Redazione

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Dazzi: "cambiano i gusti e le esigenze abitative ma il Salone di Fiere di Parma continua a rappresentare un riferimento per il mondo del collezionismo"

Parma, 13 marzo 2018 -  "Mercanteinfiera continua a rappresentare uno dei teatri più validi dove fare affari ". A testimoniarlo i numeri.
La rassegna di antiquariato, modernariato e collezionismo vintage più antica d'Europa si è chiusa domenica a Fiere di Parma riconfermando sostanzialmente le 50 mila presenze della precedente edizione nonostante l'ultima zampata d' inverno che aveva attraversato il primo week end.

Mille anni di storia raccontati da stili diversi. Accanto alla scultura polimorfa di un capitello del 1100 si poteva ammirare un monetiere in ebano e tartaruga realizzato cinque secoli più tardi e valutato trentamila euro, oppure una coppia di piatti di Robbia Tadino (valore 4mila euro) ancor più recenti, datati tardo Ottocento. Per arrivare a un cantarano in ulivo con intarsi in avorio di fine Settecento (in vendita a 20 mila euro) o ad un dipinto, decisamente più recente, di Cesare Viazzi del 1901 (quotato circa 200 mila euro). Poi l'Art Nouveau, l'Art Decò, una miscellanea di stili cui si affianca il potere seduttivo della storia che ciascun pezzo può raccontare.

"Al netto del gusto personale o del desiderio di possedere l'oggetto individuato - afferma Ilaria Dazzi brand manager di Mercanteinfiera - si è registrata una sensibile crescita della consapevolezza di cosa si acquista sia in termini di valore economico sia in termini di storia che il singolo pezzo racconta. Le giornate operatori hanno registrato l'aumento delle vendite, anche all'estero, di beni con quotazioni elevate. Sono autentici esempi di collezionismo di livello, che non possono essere semplicemente riconducibili al gusto o alla fascinazione del momento".

Un potere magnetico, quello del salone di Parma che ha richiamato 5000 buyer provenienti da Usa, UK, Turchia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Russia Danimarca, Belgio, Svizzera, Cina e Giappone, segnale di un settore in fermento.

I russi vogliono i pezzi più importanti del nostro antiquariato, gli americani - continua Ilaria Dazzi - cercano il modernariato e il design italiano. Il dato per noi positivo è il fatto che molti buyer tornano di edizione in edizione". Segno che la formula di Mercanteinfiera, miscellanea e composita, è entrata definitivamente nelle agende deL collezionismo mondiale.

Non sono mancate le mostre collaterali che come sempre ripercorrono un pezzo del "costume" del Paese: " E i teleromanzi stanno a guardare" dedicata ad Anton Giulio Majano, regista e sceneggiatore che proprio a Parma girò "Quell'antico amore", storia della passione clandestina di Carlo III di Borbone.

Curata da Mario Gerosa studioso di cinema, la mostra ha riacceso i fari, e per molti visitatori una antica memoria, sull'inventore di un genere, il teleromanzo, da cui sono poi derivate le moderne serie TV.

A richiamare l'attenzione di fashion blogger è stata invece la collaterale sul jeans "Blu di Genova. Il Jeans è una storia italiana". Se gli americani furono i padri storici di questo capo di vestiario, spetta alla creatività italiana aver dato ai jeans i connotati attuali di modernità, glamour, taglio ed eleganza ma soprattutto a Genova il merito di averli inventati.
La mostra è stata curata da Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Reale di Genova e da Paolo Aquilini direttore del Museo Didattico della Seta di Como.

Apprezzata soprattutto dal pubblico dei giovanissimi la sperimentazione proposta da l'Illustratore, lo spazio espositivo curato da Alessandro Canu e Jamais Vu e dedicato all' illustrazione indipendente.

Mentre gli organizzatori stanno già pensando all'edizione autunnale (29 settembre - 7 ottobre), il popolo social ( FB 85.202 followers - Instagram 4.912 followers) ancora commenta a colpi di post e di tweet l'edizione appena conclusa.

 

Turismo. La Russia guarda all'Emilia-Romagna: nel 2017, +20% le presenze e +25% gli arrivi. Il presidente Bonaccini alla Mitt di Mosca: "Con le nostre eccellenze abbiamo tutte le carte in regola per continuare a crescere"

Inaugurata la 'Moscow international travel & tourism exhibition' insieme all'ambasciatore italiano Pasquale Terracciano. Numerosi gli appuntamenti, fra cui la presentazione all'Ambasciata d'Italia a Mosca delle nuove proposte-vacanza 2018. Operativo lo stand coordinato da Apt Servizi

Bologna – Con alle spalle un 2017 record - quasi 57 milioni di presenze (+6,3% rispetto al 2016) e oltre 12,8 milioni di arrivi (+7,1%) – l'Emilia-Romagna presenta al mercato russo la propria offerta turistica.

Con la Costa, le spiagge emiliano-romagnole a portata di famiglie con animatori per bambini e ragazzi che parlano russo; un reticolo di borghi lungo la via Emilia dove assaporare, oltre alle atmosfere antiche, le eccellenze enogastronomiche della Food Valley con 44 prodotti Dop e Igp. L'Appennino, e un'offerta culturale che poggia su più di 500 musei e oltre 100 teatri storici, con in più i percorsi della Motor Valley dedicati ai motori e quelli della Wellness Valley dedicati al benessere. Due porte di accesso, gli aeroporti di Bologna e Rimini, per raggiungere facilmente la propria destinazione con voli giornalieri dalle principali città russe.

L'Emilia-Romagna è infatti presente a Mosca alla Fiera Mitt (Moscow international travel & tourism exhibition), dal 13 al 15 marzo, con una delegazione guidata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Allo stand nell'area Enit coordinato da Apt Servizi Emilia-Romagna è previsto un fitto calendario di incontri con l'obiettivo di proporre la ricchezza del prodotto turistico emiliano-romagnolo e le novità 2018 pensate proprio per il mercato russo.

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"L'Emilia-Romagna- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- guarda anche al mercato russo con le proprie eccellenze turistiche: la Riviera romagnola, le città d'arte, i prestigiosi festival musicali, i percorsi enogastronomici della Food Valley, gli itinerari della Motor Valley - con circuiti, i marchi più famosi nel mondo (Ferrari, Ducati, Lamborghini, Maserati, per citarne alcuni), i loro musei industriali e i luoghi della progettazione e produzione di auto e moto prestigiose che diventano luoghi visitabili per tutti, appassionati e non solo - e la Wellness Valley, il nostro distretto del benessere. Siamo convinti di poter accogliere nel migliore dei modi un turismo che continua a premiarci: nel 2017, i viaggiatori russi sono aumentanti del 25,3% per quanto riguarda gli arrivi e del 19,7% per le presenze. Numeri che contiamo di vedere aumentare ancora nei prossimi anni".

Il presidente Bonaccini, dopo l'inaugurazione della fiera questa mattina con l'ambasciatore d'Italia Pasquale Terracciano, il direttore Enit, Giovanni Bastianelli, e Mikhail Kusnirovich (ospite d'onore, imprenditore e proprietario dei Magazzini Gum), ha incontrato i giornalisti delle principali testate di settore (da Profi Travel a Izvestia) e Marisa Florio, direttore della Camera di Commercio Italo-Russa a Mosca (Ccir).

Nel pomeriggio, Bonaccini sarà presente alla conferenza stampa dove saranno presentate le novità della stagione 2018 del tour operator russo Pac Group, leader del mercato con oltre 36 mila arrivi (+23% rispetto al 2016) e oltre 125 mila presenze (+30%) generate in Emilia-Romagna lo scorso anno e prevede un ulteriore sviluppo del mercato del 25% nel 2018.

Più tardi, all'Ambasciata d'Italia a Mosca, nuova presentazione delle proposte-vacanza 2018 alla stampa turistica russa: dopo l'indirizzo di saluto del nuovo ambasciatore, Pasquale Terracciano, l'intervento del presidente Bonaccini.

Per la giornata di domani è invece organizzato il workshop tra gli 11 seller emiliano-romagnoli e una trentina di tour operator russi nella sede di "Eataly Mosca" che terminerà con una cena a buffet con prodotti tipici regionali di eccellenza.

L'obiettivo, dell'azione promozionale regionale in occasione della Mitt, è quello di incrementare i risultati 2017 che, secondo i dati provvisori elaborati da Trademark Italia per l'Osservatorio sul Turismo dell'Emilia Romagna, hanno registrato un aumento 25,3% (203.500) di arrivi di turisti russi e del 19,7% (1.074.000) delle presenze.

Altrettanto buoni i dati 2017 degli aeroporti, con lo scalo "Fellini" di Rimini che ha chiuso l'anno con un totale di 218.388 passeggeri russi (con un incremento del 31,05% rispetto all'anno precedente), mentre al "Marconi" di Bologna sono stati 155.366 i passeggeri totali dalla Russia (19,2% rispetto al 2016). Diversi i voli charter settimanali dalla Russia in arrivo al "Fellini": sono 4 quelli invernali da Mosca mentre, con l'orario estivo, ci saranno 11 voli da Mosca, 6 da San Pietroburgo, uno da Krasnodar.

A Bologna, tutto l'anno, ci sono 2 voli di linea al giorno Aeroflot da Mosca Sheremetyevo, che diventeranno 3 al giorno a partire dal 13 luglio 2018. Sono poi sei le nuove destinazioni russe che, da aprile, saranno collegate al "Marconi" di Bologna con voli di linea diretti (il sabato con la compagnia aerea Ural): Mosca Domodedovo, Samara, Kazan, Ekaterinburg, Krasnodar e Rostov./BB

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Le foto: dell'inaugurazione con il presidente Bonaccini, l'ambasciatore Terracciani e Kusnirovich Mikhail e il taglio del nastro con il direttore Enit, Bastianelli

I Finanzieri del Comando Provinciale di Ravenna, in collaborazione con i funzionari dell'Ufficio delle Dogane, hanno concluso un'articolata attività investigativa che ha consentito di individuare due escavatori Caterpillar oggetto di furto, che dal porto di Ravenna stavano per essere trasferiti in Medio Oriente.

L'indagine è nata lo scorso mese di agosto quando, durante un controllo sui documenti relativi all'esportazione dei due imponenti macchinari, i Finanzieri si sono insospettiti dopo aver rilevato alcune incongruenze relative ai dati riportati nelle bollette doganali e per l'anomalo viaggio che – secondo gli accordi commerciali tra le diverse società coinvolte nella transazione, alcune delle quali con sede in Belgio, in Israele ed in Libano – i due mezzi pesanti avrebbero dovuto seguire per giungere nel Paese dei cedri.

I sospetti delle Fiamme Gialle hanno trovato piena conferma allorquando, a seguito degli approfonditi controlli fisici esperiti sui Caterpillar, emergeva che i numeri di telaio dei due escavatori erano stati abilmente alterati, al fine di impedire l'esatta individuazione degli stessi.

È stato pertanto necessario estrapolare, con l'ausilio dei tecnici specializzati della casa produttrice, i dati presenti nelle centraline elettroniche dei due escavatori per ricavare i reali numeri di matricola, dai quali è stato così possibile stabilire che i mezzi in procinto di partire per il Libano erano stati oggetto di un furto.

Infatti, i Caterpillar erano stati trafugati nel mese di luglio 2017 da due imprese con sede nell'alto Lazio specializzate nel movimento terra e nel recupero di rifiuti, che avevano presentato regolare denuncia.

I due Caterpillar, del valore commerciale di circa 500 mila euro, bloccati dalla Guardia di Finanza sul punto di essere esportati, sono stati quindi restituiti ai legittimi proprietari ed i quattro responsabili dell'illecito traffico sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica per i reati di ricettazione e di favoreggiamento.

Costante è l'attenzione che la Guardia di Finanza Ravenna, in sinergia con il locale ufficio delle Dogane, dedica al contrasto dei traffici illeciti presso lo scalo marittimo cittadino, a presidio del libero mercato ed a tutela degli operatori commerciali onesti e rispettosi delle regole.