Mercoledì, 07 Agosto 2019 16:11

Sicurezza sul lavoro, Cisl: «Cinque infortuni e tre vittime in tre giorni non sono fatalità»

Scritto da
«Cinque infortuni in tre giorni, con tre vittime e tre feriti gravi, sono inaccettabili in un Paese come il nostro e, soprattutto, in una regione sviluppata la nostra». Lo dichiara Domenico Chiatto, componente della segreteria Cisl Emilia Centrale, commentando gli infortuni sul lavoro accaduti tra lunedì sera a Borgo Panigale (due operai travolti e uccisi da un tir mentre lavoravano sull’A14), ieri e oggi a Modena (due operati caduti dal tetto), San Possidonio (l’addetto di una stalla incornato da un toro) e Ostellato (Ferrara), dove oggi un associato Movitrans ha perso la vita dopo essere caduto da un camion. 
 
«Al di là delle dinamiche e responsabilità, che saranno accertate dagli organi competenti, - afferma Chiatto - viene da chiedersi se nei cinque casi registrati in questo tragico inizio di settimana le aziende committenti hanno presidiato a dovere i cantieri in cui sono avvenuti gli incidenti. Le aziende sanno che quando affidano lavori all’esterno devono predisporre tutte le misure atte a consentire l’accesso solo alle persone autorizzate e, soprattutto, formate e munite di tutti i dispositivi di protezione. 
In particolare non è più tollerabile che si continui a cadere dai tetti, quando sarebbe sufficiente applicare le norma sui rischi di cadute dall’alto. Non possiamo sempre parlare di tragica fatalità, quando spesso invece ci troviamo di fronte al mancato rispetto delle più elementari norme di sicurezza». 
 
Il segretario Cisl riconosce che sulla drammatica frequenza di infortuni di questi giorni possano aver influito fattori per così dire “stagionali”, come il caldo, la fretta di concludere i lavori prima delle ferie o la voglia di andare in vacanza. 
«In ogni caso non sono valide giustificazioni. Il problema non è l’estate, ma un allentamento nell’applicazione delle misure di sicurezza. La stessa Inail – sottolinea Chiatto – denuncia a livello nazionale un aumento degli infortuni con esiti mortali nei primi sei mesi del 2019. È un dato che deve far riflettere e reagire sia le parti sociali che le istituzioni affinché – conclude il componente della segreteria Cisl Emilia Centrale – non sia vanificata l’azione di prevenzione degli incidenti e diffusione della cultura della sicurezza messa in atto negli ultimi anni sia a livello nazionale che locale».