo un lungo iter durato quasi un decennio, sono riuscite ad ottenere. Stiamo parlando dell'accensione dell'Inceneritore di Ugozzolo, l'ottavo in Emilia Romagna, che ha cominciato a funzionare a pochi chilometri dal centro storico.
Se oggi sono qui a comunicare un evento di questa portata, è perché per anni a Parma si è combattuta una battaglia politica ed etica che ha smosso le coscienze di molti - chi pro e chi contro – suscitando una discussione che dal livello locale ha finito per assumere un'importanza nazionale.
Questo, in sintesi, dal 2006 ad oggi ha significato l'Inceneritore di Ugozzolo.
E noi, come Movimento 5 Stelle, non ci siamo sottratti alla discussione, ma anzi ne abbiamo preso parte consapevoli. E alla fine della corsa abbiamo avuto ragione, ma al tempo stesso registriamo una grande delusione. Abbiamo avuto ragione perché oggi l'Emilia Romagna, dopo aver attivato 8 inceneritori nel cuore della Pianura Padana, si è detta pronta a invertire la rotta, e seguire il percorso ambientalista tracciato dall'Europa. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire.
Ma ci rammarichiamo perché l'Inceneritore di Parma non siamo riusciti a fermarlo. Si può dire quello che si vuole, perché in democrazia è libero il campo per ogni opinione politica: ma in campagna elettorale ci siamo dichiarati contrari - e questo è giusto dirlo - e abbiamo promesso di fare il possibile per arrivare ad un risultato che ci soddisfacesse. Per quel che mi riguarda, l'onestà nella battaglia politica che ho portato avanti, convinto di aver impegnato tutte le energie possibili e spendibili - le stesse che utilizzo per ogni azione politica intrapresa - mi portano oggi a parlarne a viso aperto, senza problemi e con assoluta onestà intellettuale.
Ho fatto tutto ciò che era possibile fare con i poteri di un Sindaco.
Come Amministrazione abbiamo portato alla luce un iter di costruzione dell'inceneritore a tratti poco chiaro, per certi aspetti davvero oscuro, rischiarando questioni di cui un domani si prenderà carico la Magistratura, se già non lo ha fatto. Come Amministrazione di Parma abbiamo lavorato con serietà, chiedendo e pretendendo il rispetto integrale di quelle che erano le normative di legge.
Ora guardiamo avanti, perché il declino di queste strutture è già iniziato, ed è iniziato proprio nell'anno in cui le forze politiche che lo hanno voluto, centrosinistra e centrodestra, ne festeggiano l'apertura, quasi fosse una nostra sconfitta, e non loro. Esultano nel loro interesse, dimenticandosi, e senza vergogna, di aver negato un referendum sull'Inceneritore richiesto da una cospicua parte della città.
Oggi il dibattito politico sull'Inceneritore ha bisogno di evolversi e smetterla di stagnare su quello che è stato detto in campagna elettorale. Purtroppo partiti e movimenti civici sono rimasti col pensiero a maggio 2012, mentre oggi c'è bisogno di guardare al futuro: perché pur importante che sia la lotta, non rappresenta comunque l'unico punto del nostro programma.
Sull'Ambiente, poi, non torneremo indietro ne' cambieremo posizione: è aumentata la raccolta differenziata in centro storico, è aumentata a livello generale su tutto il territorio del Comune di Parma; continuerà ad aumentare, e per questo diminuiranno per tutti i costi diretti a carico dei cittadini, quelli, per intenderci, delle bollette. Parleremo con Iren per arrivare a soluzioni condivise, di beneficio economico ed ambientale per la città. Siamo a lavoro per un nuovo piano di viabilità urbana, mai nemmeno discusso negli ultimi dieci anni. Lavoriamo e continueremo a lavorare.
Mi auguro che dell'Inceneritore, e degli inceneritori in generale, se ne continui a parlare, ponendo la riflessione su quello che è stato e su quello che sarà la nostra nuova politica.
Informate su chi lo ha voluto, su chi ha scelto di spendere più di 200 milioni per la sua realizzazione; su chi lo porterà ad essere mirino dei rifiuti delle altre Province emiliane; su chi ieri si sfregava le mani per la sua costruzione e oggi lo rinnega. E poi su chi lo ha contrastato e chi ha provato a fermarlo, con le armi della legge e col pensiero rivolto al nostro futuro."
(tratto da Facebook di Federico Pizzarotti)

Pubblicato in Ambiente Emilia
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