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La presentazione oggi, sabato 9 agosto alle 17.30 a Corte Matilde a Carpineti in collaborazione tra Stana! e Associazione Scrittori Reggiani -

Reggio Emilia, 9 agosto 2014 -

Questo pomeriggio, alle 17.30 nella suggestiva cornice di Corte Matilde per il ciclo "Letteratura a corte" si terrà l'incontro con due scrittori reggiani di rilievo, Eolo Biagini e Luigi Ferrari. Mentre il primo leggerà i suoi versi su Carpineti in italiano e in dialetto, del secondo verrà presentata la biografia del titolo "Il poeta fortunato" curata da Corsiero Editore per la collana I Libri dell'Associazione Scrittori Reggiani.

Il volume, che contiene anche contributi fotografici e un'interessante intervista sulla poesia dialettale, è stato realizzato da Francesca Manini, Rosanna Gandolfi e Clementina Santi che dialogheranno con il maestro Ferrari presentandone i tratti salienti della vita a partire dall'esperienza nel campo di prigionia di Wuppertal durante la Seconda Guerra Mondiale. E ancora la decennale esperienza di maestro elementare, la vocazione poetica in vernacolo, la passione per la caccia, la vita familiare: nel "Poeta fortunato" Ferrari ripercorre i suoi 92 anni di esperienze raccontandoli con immediatezza e verità, dall'infanzia tra il Caseificio Riola di Villa Chiozza di Scandiano e Levizzano di Baiso fino ad oggi.

Nel corso dell'evento curato dall'Associazione Culturale Stana! di Carpineti in collaborazione con l'Associazione Scrittori Reggiani, ascoltare gli stessi racconti dalla viva voce di Ferrari sarà fare un viaggio nel passato della nostra terra e delle sue tradizioni, passando per momenti storici determinanti come la Seconda Guerra Mondiale che il maestro ha vissuto da militare prima e da prigioniero poi. Lo stesso vale per Biagini e per i suoi versi: la serata di incontri con gli autori a Corte Matilde si preannuncia culturalmente ricca e stimolante.

(Fonte: Ufficio stampa Associazione Culturale Srana!)

Si è chiusa ieri la due giorni della rassegna "Veleia Officinalis", rivisitazione storica in costume del centro culturale e commerciale veleiate -

Parma, 21 luglio 2014 - di Paola Tanzi -

Veleia punto di incontro tra passato e futuro grazie alla rassegna «Veleia Officinalis» per una due giorni, sabato e domenica, sospesi nel tempo. Il modo più diretto e semplice per prepararsi all'appuntamento con Expo, alle tematiche dell'alimentazione e dell'ambiente guardando alla semplicità del passato. Quel passato che affonda le radici nella comune origine del territorio, quello emiliano, che si ritrova sotto l'egida dell'antica Roma per ripensare il domani.

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La rassegna - rivisitazione storica in costume del centro culturale e commerciale veleiate - è un momento di ritorno alle origini, con il supporto di professionisti, pronti a seguire curiosi e visitatori nel percorso a ritroso del tempo. Chi ha poi la fortuna di avere come guida un archeologo che ha contribuito alla rinascita dell'antica città romana - come è capitato a noi con Cristina Mezzadri - non può fare a meno di restare affascinato ed ammaliato dallo splendore di questa storia. E poi ancora la ricostruzione della vita quotidiana: la cura per l'alimentazione naturale, con i prodotti della terra, di stagione, piatti semplici della tradizione tramandati nel tempo, le erbe utilizzate per la cura ed il benessere del corpo. Dal telaio alla cosmesi, con la ricreazione di prodotti sulla base dei rinvenimenti archeologici di Pompei. E poi ancora la tenda del Medicus, i cui strumenti sono stati ricostruiti secondo il rinvenimento della Villa del Chirurgo di Rimini.

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«Veleia Officinalis», alla sua seconda edizione, è una fucina, un laboratorio di riscoperta dell'oggi guardando al futuro tenendo ben presente il passato. La rivisitazione allestita all'interno del sito archeologico, organizzato dall'associazione «Sol Invictus», è un viaggio nel mercato dell'agro-artigianato romano. Con visite guidate tenute da professionisti ed archeologi per un ritorno alle origini. È per questo suo obiettivo di grande centro di divulgazione e di formazione, in cui storia e natura si incontrano in un mondo atemporale, che la rassegna ha ottenuto i patrocini dei Tavoli Tematici Expo 2015 promossi dalla Camera di Commercio di Milano, della Società Expo Milano 2015 e l'inserimento nei tavoli per il turismo di Piacenza. A cui si è aggiunto il sostegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, della Provincia di Piacenza e dei comuni dell'alta Val d'Arda.

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Il nuovo volume di Gabriele Sorrentino "Quando a Modena c'erano i Romani" verrà presentato a Modena venerdì 11 luglio presso la nuova libreria Emily Bookshop (via Fonte d'Abisso) alle ore 18,30.

Modena, 10 luglio 2014 -

Appuntamento con la storia di Modena e del suo territorio, venerdì 11 luglio presso Emily Bookshop di via Fonte d'Abisso a Modena dalle ore 18,30 con la presentazione del volume di Gabriele Sorrentino Quando a Modena c'erano i Romani (Edizioni TEI, pp 272 € 15,00). L'autore dialogherà con la scrittrice Daniela Ori, sulla storia della città. Il volume racconta la storia di Modena e del suo territorio dalle origini della dominazione romana sino all'invasione longobarda e vuole costituire un compendio, quasi un manuale, utile sia per coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta all'argomento, sia per chi già lo conosce e desidera approfondirlo, anche grazie alla poderosa bibliografia che lo accompagna. L'opera è arricchita da un'appendice narrativa dove sono pubblicati due racconti Vetilia, un nome scolpito nella storia (di Daniela Ori) e Le Voci del Vento (dello stesso Gabriele Sorrentino) che tentano, attraverso la narrativa di fantasia, di restituirci l'atmosfera dell'antica Mutina.

Nell'anno del duemiladuecentesimo anniversario della costruzione della Via Emilia, Edizioni Terra e Identità presenta così il un nuovo volume dedicato alla storia di Modena. L'opera di Gabriele Sorrentino – giunta già alla seconda edizione – racconta sette secoli di storia dalla fondazione di Mutina (183 a.C.) all'arrivo dei Longobardi (VI secolo d.C.). Conosceremo gli enigmatici Etruschi, veri fondatori della città, i bellicosi Galli Boi e gli orgogliosi Liguri, tutti popoli che hanno preceduto l'insediamento romano e che hanno lasciato tracce profonde nella cultura della nostra terra. Inconteremo poi personaggi noti come Marco Emilio Lepido, patrono di Mutina, poi Antonio e Ottaviano, che si scontrarono nelle campagne modenesi nel 43 a.C. Ascolteremo la voce di Vetilia Egloge, liberta di un Decurione e madre di un Augustale, ma anche il ricordo della sposa di Glaucone, il gladiatore modenese caduto durante una combattimento all'Arena di Verona. Ancora parleremo di San Geminiano e di Gundeberga, barbara romanizzata, l'ultima femina Mutinensis di cui abbiamo notizia. Assieme ai protagonisti usciremo dalle vie di Mvtina per inoltrarci nel suo territorio e scopriremo le sue attività produttive, molte delle quali sono ancora oggi centrali nella nostra economia.

L'autore: Gabriele Sorrentino (Modena 1976).

Si è Laureato in Scienze Politiche con una tesi dal titolo La nascita dell'aristocrazia nell'Italia medievale. È pubblicista e si occupa di comunicazione. Collaboratore della rivista Il Ducato - Terre Estensi è autore di due fortunate monografie I tempi del duca Passerino (TEI 2007) e L'Affaire Giuseppe Ricci (TEI 2010). È anche narratore fecondo, coautore del romanzo storico Francigena: novellario 1107 (Fabrizio Filios 2007) e della saga fantasy Finisterra, scritta col Laboratorio XOmegaP ed edita da Domino, il cui secondo volume, Il Risveglio degli Obliati ha vinto il Premio Cittadella 2012. E' coautore del thriller L'Enigma del Toro (Damster 2013) assieme ad alcuni soci dell'Associazione I Semi Neri di Modena. Sabato scorso, 5 luglio, è intervenuto come relatore al Convegno Il medioevo tra noi. Un itinerario tra storia e immaginario organizzato dall'Università degli Studi di Urbino alla Rocca di Gradara. Ha un suo sito web www.gabrielesorrentino.it

(Fonte: Emily Book Shop)

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Dal 27 giugno al 10 agosto nel Giardino della Memoria, nel Parco della Zucca di Bologna, lo spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica, l'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Museo per la Memoria di Ustica promuove per la sesta edizione un programma di iniziative di teatro, musica e poesia per ricordare la Strage. Un modo per far vivere il luogo dove l'installazione permanente di Christian Boltanski incornicia i resti dell'aereo abbattuto, nel segno dell'arte e della partecipazione civile, grazie ad interpreti d'eccellenza della scena italiana ed internazionale.

Parma, 25 giugno 2014 -

C'è ancora bisogno di verità sulla Strage di Ustica. La Magistratura, con le sentenze definitive della Cassazione, ha confermato la verità che il DC9 Itavia è stato abbattuto e che i Ministeri dei Trasporti e della Difesa sono responsabili per non aver saputo difendere la vita di innocenti cittadini e per aver ostacolato il raggiungimento della verità.
Ma rimane ancora la necessità di delineare il quadro completo, gli autori materiali di quell'atroce tragedia: in quella notte furono spezzate le vite di 81 cittadini e furono violati i confini e i diritti del nostro Paese.

Il 27 giugno ricorre il XXXIV Anniversario della Strage di Ustica e, dopo trentaquattro anni da quel tragico volo, l'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica prosegue nel suo impegno civile perché la verità venga consegnata alle pagine della Storia del nostro Paese.

"La memoria non è statica - scrive Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione - non è una lapide che si deteriora e diventa illeggibile: la memoria si fa ogni giorno ricordando e parlando la lingua del presente".
E dunque per far sì che la memoria rimanga attiva, l'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica per il XXXIV Anniversario della Strage dà vita a nuove iniziative. Si stringe il rapporto con l'Istituto per la Storia e le Memorie del '900 - Parri Emilia-Romagna con il progetto di "un punto di ascolto" delle testimonianze dei primi giorni successivi alla strage con interviste ai parenti delle vittime, ai giornalisti coinvolti nel caso, al personale dell'Itavia, a periti e militari. Chiunque sia legato alla vicenda e voglia offrire il suo racconto di quegli eventi potrà farlo prendendo contatto con il personale dell'Istituto. Le video interviste saranno realizzate a cominciare dai giorni dell'Anniversario e poi messe a disposizione di cittadini e studiosi.
Consultabile sul portale www.cittadegliarchivi.it sarà invece la mostra virtuale curata da Armando Antonelli, coordinatore del sito, sulla satira politica, dagli anni '80 a oggi, prodotta sugli eventi legati alla vicenda di Ustica e pubblicata su quotidiani e mezzi di informazione italiani.

Da quest'anno inoltre tutti i materiali di comunicazione riportano il QR Code, che rendendo immediatamente fruibile il contenuto collegato (QR sta per "Quick Response"), rappresenta un modo per adottare un linguaggio contemporaneo nella trasmissione della Memoria come entità viva, vibrante, attiva. Il video vuole essere una breve storia della strage di Ustica e di cosa è oggi, alla luce della sentenza della Corte di Cassazione.

Dal 27 giugno al 10 agosto nel Giardino della Memoria, nel Parco della Zucca, lo spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica, l'Associazione promuove per la sesta edizione un programma di iniziative di teatro, musica e poesia per ricordare la Strage di Ustica e far vivere questo luogo, dove l'installazione permanente di Christian Boltanski incornicia i resti dell'aereo abbattuto, nel segno dell'arte e della partecipazione civile, grazie ad interpreti d'eccellenza della scena italiana ed internazionale.
La rassegna è parte di bè bolognaestate 2014, cartellone di iniziative coordinato e sostenuto dal Comune di Bologna.

RENDEZ-VOUS
Venerdì 27 giugno, in occasione del XXXIV anniversario della Strage di Ustica, si terrà la prima nazionale del concerto Rendez-vous dell'artista contemporaneo Franck Krawczyk (ingresso libero; in caso di maltempo lo spettacolo si terrà sabato 28 giugno).
Il concerto è l'ultimo 'atto' di una trilogia (Fuga, Miroir noir, Rendez-vous) che Krawczyk dedica all'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e che ha composto per accompagnare l'installazione permanente di Boltanski al Museo per la Memoria di Ustica.
Prodotto da Plein Jour in collaborazione con Cronopios, il concerto-creazione vede protagonisti Arthur Astier (chitarra elettrica), Franck Krawczyk (piano), Leila Benhamza (soprano), il quintetto di fiati Icarus Ensemble, e i giovanissimi allievi degli Istituti Superiori di Bologna della rete "Musicalliceo" diretti da Monica Fini.
«Ispirandomi al Tristan und Isolde di Wagner - scrive Franck Krawczyk - ho immaginato la musica degli spazi come differenti allegorie dell'attesa: quella dell'aeroplano al momento del dramma (nel museo), quella dell'aeroporto di arrivo (nel giardino). Mi sono sempre emozionato di fronte ai sentimenti di Isotta, appassionati e distaccati allo stesso tempo, alla sua calma di fronte alla morte. In Wagner, non c'è niente che si opponga veramente all'amore di Tristano e Isotta, tranne il tempo: non potranno vivere insieme nello stesso spazio, uno muore troppo presto, l'altra gli sopravvive, il loro amore esiste soltanto nell'istante in cui si sono chiamati per nome, per poi iscriversi in un'altra dimensione.»

DEI TEATRI, DELLA MEMORIA
L'urgenza di fare memoria come impegno nel presente: alla sua sesta edizione la rassegna "Dei Teatri, della Memoria", con la direzione artistica di Cristina Valenti, ospiterà, per tutto il mese di luglio (quattro giovedì e un martedì), interpreti d'eccellenza della scena contemporanea accanto alle creazioni degli artisti più giovani. Un itinerario teatrale che vede al centro protagoniste femminili d'eccezione, giovani artisti e collettivi teatrali capaci di coniugare lo sguardo sul passato, lontano e recente, con l'impegno civile, la denuncia, la consapevolezza delle radici.
Apre la rassegna, il 3 luglio, Sonia Bergamasco, una delle attrici contemporanee più intense, con Salmo della Gioventù, inedito concerto di versi liberamente tratto dalla poetessa Amelia Rosselli, con la drammaturgia sonora dal vivo del percussionista Rodolfo Rossi, creazione originale per il Giardino.
Il mito di Medea incontra fatalmente la terra lucana nello spettacolo M.E.D.E.A Big Oil, il 10 luglio, diretto da Terry Paternoster, regista esordiente ma già affermatasi come vincitrice del Premio Scenario per Ustica 2013. Quella del Collettivo InternoEnki è una sorta di anti-Medea, che non uccide i suoi figli, ma li stringe in un abbraccio mortale trattenendoli in una terra tradita dal Big Oil Giasone, la multinazionale che non ha mantenuto le promessa di benessere e lavoro.
La rassegna prosegue il 24 luglio con il giovanissimo Tindaro Granata, già insignito di premi prestigiosi, e per la prima volta a Bologna, autore e interprete dello spettacolo Antropolaroid, impressionante carrellata di ritratti che attraversa quattro generazioni per raccontare la vera storia famigliare del protagonista, e il destino al quale si è sottratto spezzando "un'eredità tramandata di padre in figlio".
Il Teatro Due Mondi di Faenza (che ha al suo attivo tournées in più di trenta paesi differenti fra Europa, Asia, America del Sud, Africa), il 29 luglio, presenta un'originale lettura del libro Cuore per attori, pupazzi e canzoni. Un viaggio nella storia nascente dell'Italia unitaria, per rileggere i germi di un'identità nazionale che, nella visione socialista riformatrice di De Amicis, doveva basarsi su un progetto educativo fondato sulla scuola pubblica e incentrato su valori condivisi e solidali. Valori da riscoprire nel confronto con il presente, quando i piccoli stranieri hanno sostituito i meridionali immigrati.
Riporta a Palermo la conclusione della rassegna, il 31 luglio, con l'importante ritorno di Emma Dante al Giardino della Memoria (dopo l'anteprima italiana di Ballarini nel 2010), con lo spettacolo-concerto Verso Medea, segnando pure il felicissimo ritorno dei Fratelli Mancuso che firmano musiche e canti. Una Medea della diversità e dell'istinto, quella di Emma Dante, la cui tragedia affonda in un destino di sradicamento. Una lettura nutrita di visioni tragiche e folgoranti, in una coreografia di pulsioni e riti ancestrali.

LA NOTTE DI SAN LORENZO
E' il viaggio il tema portante de "La Notte di San Lorenzo", sabato 10 agosto, serata di poesia ideata e curata da Niva Lorenzini, affidata quest'anno al progetto artistico di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che conclude il programma di iniziative al Giardino. Accompagnati dal violoncello di Marta Prodi, il loro percorso drammaturgico attraverserà le plurimi valenze del viaggio, passando dalla voce di Baudelaire a quella di Rimbaud, da quelle di Campana e di Amelia Rosselli, poeti in fuga che partono per delocalizzarsi dallo spazio e dal tempo, a quella di Ungaretti, alla ricerca di un paese innocente. Accanto Dylan Thomas, che esplora i temi primordiali del nascere e del morire, Garcia Lorca, con la forza del folklore andaluso, e ancora, Patrizia Vicinelli e Fabio Pusterla, poeti civili che chiedono alla parola di risarcire, con la denuncia, l'oscuro della storia.
Due voci giovani, a fianco: Marilena Renda, che ha dedicato al terremoto del Belice un compianto laico di grande intensità, e l'esordiente Simone Marcelli, che esplora nei versi il "telaio di coincidenze" che accadono nel quotidiano, tra spiegazioni abrase, faglie, sospensione del senso.

MUSEO PER LA MEMORIA DI USTICA
Il grande artista francese Christian Boltanski ha creato per Bologna una suggestiva installazione permanente con il relitto del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980 e riportato in città. Le 81 vittime sono ricordate attraverso altrettante luci che pendono dal soffitto e con lo stesso numero di specchi neri: dietro ognuno di essi degli altoparlanti emettono frasi, parole sussurrate quotidiane e universali.
L'ingresso è gratuito. Gli orari di apertura estivi (28 giugno-7 settembre) sono: venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20. Nella data dell'anniversario, il 27 giugno, il Museo sarà aperto al pubblico dalle 17 alle 24. Nei giorni della rassegna 'Il Giardino della Memoria' (3,10,24,29,31 luglio e 10 agosto) il Museo resterà aperto dalle 20 alle 24. Nelle stesse giornate il Dipartimento Educativo del MAMbo propone una visita guidata alle 20.
Info: Museo per la Memoria di Ustica, via di Saliceto 3/22, 40128 Bologna, Tel.+39.051.377680 - www.museomemoriaustica.it

IL GIARDINO DELLA MEMORIA è un progetto di: Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Museo per la Memoria di Ustica. Con il sostegno di: Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, Assemblea Regionale Siciliana, Provincia di Bologna, Comune di Bologna - bè bolognaestate 2014, MAMbo, Convivere Bolognina, Quartiere Navile, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna, Una città per gli Archivi. Media partner: Rai Radio 3. Patrocini: Institut Français Italia, Dipartimento delle Arti per Dei Teatri, della Memoria, Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica per La notte di San Lorenzo. Main sponsor: Gruppo Unipol. Si ringrazia: TPER; Legacoop Bologna, Gruppo Hera, Arena del Sole. Progetti realizzati in collaborazione con: Cronopios, Officina Immagine, Plein Jour, Associazione Scenario, Ufficio stampa leStaffette.

(Fonte: Ufficio Stampa leStaffette)

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Inaugurazione dell'allestimento della lastra di Piazza Cavalli, con la data che ricorda la ritirata degli austriaci dalla città del 10 giugno 1859. A seguire lo spettacolo teatrale alle 21, nel cortile di Palazzo Farnese -

Piacenza, 9 giugno 2014 -

Domani, martedì 10 giugno sarà inaugurato presso il Museo del Risorgimento l'allestimento della lastra, rimossa da piazza Cavalli, che riporta incisa la data del 10 giugno 1859, giorno della ritirata degli Austriaci dalla città. All'inaugurazione della pietra commemorativa seguirà lo spettacolo teatrale, alle 21, nel cortile di Palazzo Farnese, con "Piacenza 1859" bozzetto storico in due tempi in dialetto piacentino di Corrado Ambiveri, con la regia di Elsa Castellina e la partecipazione degli attori delle filodrammatiche piacentine e del Coro di Santa Maria di Campagna. A seguire saranno lette da Mario Peretti le poesie "Des 'd giugn" di Egidio Carella e Porta Fodesta di "Valente Faustini". L'ingresso è gratuito. 

- ore 18.00, Palazzo Farnese - Museo del Risorgimento:

Inaugurazione dell'allestimento della lastra di Piazza Cavalli con la data che ricorda la ritirata degli austriaci dalla città

- ore 21.00 - Cortile di Palazzo Farnese:
Piacenza 1859
bozzetto storico in due tempi in dialetto piacentino di Corrado Ambiveri
regia di Elsa Castellini

Con la partecipazione del Coro di S. Maria di Campagna diretto dal M° Ivano Fortunati

Mario Peretti legge Des 'd giugn di Egidio Carella e Porta Fodesta di Valente Fasutini
Gli attori appartengono alle filodrammatiche Carella, Famiglia Piasinteina, Gari, Società filodrammatica Piacentina, Turris di Piacenza e Quattar e Quattr'ott di S.Giorgio Piacentino.

In caso di pioggia la rappresentazione si terrà in Cappella Ducale.

In allegato la locandina scaricabile.

(Fonte: Comune di Piacenza)

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Martedì 27 maggio alle ore 21, il Teatro Farnese ospiterà la lettura "Sotto il cielo di Parma. I bombardamenti del '44" promossa dal Comitato Celebrazioni 25 Aprile, Comune e Provincia di Parma, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza e l'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea.

Parma, 26 maggio 2014 -

Nel luogo che il 13 maggio 1944 fu devastato da uno dei bombardamenti, i due attori Giancarlo Ilari e Savino Paparella leggeranno testimonianze, materiali, brani in un montaggio drammaturgico curato da Raffaella Ilari mentre un repertorio di immagini d'epoca di Parma bombardata, curato da Giorgio Vecchi, scorrerà sullo schermo.
Una città lacerata: edifici distrutti, palazzi storici lesionati, centinaia i morti e i feriti, un patrimonio culturale violato. Solo il tempo e il lavoro paziente di molti avrebbe negli anni risanato ciò che la furia distruttiva della guerra aveva provato a cancellare.
Oggi si ricordano quei giorni terribili in cui la guerra arrivò anche a Parma, segnando la memoria dei suoi cittadini e ferendo profondamente il suo assetto urbano.

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Prosegue con questo appuntamento il programma di iniziative, "I luoghi e gli eventi della guerra e della Resistenza", che l'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Parma sta promuovendo in occasione del 70° Anniversario della Lotta di Liberazione con istituzioni, associazioni culturali e istituzioni scolastiche per ricordare e riflettere su ciò che accadde a Parma e in provincia durante quegli anni drammatici, tra il 1943 e il 1945.
Dopo il convegno sui prigionieri di guerra svoltosi a Fontanellato - dove aveva sede il campo di prigionia PG 49 - e le "letture memoriali" per ricordare l'8 settembre 1943, realizzate nel settembre scorso nel cortile della Biblioteca Civica di Parma, l'attenzione ora si sposta sui bombardamenti che colpirono la città tra l'aprile e il giugno 1944.

In allegato la locandina scaricabile

L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per informazioni e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – cell.+39.347.2434167

 

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Duecento anni fa nasceva Michail Bakunin, uno dei fondatori e pensatori più influenti dell’anarchismo moderno, oltre che iniziatore del movimento in Italia.

 

Reggio Emilia, 10 maggio 2014 - di Ivan Rocchi -

 

Quest’anno si festeggia anche il centocinquantesimo anniversario dell’apertura della Prima Internazionale a Londra, dove per la prima volta i lavoratori e le varie anime della Sinistra si trovarono insieme per elaborare una strategia comune. In occasione di queste due ricorrenze, sabato 10 e domenica 11 la biblioteca Panizzi ospiterà il convegno nazionale “Centocinquant’anni di lotte per la libertà e l’uguaglianza. Per un bilancio storiografico dell’anarchismo italiano”, promosso dall'Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa.

Il prezioso archivio è custodito attualmente presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Esso è costituito da un’importante documentazione sull’anarchismo italiano ed internazionale. L’archivio nasce a Nervi (GE) nel 1962, ad opera di Aurelio Chessa. Fornaio in Egitto, in seguito ferroviere, dal 1945 Chessa raccoglie la documentazione relativa al movimento anarchico assieme a quella ricevuta da suo zio. Dopo la morte di Giovanna Caleffi, moglie di Camillo Berneri, la figlia Giliana gli dà in gestione l’archivio della famiglia Berneri. 

La divulgazione dei materiali inizia a metà degli anni Sessanta ed Aurelio Chessa visita diverse città per incrementare la raccolta: Pistoia, Iglesias, Genova, Canosa, Cecina. Alla morte di Chessa, la figlia Fiamma diventa la curatrice dell’archivio, che viene ampliato con la documentazione del fondo Centro Studi Sociali Pietro Gori. Il coordinamento scientifico del convegno è a cura di Giampietro Berti, con la collaborazione di Carlo De Maria.

Gli incontri si terranno nella Sala del Planisfero e l’ingresso è libero. Per maggiori informazioni sul programma: www.bibliotecapanizzi.it. 

 

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Dal 6 al 10 maggio arrivano cinque giorni di iniziative per ricordare Madiba -

 

Reggio Emilia, 6 maggio 2014 - di Ivan Rocchi

 

Il 10 maggio 1994 è una data storica. Per il Sudafrica, che ha visto per la prima volta un presidente nero dopo anni di apartheid. Ma anche per la lotta mondiale per i diritti umani, e in particolare contro il razzismo, perché veniva sancita la fine di uno degli ultimi regimi di segregazione razziale esistenti al mondo. La ricorrenza ha un significato speciale per Reggio Emilia, che fu l'unica città italiana invitata all’insediamento di Nelson Mandela

E in occasione del ventennale della liberazione del Sudafrica, Reggio Emilia celebra Nelson Mandela e Oliver Tambo, le due figure chiave per la nascita del nuovo Sudafrica, attraverso cinque giorni di iniziative promosse da Comune e “Tavolo Reggio Africa”. Da martedì 6 a sabato 10 maggio verranno promossi diversi appuntamenti sul territorio, non soltanto per celebrare la figura di Madiba, ma per rinnovare l’impegno di Reggio Emilia con i popoli dell’Africa Australe (Mozambico, Sudafrica, Namibia e Zambia in particolare).

Le celebrazioni inizieranno oggi alle ore 15 nella sala “Reggio Africa” di Istoreco (via Dante 11), dove si terrà un incontro dedicato ai docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado per la presentazione di una proposta di attività didattica e di formazione per l’anno scolastico 2014/2015 a cui parteciperanno rappresentanti del Tavolo Reggio Africa e dell’Ufficio scolastico provinciale.

Mercoledì 7 e giovedì 8 maggio sarà a Reggio Emilia Mons. Matteo Zuppi, Vescovo vicario della Diocesi di Roma ed esponente di primo piano della Comunità di Sant’Egidio e della cooperazione con l’Africa. In particolare, mercoledì 7 maggio, alle 21, sempre nella sala Reggio Africa, si terrà un incontro promosso da Arci Solidarietà sul tema “Il ruolo della società civile e delle comunità nei percorsi di pace e riconciliazione”. L’8 maggio, Zuppi incontrerà gli studenti della scuola primaria IV Novembre di Gavasseto, che da anni è gemellata con la Scuola Unidade di Pemba (Mozambico).

Venerdì 9 maggio, alle ore 15, appuntamenti aperti al pubblico nella sala Reggio Africa per organizzare il Nelson Mandela International Day, che si terrà venerdì 18 luglio. La città di Reggio Emilia aderisce per il secondo anno alla giornata internazionale indetta dall’Onu, e per l’occasione si raccoglieranno proposte e disponibilità di enti, associazioni e cittadini che desiderano mettere a disposizione un po’ del proprio tempo per celebrare Nelson Mandela.

Sabato 10 maggio verrà presentato il progetto “Biko-Mandela” promosso dai Tokio, la storica band reggiana che si è riunita per rendere omaggio a Nelson Mandela e a coloro che si si sono opposti al regime sudafricano. I Tokio hanno realizzato un nuovo arrangiamento ed un videoclip di “Biko”, il brano di Peter Gabriel dedicato al leader sudafricano, la cui uccisione in carcere nel 1977 diede nuovo e definitivo impulso al processo che ha portato alla fine dell'apartheid e all'elezione di Nelson Mandela.

Nel corso di queste settimane, la facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia ospiterà Ona Janse Van Rensburg, dell’Università del North West (Sudafrica). La docente terrà una serie di incontri sulla cultura e sull’educazione in Sudafrica: lunedì 5 maggio, all’Istituto Cattaneo-Dall’Aglio di Castelnovo ne’ Monti; mercoledì 7 e giovedì 8 maggio, terrà invece lezioni presso la sede reggiana dell’Ateneo sul sistema educativo all’infanzia e, sempre l’8 maggio, un incontro sul ruolo dello sport nel Sudafrica. 

Informazioni: www.municipio.re.it/reggioafrica

 

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Domani, mercoledì 7 maggio, i bambini della scuola dell'infanzia don Minzoni della fascia dei 4 anni d'età saranno protagonisti del progetto sperimentale "Quattro passi in città", realizzato dalle insegnanti Elisabetta Corvi e Michela Veneziani con l'obiettivo di appassionare i più piccoli alle tematiche della storia e dell'ambiente.

 

Piacenza, 6 maggio 2014 -

In collaborazione con Ceas Infoambiente, la classe ha seguito durante l'anno diversi percorsi di approfondimento in materia di sostenibilità, che nella giornata di mercoledì vedrà emergere in particolare l'aspetto del contesto urbano come bene comune da vivere e tutelare.

La prima tappa della visita itinerante, alle 8.30, sarà Palazzo Farnese, dove i bambini esploreranno la sala delle carrozze e delle armi e verranno coinvolti in attività di laboratorio. Alle 11.15 circa – i maschi dotati di spada da cavalieri, le femmine di coroncina da principesse – si sposteranno verso la chiesa di San Sisto dove, grazie alla disponibilità del parroco don Giuseppe Busani, sosteranno anche per il pranzo nei chiostri della basilica. Nel tragitto tra piazza Cittadella e la chiesa, verranno accompagnati da un personaggio di fantasia, il temibile "Smogus", responsabile dell'inquinamento urbano, che saranno chiamati a sconfiggere.
Dopo la sosta rifocillante, il gruppo visiterà il salone monumentale di Palazzo Gotico dove, alle 14.30, porterà un saluto il sindaco Paolo Dosi che decreterà gli alunni "paladini dell'ambiente". Dall'iniziativa scaturirà anche un'azione di promozione delle bellezze artistiche di Piacenza, grazie alle riprese video che saranno curate dalla sezione 3° a indirizzo multimediale del liceo artistico Cassinari, i cui studenti realizzeranno un filmato dedicato alla città vista e visitata con gli occhi dei bambini.
L'iniziativa è confermata anche in caso di maltempo.

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

"Una passeggiata tra le 166 attività e gli 8 mercati simbolo del territorio". 

Piacenza, 17 febbraio 2014

Una guida che racconta 166 Botteghe storiche e 8 mercati riconosciuti del territorio. Uno strumento che restituisce una fotografia ad oggi del patrimonio storico commerciale, in gran parte ormai perduto. Una guida per il turismo, che attraverso la suddivisione per itinerari pensa e propone 4 possibili tour sul territorio. E' questo il progetto dell'Unione Commercianti Piacenza patrocinato dalla Provincia di Piacenza e presentato questo pomeriggio in Provincia. La pubblicazione si suddivide in diverse sezioni: Gli "Antichi Mestieri Artigiani", gli "Antichi Sapori" in cui si trovano tante Trattorie e Locande, Osterie e Ristoranti, Drogherie e Bar, "Luoghi e Vedute storiche" posti in località, palazzi o borghi del nostro patrimonio storico e culturale, e per finire i "Mercati storici", che rappresentano le origini del commercio e ne rimangono i testimoni.

"La riscoperta e la valorizzazione di queste nostre tradizioni, diventate negli anni eccellenze - ha detto il presidente della Provincia Massimo Trespidi durante la presentazione - rappresentano la strada da percorrere in questi tempi difficili. Grazie per tutto quello che botteghe e mercati storici hanno fatto e faranno per il nostro territorio. La guida verrà resa disponibile sul sito internet della Provincia".

"La pubblicazione - ha aggiunto il presidente dell'Unione Commercianti Piacenza Alfredo Parietti - si prefigge lo scopo di essere una "mappa", unica nel suo genere, pensata per guidare il potenziale turista visitatore tra i vicoli e le piazze più significative dei Comuni della provincia di Piacenza facendo scoprire le autentiche botteghe. E' doveroso un ringraziamento a tutti i soggetti che hanno contribuito a far sì che questa pubblicazione sia stata realizzata, in particolare all'Amministrazione Provinciale di Piacenza, ai sostenitori del progetto e ai titolari delle 166 Botteghe Storiche e agli operatori dei sette mercati storici che grazie al loro impegno arricchiscono il nostro territorio". "Il volume – ha detto infine il direttore del quotidiano Libertà Gaetano Rizzuto, moderatore della presentazione – consente di fare una passeggiata ideale tra i luoghi simbolo del nostro territorio".

La Regione Emilia Romagna (con la legge regionale del 10 marzo 2008 "Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche"), ha riconosciuto - lo si ricorda - gli esercizi commerciali/artigianali ed i mercati che sono in possesso di determinati requisiti (50 anni di attività, medesima tipologia merceologica, mantenimento delle caratteristiche originarie del locale) iscrivendoli in appositi Albi Comunali; gli esercizi hanno acquisito lo "status" di Bottega o Mercato Storico, convalidato da un apposito Marchio distintivo. La Provincia di Piacenza, dal 2008 ad oggi, ha svolto un importante ruolo di coordinamento territoriale, provvedendo a diffondere e promuovere l'iniziativa regionale presso i Comuni, fornendo loro supporto nelle diverse fasi del progetto, nonché attivando un minuzioso lavoro di raccolta e classificazione della documentazione delle singole iscrizioni ricevute dai Comuni.
L'analisi delle schede pervenute rileva un interessante risultato: ad oggi sul territorio piacentino sono iscritte ben 166 botteghe storiche e 8 mercati storici. Le più vecchie risalgono alla metà dell'800. Per la maggior parte (44%) si tratta di piccoli negozi di vicinato soprattutto di vendita generi alimentari, ma sono numerosi anche i pubblici esercizi (32%) che, seppur cambiando gestione o insegna, hanno mantenuto l'attività. Una quota minore, ma comunque significativa, è rappresentata dai laboratori artigiani (19%), la cui attività è spesso tramandata di padre in figlio e costituisce un'importante testimonianza di tradizione imprenditoriale a servizio del territorio.

(Fonte: ufficio stampa provincia di Piacenza)
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