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Il temporaneo trasferimento delle sezioni di Scuola dell’infanzia Statale del plesso di Castelvetro Piacentino (Istituto Comprensivo di Cortemaggiore) e la conseguente riorganizzazione del servizio di refezione che interessa il locale plesso di Scuola Primaria,

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Nel ventesimo anniversario della tragedia aerea di Linate, la comunità piacentina si stringe ancora una volta ai familiari delle vittime, rendendo omaggio al ricordo dei concittadini Luca Polastri e Marco Moroni, unitamente a Simone Agosti di Casteveltro.

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Consorzio di Bonifica, Villanova e Castelvetro insieme per un progetto di percorso ciclabile integrato in un nuovo piano di difesa idraulica

Piacenza, 9 gennaio 2018 - Questa mattina alle 11.00, nella Sala del Consiglio del Municipio di Castelvetro Piacentino, è stata posta la firma alla convenzione (fra Consorzio di Bonifica di Piacenza e comuni di Castelvetro Piacentino e Villanova d'Arda) per un importante progetto di percorso ciclabile, integrato in un più ampio progetto di difesa idraulica del suolo (riguardante un impianto di sollevamento idraulico a Soarza).

Nell'ambito del programma #Italiasicura, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state infatti prodotte le "Linee guida di progettazione integrata per le opere idrauliche in difesa del suolo".

Tali linee prevedono anche che le nuove opere di difesa del suolo siano inserite nei contesti territoriali in modo armonico rispetto alle componenti del paesaggio, dell'ambiente e delle risorse locali. Nell'adempimento di queste linee guida si inserisce il progetto del Consorzio di Bonifica di Piacenza per la costruzione di un nuovo impianto idraulico di sollevamento da realizzarsi a Soarza, sull'argine maestro del Po. La nuova pista ciclabile sarebbe dunque parte di tale progetto integrato. Inoltre, seguendo proprio l'andamento dei tracciati dei canali di bonifica, il percorso ciclabile si collegherebbe all'itinerario nazionale chiamato VENTO (uno dei più lunghi d'Europa).

La firma di stamane ha dunque suggellato un'importante coordinamento con gli amministratori locali, come ha sottolineato Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza. "Abbiamo incontrato sindaci che hanno abbracciato la visione del domani ed è grazie ad una visione del futuro, alla progettualità e al coordinamento con gli amministratori che è poi possibile dare attuazione ai progetti".
"Va creata", -ha proseguito Zermani- "una cultura del territorio, una consapevolezza, nei cittadini, sull'importanza di una virtuosa interazione fra uomo e natura".
Il Sindaco di Castelvetro Piacentino, Luca Giovanni Quintavalla, dopo aver ricordato l'iter che ha portato alla firma della convenzione, ha ringraziato il Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Romano Freddi, Sindaco di Villanova d'Arda,, dopo i ringraziamenti al Consorzio, ha sottolineato l'importanza della mobilità sostenibile e di nuovi collegamenti.

Il progetto di percorso ciclabile, che ha come responsabile l'architetto Pierangelo Carbone del Consorzio di Bonifica di Piacenza, consentirà di collegare il ponte sul Po (Castelvetro Piacentino) con Soarza e Ongina (Villanova sull'Arda).

(Nella foto,  Romano Freddi, Fausto Zermani e Luigi Giovanni Quintavalla)

Il camion è rimasto bloccato tra le barriere di un passaggio a livello, fra le stazioni di Castelvetro e Villanova d'Arda (linea Cremona – Fidenza). Questa mattina traffico sospeso fra Castelvetro e Villanova d'Arda.

Piacenza, 22 novembre 2016

E' successo questa mattina nei pressi di Castelvetro Piacentino. Verso le 10 un Tir che trasportava bancali di legno è stato travolto da un treno merci. Al passaggio livello il mezzo pesante è rimasto bloccato quando si sono abbassate le sbarre. Nel grave incidente è rimasto ferito l'autista del Tir, sceso dal mezzo per far segnali al treno di fermarsi. Il macchinista è riuscito per fortuna a salvarsi gettandosi fuori da mezzo. L'autista invece è stato trasportato d'urgenza all'ospedale dal 118. Sul posto la Polizia Ferroviaria e i Vigili del Fuoco. L'incidente ha bloccato la linea Fidenza-Cremona.

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Presentate le linee guida per la valorizzazione e la promozione turistico culturale dei territori di Cremona, Busseto, Castelvetro Piacentino e Piacenza per fare conoscere aspetti meno noti di Claudio Monteverdi e Giuseppe Verdi con proposte suggestive ed innovative -

Piacenza, 3 ottobre 2014

Cultura significa saper fare programmazione culturale e tradurla anche in proposte turistiche, significa aprire la mente e gli orizzonti, non solo ad una internazionalizzazione della città, ma anche ad una apertura ad altri territori e città. Coniugare cultura e turismo vuol dire elevare e potenziare il comparto turistico e tutte le sue risorse. E questo lo si può fare stringendo accordi con realtà vicine che hanno affinità e tradizioni tra di esse in vari campi: un legame magari rimasto sino ad ora sotto traccia, ma che va riscoperto per dare vita a nuove esperienze.

Ed è proprio partendo da questa precisa volontà che, nel corso dell'incontro tenutosi nel primo pomeriggio di ieri nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, tra il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, il Sindaco di Busseto Maria Giovanna Gambazza, il Sindaco di Castelvetro Piacentino Luca Quintavalla e, in rappresentanza del Sindaco di Piacenza Paolo Dosi, l'assessore all'Ambiente e alla Valorizzazione del Grande Fiume Luigi Rabuffi, a conclusione di una serie di riunioni preparatorie svoltesi nelle scorse settimane, sono state discusse ed individuate le linee guida per la valorizzazione e la promozione turistico culturale dei rispettivi territori.

Il pacchetto di iniziative, che verrà presentato ai tour operator all'inizio del mese di dicembre, si rivolge ad un pubblico vasto per fare conoscere aspetti meno noti, ma comunque di grande interesse, di questi due grandi maestri. Da un lato dunque Claudio Monteverdi con le sue meno conosciute e proposte, ma comunque affascinanti, canzonette morali e poi il Recitarcantando. Per quanto riguarda Giuseppe Verdi, la sua attività di agricoltore (su questo è peraltro in pubblicazione una tesi) ed il Verdi gastronomo.

A queste iniziative si aggiungeranno gli itinerari storico e culturali: i luoghi dove sono nati e vissuti i due Maestri, i luoghi legati ai loro i compleanni (interessante, a tale proposito sarà l'atto di nascita di Monteverdi custodito nella chiesa di S. Abbondio), i luoghi dell'ascolto. In questo caso non solo i teatri, ma anche i luoghi aperti, piazze, cortili, corti e giardini. Infine l'ultimo ma non meno importante terzo filone: il turismo musicale. Il fiume Po tra le due sponde, caratterizzato da percorsi musicali tra Cremona, Piacenza e Parma, con proposte suggestive ed innovative. Infine il turismo slow sul grande fiume con percorsi ciclabili e in battello. Insomma "una scommessa sul grande fiume".

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Divieto di transito, - a partire dal 14 luglio 2014 fino al 13 settembre 2015 (ma con possibilità di proroga) - sul ponte sul Po a Castelvetro, lungo la strada provinciale 10 R "Padana Inferiore", per gli autoveicoli aventi massa a pieno carico superiore a 20 tonnellate. Trespidi: "Dalla Provincia 600mila euro per un importante intervento alla struttura in programma nel 2015" -

Piacenza, 27 giugno 2014 -

"E' stata firmata questa mattina l'ordinanza della Provincia di Piacenza relativa al divieto di transito, - a partire dal 14 luglio 2014 fino al 13 settembre 2015 (ma con possibilità di proroga) - sul ponte sul Po a Castelvetro (lungo la strada provinciale 10 R "Padana Inferiore") per gli autoveicoli aventi massa a pieno carico superiore a 20 tonnellate. Potranno quindi transitare sull'infrastruttura solo le autovetture e i bus di linea. Rispetto al precedente provvedimento, entrato in vigore nel 2012, sarà quindi interdetta la circolazione anche ai mezzi vuoti con massa a pieno carico superiore a venti tonnellate". Ad annunciarlo è stato questa mattina il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi, che ha spiegato come il provvedimento si sia reso necessario a causa delle condizioni del ponte. "Costruita nel 1890 – ha spiegato – la struttura fu bombardata durante la seconda guerra mondiale, tanto che sei campate su dodici (sul lato cremonese) furono completamente distrutte e poi ricostruite nell'anno 1946. Il ponte viene oggi percorso giornalmente da un notevole volume di traffico veicolare con un traffico giornaliero medio di oltre 22mila veicoli con punte sino a 24mila".

Nel corso degli anni, come ha spiegato ancora il presidente Trespidi, il ponte ha subito, a cura dell'Anas, allora ente proprietario della arteria, a causa del progressivo aumento del traffico veicolare abbinato alla vetustà del manufatto, una serie di interventi di adeguamento e di ripristini, anche a seguito di gravi incidenti stradali. In particolare si ricorda quello del 1995 dove la quarta campata (lato Piacenza) è stata interessata da un violento incendio causato da un'autocisterna. Gli ultimi consistenti interventi sono stati effettuati, a cura della Provincia di Piacenza, nuovo ente proprietario, nel 2004 e 2005 dopo che era stata effettuata una accurata analisi dello stato di deterioramento del ponte nel 2002.
"Per quanto riguarda la velocità – ha continuato Trespidi affiancato dal dirigente del servizio gestione e manutenzione della rete viaria della Provincia di Piacenza Emanuele Tuzzi - con un traffico giornaliero medio transitante sul ponte di oltre 22.700 mezzi, si è potuto riscontrare che ben il 50% dei mezzi eccedeva il limite di velocità ed in particolare per il 65% entro i 10 chilometri orari, per il 33% tra i 10 ed i 40 chilometri orari e per il restante 2% oltre i 40 chilometri orari". "Occorre inoltre precisare - ha sottolineato Trespidi - che non è stato possibile collocare un sistema fisso di rilevamento della velocità con fine sanzionatorio, e che pertanto il rispetto del limite risulta condizionato dalla presenza di una pattuglia di polizia stradale che non è possibile garantire con continuità. La velocità eccessiva abbinata al carico comporta sul ponte delle intollerabili deformazioni dei traversi della via di corsa in corrispondenza degli appoggi: tale situazione ha reso necessaria la posa in opera di baggioli (piccole pile metalliche appoggiate al pulvino) con funzione di puntelli al fine di contenerne la deformabilità. Tutto questo ha portato quindi alla decisione di vietare il transito ai mezzi pesanti".
"A seguito di un sopralluogo da me effettuato in maggio nell'area del ponte – ha concluso Trespidi – e a seguito di un confronto con i tecnici della Provincia, l'Amministrazione provinciale ha deciso di mettere inoltre a disposizione 600mila euro per il rifacimento parziale della sovrastruttura viabile e il ripristino di elementi metallici; l'intervento prevede, in particolare, il rifacimento della impermeabilizzazione e pavimentazione nel tratto piacentino. Verrà avviata nei prossimi giorni la fase di progettazione mentre i lavori inizieranno nel 2015, in un periodo che verrà individuato al fine di creare il minor numero di disagi possibile".

"Il provvedimento di divieto di circolazione che entrerà in vigore il 14 luglio – ha sottolineato il sindaco di Castelvetro Luca Quintavalla – rappresenta una soluzione condivisibile che ho fortemente caldeggiato. Emergeranno certamente disagi per gli autotrasportatori ma la sicurezza viene al primo posto. Chiederemo tra l'altro nei prossimi giorni alla Prefettura un approfondimento sulla possibilità di installare un sistema di controllo della velocità. Ringrazio l'Amministrazione provinciale per l'attenzione dimostrata sulla questione". "La decisione presa – ha ricordato l'ex sindaco di Castelvetro ed ex consigliere provinciale della Provincia di Piacenza Francesco Marcotti – va nella direzione della salvaguardia e del futuro del ponte. E' stato quindi raggiunto un ottimo risultato". "Il provvedimento – ha aggiunto l'assessore provinciale ed ex sindaco di Castelvetro Patrizia Barbieri – è indispensabile per continuare a garantire il collegamento viabile tra due regioni, l'Emilia Romagna e la Lombardia, e i rapporti economici e sociali tra le comunità di Castelvetro e di Cremona. La situazione del traffico si è fatta insostenibile".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

I commissari straordinari hanno aggiornato le parti sulla situazione del gruppo -

Piacenza, 28 maggio 2014 -

Si è riunito questo pomeriggio in Provincia, su convocazione del presidente Massimo Trespidi, il tavolo di monitoraggio del gruppo Rdb. Presenti i rappresentanti dei Comuni di Castelvetro, Borgonovo, Cadeo e Monticelli, il vicepresidente della Provincia Maurizio Parma, i commissari straordinari, le organizzazioni sindacali di categoria (Fillea Cgil, Filca Cisl) e le Rsu aziendali.
I commissari hanno aggiornato le parti sullo stato del gruppo: durante il periodo di amministrazione straordinaria gli stabilimenti hanno lavorato quasi a pieno regime con la presenza della maggior parte dell'organico, acquisendo anche nuove commesse. Sono inoltre in corso le procedure di legge per consentire che il percorso avviato in merito alle manifestazioni di interesse e alle offerte per l'acquisizione delle aziende possa consolidarsi positivamente sia in termini economici, sia di continuità aziendale sia di tutela occupazionale.
La Provincia e i rappresentanti dei Comuni hanno confermato l'interesse del territorio verso le realtà aziendali; le organizzazioni sindacali hanno infine ricordato il costante impegno dei lavoratori nel realizzare prodotti di alta e riconosciuta qualità.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

Conclusi i lavori avviati nel 2004. Trespidi: “Finanziata la realizzazione del ponte ciclopedonale sull'Arda a Villanova”. L'itinerario si snoda per 136 chilometri e coinvolge i 9 Comuni rivieraschi -

 

Piacenza, 12 maggio 2014 -

Nove Comuni piacentini coinvolti (Castel San Giovanni, Sarmato, Rottofreno, Calendasco, Piacenza, Caorso, Monticelli, Castelvetro e Villanova) e 136 chilometri complessivi lungo le rive del Grande Fiume: sono questi i numeri principali dell’itinerario cicloturistico “Via Po” da oggi completamente percorribile grazie alla conclusione dell'ultima parte dei lavori (avviati nel 2004) di realizzazione del percorso. A presentare ufficialmente la conclusione dell’ultima tranche di interventi di un’opera di respiro europeo che si appresta a diventare fiore all’occhiello del territorio in vista di Expo 2015 è stato questa mattina in Provincia il presidente Massimo Trespidi.

“L’itinerario – ha sottolineato Trespidi – rappresenta un’opportunità importante in vista di Expo 2015 oltre che un intervento fondante per il turismo del territorio. La volontà è quella di inaugurare a breve il percorso insieme alle associazioni ciclistiche piacentine”.

La realizzazione dell’itinerario cicloturistico “Via Po”, avviato come si diceva nel 2004, è inserito nel “Programma d’area Po, fiume d’Europa”; la spesa complessiva - sostenuta da Provincia, Regione Emilia Romagna e 9 Comuni rivieraschi - ammonta a 3.183.324 euro  (Comuni 943.324 euro, Provincia di Piacenza 690mila euro e Regione Emilia Romagna 1.550.000 euro). L'itinerario ciclabile “Via Po” sarà parte integrante della “Via Mediterranea” (rete ciclabile Eurovelo), che partendo da Cadice, in Spagna, raggiunge Atene, in Grecia.

Qualche dato tecnico. L'itinerario nella provincia di Piacenza ha una lunghezza complessiva pari a circa 136 chilometri di cui circa 90 sull’argine maestro (in concessione con l’Agenzia interregionale del fiume Po), circa 42 su strade comunali a basso volume di traffico e circa 4 su strade e ponti provinciali per il superamento degli affluenti del fiume Po. 

Lungo l’intero percorso è stata installata una precisa e fitta rete di segnali di indicazione e di informazione. Nella cartellonistica dell’itinerario cicloturistico “Via Po”, i ciclisti trovano costanti due simboli: il logo della Provincia di Piacenza, promotrice dell’iniziativa, e il logo di EuroVelo, per segnalare ai fruitori, anche stranieri, che il tracciato è parte integrante degli itinerari internazionali più importanti.

La segnaletica si divide in due tipologie differenti: le indicazioni chilometriche e le segnalazioni finalizzate ad illustrare le emergenze esistenti sul territorio. La prima tipologia permette ai ciclisti di orientarsi informandoli sulle distanze dai capoluoghi di comune e dai centri abitati circostanti; la seconda indica i luoghi storici e architettonici che costeggiano il fiume, gli ambienti naturalistici e paesaggistici degni di essere visitati, gli spazi attrezzati per lo svago e la ristorazione.  Sempre di facile lettura risultano le “tabelline” sottostanti ai cartelli, in cui sono inserite informazioni di completamento, anch’esse tradotte in simboli, sempre nell’ottica di favorire la loro immediata comprensione anche ai fruitori di altre nazionalità. Sono state poi installate, lungo tutto il percorso ciclabile e all’interno dei comuni interessati, numerose bacheche illustrative contenenti informazioni utili per coloro che percorrono l’intero itinerario.

Il percorso è inoltre dotato di aree di sosta (di cui 8 di nuova realizzazione)  - di circa 150 metri quadrati cadauna, attrezzate con tavolo con panchine, cestini portarifiuti, portabiciclette, gioco bimbi - e di due percorsi vita costituiti da otto stazioni che permetteranno ai frequentatori lo svolgimento di un equilibrato programma di attività motorie, integrative di quelle ciclistiche.

La realizzazione dell'intervento è stata suddivisa, in collaborazione con Aipo, in 4 stralci funzionali. Di questi, 3 stralci sono stati attuati a cura della Provincia di Piacenza: il primo si è concluso nel 2005 (investimento complessivo 472.081,37 euro) nei comuni di Caorso e Monticelli e ha visto la realizzazione di una porzione di itinerario di circa 16 chilometri; il secondo stralcio si è concluso nel 2008 (investimento complessivo 1.698.866,90 euro) nei comuni di Castel San Giovanni, Sarmato, Rottofreno, Calendasco, Caorso, Castelvetro, Villanova per circa complessivi 70 chilometri e, infine, il terzo stralcio - quello attuale -  si è concluso nelle scorse settimane (investimento complessivo 516.446,73 euro) nei comuni di Calendasco, Rottofreno e Caorso per complessivi 20 chilometri. Uno stralcio è infine stato attuato a cura del Comune di Piacenza (investimento complessivo 495.300 euro) ed ha riguardato la realizzazione, nel corso del 2013, della porzione dell'itinerario nel Comune capoluogo per uno sviluppo di circa 30 chilometri.

“Facendo seguito a quanto unitariamente richiesto dai Comuni partecipanti all’iniziativa – ha infine annunciato il presidente Trespidi - la Conferenza di Programma aveva a suo tempo stabilito di destinare le economie maturate e maturande alla costruzione di un ponte ciclopedonale sul torrente Arda nel territorio del comune di Villanova. L’importo complessivo necessario per la nuova realizzazione è stato stimato in 700mila euro e il budget dell'intervento sarà previsto nella variazione di bilancio che sarà sottoposta al voto del Consiglio provinciale a fine settimana . La Provincia metterà a disposizione risorse proprie per 345mila euro che si andranno a sommare alle economie di spesa realizzate nell’esecuzione (355mila euro)”. Grande soddisfazione per la conclusione dei lavori è stata inoltre espressa dai rappresentanti dei Comuni coinvolti.

La Provincia di Piacenza era stata individuata come ente attuatore delle azioni progettuali (con esclusione del tratto nel comune di Piacenza) inserite dai comuni rivieraschi nell'Accordo di Programma “Po Fiume d'Europa”, in forza di una convenzione siglata fra i Comuni e la Provincia nel marzo 2004. La progettazione e la Direzione lavori dell'intero intervento sono state affidate allo Studio tecnico associato Pancini Claudio e Pancini Massimo di Piacenza, al quale nella fase pre-progettuale era già stata affidata la redazione dello studio di fattibilità. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Ets Srl.

Le opere realizzate, ad avvenuto collaudo, dovranno essere assunte in gestione dai Comuni territorialmente competenti. Prossimamente, quindi, si procederà a tali trasferimenti.

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

 

 

Il salone internazionale dei vini e dei distillati, ha confermato che, nonostante la crisi, il Lambrusco resta uno dei vini più apprezzati e richiesti sui mercati internazionali -

 

Modena, 11 aprile 2014 -

Anche la 48 esima del Vinitaly ha regalato soddisfazione alle cantine modenesi aderenti a Confcooperative. Il salone internazionale dei vini e dei distillati, chiuso mercoledì 9 aprile a Veronafiere, ha confermato che, nonostante la crisi, il Lambrusco resta uno dei vini più apprezzati e richiesti sui mercati internazionali. Sono positivi, pertanto, i commenti delle quattro cantine aderenti a Confcooperative Modena, le quali lavorano il 60 per cento dell'uva coltivata in provincia di Modena.

«Il padiglione dell'Emilia-Romagna e, in particolare, lo stand dei Consorzi dei lambruschi modenesi e reggiani, ha registrato una forte affluenza di pubblico – conferma Carlo Piccinini, vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara – Abbiamo parlato con molti operatori stranieri, soprattutto extraeuropei, interessati a promuovere il Lambrusco nei loro Paesi». «Dopo il ProWein di Duesseldorf, anche il Vinitaly ha confermato il grande interesse per il Lambrusco – dichiara Matteo Torelli, export manager della Cantina Formigine Pedemontana – Abbiamo allacciato rapporti con importatori svizzeri, della Repubblica Ceca, Corea del Sud e Vietnam; si tratta di operatori specializzati che riconoscono la qualità dei nostri prodotti. Continua, poi, il successo del Lambrusco in Giappone, paese nel quale vanno bene il Grasparossa secco e il Pignoletto». «Il Vinitaly è sempre una bella vetrina per il Lambrusco – aggiunge Fabrizio Amorotti, della Cantina Settecani di Castelvetro – Ci conoscono e apprezzano dalla Spagna al Messico al Giappone, anche se abbiamo il problema del prezzo. Per questo dobbiamo spiegare bene le differenze tra i prodotti e far capire agli operatori stranieri che le nostre zone garantiscono il massimo della qualità. Ci chiedono il Lambrusco anche enoteche toscane e lombarde». «Anche per la nostra cantina Vinitaly ha avuto un esito positivo – conclude Villiam Friggeri, direttore della Cantina S. Croce di Carpi – Non sono mancati i contatti con agenti interessati sia al mercato nazionale che ai mercati esteri. La formula che riteniamo vincente per il Lambrusco è l’adesione congiunta delle cantine emiliane che, sotto il patrocinio dei Consorzi del Lambrusco di Modena e di Reggio Emilia, ha permesso a molti visitatori, grazie a un clima accogliente e professionale, di conoscere, degustare e apprezzare liberamente senza limitazioni i nostri Lambruschi nelle loro più differenti proposte territoriali e qualitative».

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

 

La carta è dedicata ai giovani dai 14 ai 29 anni e sarà in distribuzione nei 19 Comuni che hanno aderito all'iniziativa a partire da maggio -

 

Piacenza, 21 marzo 2014 -

 

Sbarca anche a Piacenza YoungERcard, una carta giovani gratuita a doppia valenza valida su tutto il territorio della regione Emilia-Romagna.

A presentare il progetto, promosso appunto dalla Regione Emilia-Romagna e già attivato nei territori di Reggio Emilia e Ferrara, è stato ieri pomeriggio l'assessore provinciale alle Politiche giovanili Massimiliano Dosi

YoungERcard è una carta gratuita dedicata ai giovani dai 14 ai 29 anni che vivono, studiano e lavorano in Emilia Romagna ed è nata con lo scopo di superare la frammentazione attuale di tutte le carte giovani in circolazione.

YoungERcard è in primis una carta sconti: dà diritto a sconti su tutto il territorio regionale e cerca di favorire consumi culturali (librerie, cinema , musei); inoltre vengono stipulate convenzioni con attività commerciali come negozi di ottica, abbigliamento, calzature, cartolerie, palestre, piscine, articoli musicali, sportivi. Ma questa carta ha un valore in più: è anche una carta di cittadinanza in grado di offrire infatti ai giovani varie opportunità di partecipazione ad azioni di cittadinanza attiva  e di volontariato. Questa seconda valenza rientra nel progetto Giovani Protagonisti che prevede  iniziative nelle quali i ragazzi possono diventare cittadini attivi nel proprio territorio, mettendo a frutto le proprie competenze e regalando un po’ di tempo alla comunità locale. Attraverso questo progetto la Regione vuole valorizzare il senso di appartenenza dei giovani alla comunità regionale e locale, promuovere il protagonismo giovanile, riconoscere il ruolo attivo dei giovani nell’attuazione dei progetti di cittadinanza e favorire l’impegno civico e l’educazione a stili di vita sani ed eticamente responsabili.

A Piacenza sono complessivamente 19 i Comuni che hanno aderito all'iniziativa: Calendasco, Travo, San Giorgio, Pontenure, Agazzano, Gossolengo, Castelvetro, Cadeo, Castelsangiovanni, Lugagnano, Villanova, Borgonovo, Piacenza, Carpaneto, Gragnano, Pecorara, Cortemaggiore, Piozzano e Fiorenzuola. 

“YoungERcard  - ha sottolineato Dosi - è un progetto che la provincia di Piacenza sostiene in modo convinto. Per quanto riguarda l'attivazione di convenzioni per la scontistica e di  accordi per le attività di volontariato, la Provincia svolge un ruolo di promotore anche per conto dei Comuni, 

coinvolgendo le associazioni professionali e gli organismi di volontariato di carattere provinciale.

La Provincia siglerà direttamente le convenzioni con i soggetti privati e gli operatori economici che operano su più Comuni, lasciando ai singoli Comuni quelle di carattere locale; sul piano delle iniziative di volontariato sarà ancora compito della Provincia definire gli accordi con le associazioni provinciali, mentre i singoli Comuni si occuperanno dei progetti comunali. Rivolgo un appello agli operatori economici che intendono aderire all'iniziativa a stipulare al più presto le convenzioni”.

I giovani interessati potranno visitare per tutte le informazioni il sito internet www.youngercard.it; le card verranno distribuite nei Comuni che hanno aderito all'iniziativa a partire dal mese di maggio.

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

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