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Martedì, 21 Maggio 2013 08:52

Emilia e il ruolo dei cani da accompagnamento

Scritto da


di Virgilio--
-- Bologna, 21 Aprile 2013 - -
DISABILI. PROGETTO DI LEGGE IDV PER RICONOSCIMENTO DEL RUOLO CANI ACCOMPAGNAMENTO IN EMILIA ROMAGNA


I cani che contribuiscono a rendere migliore la vita delle persone con disabilità o malattie sono sempre più numerosi. Oltre ai più noto cani guida per non vedenti, sono sempre più diffusi quelli addestrati a sostegno di disabilità motorie. Quei cani, insomma, che aiutano i loro proprietari a prendere oggetti o svolgere compiti come aprire porte, accendere luci o simili incombenze rese difficili dalla malattia, migliorando in questo modo la loro autonomia e qualità della vita. A queste abilità frutto di addestramento, infine, il cane associa quella forza straordinaria di affettività incondizionata verso il proprio padrone instaurando con esso un vero e proprio rapporto relazionale.
Riconoscere a livello legislativo il ruolo dei cani di accompagnamento "quale forma di ausilio, sostegno e supporto alle persone disabili". È la proposta di Sandro Mandini (Idv), firmatario di  un progetto di legge regionale che, integrando le vigenti 'Norme e provvedimenti per favorire le opportunità di vita autonoma e l'integrazione sociale delle persone disabili (L.R. 29/1997)', si propone di "colmare un vuoto normativo". In pratica - spiega il consigliere dell'Idv - il progetto di legge "intende rappresentare l'evoluzione socio–giuridica della disciplina nazionale che, da un lato si limita a riconoscere in modo specifico solamente i cani guida per ciechi, dall'altro offre i presupposti normativi necessari per prospettare un ampliamento della copertura legislativa anche al ruolo dei cani di accompagnamento di persone affette da disabilità diverse dalla cecità".
Come dimostrato da numerose esperienze, anche emiliano–romagnole, segnala in proposito Mandini, i cani da accompagnamento per disabili, correttamente preparati e formati, divengono per la persona con disabilità un validissimo sostegno psicologico e pratico. Questi animali sono infatti in grado di eseguire azioni quali la raccolta di oggetti, l'apertura e chiusura di cassetti e porte, l'abbaio a comando per richiedere aiuto, o altre azioni volte a spingere la carrozzina o ad eseguire normali incombenze domestiche.
In quattro articoli, il progetto di legge integra la norma esistente (L.r. 29/1997) riconoscendo e codificando a livello di legislazione regionale il ruolo dei cani di accompagnamento delle persone con disabilità accertata e riconosciuta ai sensi e per gli effetti della legge regionale n. 4 del 2008. Si prevede poi che la Regione, anche d'intesa con la Consulta regionale per le politiche a favore delle persone disabili, possa promuovere studi, ricerche e progetti relativi all'addestramento e all'utilizzo dei cani per disabili anche valorizzando il ruolo delle associazioni e delle organizzazioni emiliano–romagnole che si occupano di tali attività.  La proposta di legge prevede in proposito anche la concessione di contributi e delega la Giunta ad adottare, entro il termine di novanta giorni, un'apposita disciplina che definisca le modalità minime per l'addestramento dei cani di accompagnamento dei disabili, le modalità di assegnazione del cane alla persona disabile, le forme di certificazione e di immediato riconoscimento dell'animale nonché i relativi controlli.
Tra le altre disposizioni introdotte dal progetto di legge anche l'accesso gratuito su ogni mezzo del trasporto pubblico regionale e locale dei cani di accompagnamento di persone con disabilità, condotti dalle medesime, nonchè l'accesso ai luoghi pubblici e negli esercizi commerciali presenti sul territorio regionale.



(Fonte Regione Emilia Romagna - is)

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